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Conclusione del progetto ‘Game Open Salento’

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Si avvia alla conclusione il progetto ‘Game Open Salento, Sport, Educazione, Comunità’, finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e promosso dall’Upi nazionale. Domani, venerdì 28 febbraio, alle ore 9.30, la sala consiliare di Palazzo dei Celestini ospiterà la cerimonia di consegna delle attrezzature sportive agli Istituti scolastici partner e la premiazione degli studenti che hanno partecipato con entusiasmo alle attività del progetto.

Il programma ha coinvolto tre Istituti Alberghieri, quattro associazioni del terzo settore, l’Unione Sportiva Lecce e l’Upi Puglia, raggiungendo un totale di 800 giovani studenti provenienti da sei scuole in tre Comuni (Gallipoli, Martano e Lecce). Con il supporto di 30 tra docenti ed educatori, i partecipanti hanno preso parte a laboratori didattici, ai Giochi Interprovinciali di Crotone, a contest gastronomici, a convegni e seminari delle associazioni partner, e al Festival dello Sport itinerante con tre Open Day.

La giornata di chiusura sarà inaugurata dai saluti istituzionali del presidente della Provincia di Lecce, Stefano Minerva. Interverranno poi Roberto Serra, dirigente del Servizio Governance Strategica e responsabile del progetto, Martino Schirinzi, coordinatore delle attività didattiche, e i dirigenti scolastici e referenti degli istituti ‘Moro’ di Santa Cesarea Terme, ‘Vespucci’ di Gallipoli e ‘Bottazzi’ di Ugento, oltre ai rappresentanti delle associazioni partner.

Il progetto ‘Game Open Salento’ ha rappresentato un’importante opportunità di crescita per i giovani, offrendo loro strumenti concreti per migliorare la qualità della vita attraverso lo sport e l’inclusione sociale. L’iniziativa ha permesso agli studenti di mettersi alla prova, affinando competenze atletiche, relazionali e motivazionali e promuovendo valori fondamentali come rispetto, disciplina e fair play.

L’evento di domani celebrerà il percorso svolto, sottolineando il successo di un’iniziativa che ha saputo coniugare sport, educazione e comunità in un progetto formativo di grande valore.

Divieto di vendita dei biglietti ai tifosi della Nocerina: provvedimento del Prefetto di Lecce

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Il Prefetto di Lecce, Natalino Manno, ha disposto il divieto di vendita dei tagliandi d’ingresso allo stadio comunale “G. Capozza” di Casarano per i residenti nella provincia di Salerno in occasione dell’incontro di calcio tra Casarano e Nocerina, in programma il prossimo 2 marzo.

La decisione è stata presa a seguito della seduta del Comitato di Analisi per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive, tenutasi il 19 febbraio scorso, nel corso della quale è stato evidenziato un concreto pericolo di azioni violente tra le tifoserie delle due squadre. La rivalità storica tra i sostenitori di Casarano e Nocerina ha già in passato dato origine a episodi di tensione e disordini, motivo per cui le autorità hanno ritenuto necessaria un’azione preventiva per garantire l’ordine pubblico.

Il provvedimento è stato adottato in stretta aderenza alle indicazioni del Comitato e su parere concorde del Questore di Lecce. L’obiettivo è quello di evitare qualsiasi rischio per la sicurezza pubblica, prevenendo possibili scontri tra le tifoserie rivali.

Il Prefetto ha sottolineato l’importanza di misure di prevenzione come questa per garantire il regolare svolgimento dell’evento sportivo e tutelare l’incolumità di tifosi, atleti e cittadini. La decisione segue una linea già adottata in passato per altri incontri considerati a rischio elevato, al fine di scongiurare situazioni di pericolo e mantenere un clima di serenità durante le competizioni sportive.

