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Silenzio elettorale ignorato: il caso Vincenzo Scorrano

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In una campagna elettorale che si è caratterizzata per le maldicenze sottobanco, nella quale abbiamo assistito attoniti a discussioni che nulla hanno a che vedere con il governo di Ugento e il suo futuro, non possiamo esimerci di assegnare un premio al candidato Vincenzo Scorrano, che forse per la sua giovane età, ha “dimenticato” il rispetto delle regole basilari della contesa pubblica, a iniziare dal silenzio elettorale.

Il Candidato, infatti, è stato quello più impegnato nel promuovere la propria immagine sui social network (con una spesa che ad oggi ammonta a 182 Euro), come si può verificare su Facebook, visitando la libreria inserzioni della sua pagina ( https://www.facebook.com/ads/library/?active_status=all&ad_type=all&country=IT&view_all_page_id=104288862004986&search_type=page&media_type=all )

Da tale verifica salta all’occhio come l’ultimo post sia stato “sponsorizzato” già in pieno silenzio elettorale, sottolineando ancor di più la scorrettezza del candidato, che non può nascondersi dietro una dimenticanza, come fatto in passato da altri candidati dediti ai medesimi sotterfugi.

C’è da dire che, mentre in passato questo comportamento era solo estremamente scorretto, da due anni a questa parte può essere considerato a tutti gli effetti un reato, dopo l’intervento dell’Agcom che ha spazzato via i dubbi in materia, specificando come il silenzio elettorale debba valere obbligatoriamente anche sui social. A tal proposito vi segnaliamo la lettura di un interessante articolo apparso su Wired nel maggio 2019 https://www.wired.it/internet/regole/2019/05/26/elezioni-europee-2019-silenzio-elettorale/

Ma anche nello svolgimento della campagna il candidato Scorrano non si è distinto sicuramente per la sua correttezza: nel suo spot elettorale, infatti, si ascoltano le voci fuoricampo di Nando Popu (Cantante dei Sud Sound Sistem), Loredana Capone (plurisconfitta presidente del consiglio regionale) e di Paolo Foresio, che addirittura invita apertamente a votare Scorrano. Ma le domande sono molte:

è corretto da parte di politici distanti chilometri da Ugento (e che mai abbiamo visto sul territorio) intervenire nella contesa elettorale? Quale competenza politica esprime Nando Popu? (del quale ignoriamo la consapevolezza nell’appoggiare una lista che esprime idee diametralmente opposte a quelle che hanno caratterizzato la sua carriera artistica) Può un assessore del Pd di Lecce fare campagna elettorale ad una lista al cui interno sono presenti esponenti di estrema destra? E poi ancora, è corretto usare questi mezzi in questo modo? Alla luce di tutto questo, possiamo conoscere la natura del rapporto tra Vincenzo Scorrano e Loredana Capone?

Tutto questo, naturalmente, senza avanzare una sola proposta concreta sul futuro del nostro paese, spacciando la giovinezza come valore, in pieno stile millennial e come consigliato da alcuni guru della comunicazione politica. Ma caro Vincenzo Scorrano, essere giovani non basta: nella Politica, quella con la P maiuscola, dovrebbero essere le competenze a comandare e non la data di nascita. Certo è, che se è vero il detto che il buongiorno si vede dal mattino, non possiamo che aspettarci 5 anni di tempeste sul cielo di Ugento.

Riccardo Primiceri

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