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Il Nardò cala il poker contro l’Ugento

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L’Ugento Calcio torna a casa con una pesante sconfitta  per mano del Nardò. Un poker firmato dai padroni di casa, passati in vantaggio sul finire del primo tempo che non ha lasciato possibilità agli ospiti di riaggrapparsi alla partita. Il pubblico di oltre 1.000 spettatori ha potuto assistere a una gara positiva per il Nardò, grazie alle reti di Correnti, Gatto (doppietta) e Adde. Nonostante l’ergere della caparbietà Ugento Calcio, le difficoltà di gestire le criticità emerse durante la partita hanno condotto alla sconfitta finale.

I primi a rompere gli indugi sono stati i padroni di casa con Correnti, che al 42′ ha sfruttato un errore dell’Ugento in fase di disimpegno realizzando il vantaggio della sua squadra. L’Ugento Calcio ha cercato di reagire, ma il fortino difensivo impostato da De Sanzo ha lasciato pochi spazi ai tentativi di capitan Martinez e compagni.

Nonostante il cambio di fronte, gli ospiti non sono riusciti a rimediare e la situazione è peggiorata con il passare dei minuti. Al 80′, è stato Gatto a segnare il raddoppio per Nardò, seguito da una doppietta al 85′. Infine, è stato il capitano Adde a fissare il punteggio sul definitivo 4-0 al 90′. L’Ugento Calcio nonostante alcuni tentativi, non è riuscito a rovesciare l’esito della partita, portando così a casa una pesante sconfitta.

In vista del prossimo match in casa contro il Costa d’Amalfi, mister Mimmo Oliva avrà la difficile sfida di rialzare il morale  della squadra e preparare in ottimale stato fisico e morale i suoi giocatori. Oltre alla necessità di archiviare questa amara sconfitta, l’Ugento deve recuperare punti fondamentali per risalire la classifica del girone H della serie D. Mentre il Nardò continua a macinare punti e allontanarsi dalle zone calde della classifica, l’Ugento dovrà rimettersi subito in carreggiata per evitare ulteriori brutte sorprese nel prossimo appuntamento di campionato.

FORMAZIONI SCESO IN CAMPO

A.C Nardò: Galli, Fornasier, Correnti, Gatto, Milly, Lucas, Calderoni, Piazza, Mazzotta, Trinchera, Adde.

A.S.D Ugento: Illironiti, Bedini, Uneida, Regner, Amabile, Rossi, Sanchez, Teyou, Navarro, Martinez, Lezzi.

Salento, tra protocolli ambiziosi e criticità persistenti

Nel Salento si intensifica la lotta all’abbandono indiscriminato dei rifiuti, ma le sfide rimangono considerevoli, soprattutto in aree di particolare pregio naturalistico come Ugento. Il nuovo protocollo d’intesa siglato presso la Prefettura di Lecce segna un passo importante verso un approccio sistemico al problema, ma la strada per una soluzione definitiva appare ancora lunga.

Il documento, sottoscritto alla presenza del Viceministro dell’Ambiente Vannia Gava, rappresenta un tentativo coordinato di risposta a una problematica che rischia di compromettere non solo l’immagine del territorio, ma anche la salute dei cittadini e l’integrità del patrimonio paesaggistico. Particolarmente emblematico è il caso di Ugento, dove la presenza del parco regionale non è bastata a scoraggiare il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti, evidenziando come le misure tradizionali di tutela ambientale necessitino di un supporto più strutturato.

Il nuovo protocollo prevede un approccio multiforme: dal potenziamento del monitoraggio all’implementazione di verifiche ambientali coordinate, dalla formazione specialistica delle Polizie Locali al coinvolgimento attivo del settore industriale. “Non è solo la possibilità di apporre una firma,” ha sottolineato il Presidente della Provincia Stefano Minerva, “ma il compimento di un percorso che ci permetterà di superare il disagio di avere la responsabilità di amministratori senza gli strumenti per intervenire.”

