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Chiusura temporanea dell’ufficio postale di Ugento

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L’ufficio postale di Ugento chiuderà temporaneamente i battenti dal 13 gennaio al 25 febbraio 2025 per un importante intervento di ammodernamento. La chiusura rientra nell’ambito del progetto “POLIS” di Poste Italiane, un’iniziativa che mira a trasformare selezionati uffici postali in moderne “Case dei Servizi Digitali”.

Durante il periodo di chiusura, i cittadini potranno usufruire dei servizi postali presso l’ufficio di Taurisano, che osserverà i seguenti orari: dal lunedì al venerdì dalle 8:20 alle 19:05 e il sabato dalle 8:20 alle 12:35. Presso questa sede sarà possibile effettuare tutte le operazioni, incluso il ritiro della corrispondenza giacente.

Il progetto POLIS prevede l’attivazione di uno “Sportello Unico” che semplificherà l’accesso ai servizi della pubblica amministrazione, rendendo più efficiente e veloce l’erogazione dei servizi ai cittadini.

Secondo quanto comunicato dal Sindaco Salvatore Chiga, la riapertura dell’ufficio è prevista per il 21 febbraio 2025, salvo imprevisti che verranno tempestivamente comunicati alla cittadinanza.

Job day al Vivosa Apulia resort di Ugento

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Il turismo, anima pulsante di territori come quello salentino, si conferma ancora una volta non solo motore economico, ma anche opportunità concreta per il mondo del lavoro. In questa prospettiva si inserisce il “Job Day”, un appuntamento imperdibile organizzato da Vivosa Apulia Resort, che si terrà il prossimo 25 gennaio 2025 negli accoglienti spazi della struttura situata in Vicinale Fontanelle, Ugento.

L’evento, dedicato a vuole avviare o consolidare una carriera nel settore alberghiero, rappresenta l’occasione per entrare in contatto diretto con una delle realtà più significative del panorama turistico locale.

La giornata si articolerà in due sessioni, una mattutina dalle 9:30 alle 12:30 e una pomeridiana dalle 15:00 alle 19:00, offrendo ampia flessibilità a chi desidera partecipare. Vivosa Apulia Resort, con la sua atmosfera raffinata e professionale, si trasformerà in un crocevia di incontri e opportunità, ponendosi come ponte tra aspiranti professionisti e un settore in costante evoluzione.

Chi: i protagonisti e le figure ricercate

Questo evento è rivolto a tutti coloro che ambiscono a un futuro nel settore turistico e alberghiero. Le posizioni aperte spaziano tra una vasta gamma di figure professionali, tra cui:

  • Cuoco, aiuto cuoco, cuoco demi-chef de partie;
  • Receptionist e addetto/a guest relation;
  • Barista/cassiere, cameriere/a di sala, barman/barlady;
  • Magazziniere, cameriera ai piani, portiere;
  • Bagnino/a e massaggiatore/massaggiatrice.

Questi ruoli offriranno l’opportunità di lavorare sia nel Vivosa Apulia Resort sia presso il Beach Camping Resort Riva di Ugento.

L’iniziativa, già collaudata negli anni precedenti, si è distinta per la capacità di snellire e velocizzare i processi di selezione. Grazie alla formula della partecipazione diretta, molti candidati hanno trovato una collocazione lavorativa in tempi rapidi, incontrando personalmente i referenti delle risorse umane.

“Diamo spazio alle nuove leve – ha dichiarato Damiano Reale, Amministratore Delegato del Vivosa Apulia Resort – con un focus specifico sulle professioni turistiche. Il nostro obiettivo è quello di facilitare l’incontro tra domanda e offerta, con una dinamica diretta per coinvolgere chi è in cerca di occupazione”.

Come partecipare: i passi da seguire

Partecipare è semplice ma richiede un piccolo passo di preparazione. Gli interessati dovranno inviare il proprio curriculum vitae all’indirizzo risorse.umane@vivosaresort.com entro e non oltre il 22 gennaio 2025.

