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La giornalista Beatrice Petrella al Fermi di Lecce con il suo viaggio nel mondo virtuale dei “celibi involontari”

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 Mercoledì 22 gennaio, alle 9.30, Beatrice Petrella, premiata giornalista investigativa e vincitrice del Morrione 2024, terrà un incontro con gli studenti dell’istituto Fermi di Lecce.

La questione della violenza di genere sarà al centro del dibattito, con un focus sul fenomeno dei “celibi involontari” o “incel”, un oscuro angolo del web ove alcuni uomini nutrono un risentimento violento verso le donne, ritenute cause della loro infelicità sentimentale.

Promossa e patrocinata dalla Commissione Pari opportunità della Provincia di Lecce e in collaborazione con l’Associazione culturale Pari di Ruffano, l’iniziativa vedrà, oltre a Petrella, la presenza della presidente della Cpo provinciale Anna Toma e di Andrea Marzo, psicologo ed operatore del Cuav – provincia di Lecce. Un ringraziamento speciale va alla docente referente del Bullismo e della legalità dell’Istituto Fermi di Lecce Teresa Pascali, che ha reso possibile l’organizzazione dell’evento.

Petrella, con il suo podcast “Oltre”, ha sollevato il velo sulla comunità italiana degli “incel”, analizzando dal profondo le radici dell’odio distribuito in rete e la sua pericolosa trasposizione nella realtà. L’attenzione sul territorio salentino si focalizza sulla prevenzione e contrasto a tale fenomeno, attraverso l’educazione all’affettività ed il sostegno psicologico, per costruire una società più consapevole e rispettosa dei diritti di tutti.

Il mondo “incel” non è circoscritto entro i confini spaziali o temporali del web, ma rappresenta un fenomeno culturale più ampio che si diffonde anche nelle nostre comunità e nei nostri territori. Confrontarsi a tal riguardo fornirà a tutti, giovani e adulti, strumenti utili per capire e combattere la violenza di genere.

Ancora una volta, cari lettori, la necessità di tracciare e capire i recenti fenomeni sociali per saperli affrontare diventa imprescindibile per la salvaguardia dei giovani e dell’integrità dei nostri territori.

 

Game Upi, tutti in gioco, nessuno escluso

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Il Salento protagonista del gran finale di “Game Upi”, l’evento nazionale che mette in gioco i giovani

Lecce assurge a protagonista nel capoluogo della Penisola, ma lo fa col cuore ancorato alle proprie radici Salentine. Si va a Roma per il gran finale dell’iniziativa “Game Upi: tutti in gioco, nessuno escluso”, programma nazionale promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e attuato dall’Unione Province d’Italia.

Che cos’è? Un progetto di grande respiro dedicato ai giovani, cui hanno aderito nel corso dell’anno ben 40mila partecipanti. Che scopo ha? Insegnare l’inclusione, la promozione di sani stili di vita attraverso attività ludiche, formative e sportive. Domani, 22 gennaio, questa iniziativa unica nel suo genere chiuderà i battenti nella Capitale, accogliendo 350 giovani provenienti da tutta Italia.

Lecce sarà rappresentata da una delegazione composta da Roberto Serra, dirigente del Servizio Governace strategica, Paolo Aprile, dirigente dell’Istituto Alberghiero Aldo Moro di Santa Cesarea Terme, quattro docenti e 15 studenti provenienti da tre Istituti Superiori, tra cui spicca il Bottazzi di Ugento. L’ente capofila del progetto “Game Open Salento”, la Provincia di Lecce, è, infatti, tra i 20 progetti finanziati dal programma nazionale.

Questi numeri, tuttavia, non sono altro che cifre fredde se non accostate all’opera di sensibilizzazione svolta nel corso del progetto. Tra le numerose iniziative realizzate dalla Provincia di Lecce, tra cui laboratori formativi, competizioni sportive e la partecipazione ai Giochi Interprovinciali di Crotone, primeggia il Festival Provinciale dello sport per tutti. In questo evento itinerante si sono giocati incontri educativi e sportivi per sensibilizzare sullo sport accessibile, le pari opportunità e l’inclusione sociale.

“Insieme abbiamo fatto un lungo e impegnativo cammino”, dichiara Stefano Minerva, presidente della Provincia di Lecce. Il progetto ha raggiunto il suo fine ultimo: coinvolgere tutto il territorio del Salento, unire istituzioni, scuole, associazioni con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita dei giovani della Provincia di Lecce.