Il colosso Martinez e i colossi giallorossi

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Quando nel calcio si conquistano grandi vittorie, come quella di domenica scorsa viene naturale celebrare e osannare l’autore o gli autori del goal. Soprattutto quando a realizzarli sono calciatori dall’innata creatività e dall’estro superlativo che, unite ad un’organizzazione di gioco strutturata ed efficace, ne esaltano le qualità balistiche. È ciò che poi viene ricordato quando si chiacchiera in piazza, nei bar, con gli amici. Ovunque insomma si respirare l’aria della domenica calcistica. Contrariamente all’abitudine giornalistica di omaggiare il marcatore più in vista, l’attenzione deve rivolgersi da un lato a quei calciatori che per diverse ragioni si sentono di meno, che hanno giocato poco; dall’altro su quelli che vediamo frequentemente scendere in campo. Tutti, senza distinzione alcuna, hanno fornito un contributo fondamentale per i risultati fino ad oggi faticosamente raggiunti. Non si possono operare distinzioni perché ognuno è protagonista in questa avventura per la salvezza. Chi non gioca ha sempre e comunque un grande valore per l’andamento di una squadra. Hanno un compito gravoso perché devono lavorare tutti i giorni come gli altri per trovarsi pronti a rispondere alle chiamate di mister Oliva. Il che non è semplice sul piano fisico, su quello psico – emotivo e motivazionale. A loro va espresso un sincero ringraziamento per la pazienza, l’impegno e la professionalità profusi giornalmente, mettendosi a disposizione dello staff tecnico e dei propri compagni. Essere gruppo ed essere squadra abbisognano di questi atteggiamenti! E con essi si rafforzano partita dopo partita. C’è tuttavia una menzione che credo sia doverosa. Sulla quale nulla potrebbe obiettarsi: Emmanuel Martínez. Ema per tutti! Per rispetto e per ragioni di opportunità evito di esprimere considerazioni sotto il profilo tecnico, essendo necessario evidenziare altri aspetti di colui che, parafrasando la leggenda del Colosso di Rodi, merita di essere definito il Colosso Martinez. Questa è l’immagine che ho di lui quando anticipa un avversario, facendo fa salire magistralmente la difesa giallorossa dopo la riconquista del pallone. 

Il Colosso di Rodi fu una delle sette meraviglie del mondo classico: un’enorme statua di bronzo del dio Elio situata nel porto di Rodi nel III secolo a.c. Secondo studi contemporanei il colosso non si sarebbe trovato all’accesso del porto, come porta di ingresso per le navi, ma era collocato su un pilastro all’interno della città vecchia o acropoli di Rodi, poi divenuta città dei cavalieri di Malta, in posizione sopraelevata sulla collinetta subito antistante al porto, in modo che fungesse da faro.

Avendo la fortuna e l’onore di osservare Ema durante gli allenamenti e poi durante le gare, di incontrarlo qualche volta in giro per la nostra città, la stima nei suoi confronti è sempre andata via via aumentando. Mi piace di lui la semplicità, la serietà, l’impegno e la dedizione non solo per il lavoro di calciatore, ma per la propria famiglia. Abbiamo il “bravo ragazzo”, maturo e padre di famiglia. Un esempio per i più giovani, da seguire nello sport come nella vita di tutti i giorni. Tutte qualità che emergono chiaramente quando padroneggia la linea difensiva dell’Ugento Calcio. Riesce ad essere leader in campo per lealtà, rispetto e correttezza verso compagni ed avversari. 

Nella sfida di domenica ha letteralmente giganteggiato contro l’attaccante avversario, molto più alto di lui. Encomiabili l’atteggiamento in campo, la voglia di lottare, di non lasciare spazio, di non consentirgli di fare le sue giocate. Con ogni colpo di testa sembrava una statua a protezione della nostra porta. Un capitano in campo e fuori dal campo!

Oltre al “Caravaggio del goal” abbiamo anche il Colosso di Rodi. Il Colosso Martinez e i colossi giallorossi: Illipronti, Bedini, Navarro, Grisley, Ruiz, Teyou, Romero, Regner, Medina, Lezzi, Signorile, Rossi, Ancora, Inguscio, Mariano, Caterino, Romano, De Nuzzo, Merico, Uneida Viera. 