Cutrofiano, cane salvato dai vigili del fuoco

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CUTROFIANO –I Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Lecce hanno portato a termine con successo il salvataggio di un cane meticcio caduto in una cisterna nel comune di Cutrofiano. L’intervento è avvenuto nella giornata di oggi dopo la segnalazione del proprietario dell’animale.

Il cane, di taglia media, era precipitato accidentalmente all’interno di una cisterna profonda circa 8 metri, il cui fondo era parzialmente allagato. Sul posto sono intervenuti prontamente i Vigili del Fuoco insieme alla Polizia Locale di Cutrofiano.

Per effettuare il recupero in sicurezza, la squadra ha impiegato tecniche specialistiche SAF (Speleo Alpino Fluviale) e sistemi ATP (Accesso Temporaneo Protetto). Nonostante la situazione potenzialmente pericolosa, il cane è stato trovato in buone condizioni, rifugiatosi vicino a una delle pareti della cisterna.

L’operazione si è conclusa positivamente con il recupero dell’animale che, dopo i controlli di routine, è stato riconsegnato al legittimo proprietario in ottime condizioni di salute.

Questo intervento conferma ancora una volta l’importanza e la professionalità del corpo dei Vigili del Fuoco anche nelle operazioni di soccorso agli animali, che richiedono specifiche competenze tecniche e adeguate misure di sicurezza.

Ugento, trasferta cruciale ad Angri per allontanare lo spettro playout

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L’ASD Ugento si prepara alla prima trasferta del 2025, che la vedrà impegnata domenica 12 gennaio alle 14:30 presso lo stadio “Pasquale Novi” di Angri, in un match che potrebbe segnare una svolta importante nella corsa salvezza del girone H di Serie D.

I giallorossi, reduci da una prestazione convincente ma sfortunata contro la Nocerina (2-1 il finale), cercheranno di capitalizzare quanto di buono mostrato nell’ultima uscita per strappare punti preziosi su un campo storicamente ostico. La squadra di mister Oliva ha dimostrato di poter tenere testa anche alle big del campionato, e ora è chiamata a trasformare le buone prestazioni in risultati concreti.

L’avversario di giornata sta attraversando un momento particolarmente delicato: l’U.S. Angri, sedicesimo in classifica con soli 13 punti, ha recentemente optato per un cambio in panchina, con l’esonero di Mario Di Nola e il ritorno di Marco Scorsini. I grigiorossi arrivano da una pesante sconfitta per 4-0 sul campo del Nardò, che ha evidenziato le difficoltà di una squadra alla ricerca della propria identità.

Per l’Ugento, attualmente quattordicesimo a quota 16 punti, la sfida rappresenta un’occasione ghiotta per allungare sulle inseguitrici e guardare con maggiore serenità al prosieguo del campionato. Una vittoria permetterebbe ai giallorossi di mettere un cuscinetto importante in ottica playout, scenario che permetterebbe di affrontare il girone di ritorno un piglio diverso. Tutti convocati nel gruppo di mister Oliva, con l’influenza che continua a mietere vittima nel gruppo e che mette a rischio ogni previsione sull’undici titolare di domenica prossima.

La direzione della gara è stata affidata al signor Akash Josè Maria Nuckchedy della sezione di Caltanissetta, coadiuvato dagli assistenti Massimiliano Cirillo di Roma 1 e Angelo Di Curzio di Civitavecchia.

Per i tifosi giallorossi che vorranno seguire la squadra in questa importante trasferta, la società ospitante ha messo a disposizione 100 biglietti nel settore ospiti al costo di 10 euro più diritti di prevendita.

L’appuntamento è per domenica alle 14:30, quando l’Ugento scenderà in campo con la determinazione di chi sa che può essere una domenica decisiva per le sorti del proprio campionato.

B&B e sommerso nella provincia di Lecce: numeri allarmanti

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Da Torre dell’Orso a Ugento, da Otranto a Gallipoli, il litorale salentino sta vivendo una trasformazione epocale. Non più solo località balneari, ma veri e propri resort a cielo aperto, dove il proliferare incontrollato di B&B e case vacanza sta ridisegnando il profilo sociale ed economico di intere comunità.