Gli agenti indagano sul furto di un’auto e scoprono un centro di riciclaggio di vetture rubate: nei guai un 55enne

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In un angolo nascosto di Casarano si è svolta una scena che sembra tratta da un film d’azione americano. Sotto gli occhi increduli degli agenti del commissariato di Taurisano si è palesato un vero e proprio centro di riciclaggio di auto rubate. 

Tutto è nato dalla ricerca di un’Alfa Romeo Stelvio, sottratta abusivamente dal parcheggio di un ipermercato locale. Seguendo questa scia, la polizia è approdata in un’area recintata di mezzo ettaro, occultata alle indiscrete occhiate di passanti per mezzo di un alto muro. La visione di numerosi veicoli e pezzi meccanici sottratti posterioremente è stato quanto bastato per confermare i sospetti degli agenti.

Tra gli scheletri di auto e fusti di pezzi di ricambio vi era anche una Fiat 500 a pezzi, di cui si è risaliti alla genealogia grazie ad un portatarga rimasto intatto. Il veicolo era stato rubato a Tricase il 9 gennaio.

Il padrone del terreno, un 55enne del posto, non ha saputo fornire spiegazioni convincenti sulla provenienza delle auto e dei pezzi. E’ scattato così un sequestro dell’area, mentre l’uomo è stato denunciato per illecito possesso di beni rubati e violazione delle norme ambientali.

L’Alfa Romeo Stelvio è stata restituita al legittimo proprietario, ma la storia di questa officina clandestina farà ancora parlare di sé nei prossimi giorni.

TAP sotto accusa: in 8 a processo

Nell’aula del tribunale di Lecce, davanti al giudice monocratico Chiara Panico, si consuma l’ultimo atto di una storia che ha segnato il Salento. Il pubblico ministero Alessandro Prontera ha chiesto tre anni di reclusione per otto dirigenti del progetto Trans Adriatic Pipeline, accusati di aver avvelenato le acque e violentato gli ulivi durante la costruzione del grande gasdotto che porta il gas dell’Azerbaijan nelle nostre case.

Ma facciamo un passo indietro. Il TAP non è un semplice tubo che attraversa mari e monti. È un serpente d’acciaio lungo 878 chilometri che parte dall’Azerbaijan – terra di gas e petrolio – attraversa Grecia e Albania, e si tuffa nel nostro Adriatico per riemergere proprio lì, tra gli ulivi millenari del Salento. Un’opera titanica, dicono i sostenitori, capace di portare nelle nostre case 10 miliardi di metri cubi di gas all’anno. Un mostro che divora la terra, ribattono gli oppositori.

E qui viene il bello – o il brutto, dipende dai punti di vista. Durante i lavori di costruzione del microtunnel, sostiene la Procura, qualcuno si è preso qualche libertà di troppo. Le falde acquifere, vero tesoro nascosto del Salento, sono state inquinate. Gli ulivi, patriarchi verdi che da secoli presidiano quella terra rossa, sono stati espiantati senza i dovuti permessi. Come se in casa d’altri si potesse fare quel che si vuole.

L’inquinamento delle falde, vedete, non è una bazzecola da ambientalisti della domenica. È come avvelenare il sangue della terra. In Salento, dove l’acqua è più preziosa dell’oro, le falde sono l’ultima linea di difesa contro la sete. Contaminarle significa condannare a morte lenta un territorio già provato dalla xylella e dalla siccità.

Il processo, che ha già visto avvicendarsi sei giudici – come in una commedia all’italiana – riprenderà il 10 febbraio davanti al giudice Chiara Panico. Ma la vera sentenza, quella che conta davvero, l’ha già scritta la terra del Salento. Una terra che chiede giustizia, non solo per sé, ma per tutti quei luoghi d’Italia dove il progresso avanza come un bulldozer, incurante delle radici che spezza.

E mentre i legali affilano le armi per la prossima udienza, resta una domanda sospesa nell’aria calda di Puglia: era proprio necessario tutto questo? La risposta, forse, soffia tra le foglie degli ulivi centenari che ancora resistono, testimoni silenziosi di un’altra ferita inferta al nostro Belpaese.

