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ASL Lecce: Accoglienza LGBTQIA+

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ASL Lecce: Accoglienza LGBTQIA+
ASL Lecce: progetto di formazione per operatori sanitari sull'accoglienza e tutela dei diritti LGBTQIA+. Formazione a Lecce, Gallipoli e Gagliano del Capo.

ASL Lecce: formazione per l’accoglienza LGBTQIA+ nei servizi

Lecce – La ASL Lecce ha presentato un progetto di formazione rivolto agli operatori dei servizi socio-assistenziali e socio-sanitari per tutelare i diritti dell’utenza LGBTQIA+ nell’accesso ai servizi. L’iniziativa, in linea con la legge regionale n. 25/2024, mira a garantire pari opportunità e rispetto delle differenze.

Il progetto, curato in collaborazione con il CAD L’Amara di Lecce, prevede eventi formativi sull’orientamento sessuale, l’identità di genere, le discriminazioni, la tutela delle vittime e la comunicazione con l’utenza LGBTQIA+. Si parte domani a Lecce, con ulteriori appuntamenti a Gallipoli, ancora a Lecce e a Gagliano del Capo.

La formazione specialistica approfondirà gli aspetti sanitari e i percorsi di affermazione di genere, con un focus sugli screening oncologici per persone transgender e gender diverse. “Abbiamo subito colto l’invito a formare i nostri operatori per garantire un equo accesso ai servizi”, ha dichiarato il Direttore Generale Stefano Rossi.

Alessia Bleve del CAD L’Amara ha sottolineato come molte persone LGBTQIA+ evitino il servizio sanitario per paura di discriminazioni o non trovino informazioni adeguate. La Direttrice Sanitaria Maria Nacci ha aggiunto che “Discriminazione e stigma saranno superati quando non avremo più bisogno di nominare le varie differenze”.

Valentina Romano, Direttrice del Dipartimento Welfare della Regione Puglia, ha evidenziato come il 45% delle persone LGBTQIA+ incontri ostacoli nei percorsi sanitari. L’obiettivo è rendere il sistema sanitario realmente accessibile, promuovendo una medicina di genere inclusiva.

 

Taurisano e Presicce-Acquarica diffidano Totò Chiga

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Si alza la tensione all’interno dell’ARO Lecce 10. Nel corso dell’ultimo Consiglio comunale, il sindaco di Taurisano ha letto un intervento che mette sotto accusa il Comune di Ugento, guidato da Salvatore “Totò” Chiga, responsabile della convocazione delle assemblee in quanto amministrazione capofila.

Secondo il primo cittadino, da mesi non viene convocata alcuna assemblea dell’ARO, nonostante ripetute richieste avanzate da Taurisano e Presicce-Acquarica. Una situazione di stallo che, alla luce del caos vissuto dai Comuni durante l’estate sul fronte rifiuti, appare tanto incomprensibile quanto grave.


Le parole del sindaco di Taurisano

Riportiamo testualmente il passaggio centrale dell’intervento letto in aula:

«Mercoledì 3 dicembre 2025, presso la sede decentrata del Comune di Ugento, è stata finalmente convocata — sulla base di diverse richieste pervenute dai sindaci di Taurisano e Presicce-Acquarica, questo lo sottolineo — l’assemblea dell’ARO Lecce 10.

Il Comune capofila è Ugento, e la convocazione dell’assemblea deve essere disposta dal sindaco del Comune capofila. Non essendo questo avvenuto, nonostante numerose richieste, perché è da mesi che non si tiene un’assemblea, i due Comuni hanno ritenuto invitare e diffidare il sindaco di Ugento a procedere alla convocazione».

Il sindaco ha poi illustrato, punto dopo punto, le questioni che dovranno finalmente approdare sul tavolo dell’assemblea. Si partirà da una verifica dello stato dell’Ufficio Unico dell’ARO, per capire quali risorse – umane, finanziarie e professionali – servano davvero per farlo funzionare. Sarà poi necessario stabilire criteri chiari per la scelta del personale, dei collaboratori e degli ausiliari che dovranno supportare le attività dell’ambito.