Il caso di Ugento è emblematico. Nella cittadina che conta circa 12.000 residenti, durante l’estate le presenze si moltiplicano esponenzialmente, con un boom di strutture ricettive che sfugge a ogni tentativo di censimento.

“In alta stagione è impossibile stabilire il numero esatto di B&B in attività”, confessa un operatore del settore che preferisce rimanere anonimo. “Accanto alle strutture regolari, spuntano come funghi appartamenti e villette che si trasformano in ricettività improvvisata, spesso pubblicizzata solo sui social o sul passaparola”.

Il fenomeno non risparmia nessuna località costiera. Da Torre San Giovanni a Torre Mozza, da Lido Marini a Marina di Ugento, interi quartieri si trasformano in “zone turistiche fantasma” per nove mesi l’anno, per poi esplodere in un caos abitativo durante la stagione estiva. Le conseguenze? Prezzi alle stelle per i pochi affitti residenziali disponibili e un’economia locale sempre più dipendente da tre mesi di stagione turistica.

Ma non è solo questione di numeri. La trasformazione investe anche il tessuto sociale delle comunità costiere. A Torre dell’Orso, storica località balneare a nord di Otranto, gli abitanti storici raccontano di un paese che “non si riconosce più”. Interi condomini vengono acquistati da società immobiliari per essere convertiti in residence turistici, mentre le attività commerciali tradizionali cedono il passo a servizi dedicati esclusivamente ai vacanzieri.

Le nuove normative introdotte dal primo gennaio 2024, che vietano il check-in automatico e impongono controlli più stringenti, sembrano aver sortito l’effetto contrario: “Molti proprietari hanno semplicemente smesso di dichiarare l’attività”, rivela un agente immobiliare. “Gli affitti in nero sono aumentati, mascherati da presunti prestiti gratuiti a ‘amici e parenti'”.

Il fenomeno ha assunto dimensioni tali da alterare persino il mercato immobiliare. A Castro, piccolo gioiello della costa adriatica, i prezzi delle case sono raddoppiati in cinque anni. “Chi compra non lo fa più per abitarci”, spiega un agente immobiliare locale, “ma per trasformare gli immobili in B&B o case vacanza. I residenti vengono sistematicamente esclusi dal mercato”.

L’impatto si ripercuote anche sui servizi essenziali. A Torre San Giovanni, il sistema di raccolta rifiuti va in tilt ogni estate, con un servizio calcolato e tarato sui numeri delle presenze ufficiali.

La soluzione? Gli operatori turistici regolari chiedono controlli più severi e sanzioni esemplari per chi opera nel sommerso. Ma c’è anche chi propone di ripensare completamente il modello di sviluppo turistico del Salento costiero. “Non possiamo basare l’economia solo sui tre mesi estivi”, è questo il mantra che ormai da oltre 10 anni risuona sempre più forte nelle riunioni di settore.

Intanto, mentre le istituzioni discutono e gli operatori si dividono, il fenomeno continua a crescere. L’estate 2025 si annuncia da record per le prenotazioni. Ma dietro i numeri in crescita si nasconde il rischio concreto di vedere le località costiere salentine trasformarsi in “non luoghi” turistici, dove l’identità locale sopravvive solo nelle cartoline per i turisti.

Una questione di cui si è occupato oggi anche il TGR Puglia

il servizio video del TGR

Il Salento sogna l’indipendenza dei cieli

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“Liberi dalla sudditanza barese”. Con queste parole, cariche del peso di undici anni di battaglie, il consigliere regionale Paolo Pagliaro torna a scuotere gli equilibri della politica aeroportuale pugliese. Una mozione presentata in Consiglio regionale riaccende i riflettori su un progetto ambizioso quanto controverso: la nascita di AdS, Aeroporti del Salento, società autonoma che mira a strappare il controllo dei cieli salentini dalla gestione di Aeroporti di Puglia.

Ma è davvero l’alba di una nuova era per il trasporto aereo nel Tacco d’Italia?

Il progetto, emerso dalle ceneri della vecchia proposta SEAS del 2014, si presenta oggi con un nuovo nome ma con la stessa visione rivoluzionaria: liberare Brindisi, Grottaglie, Lecce-Lepore e Galatina dalla “visione Bari-centrica” che, secondo Pagliaro, ha relegato il Salento al ruolo di comprimario nel panorama aeroportuale pugliese.