Passano all’unanimità il Bilancio e il Peg della Provincia di Lecce

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Bilancio di previsione 2025-2027 e il Peg della Provincia di Lecce approvati all’unanimità: Il ringraziamento del presidente Stefano Minerva

Il Consiglio provinciale di Lecce ha dato il via libera definitivo al Bilancio di Previsione 2025-2027 e al Piano esecutivo di gestione (Peg) 2025-2027, che sono stati approvati oggi all’unanimità. La notizia è stata confermata sul sito ufficiale della Provincia di Lecce

Il presidente della Provincia di Lecce, Stefano Minerva, ha espresso la sua soddisfazione per l’approvazione unanime:

“Nonostante le limitate risorse, abbiamo costruito un percorso che ci ha portato a dare contezza al territorio di una presenza costante di questo Ente. Questo voto all’unanimità, al netto dei colori politici, testimonia l’alto livello di condivisione e ognuno è stato partecipe. Ringrazio tutti per il grande lavoro di squadra di questi anni: la Presidenza, gli Uffici, i revisori dei conti e, soprattutto, i consiglieri provinciali, uno per uno, per il contributo alla crescita complessiva della Provincia di Lecce”.

Il Bilancio per il triennio 2025-2027 prevede entrate ed uscite pari a 183.915.134 euro e la Provincia di Lecce risulta essere solida finanziariamente, con tutte le sue società partecipate in buona salute. Viene evidenziato il rafforzamento delle funzioni fondamentali dell’Ente come la manutenzione degli edifici scolastici, la viabilità, l’assistenza agli Enti locali, e l’ambiente. Per il 2025, gli investimenti complessivi ammontano a circa 53 milioni di euro.

Un inno alla vita, alla fede, a non arrendersi mai: arriva il nuovo libro di Maria De Giovanni.

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In un inno alla vita e alla fede, Maria De Giovanni, in un atto di coraggio e resilienza, pubblica il suo nuovo libro, proponendo un messaggio di incondizionata accettazione di quello che la vita riserva. Intitolato “Sulle orme della Sclerosis Multipla. La pienezza della vita”, il volume, appena pubblicato da Graus Edizioni, sarà presentato domani, martedì 21 gennaio, alle 12.00 presso Palazzo Adorno a Lecce.

La presentazione vedrà la partecipazione dell’autrice stessa, insieme a diverse personalità locali ed istituzionali tra cui il presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva, il presidente della Provincia di Brindisi Tony Matarrelli, l’assessore regionale Sebastiano Leo, il direttore generale Asl Lecce Stefano Rossi, la presidente dell’associazione culturale Azione Parallela Maria Antonietta Vacca, il docente Antonio Leo.

Il libro presenta un potente racconto di vita nella lotta contro la sclerosi multipla, con uno sguardo positivo e una fede forte. De Giovanni, attiva nella salvaguardia dei diritti delle persone con disabilità, affronta temi come la fede, la solidarietà e la famiglia, quale supporto fondamentale nel percorso intrapreso con la malattia.

Questo volume rappresenta anche un modo per rendere accessibile ai più piccoli la comprensione dei sintomi e dei segni della sclerosi multipla, attraverso una fiaba inclusa tra le pagine. Pertanto risulta importante per la sua capacità di educare e sensibilizzare sulla condizione di chi vive con questa malattia.

All’interno del libro, la prefazione è scritta da Luca Cereda, giornalista di Famiglia Cristiana, mentre la postfazione del neurologo ricercatrice del Centro Sclerosis Multipla IRCCS Neuromed Roberta Fantozzi fornisce un punto di vista scientifico sulla malattia.

Maria De Giovanni è una donna di immensa forza morale e spirituale, premiata con oltre 140 riconoscimenti per il suo impegno sociale. Il suo messaggio chiave attraverso il libro è che “la vita, sebbene segnata dal dolore e dalle difficoltà, è una preghiera continua, un atto di amore che ritorna e si rinnova ogni giorno”.

Polemiche sulla partecipazione della Regione Puglia alla settimana dell’Arte e del Design di Miami

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Titolo: Polemiche in Regione Puglia sulla partecipazione alla Settimana dell’Arte e del Design di Miami

Sarebbe una straordinaria vetrina internazionale per la nostra regione, ma la partecipazione della Regione Puglia alla settimana dell’Arte e del Design di Miami non è esente da polemiche. La notizia, riportata sul sito ufficiale della Regione Puglia e per le quali non sono ancora state rese note cifre ufficiali, ha scatenato un tam tam di critiche in rete e sui social.

Se ben la notizia non specifica direttamente il coinvolgimento di artisti o designer di Ugento, la questione tocca da vicino anche la nostra città. Il Salento con la sua viva scena artistica, ha un grande interesse nella promozione dell’arte e del design a livello internazionale. Molti dei nostri artisti locali potrebbero infatti beneficiare della vetrina offerta da un evento di tale portata.

