Ambiente e Territorio
Lo strano caso dell’eco centro di Lido Marini
Si svolgerà fra poco il consiglio monotematico che dovrà approvare il progetto definitivo per la realizzazione dell’eco centro di Lido Marini, una questione che ha già creato attriti tra maggioranza ed opposizione, al quale si aggiungono le osservazioni presentate anche dalla pro loco del piccolo centro turistico interessato da quest’opera che in tanti vorrebbero rivedere.
Partiamo dal principio. Si tratta di un progetto presentato dall’attuale amministrazione comunale al fine di risolvere, o in parte mitigare, il problema dell’abbandono dei rifiuti nelle marine di Ugento. Per far questo si prevede la realizzazione di una struttura simile a quella che si trova già a Gemini o Torre San Giovanni, dove sono previsti tutta una serie di recipienti e contenitori per permettere lo stoccaggio temporaneo di rifiuti o loro parti.
Allegato_15_Relazione_PaesaggisticaUn progetto, come già accennato, che non ha mancato di sollevare polemiche fin dal suo principio, tant’è che nelle osservazioni presentate dal consigliere comunale Tiziano Esposito in rappresentanza di “Uniti verso il futuro” e dalla Pro Loco di Lido Marini, è possibile leggere più di una criticità che lascia più di un dubbio, anche alla luce delle controdeduzioni arrivate dagli uffici comunali
Alla luce di questi documenti è utile notare come emergano non poche contraddizioni tra le contro osservazioni fornite dal Comune di Ugento e la relazione paesaggistica che, come si può ben vedere anche dalla pagina del sito comunale dedicato a questi documenti (che contrariamente da quanto prescritto dalla legge è pubblica ma non raggiungibile dalla home), è stata inserita un mese dopo gli altri elaborati, proprio dopo le osservazioni del consigliere Esposito, che sottolineava come mancasse parte della documentazione necessaria alla regolarità della procedura. Non solo, tutta la questione sembra ruotare intorno ad una proposta di lottizzazione della zona risalente al 2013 e che in alcuni casi sembra essere solo un ipotesi, in altri sembra già certezza, tanto che il Comune di Ugento conta di costruire l’opera in corrispondenza delle zone indicate a servizi proprio dalla proposta di lottizzazione, si legge infatti nelle contro osservazioni alla pro loco:
La realizzazione dell’Ecocentro interessa una porzione dell’area di Lido Marini tipizzata dal PRG vigente come zona c6 “zona di completamento periferico marina” e segnatamente del comparto 78, ponendosi segnatamente il posizione centrale a quest’ultimo. Da quanto consta, il comparto 78 è stato oggetto da piano di lottizzazione, formalmente presentato dai lottizzanti e formalmente istruito dal competente ufficio, che si sarebbe fatto carico di richiedere i pareri di rito.
una delle osservazioni della pro loco
Si propone il non accoglimento dell’osservazione.
la risposta degli uffici
MOTIVAZIONE:
L’area richiesta da progetto doveva comunque pervenire al Comune nella cessione di aree standard, ad oggi non essendo ancora cogenti le previsione della lottizzazione, in quanto trovasi allo stato di “proposta di piano”, resta in vigore la destinazione generale C6 “zona di completamento periferico marina”, pertanto per il sopraggiunto interesse pubblico l’Ente ha agito secondo il disposto dell’art.
16 comma 3 della L.R. n. 13/2001.
Da questo passaggio si evince dunque che la lottizzazione su citata è ancora in una fase embrionale, di certo non approvata, anche se parte degli elaborati presenti nella richiesta di lottizzazione presentata dall’architetto Tommaso Stefano sono poi stati riutilizzati nell’elaborazione progettuale dell’eco centro.
Ma in parte delle contro osservazioni fornite al consigliere Esposito si può leggere come la lottizzazione sia data già per approvata, soprattutto nell’individuare le porzioni di terreno su cui far nascere l’eco centro che, ricordiamolo, dovrà prevedere l’esproprio in 3 particelle per un importo vicino ai 40 mila euro