Una delle criticità più evidenti emerge proprio nel contrasto tra le ambizioni del protocollo e la situazione sul campo in aree come Ugento. Nonostante la presenza di un parco regionale, che dovrebbe garantire un livello superiore di tutela ambientale, il territorio continua a soffrire per l’abbandono incontrollato di rifiuti. Questa contraddizione sottolinea come la sola presenza di vincoli ambientali non sia sufficiente senza un’efficace azione di controllo e prevenzione.

L’assessore regionale Triggiani ha evidenziato come il fenomeno sia particolarmente diffuso per quanto riguarda gli scarti edili, un problema che richiede soluzioni specifiche e un maggiore coordinamento tra gli enti preposti al controllo. Il protocollo prevede infatti un ruolo cruciale per i Comuni capofila degli ARO (proprio come Ugento), chiamati a sensibilizzare le comunità sul tema della raccolta differenziata e del corretto smaltimento dei rifiuti.

Le risorse non mancano: il Governo ha stanziato 500 milioni di euro per la bonifica dei siti orfani, e sono in arrivo modifiche al Codice della Strada per inasprire le sanzioni contro l’abbandono dei rifiuti. Ma la vera sfida, come emerge dal caso Ugento, sarà quella di tradurre questi strumenti in azioni concrete sul territorio.

Il coinvolgimento di Confindustria, rappresentata dal presidente Valentino Nicolì, apre inoltre interessanti prospettive per la riqualificazione delle aree già colpite dalla xylella, suggerendo un approccio integrato che vede nella tutela ambientale un’opportunità di sviluppo sostenibile.

La strada tracciata dal nuovo protocollo è ambiziosa, ma il caso Ugento ricorda come sia necessario mantenere alta l’attenzione sulla fase attuativa. Come ha ricordato il sindaco di Lecce Adriana Poli Bortone, è fondamentale riflettere sulle cause scatenanti del fenomeno per costruire strategie di prevenzione efficaci. Solo attraverso un impegno costante e coordinato sarà possibile trasformare le buone intenzioni in risultati concreti, proteggendo effettivamente le aree di maggior pregio ambientale del Salento.

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Addio a Gianluca Preite, l’amico che vide oltre le apparenze

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La notizia che non avremmo mai voluto dare: Gianluca Preite ci ha lasciati, dopo una lunga battaglia contro una malattia che ha combattuto con la stessa determinazione e coraggio che lo hanno sempre contraddistinto nella vita.

“Sei l’unico ad aver scritto la verità su quello che è successo, ma come facevi a saperlo?”

Con queste parole iniziò la nostra amicizia, in una telefonata che ricordo come fosse ieri. Era il periodo in cui il Salento si trovò improvvisamente sotto i riflettori internazionali per l’arresto di una presunta cellula di Anonymous, vicenda che vide Gianluca ingiustamente coinvolto.

La verità, come sempre accade, era molto più complessa delle apparenze. Gianluca non era il cyber-attivista che alcuni credevano, ma un prezioso collaboratore delle forze dell’ordine, il cui contributo fu determinante per assicurare alla giustizia diversi attivisti in tutta Italia. Molti ricorderanno ancora la “sua” apparizione al programma “Le Iene”, dove venne presentato come un misterioso membro di Anonymous in un’intervista suggestiva realizzata nelle grotte di Leuca – un’immagine che oggi strappa un sorriso amaro a chi conosceva la vera storia.

Gianluca era molto più di quell’episodio mediatico. Era un amico sincero, un sostenitore appassionato del nostro lavoro, un collaboratore prezioso che ha arricchito il nostro giornale e non solo con la sua visione unica e la sua profonda comprensione della realtà. La sua capacità di vedere oltre le apparenze, di cercare sempre la verità nascosta dietro la superficie delle cose, era il suo dono più grande.

Ci sono molti ricordi personali che in questo momento preferiamo custodire nel cuore, come gemme preziose troppo fragili per essere esposte. Verrà forse il tempo di condividerli, quando il dolore della perdita lascerà spazio alla dolcezza del ricordo.

A chi lo ha amato, alla sua famiglia e ai suoi amici, la redazione di Ozanews si stringe in un abbraccio colmo di affetto e gratitudine. Gianluca ci ha insegnato che la verità, anche quando scomoda o complessa, è sempre la strada migliore da seguire. È una lezione che continuerà a guidarci nel nostro lavoro quotidiano.

