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Attualità

Incendio doloso: coinvolta la colonia felina di Lido Marini

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Un grave incendio doloso si è verificato il 29 dicembre a Lido Marini e che ha visto, loro malgrado, coinvolti i gatti della colonia felina di via Zanardelli.

Gli innocui animali, erano sotto le cure amorevoli delle volontarie di una associazione di Salve “ Qua la zampa”.

Alla colonia, veniva garantito tutto ciò che le moderne convenzioni a livello internazionale ormai da anni, riconoscono agli animali ( diritto al benessere, alla salute, al cibo)

L’ incendio si è verificato in piena mattinata intorno alle dieci e ha distrutto, riducendo in polvere, le cuccette utilizzate dai felini come riparo.

Poco distante dal luogo dell’ incendio, è collocata una centralina elettrica, e accanto ad essa, giacciono, posti da mano ignota, alcuni materassi i quali hanno assistito come muti testimoni al fatto criminoso.

Condurre il fatto ad una semplice bravata di qualche adolescente che in una tiepida mattina d’ inverno in preda alla noia, ha deciso che fosse giunto il momento di distruggere le cuccette delle povere bestiole, appare essere una giustificazione inverosimile .

Sembra invece che l’atto compiuto in pieno giorno, alla luce del sole, col rischio di essere visti da qualche testimone, sia da annoverare tra le forme di inciviltà che invade e pervade alcuni soggetti, incuranti del rispetto delle cose altrui ( in questo caso la cuccetta dei gatti), incuranti dei danni che avrebbero potuto provocare se all’interno della cuccetta ci fosse stato un gatto anziano o incapace di deambulare correttamente.

Forse gli autori dell’incendio doloso ignorano che cagionare la morte di un’animale è un reato riconosciuto dal nostro codice civile e punito severamente?

D’altro canto bisogna chiedersi quanto sia reale la volontà degli amministratori locali di tutelare e salvaguardare i diritti degli animali.

Simili azioni, indubbiamente, portano ad esprimere la massima e piena solidarietà alla associazione e alle volontarie che donano il loro tempo per una giusta causa ma ricondurre tutto ad una forma di solidarietà, non è sufficiente.

Occorre una azione di tutela più incisiva e costante: le leggi ci sono e vanno applicate.

Che senso ha se dopo aver individuato il posto più idoneo per collocare le cuccette, non si provvede ad installare un sistema di videosorveglianza che monitori il luogo?

Che senso ha se nonostante l’ approvazione da parte del Consiglio Comunale del regolamento del benessere animale, avvenuta qualche anno fa si lascia alla mercé di chiunque delle creature innocue e pacifiche?

Non basta approvare un regolamento che tuteli gli animali, occorre una concreta applicazione dello stesso. Solo in questo modo la solidarietà non sarà più fumo negli occhi.

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