Un altro passaggio fondamentale riguarda gli atti necessari per garantire un servizio efficiente di spazzamento, raccolta e trasporto dei rifiuti, insieme alla nomina del responsabile dell’Ufficio Unico, figura rimasta in sospeso per troppo tempo.

Si discuterà anche dell’adeguamento della convenzione costitutiva dell’ARO Lecce 10, oggi composta da tre comuni dopo la fusione tra Presicce e Acquarica, e quindi da aggiornare alla nuova realtà amministrativa.

Non meno delicata è la questione del subentro delle nuove imprese nella gestione dei rifiuti, una vicenda resa ancor più complessa dalla sentenza della Cassazione che ha annullato il precedente contratto e costretto l’ARO a un cambio di gestore.

Sul tavolo finirà anche la possibile modifica – o riduzione – del raggruppamento temporaneo di imprese oggi affidatarie del servizio di igiene urbana, insieme agli adempimenti contrattuali imposti dalla normativa ARERA 385/2023, ai quali l’ARO è in forte ritardo.

Si tratta, insomma, di un pacchetto di questioni tecniche ma decisive, rimasto fermo per mesi.


Mesi di paralisi nonostante il caos rifiuti

C’è però inevitabilmente da fare una considerazione: mentre il territorio veniva invaso dai rifiuti, l’ARO Lecce 10 non si riuniva da mesi.
Proprio nel momento in cui il territorio viveva una delle peggiori estati degli ultimi anni sul fronte rifiuti: cassonetti stracolmi, cattivi odori nelle marine, proteste dei residenti, turisti indignati e consigli comunali straordinari convocati in fretta e furia.

Una débâcle che ha compromesso l’immagine del Salento e che avrebbe richiesto coordinamento, tempestività e decisioni rapide.
E invece, per mesi, il silenzio.

Fino a oggi.


La diffida all’amministrazione Chiga e l’assemblea del 5 dicembre

Solo grazie alla diffida formale inviata dai sindaci di Taurisano e Presicce-Acquarica, il Comune di Ugento ha finalmente provveduto a fissare la riunione. L’assemblea dell’ARO si terrà venerdì 5 dicembre presso la sede decentrata del Comune di Ugento.

Un appuntamento che si preannuncia cruciale, sia per ricostruire un coordinamento istituzionale ormai compromesso, sia per affrontare le criticità del servizio rifiuti che hanno segnato l’intero territorio.

Bagarre nel Consiglio di Taurisano: “Non mi tappo la bocca, brucia la verità”

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Scontro aperto tra l’ex assessore Valeria Carolì (Minoranza) e la Maggioranza (Ciullo e De Benedictis) sulla scarsa affluenza alle urne. La seduta degenera tra richiami al regolamento e accuse politiche.


È degenerata in una vera e propria bagarre l’ultima seduta del Consiglio Comunale di Taurisano, dove l’interrogazione della consigliera di minoranza Valeria Carolì – ex assessora, oggi passata all’opposizione – ha aperto il fronte a uno scontro politico duro, nervoso e ormai difficilmente ricomponibile all’interno dell’aula consiliare.

Al centro della discussione: il dato storico dell’affluenza alle ultime elezioni, che colloca Taurisano come il Comune con la percentuale più bassa di votanti dell’intera provincia di Lecce, fermo ad appena 29,99% contro il 44,50% provinciale e il 41,83% regionale. Numeri che pesano come un macigno e che certificano – senza margini di interpretazione – un distacco profondo, forse irreversibile, tra l’Amministrazione e la cittadinanza.

Procedura e nervi tesi: la miccia della discussione

La seduta si è accesa fin da subito. Mentre Carolì iniziava la sua interrogazione, i consiglieri di maggioranza Ciullo e De Benedictis sono intervenuti interrompendola più volte sui tempi regolamentari.

«Per cortesia, va bene quel che dice il regolamento… ma facciamola finire», si è levato anche dai banchi della maggioranza, per tentare di raffreddare lo scontro.