Ciao Gianluca, che la terra ti sia lieve. Il tuo sorriso, la tua intelligenza vivace e il tuo coraggio continueranno a vivere nelle pagine che hai contribuito a scrivere e nei cuori di chi ti ha conosciuto e amato.

La tua storia, amico mio, ci ricorda che dietro ogni notizia c’è sempre un essere umano con la sua complessità, i suoi sogni e le sue battaglie. Ed è proprio questo che continueremo a cercare e raccontare, proprio come ci hai insegnato tu.

Forte mobilitazione dei cittadini contro il Piano Urbanistico Generale

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Grande partecipazione all’incontro pubblico tenutosi ieri sera presso l’Hotel Porta San Nicola di Ugento, dove i gruppi di opposizione consiliare hanno promosso un dibattito sul nuovo Piano Urbanistico Generale (PUG). L’assemblea ha visto una notevole affluenza di cittadini e professionisti del settore, evidenziando una crescente preoccupazione della comunità per il futuro urbanistico della città.

Durante l’incontro è emersa una forte critica al processo di elaborazione del PUG, con particolare riferimento alla mancata inclusione delle parti sociali nella fase di programmazione. Il consigliere Giulio Lisi ha sottolineato come il piano sia stato sviluppato “senza alcun coinvolgimento delle diverse parti sociali portatrici di interessi, come invece previsto dalla legge e dalle più elementari regole democratiche.”

Di particolare rilievo l’intervento dei tecnici locali, che hanno evidenziato la loro esclusione dalla fase programmatoria e hanno condiviso le preoccupazioni relative agli impatti negativi del piano sullo sviluppo economico del territorio. Secondo quanto emerso dal dibattito, il PUG nella sua forma attuale rischierebbe di “mortificare i diritti acquisiti” e di ostacolare le prospettive di crescita della comunità.

L’opposizione consiliare ha annunciato l’intenzione di strutturare azioni concrete orientate verso l’azzeramento dell’attuale programmazione territoriale, enfatizzando come questa iniziativa non nasca da “una sterile contrapposizione politica” ma da un “preciso dovere morale e sociale” di garantire i diritti democratici di partecipazione dei cittadini.

La serata si è conclusa con un chiaro appello all’unità e alla mobilitazione della cittadinanza, sintetizzato nello slogan “Forza Ugento, riprendiamoci il nostro futuro”, accompagnato dall’impegno a perseguire tutte le azioni possibili nell’ambito delle libertà democratiche per una revisione sostanziale del piano urbanistico.

L’amministrazione comunale, al momento, non ha ancora rilasciato dichiarazioni in merito alle critiche emerse durante l’assemblea pubblica.

Il calcio a Ugento suona la carica

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Nel tormentato campionato di Serie D, l’Ugento Calcio scorge finalmente un raggio di sole tra le nuvole. I giallorossi, dopo aver espugnato le mura dell’Angri – prima perla esterna della stagione – si apprestano a rimanere nella terra dei Messapi, dove il blasonato Nardò attende al varco. La classifica, ancora matrigna, vede i giallorossi dibattersi nelle acque agitate dei playout, ma il vento pare aver mutato direzione.

Il campo, giudice supremo, chiede ancora conferme, ma intanto la società raccoglie frutti inattesi dal giardino delle soddisfazioni personali. Ecco dunque Grysley, guerriero dalla garra sudamericana, aggiudicarsi la corona di MVP del girone, mentre il colpo di Fabio Rossi viene celebrato per le sue prodezze balistiche in due diverse contese social. Persino il vessillo sociale riceve gli onori della categoria, testimone silenzioso di una crescita che va oltre le domeniche di battaglia.

In questo scenario di crescita si inserisce la parabola di Ganfornina. L’iberico, cresciuto nel vivaio del Real Madrid, ha trovato nell’Ugento la prima porta italiana disposta a spalancarsi al suo talento. Ora il suo approdo alla Team Altamura in Serie C certifica la sapienza degli osservatori giallorossi nel scorgere gemme ancora da sgrezzare.

La truppa di Mimmo Oliva – condottiero che sta forgiando un gruppo sempre più coeso – si appresta ora alla battaglia del Giovanni Paolo II. Il derby nella terra messapica si preannuncia aspro, ma questa squadra ha dimostrato di saper combattere anche nelle arene più ostili.

