Ambiente e Territorio
Biodiversità del Parco Naturale di Ugento
La Biodiversità del Parco Naturale di Ugento è un tema a molti sconosciuto per la molteplicità e qualità di flora e fauna presenti.
Roberto Gennaio di Taviano, Naturalista e divulgatore scientifico, ha pubblicato lo scoso luglio un libro che raccoglie i suoi studi naturalistici di oltrevent’anni, svolti nel parco naturale di Ugento.
Conosco i luoghi da sempre e questo luogo per me è magico tanto che l’ho definito ” la mia Amazzonia” per la varietà incredidibile di biodiversità animale e vegetale presente.
E’ un territorio particolare rispetto ad altre realtà territoriali del Salento, forse perchè sono presenti una serie di habitat che insieme formano il vasto ecomosaico del parco.
Così Roberto descrive la ricchezza della fauna del parco di Ugento.
“Percorso di biodiversità nel Parco Naturale Litorale di Ugento” di Gennaio Roberto, edito da Edizioni del Grifo, è un viaggio tra scienza e fotografia.
Ha già ricevuto grandi critiche sia per i contenuti che per le centinaia di foto presenti, animali e piante che molti non sapevano che fossero presenti qui da noi o nel territorio del parco.
Vent’anni di studi e ricerche sul territorio che hanno permesso di censire una ricca biodiversità, addirittura scomparsa altrove, e la “scoperta” di nuove piante spontanee ed esclusive del nosro ecosistema. Per esempio la Serapias apulica sub specie uxenntina o la Ophrys japiygica.
Descrive anche diverse specie di uccelli, circa 190 in tutto. Alcune tra esse sono rarissime per il Salento, come per esempio la Cicogna nera, il pellicano, lo storno roseo e molti altri ancora.
Tuttavia quest’opera mette in guardia sul progressivo deturpamento dell’ambiente.
Nel corso del tempo questi habitat sono stati sempre presi di mira da: opere di urbanizzazione, dagli incendi, dall’antropizzazione diffusa e da vari e continui illeciti, che hanno sempre più frammentato e deturpato la naturalità del paesaggio.
Nella trattazione, vengono elencati tutta una serie di driver che continuano a minacciare questi habitat fragili e peculiari, tutelati a livello europeo dalla Direttiva CEE Habitat, e la biodiversità ad essi relegata.
La differenza tra il Parco Naturale di Ugento e altre zone tutelate del Salento sta proprio nella ricchezza
degli habitat presenti, tra cui fondamentale la zona umida caratterizzata dal reticolo dei canali e dei bacini
presenti.Ma nel corso del tempo questi habitat sono stati sempre presi di mira da opere di urbanizzazione,
Estratto del libro.
dagli incendi, dalla antropizzazione diffusa, e da vari e continui illeciti che hanno sempre più frammentato
e deturpato la naturalità del paesaggio.
Troviamo una rassegna sugli habitat e la relativa vegetazione. Dalla battigia verso gli habitat più maturi dell’entroterra.
Caratteristica vegetazione della macchia mediterranea e piccoli nuclei di boschi di leccio, che costituivano la vegetazione forestale secoli fa questi luoghi e gran parte del Salento.
Roberto presenta, inoltre, degli approfondimenti su habitat particolari, come gli ambienti carsici o le praterie di Posidonia, su specie di flora e di fauna rari o poco conosciuti.
Infine una serie di check list, sulla flora, le farfalle, i rettili, i mammiferi, i pesci, concludono il corposo studio
Riteniamo importante informare e invitare ad una maggiore conoscenza e presa di coscienza dei cittadini di Ugento e dei suoi ragazzi che spesso non conoscono il proprio territorio.
Un territorio martorizzato per una serie di azioni deleteriee e incivili di tutti noi. Un luogo che in molti ci invidiamo, ma che non sappiamo gestire e tutelare.