Ma la consigliera ha insistito, richiamando la Segreteria sul regolamento interno e denunciando un tentativo di limitarne la libertà di intervento:

«Vi prego di lasciarmi parlare. Ho diritto di parlare. Avete paura di qualcuno che parla.»

Da lì, è stato il caos.

Affluenza record al ribasso: un segnale politico chiarissimo

Quando finalmente ha potuto intervenire sul merito, Carolì ha evidenziato il dato più preoccupante:

«Siamo il Comune con l’affluenza più bassa della provincia. Solo il 29,99% ha votato. Nel 2020 eravamo al 40,20%.»

Dati impietosi, che diventano ancora più significativi se si considera la composizione dell’attuale Amministrazione: una maggioranza dichiaratamente a trazione PD, con al proprio interno anche un assessore del Movimento 5 Stelle, Quintino Rizzello, che alle regionali ha persino ottenuto un risultato personale di rilievo.

Eppure, nemmeno la presenza di un candidato locale in corsa verso Bari è servita a convincere i taurisanesi a recarsi alle urne. Un segnale politico potentissimo, che va oltre le appartenenze: i cittadini hanno chiarito che non credono più in questa classe dirigente, né nella capacità dell’Amministrazione di rappresentarli.

La frattura con i cittadini e il nervosismo sempre più evidente

La discussione in aula ha poi raggiunto livelli di tensione altissimi, soprattutto nello scontro tra Carolì e il consigliere Ciullo:

«Io non mi tappo la bocca. Consigliere Ciullo, brucia la verità!»

Il Sindaco ha provato a riportare ordine:

«Per favore, non facciamo considerazioni politiche. Si resti nell’ambito delle interrogazioni amministrative.»

Ma il clima in aula era ormai irrecuperabile.

Una maggioranza in affanno e un’opposizione sempre più incisiva

L’ingresso di Carolì tra i banchi della minoranza ha prodotto un effetto evidente: la sua presenza è diventata una vera e propria spina nel fianco di un’Amministrazione che, mai come ora, appare logorata, nervosa e intenzionata solo a tirare avanti fino alla fine del mandato, evitando scossoni ma senza affrontare davvero il malessere della città.

La seduta si è chiusa nel caos, con scambi tesi e un’aula che fotografa perfettamente la situazione politica attuale: una distanza abissale tra chi governa e chi dovrebbe essere governato.

Il dato dell’affluenza non è soltanto un numero: è un verdetto. E i taurisanesi, stavolta, sono stati chiarissimi.

Ancora polemiche su Burgesi

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Discarica Burgesi: polemiche a Ugento
L'opposizione critica lo stanziamento del Comune per la discarica di Burgesi. Esposito: 'Cifra insufficiente, servono risposte concrete'.

Non si arrestano le polemiche attorno alla discarica di Burgesi. Nell’ultimo Consiglio comunale, l’attenzione si è concentrata sulla delibera con cui l’amministrazione ha stanziato 6.400 euro per una consulenza tecnica incaricata di analizzare la documentazione disponibile e predisporre eventuali azioni per opporsi alla riapertura dell’impianto.

Una cifra giudicata insufficiente dai banchi dell’opposizione. Tra gli interventi più critici quello del consigliere Tiziano Esposito, che ha ricordato come il tema riguardi salute pubblica, ambiente e fiducia dei cittadini nelle istituzioni. Un tema delicato, ha sottolineato, che non può essere affrontato “inseguendo gli eventi”, come a suo dire starebbe facendo l’amministrazione intervenendo sul bilancio in urgenza nonostante la questione sia nota da anni.

Esposito ha poi richiamato con forza gli impegni assunti dai consiglieri regionali eletti nel territorio, riferendosi evidentemente a Loredana Capone e Stefano Minerva, che durante la campagna elettorale avevano risposto alla lettera aperta del Comitato No Burgesi assicurando attenzione e determinazione sulla vicenda. “Ora non ci sono più alibi né scuse,” ha ribadito, invitando l’amministrazione e i rappresentanti regionali a dare finalmente seguito concreto alle promesse fatte ai cittadini.

Il consigliere ha inoltre collegato il dato dell’affluenza, fermo al 30%, a una “fotografia di profonda sfiducia” verso la politica locale e regionale, evidenziando come molti cittadini non credano più alle parole dei loro referenti.