I numeri, d’altronde, parlano chiaro. Nel silenzio assordante delle piste brindisine, risuona l’eco dei 6,4 milioni di passeggeri che nel 2023 hanno scelto Bari, mentre lo scalo salentino si è dovuto accontentare di 3,1 milioni di viaggiatori. Una disparità che si fa ancora più marcata sul fronte internazionale: 45 destinazioni contro 21, in un confronto impari che costringe migliaia di salentini all’esodo verso il capoluogo barese.

La denuncia non è nuova. Come già documentato nell’inchiesta “Ozan Doc” della nostra testata, il sistema dei trasporti salentino appare oggi come un gigante dai piedi d’argilla: una rete ferroviaria inadeguata, collegamenti su gomma insufficienti, l’assenza di una vera intermodalità.

Ma è proprio Antonio Maria Vasile, presidente di Aeroporti di Puglia, a gettare ombre sul progetto. Chiamato in audizione in Commissione Trasporti del Consiglio regionale esattamente un anno fa, ha già risposto con un secco “no” alla proposta di cofinanziamento della continuità territoriale per l’Aeroporto del Salento, misura inserita nella legge di bilancio 2025.

La visione di Pagliaro è ambiziosa: Brindisi come hub internazionale, Grottaglie per i collegamenti nazionali, Galatina per i voli charter, Lecce-Lepore per l’aviazione leggera. Un sistema integrato che promette di ribaltare decenni di marginalizzazione.

Ma le sfide sono titaniche. La sostenibilità economica del progetto, la necessità di investimenti infrastrutturali massicci, le inevitabili resistenze politiche: sono questi gli ostacoli che AdS dovrà superare per trasformare il sogno dell’indipendenza dei cieli salentini in realtà.

In gioco non c’è solo il futuro del trasporto aereo, ma l’intero sviluppo economico e turistico di un territorio che, come sottolinea Pagliaro, “non può più permettersi di restare isolato”. La partita è appena iniziata, e il Salento attende di scoprire se questa volta il vento del cambiamento sarà abbastanza forte da spazzare via anni di immobilismo e disparità.

Nel frattempo, mentre la politica discute e i progetti si accavallano, migliaia di viaggiatori salentini continuano il loro pellegrinaggio verso Bari, in attesa che il loro territorio possa finalmente spiccare il volo verso un futuro di vera autonomia aeroportuale.

Centro di competenza regionale per l’IA, il presidente Emiliano e l’assessore Delli Noci al primo incontro del Comitato Tecnico

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Nel pomeriggio di ieri, giovedì 9 gennaio, si è tenuto a Bari, nella Sala Di Jeso della Presidenza della Regione, il primo incontro del Comitato Tecnico del Centro di Competenza regionale per l’Intelligenza Artificiale nella Pubblica Amministrazione., un’iniziativa strategica promossa dalla Regione Puglia per favorire lo sviluppo tecnologico e l’innovazione nel territorio pugliese. Il presidente Emiliano e l’assessore Delli Noci hanno presieduto il primo incontro del Comitato Tecnico, segnando l’inizio di un percorso che mira a potenziare le competenze locali nell’ambito dell’IA.

Durante l’incontro, tenutosi presso la sede regionale, sono stati presentati gli obiettivi principali del centro, che includono la formazione di professionisti qualificati, la promozione di progetti di ricerca avanzata e la collaborazione con istituzioni accademiche e imprese del territorio. Emiliano ha sottolineato l’importanza strategica dell’IA per il futuro economico e sociale della Puglia, evidenziando come il centro potrà fungere da catalizzatore per l’innovazione e la competitività regionale.

Il Comitato Tecnico, composto da esperti del settore, rappresenta il punto di riferimento operativo per la gestione e lo sviluppo del centro. Tra i membri si annoverano accademici, rappresentanti delle imprese locali e professionisti dell’IA, che lavoreranno sinergicamente per raggiungere gli ambiziosi obiettivi prefissati.

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