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L’illuminazione pubblica e i nodi che iniziano a venire al pettine

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illuminazione pubblica a ugento rimane al abuio
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Dopo le polemiche raccontante nel servizio video di ieri, è arrivata la reazione da parte del Sindaco che ha ammesso i disagi, scusandosi con i cittadini che in queste ore stanno subendo dei disagi a causa dell’ordinanza sul risparmio energetico, che ha comportato, tra le altre cose, lo spegnimento pressoché totale del cimitero di Ugento.

Ma non solo, sono in tanti infatti a continuare a inviarci foto delle strade nel buio, al quale si oppongono altre che ritraggono tratti illuminati a giorno.

Una situazione grottesca, figlia della mancata programmazione di un passato che non ha mai pensato all’ordinaria manutenzione dei corpi illuminanti, figuriamoci ad una loro eventuale sostituzione in vista di un forzato ridimensionamento energetico.

Ed è così che i nodi iniziano a venire al pettine, con un impianto di illuminazione pubblica che sconta improvvisamente i mancati investimenti per poter attuare quella tele illuminazione che tante volte abbiamo ascoltato nominare nei consigli comunali di Ugento. Ad oggi purtroppo una rete composta da corpi illuminanti a led e controllabili da remoto rimane solo e soltanto una prospettiva, per non dire una chimera.

Un tema di cui si parla già da tempo, fin dal contestato consiglio comunale del 28 novembre 2009, ma che mai si era reso così urgente e impattante, rilevando negligenze e sottovalutazioni legate al passato, ma che oggi assumono il carattere di notizia, se non addirittura dello scandalo.

Tornando a leggere le stenotipie di quel consiglio comunale, si scopre che il comune di Ugento nel 2009 impegnava più 2 320 000 euro per un contratto stipulato con Telecom che secondo l’allora assessore Carlo Scarcia:

Va bene, mi è chiaro. Allora le rispondo in modo chiaro: questa amministrazione ha deciso una cosa diversa, forse è la prima e unica nella sua storia. Ha deciso non di fare il risparmio energetico, perché, ingegnere, lo vedo riduttivo rispetto a un progetto così come è stato illustrato.
Noi stiamo andando verso una città intelligente o digitale. Stiamo facendo forse ben altro.
Da tener presente: vogliamo conseguire, attraverso la città intelligente o la città digitale, il risparmio energetico. Tutto ciò lo stiamo facendo direttamente. Direttamente significa che nel momento in cui io vado a ridurre il risparmio di quella lampadina, che lei dice al 70%, cioè riduco del 30%… 

Carlo Scarcia, consiglio comunale 28 novembre 2009 in risposta a Luigi corvaglia

Un consiglio comunale che lasciò i sui strascichi, con la minoranza di allora che pubblicò sul periodico Ausentum questo testo:

L’AFFARE TELECOM…. COSA C’È DIETRO?
Premessa: purtroppo saremo molto sintetici per rientrare nelle 3.300 battute concesseci.
L’oggettoil telecontrollo della pubblica illuminazione

In soIdoni da un computer situato sul Comune si possono controllare tutti i pali della pubblica illuminazione sul territorio di Ugento: si può sapere in tempo reale se un palo è rotto e quindi aggiustarlo, si possono trasmettere vari servizi telematici, si può fare risparmio energetico diminuendo la potenza delle lampade (potenza piena per l’8% delle ore notturne; potenza al 70% per il restante 92%).
I numeri

Durata del contratto: 10 anni. Il progetto cosa prevede? La sostituzione di 1.353 lampade a vapori di mercurio con nuove lampade a basso consumo: da sola quest’operazione consente un risparmio del 23%. Il risparmio complessivo telecontrollando le lampade come abbiamo scritto nel paragrafo precedente e stimato a ca. il 50%. Il costo: con un leasing finanziario di 10 anni all’incirca € 2.325.779 iva compresa (e comprese 18 telecamere per la video-sorveglianza).
I problemi. 

Il nostro impianto di pubblica illuminazione è vecchio ed obsoleto. Questo progetto non centra nulla con il suo rinnovo e manutenzione che, come ognuno di noi può osservare, è sempre più urgente e inderogabile. 

Poniamo che il progetto Telecom di tele gestione si faccia. 

Ebbene, per i guasti e la manutenzione ordinaria e straordinaria, che non riguardino le apparecchiature inserite dalla Telecom, il Comune dovrà interessare un altro operatore. Quindi pagare altri soldi. 

È come avere, su un’automobile, il motore di una Fiat 500 e una carrozzeria di una Ferrari: andrà sempre come una 500. 

D’altra parte la stessa Telecom garantisce quel risparmio energetico (50%) partendo dal presupposto che la nostra rete di P.I. sia efficiente. 