Grazie ad ognuno di voi!    

Sindaco e vice continuano a prendere schiaffoni per il PUG

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La temperatura politica a Ugento continua a salire, e ieri il “sindaco” Massimo Lecci e il suo vice hanno vissuto un’altra giornata da incubo. Durante la riunione della terza commissione, incaricata di discutere il nuovo Piano Urbanistico Generale (PUG), i due amministratori sono stati bersagliati da una raffica di insulti e critiche, in un clima che definire infuocato sarebbe un eufemismo.

I cittadini, ormai esasperati, hanno dato voce a un coro di proteste, con particolare accanimento nei confronti del vice sindaco. Il momento di maggiore tensione si è raggiunto quando il presidente della commissione, Francesco Carangelo, ha deciso improvvisamente di chiudere la seduta. Una scelta che ha innescato ulteriore caos, con i presenti già in subbuglio. Carangelo ha poi fatto retromarcia, permettendo che la riunione proseguisse, ma il danno era ormai fatto.

Tra gli interventi di spicco, quello del dott. Damiano Reale ha lasciato tutti di sasso: l’annuncio della possibile chiusura del campeggio di Ugento nel caso in cui il nuovo PUG venga approvato ha scosso profondamente la platea. Non si tratta di un campeggio qualunque, ma del più grande d’Europa, un colosso turistico che ogni anno richiama migliaia di visitatori da tutto il mondo. La sua chiusura significherebbe la perdita di circa 100 posti di lavoro e un colpo mortale all’economia locale.

Ma il campeggio è solo la punta dell’iceberg. Il nuovo PUG, fortemente voluto dall’amministrazione Lecci e in agenda per l’approvazione nel prossimo maggio, rischia di mettere una pietra tombale sullo sviluppo economico della città. Con un impatto devastante sulle famiglie ugentine e un futuro sempre più incerto per i giovani, costretti a cercare fortuna altrove.

Mentre il sindaco e il suo vice continuano a incassare schiaffoni figurati in ogni contesto in cui partecipano, la città assiste a uno scontro che potrebbe segnare il destino di Ugento per anni a venire. A peggiorare ulteriormente la situazione, si aggiunge la questione Burgesi, che in queste ore sta montando con forza. In particolare, il sindaco Chiga si trova al centro delle polemiche, raccogliendo insulti e improperi per una gestione amministrativa che, secondo molti, ha vanificato e oscurato per sempre i suoi 40 anni di attività nel paese, lasciando a tutti il ricordo di un sindaco che non è riuscito a fare nulla per la salute e il bene dei suoi concittadini, mentre ha fatto tanto, anche troppo, per amici e conoscenti. Anche la decisione di continuare ad andare avanti su questo sentiero morto solcato da Massimo Lecci, il vero deus ex machina dell’amministrazione, sottolinea come l’attuale amministrazione comunale di Ugento sia completamente avulsa dalla realtà che vive il territorio e chi lo abita, con manifestazioni di protesta che continuano a segnalare che la misura è ormai colma. Una cosa è certa, il sindaco e il suo vice non godono della fiducia dei cittadini di Ugento, che lo stanno cercando di manifestare in tutti modi, pur tenendo sempre un profilo basso dovuto alla paura che mai passerà fino a quando questa amministrazione, con i suoi modi e i suoi metodi, rimarrà in auge. Il malcontento cresce e la città si interroga: chi pagherà il prezzo più alto di queste scelte?

Auto in fiamme: scampato pericolo per il capitano dell’ugento

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Attimi di paura nella serata di ieri a Ugento, quando intorno alle 20:30 una Citroën C3 ha improvvisamente preso fuoco mentre era in marcia. A bordo dell’auto si trovava David Ruiz Pascual, capitano della squadra di calcio locale e residente nella cittadina salentina.