I tifosi giallorossi, consapevoli che la strada verso la salvezza è ancora lunga e tortuosa, possono tuttavia scorgere i primi germogli di una primavera tanto attesa. Ma sarà solo la continuità di risultati a poter trasformare questi sprazzi di sole in un cielo finalmente sereno.

Il logo dell’Ugento nominato il più bello della serie D italiana

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Il logo dell’Ugento Calcio si è aggiudicato il prestigioso riconoscimento di miglior logo della Serie D italiana, trionfando nella finale del contest organizzato dalla rinomata pagina Cross.FootballMarketing con un convincente 40% delle preferenze. Un risultato straordinario che ha visto i giallorossi prevalere su blasonate realtà calcistiche, superando nella fase finale il Siena e una formazione sarda che hanno conteso fino all’ultimo il titolo al club salentino.

Il successo del restyling, firmato dal talentuoso designer Luciano Basile, rappresenta molto più di una semplice vittoria estetica. È la testimonianza di come l’Ugento Calcio stia investendo con intelligenza e lungimiranza nel proprio reparto marketing, sposando una filosofia moderna che guarda al futuro pur mantenendo salde le proprie radici.

“Sono profondamente orgoglioso del risultato ottenuto dal logo dell’Ugento Calcio,” ha dichiarato Luciano Basile, autore del restyling. “Questo riconoscimento premia un lavoro a cui tengo molto, che ha dato valore all’identità di una società vincente, capace di rappresentare con orgoglio il nome della nostra Città sui campi della quarta serie nazionale. Per una città come Ugento, il cui cuore pulsa di turismo, avere una forte immagine sportiva a livello nazionale è fondamentale, e sono felice che il nostro lavoro stia contribuendo a costruirla.” Il designer ha voluto anche ringraziare il team di comunicazione dell’Ugento Calcio, in particolare Riccardo e Sara, con cui condivide questo traguardo, oltre al Presidente e a tutto lo staff societario per la fiducia accordata, promettendo che “questo è solo l’inizio!”

C’è poi l’opinione degli organizzatori del contest:

“La partecipazione al sondaggio è stata straordinaria, con 1200 voti registrati, di cui Ilvamaddalena 37% e Siena 23%. E’ stato bello mettere in contatto tante squadre e tifosi di tutta Italia. L’Ugento, che sta svolgendo un lavoro esemplare in termini di marketing e comunicazione, ha meritato ai voti la vittoria, ma vorrei anche dedicare un pensiero ai tanti altri bellissimi loghi (come quello della seconda classifica per dirne uno) che abbiamo avuto modo di scoprire in questo lungo percorso”

commentano entusiasti i gestori di Cross.FootballMarketing, sottolineando come questo dato confermi non solo il prestigio del riconoscimento, ma anche il crescente interesse verso l’identità visiva nel calcio dilettantistico italiano.

Il nuovo logo, con le sue linee eleganti che fondono tradizione e contemporaneità, è diventato simbolo di un’eccellenza tutta ugentina, testimonianza di come il territorio sappia esprimere professionalità di alto livello in ogni settore. Un aspetto, quest’ultimo, che merita particolare attenzione: Ugento è infatti terra di talenti e competenze che andrebbero valorizzate e trattenute, anziché spinte all’emigrazione e l’emarginazione.

Questa vittoria non celebra solo un risultato estetico, ma racconta la storia di una società che ha saputo investire sul proprio futuro, affidandosi a professionisti del territorio e credendo nel valore dell’innovazione. Il 40% dei voti ottenuti nella fase finale rappresenta un chiaro messaggio: anche una realtà “piccola” come l’Ugento può competere e primeggiare a livello nazionale quando sceglie di puntare sulla qualità e sulla professionalità.