Ma il punto è proprio questo: abbiamo una rete fatiscente, quadri vecchi, da cambiare o da ritarare, cavi di sezioni non adeguate e quant’altro (esistono delle stime che solo effettuando queste operazioni si arriverebbe ad un risparmio energetico del 20-25%).
Le domande

Al Comune non conviene, per prima cosa, avere una pubblica illuminazione efficiente? 

Efficienza, che da sola garantirebbe un risparmio considerevole e poi, ma solo successivamente, se il Comune lo ritiene, ma soprattutto se ha i soldi implementare anche la tele gestione dell’impianto? 

Perché per costruire una casa si sta partendo dal tetto e non dalle fondamenta? 

Noi motivi plausibili non né vediamo. Abbiamo qualche sospetto. Mah … come diceva un politico di lunghissimo corso che se ne intende: nella vita a pensar male si fa peccato, ma si azzecca quasi sempre.

Alcuni, in piazza, si divertirono esclamando: “aie rrivare a guerra cu ne manca a luce”. Oggi la guerra pare essere alle nostre porte e quel che sembrava impossibile è ormai una triste realtà. Ma amministrare la cosa pubblica non è come andare a bere al bar, esistono precisi doveri e procedure che dovrebbero permettere di poter essere preparati a tutto. Quei doveri e quelle procedure che, evidentemente, sono mancate ad Ugento negli ultimi 20 anni.

È il caso della proposta che la società EAA presentò nel gennaio 2015 al Comune di Ugento, riguardante proprio l’illuminazione pubblica del nostro paese

Proposta_stradA-1

La proposta consisteva nell’aderire al progetto stradA+ di cui si può leggere nel documento protocollato a gennaio 2015

Il progetto LED stradA+ è una specifica iniziativa di risparmio energetico promossa dalla Società Elettronica Applicazione & Automazione – Società E.S.Co. – indirizzata a tutti i comuni d’Italia, avente come oggetto la distribuzione gratuita* di armature stradali a LED per illuminazione pubblica. Le armature stradali a LED omaggiate all’interno del progetto LED stradA+, permettono alle Amministrazioni Comunali interessate di risparmiare dal 60 al 80% sui consumi di energia elettrica connessi all’illuminazione pubblica, senza che sia necessario effettuare alcun tipo di intervento sugli impianti preesistenti. Basta solo sostituire l’intero corpo lampada tradizionale esistente con la nuova armatura stradale a LED. La gratuità dell’iniziativa è resa possibile con la presenza di investitori che si sostituiscono all’Amministrazione Comunale per l’intervento di sostituzione degli attuali corpi lampada tradizionali con le armature stradali a LED e del programma d’incentivazione nazionale per l’incremento dell’efficienza energetica negli usi finali dell’energia, attuato in seguito all’entrata in vigore dei D.M. del 20/07/2004.
Aderendo al progetto gratuito* LED stradA+, la pubblica illuminazione potrà beneficiare di un consistente abbattimento dei costi energetici oltre che di un evidente ritorno d’immagine generato dalla partecipazione ad un progetto di tutela ambientale e promozione dell’efficienza energetica su scala nazionale e con visibilità europea.
Il progetto LED stradA+ è nato con il preciso intento di fornire una tecnologia ed informazione concreta in risposta alle crescenti preoccupazioni avanzate dalla comunità internazionale in tema di gestione efficiente dell’energia e conseguente riduzione dell’inquinamento ambientale. Gli ambiziosi obiettivi che si prefigge il progetto sono di fatto costituiti da:
messa in efficienza, attraverso l’utilizzo di armature stradali a LED, degli impianti di illuminazione
pubblica presenti sull’intero territorio nazionale entro il 31 DICEMBRE 2015;
informazione ai gestori e proprietari degli impianti, di adottare comportamenti virtuosi ad ampio
raggio per ridurre i consumi energetici, grazie al nostro supporto tecnico ed informatico ed al
materiale informativo distribuito;
dare inizio ad un percorso di collaborazione con le strutture aderenti per la sensibilizzazione della
collettività e l’implementazione dei principi di sostenibilità ambientale.

Un sistema adottato già in altre amministrazioni sparse in tutta Italia e che a regime avrebbe potuto portare un risparmio dal 60% fino ad arrivare nella migliore delle ipotesi al 80%, abbattendo l’attuale spesa per l’illuminazione pubblica che ammonta a circa 325mila euro annui, con la prospettiva di vedere questa cifra lievitare oltre il milione di euro.

TRIFOLDER-2015_Def

Ad oggi nessuno ha risposta alla società proponente.

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Videomaker, Fotografo, Giornalista ed esperto di marketing digitale. Tutto questo dopo aver vissuto dieci anni a Bologna ed esser tornato in Salento. Oggi dirigo la redazione di Ozanews, la comunicazione di Ugento Calcio e le iniziative di Officine Multimediali ETS mentre continuo a lavorare per i miei clienti storici.

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