Il veicolo stava percorrendo via Capitano Ugo Giannuzzi quando un incendio, partito dal vano motore, ha rapidamente avvolto l’abitacolo. Determinante l’intervento di un automobilista e tifoso di passaggio, che ha notato fumo e fiammate sotto la vettura già da alcuni metri. Non appena possibile, ha bloccato la macchina e avvisato prontamente il conducente del pericolo imminente. Pascual ha reagito con prontezza, accostando il veicolo a bordo strada ed uscendo appena in tempo prima che le fiamme divorassero l’auto.

Sul posto sono intervenuti tempestivamente i vigili del fuoco del distaccamento di Ugento, che hanno domato l’incendio e scongiurato il rischio che il rogo coinvolgesse altre auto in sosta lungo la strada. Secondo una prima ricostruzione dei caschi rossi, la causa dell’incendio sarebbe da attribuire a un cortocircuito.

L’episodio avrebbe potuto trasformarsi in una tragedia, ma grazie alla prontezza del testimone e ai riflessi del capitano della squadra locale, si è evitato il peggio. Nessun ferito è stato segnalato, ma l’auto è andata completamente distrutta.

Le autorità locali stanno completando gli accertamenti per confermare le cause dell’incidente, mentre la comunità sportiva e cittadina ha espresso vicinanza e sollievo per lo scampato pericolo del proprio beniamino.

Controlli sulle strade provinciali: il calendario di marzo 2025

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La Polizia provinciale ha reso noto il calendario dei controlli della velocità che verranno effettuati nel mese di marzo 2025 sulle strade provinciali del territorio. Gli accertamenti saranno svolti tramite autovelox, telelaser e postazioni fisse, con l’obiettivo di garantire maggiore sicurezza stradale e prevenire incidenti causati dall’eccesso di velocità.

Le strade interessate dai controlli

Le operazioni di controllo della velocità verranno effettuate lungo diverse strade provinciali, tra cui la S.P. 18 (Galatina – Copertino), la S.P. 297 (Melendugno – Torre dell’Orso), la S.P. 72 (Casarano – Ugento), la S.P. 362 (Lecce – Galatina) e molte altre. Inoltre, una postazione fissa sarà attiva tutti i giorni sulla S.P. 04 (Lecce – Novoli) al km 5+760 in direzione Lecce, operativa h24.

Controlli a Ugento: le date da segnare

Per quanto riguarda i controlli specifici che coinvolgeranno la città di Ugento, ecco le date e le strade interessate:

  • 3 marzo 2025: S.P. 72 (Casarano – Ugento) dalle ore 07:00 alle 19:00
  • 7 marzo 2025: S.P. 72 (Ugento – Casarano) dalle ore 07:00 alle 19:00
  • 11 marzo 2025: S.P. 72 (Casarano – Ugento) dalle ore 07:00 alle 19:00
  • 15 marzo 2025: S.P. 72 (Casarano – Ugento) dalle ore 07:00 alle 19:00
  • 19 marzo 2025: S.P. 72 (Ugento – Casarano) dalle ore 07:00 alle 19:00
  • 23 marzo 2025: S.P. 72 (Casarano – Ugento) dalle ore 07:00 alle 19:00
  • 29 marzo 2025: S.P. 72 (Ugento – Casarano) dalle ore 07:00 alle 19:00

Questi controlli mirano a garantire il rispetto dei limiti di velocità, contribuendo alla riduzione del rischio di incidenti e al miglioramento della sicurezza stradale per tutti gli utenti della strada.

Don Ray Club: uno spazio musicale di comunità in memoria di Donato Manco

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La musica ha il potere di unire, emozionare e lasciare un segno indelebile nella vita delle persone. A Melissano, questo potere trova una nuova casa nel “Don Ray Club – Solo di Giovedì”, uno spazio musicale di comunità dedicato alla memoria del musicista Donato Manco, figura carismatica e indimenticabile della scena artistica salentina. L’inaugurazione di questo progetto si terrà giovedì 27 febbraio alle ore 20 e rappresenterà un momento di celebrazione e ricordo, ma anche un’opportunità per dare nuova linfa alla cultura musicale del territorio.