Anche il presidente Massimo de Nuzzo ha voluto commentare questo premio:

Complimenti allo staff della comunicazione e del marketing in particolare a Riccardo Primiceri e Luciano Basile con la collaborazione della fotografia di Sara Urso per lo splendido risultato ottenuto. Un lavoro di squadra frutto di idee e continuo confronto nella realizzazione del nuovo logo e più in generale nella realizzazione di contenuti sui social media che ha dato i suoi frutti in termini di incremento delle visualizzazioni a beneficio dei nostri sponsor e degli appassionati che seguono le sorti della nostra squadra.
Una vittoria di squadra. Insieme si possono compiere grandi imprese. Avanti Ugento!

Il trionfo nel contest del logo più bello della Serie D è l’ennesima conferma di come l’Ugento Calcio stia tracciando la strada giusta, dimostrando che il calcio dilettantistico può e deve essere un terreno fertile per l’innovazione e la crescita professionale, sempre nel rispetto della propria identità e delle proprie radici.

Dopo i rumor su Mellone ci saranno “nuove destinazioni” anche a Ugento?

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Mentre a Nardò si prospetta il “grande salto” di Pippi Mellone verso la Regione Puglia, non possiamo fare a meno di pensare a quanto sarebbe edificante vedere un simile percorso replicato anche nella virtuosa Ugento. Dopotutto, perché limitare a una sola città il privilegio di vedere i propri amministratori puntare a più ambiziosi lidi?

L’esempio di Mellone, che con sapiente tempismo si prepara a lasciare il Comune proprio quando si iniziano a intravedere le “condizioni del bilancio comunale”, potrebbe essere di ispirazione. Gli amministratori ugentini potrebbero cogliere questa preziosa opportunità per dimostrare come la loro gestione sia stata così brillante da meritare una promozione regionale, sull’onda del successo natalizio che ha visto la stretta collaborazione dei due enti, con la Regione che ha finanziato tutti gli sfizi dell’amministrazione di Ugento.

I cittadini di Ugento sarebbero certamente entusiasti di poter esprimere il loro “apprezzamento” nelle urne regionali, magari proprio dopo aver ammirato l’ultimo bilancio comunale. Quale modo migliore per premiare anni di amministrazione illuminata se non con un seggio in Consiglio regionale?

Naturalmente, seguendo il modello neretino, sarebbe opportuno annunciare le dimissioni in concomitanza con qualche festa patronale, per aggiungere quel tocco di solennità che solo le manifestazioni religiose sanno dare alle manovre politiche; e allora quale migliore occasione per i festeggiamenti del patrono S. Vincenzo il prossimo 22 gennaio, una data perfetta per portare Ugento alla doppia votazione nel prossimo turno elettorale regionale.

E pensare che alcuni maligni sostengono che la politica locale sia distante dai cittadini! Cosa c’è di più vicino ai cittadini del vedere i propri amministratori cercare nuove sfide proprio quando i nodi vengono al pettine?

La tempistica, poi, sarebbe perfetta: proprio mentre Mellone si prepara al suo “grande salto” con il 75% dei consensi del 2021, gli amministratori ugentini, dall’alto dei loro 30 voti di scarto nelle ultime elezioni, potrebbero dimostrare come la loro gestione abbia saputo raccogliere un consenso altrettanto memorabile.

Ma le similitudini con Mellone non si fermano qua, se si considera che il sindaco di Nardò sta pensando ad un cambio di partito che possa permettergli di approdare in consiglio regionale, un po’ come fatto già più volte da alcuni esponenti politici di Ugento, partiti da destra e poi finiti per interessi nella galassia della nuova “sinistra” arancione, con lo stipendio del comune di Ugento che non è mai mancato di arrivare puntuale ogni mese da ormai 23 anni.

D’altronde, se a Nardò si parla di “successione segnata”, perché non replicare questo edificante esempio di democrazia anche a Ugento? I cittadini non aspettano altro che poter esprimere la loro gratitudine nelle urne regionali.

Siamo certi che gli ugentini saprebbero ricompensare adeguatamente tanto zelo amministrativo. E quale premio migliore se non un seggio in Consiglio regionale? Dopotutto, se il bilancio comunale è in condizioni così floride, perché non portare questa competenza a livello regionale?

La palla passa ora agli amministratori ugentini: sapranno cogliere questa preziosa opportunità di “promozione”? I cittadini attendono trepidanti, pronti a esprimere tutto il loro “entusiasmo” nell’urna elettorale.

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