La partecipazione della Regione a un evento internazionale come quello di Miami dovrebbe idealmente servire a promuovere le eccellenze artistiche e di design del nostro territorio, offrendo un’opportunità unica di visibilità. Tuttavia, le polemiche stanno mettendo in ombra questo potenziale vantaggio.

Non sono state specificate cifre relative al costo di tale partecipazione, e questo sta alimentando le critiche. Molti ritengono che i fondi della Regione dovrebbero essere utilizzati per promuovere l’arte e il design a livello locale, sostenendo gli artisti e i designer del Salento e della Puglia in generale, piuttosto che investirli in eventi internazionali.

Una questione che a costretto ad intervenire l’assessore Alessandro delli Noci:

Vorrei fare chiarezza sulla partecipazione della Regione Puglia alla missione di Miami, finalizzata ad accompagnare le imprese pugliesi – selezionate con apposito avviso pubblico – nella settimana dell’Arte e del Design più importante al mondo che si è tenuta dal 2 all’8 dicembre scorso. Vorrei farlo perché non mi piace quando si strumentalizzano informazioni (parziali ed errate), quando non si parla il linguaggio della verità e quando si costruiscono castelli senza fondamenta. Non fa bene alla Puglia, non fa bene ai pugliesi mettere le persone le une contro le altre perché almeno chi fa politica da tanti anni sa, o dovrebbe sapere,che le risorse economiche non sono “libere” ma finalizzate in modo esclusivo ad alcune attività, nel nostro caso alla promozione delle piccole e medie imprese pugliesi sui mercati internazionali. Se queste risorse vengono spese correttamente saremo premiati, se le risparmiamo o destiniamo ad altro, puniti. Aggiungo che queste risorse non sono del bilancio regionale, sono risorse del POC destinate in via esclusiva a queste attività, che hanno una precisa strategia.
Detto questo, dare al territorio pugliese l’opportunità di collocarsi nel panorama del design e dell’arte contemporanea internazionali è un obiettivo delle politiche di internazionalizzazione della Regione Puglia e la migliore occasione per farlo è quella di sfruttare i contesti che sono già affermati nel circuito di galleristi, opinionisti, creativi, collezionisti, operatori di settore, critici d’arte. Da qui,  l’evidente opportunità di inserirsi nella più importante settimana dell’arte e del design, settimana che ha la sua massima espressione nelle fiere di Art Basel – che per questa edizione ha contato oltre 75mila visitatori – e di Design Miami ma che attira a sé migliaia di visitatori nel Design District, a Down town, a Miami Beach, insomma nell’intera città per molti altri eventi e iniziative che fanno da corollario e che rendono Miami il massimo centro culturale, creativo e innovativo del momento. Riuscire – come abbiamo fatto, con grande soddisfazione da parte delle nostre imprese – a portare dentro quegli spazi le nostre eccellenze, farlo in forma collettiva per una intera settimana (ci tengo a dire che io personalmente sono stato a Miami due giorni ma le imprese sette) è un’opportunità non replicabile in altri contesti da tutti i punti di vista anche economico. A questo proposito, la partecipazione agli eventi di Miami è costata probabilmente meno della partecipazione media a tutti gli eventi fieristici internazionali. Il costo di uno spazio nudo all’interno di una fiera internazionale si aggira attorno ai 200mila euro e a questi costi si devono aggiungere quelli degli allestimenti, comunicazione ecc. Costi che una micro e piccola impresa pugliese non potrebbe mai permettersi. Noi abbiamo potuto portarne dieci di eccellenze, spendendo quasi la stessa somma che avrebbe speso una singola azienda a suo carico.
Ovviamente, e da qui la mia breve partecipazione, a tutto questo occorre aggiungere la possibilità di intessere relazioni istituzionali, come abbiamo fatto incontrando il Presidente della Camera di Commercio Italia America del Southeast o ancora il direttore fiere e piattaforme espositive Art Basel, il pugliese Vincenzo De Bellis, e Maria Porro, presidente del Salone del Mobile di Milano presso l’Istituto Italiano di Cultura a Miami.
Come facciamo sempre, anche per questa iniziativa, faremo un follow up che necessita di sei mese per avere un senso, nel frattempo abbiamo già raccolto un feedback da parte delle aziende partecipanti che, come ci accade sempre mi permetto di dire, è completamente positivo.
Giovedì in commissione regionale avrò inoltre l’occasione per chiarire punto per punto ogni dubbio espresso dai consiglieri regionali, nelle sedi adatte e con i giusti toni come deve essere”

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