L’iniziativa, fortemente voluta dall’Associazione Junior Band APS, nasce per onorare lo spirito generoso e la passione di Donato Manco, che ha sempre creduto nei giovani musicisti e nell’importanza della musica come strumento di crescita e aggregazione.

“Il Don Ray Club – Solo di Giovedì” – dichiara Francesco La Viola, musicista e vice presidente dell’Associazione Junior Band APS – nasce come un palcoscenico aperto, un faro culturale per l’intera comunità di Melissano, pensato per celebrare e perpetuare lo spirito di Donato Manco. Questo progetto, fortemente ispirato dall’incredibile dedizione che Donato ha sempre dimostrato verso i giovani musicisti della Junior Band, si propone di diventare un punto di riferimento per la passione musicale e l’aggregazione culturale nel nostro territorio. Siamo orgogliosi di poter dare vita a questo evento, che rappresenta un gesto concreto e vibrante di amore per la musica e per la memoria di un grande artista. Il ‘Don Ray Club’ non è solo un luogo: è un’esperienza emozionale che unisce, ispira e fa battere il cuore di chi vive la musica.”

A tenere a battesimo questa nuova realtà sarà Silvia Manco, pianista jazz e figlia del musicista a cui il club è dedicato. Profondamente emozionata per il tributo al padre, ha espresso il proprio sentimento con queste parole:

“Sono particolarmente colpita dall’impatto che mio padre ha avuto non solo nella mia vita, come è facile immaginare, ma anche e soprattutto nella vita di tutte le persone che sono entrate in contatto con lui attraverso la musica, in particolare, che era la sua più grande passione. Sono molto grata all’Associazione Junior Band, con il sostegno del Comune di Melissano, per aver pensato di creare uno spazio che porterà il nome di mio padre, o meglio, il suo nome d’arte, e che sarà spero un luogo di incontro e di espressione attraverso la musica, l’arte e la cultura. Pensando al fatto che 30 anni fa sono andata via dal mio paese d’origine proprio perché non esisteva nulla di tutto ciò e oggi invece esistono realtà in grado di creare un senso di comunità a partire dal coinvolgimento dei più giovani mi dà grandi speranze e mi rende orgogliosa. Sarà una bellissima festa, con molti amici e molte persone che hanno amato mio padre e che hanno condiviso con lui ognuna un pezzo di vita musicale, amicizia e affetto. Mio padre amava molto i ragazzi e regalava strumenti musicali ad ogni occasione sperando potessero accendere delle scintille: a volte ha funzionato, anche con i miei cugini. Speriamo il ‘Don Ray Club – Solo di Giovedì’ possa contribuire a instillare passione e amore per la musica in molti altri ragazzi che lo frequenteranno.”

La serata inaugurale sarà un evento speciale che vedrà la partecipazione di numerosi musicisti e amici di Donato Manco, coloro che hanno condiviso con lui la passione per la musica e l’arte, celebrando insieme la sua eredità artistica e umana.

Soddisfazione e orgoglio anche nelle parole di Miriam Caputo, presidente dell’Associazione Junior Band APS, che ha sottolineato l’importanza di questo progetto per l’intera comunità musicale:

“Siamo particolarmente felici di aprire le porte della nostra Associazione anche alle musiche di repertorio extra-colto. Il mio ringraziamento va a Silvia Manco che ha accolto con grande gioia ed emozione questo ambizioso progetto che vuole la collaborazione tra istituzioni, territorio e terzo settore.”

Il Don Ray Club, situato presso la sede della Junior Band APS in Via Leonardo da Vinci, angolo via Sicilia, non sarà solo un luogo fisico, ma una realtà in cui la musica potrà continuare a crescere e a unire le persone, nel ricordo di un artista che ha lasciato un segno profondo nella sua comunità

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