Al centro della critica anche la somma stanziata per la consulenza: 6.400 euro, considerata troppo bassa per affrontare in maniera adeguata una valutazione di impatto ambientale così complessa come quella relativa alla discarica di Burgesi. Esposito ha suggerito la creazione di un team multidisciplinare, magari coinvolgendo anche i Comuni limitrofi più esposti, così da condividere costi e competenze e dare maggiore forza al parere tecnico.

Secondo l’opposizione, un investimento più consistente sarebbe stato un segnale chiaro e convincente dell’impegno dell’amministrazione su un tema che decide le sorti dell’intero territorio.

 

Trionfo Ugentino: la GS si aggiudica il derby!

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Ugento: GS vince il derby
La GS Ugento ha vinto il derby di pallavolo contro i Falchi, una vittoria storica che ha emozionato Ugento.

Nel primo storico derby di pallavolo tra GS Ugento e Falchi, il PalaOzan “T. Manni” ha vissuto una serata che resterà nella memoria. 25-21, 25-20, 25-21: tre set che raccontano una superiorità concreta, una fame feroce e un entusiasmo che da troppo tempo mancava nella città di Ugento.

La GS Ugento si è imposta con autorevolezza, ribaltando i pronostici e mostrando quella maturità tecnica e mentale che spesso distingue le squadre destinate a lasciare il segno. Una vittoria pesante, netta, che vale molto più dei tre set: è il primo capitolo di una storia che profuma di rinascita.

Ugento e la sua tradizione pallavolistica: un cuore che non ha mai smesso di battere

Questo derby non è stata solo una partita. È stato un richiamo alle radici, al passato glorioso della pallavolo ugentina, che per anni ha infiammato il territorio e portato la città a respirare atmosfere da categorie superiori.

Ugento è terra di volley: lo sanno gli appassionati, lo sanno gli addetti ai lavori, e lo ricorda soprattutto il PalaOzan “T. Manni”, un impianto moderno, imponente, dotato di caratteristiche e capienza tali da poter ospitare anche gare di Serie A. Un palazzetto che ieri sera era gremito come nelle grandi occasioni, con un colpo d’occhio che ha riportato indietro nel tempo.

Un pubblico che cresce: la città si sta risvegliando

Settimana dopo settimana, il pubblico sta tornando a riempire gli spalti. Non è un caso: attorno a questa GS Ugento sta nascendo qualcosa di nuovo. Il progetto societario sta riportando entusiasmo, sta restituendo un’identità sportiva alla città e sta riavvicinando tanti tifosi che negli ultimi anni avevano smarrito il contatto con le realtà agonistiche del territorio.

I cori, i colori, la bolgia del PalaOzan: tutto lascia immaginare che questo sia solo l’inizio.

Una vittoria che vale un messaggio: Ugento vuole tornare grande

La GS Ugento, che già a inizio stagione aveva annunciato l’ambizione di lottare per un posto nei playoff, manda ora un segnale forte a tutto il campionato: questa squadra c’è, vuole crescere, vuole sorprendere.
Il derby ha mostrato una formazione compatta, coraggiosa, mentalmente presente in ogni scambio, capace di esaltarsi davanti a un pubblico finalmente caldo e numeroso.

E allora è legittimo chiederselo:
È questa la ripartenza del grande sport a Ugento?
Se il buongiorno si vede dal mattino, la risposta potrebbe essere sì.

Il derby vinto, il palazzetto pieno, il progetto nuovo che prende forma, la città che torna ad appassionarsi: gli ingredienti ci sono tutti.

Ugento ha voglia di sport, ha fame di emozioni.
La GS Ugento ha acceso la scintilla.
Adesso, sta a tutti far diventare questa notte di festa l’inizio di una nuova, grande stagione per lo sport ugentino.

Gli scatti di Cosimo Musio durante il match

Qualità della vita in Puglia: Pagliaro (FdI) critica il governo regionale

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Qualità vita Puglia: Critiche da FdI
Paolo Pagliaro (FdI) critica la qualità della vita in Puglia secondo la classifica del Sole 24 Ore e promette opposizione al governo Decaro.

La recente classifica sulla qualità della vita stilata dal Sole 24 Ore ha suscitato dure reazioni da parte dell’opposizione in Puglia. Paolo Pagliaro, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, ha commentato i risultati definendoli un segnale di “cittadini sfiduciati e scontenti”, smascherando, a suo dire, la propaganda di una “Puglia felix”.

La classifica vede le province pugliesi relegata nelle posizioni inferiori: Bari al 67esimo posto, Lecce all’81esimo, la BAT all’86esimo, Brindisi all’88esimo, mentre Foggia e Taranto si trovano rispettivamente al 98esimo e 99esimo posto. Questi risultati, secondo Pagliaro, riflettono un diffuso malcontento riguardo alla qualità della vita in diversi settori, tra cui sanità, welfare, servizi, ambiente, ricchezza, consumi, sicurezza, giustizia, cultura e tempo libero.

Pagliaro ha dichiarato:

“Altro che Puglia felix! Sotto la vernice di una Regione che va a gonfie vele, strombazzata dalla sinistra in campagna elettorale, c’è la realtà di una qualità della vita scadente, misurata nella classifica del Sole 24 Ore che relega le sei province pugliesi nelle retrovie”. Il consigliere ha poi aggiunto che questi dati sarebbero la prova di una popolazione “rassegnata a tal punto da rinunciare al voto alle ultime regionali”.

Il consigliere di Fratelli d’Italia promette un’opposizione “ferrea ma costruttiva” al nuovo governo Decaro, con l’obiettivo di “aggiustare la rotta della Puglia risollevandola dalle secche in cui è stata arenata da una maggioranza lontana dai bisogni della gente e attenta solo a spartirsi poltrone e potere”. Resta da vedere se questa opposizione riuscirà a tradursi in proposte concrete per migliorare la situazione del Salento e dell’intera regione.

ICT Day 2025: Lavoro a Lecce

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ICT Day 2025: Lavoro a Lecce
Opportunità di lavoro nel settore ICT a Lecce con l'ICT Day 2025. Arpal Puglia segnala offerte e il Camper del Lavoro fa tappa nel Salento.

ICT Day 2025: Opportunità di lavoro nel settore ICT a Lecce

Lecce – Crescono le opportunità di lavoro nel settore ICT nel leccese. Il 17 dicembre si terrà l’ICT Day, organizzato dal centro I-STORE dell’Università del Salento in collaborazione con Arpal Puglia. L’evento mira a favorire l’incontro tra domanda e offerta nel campo dell’innovazione tecnologica.

L’appuntamento è presso Ed. “Aldo Romano” (ex-Ibil), nel campus Ecotekne, dalle 9:00 alle 16:30. L’ICT Day si rivolge a studenti, laureandi e laureati in diverse discipline scientifiche e ingegneristiche, inclusi dottorandi e assegnisti di ricerca in ambito ICT e Intelligenza Artificiale. Saranno presenti 33 imprese del settore, alla ricerca di nuove risorse umane.

È possibile prenotare un colloquio in presenza o, per chi risiede fuori regione, da remoto, tramite la piattaforma dell’Ateneo: https://www.unisalento.it/ict-day-2025-2.0-evento#/calendar. Un’occasione importante per entrare in contatto con le aziende del settore e valutare nuove opportunità professionali.

Parallelamente, il 43° Report di ARPAL Puglia (bisettimanale dall’1 al 15 dicembre) segnala 20 offerte di lavoro nell’area amministrativa e informatica. Altri settori in crescita sono le costruzioni (136 posti), il turismo (83) e il commercio (32). Il report include anche opportunità per categorie protette e tirocini formativi.

Infine, il Camper del Lavoro di ARPAL Puglia continua il suo tour nel Salento, toccando diverse località tra cui Castrignano del Capo, Salve e Zollino. L’iniziativa offre servizi di orientamento, assistenza CV e consulenza personalizzata per cittadini e imprese, portando le politiche attive del lavoro direttamente sul territorio.

 

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