Lavoro ed Economia
Provaci ancora MAX. A Ugento ancora fondi pubblici per il bike sharing
Un’altra vittoria, un altro bando pubblico conquistato dal Comune di Ugento, questa volta destinato a promuovere la mobilità sostenibile attraverso l’implementazione di un sistema di bike-sharing elettrico e che noi abbiamo scelto di celebrare con un simpatico fotomontaggio ad hoc (in copertina). L’iniziativa prevede la realizzazione di sette ciclo-stazioni interattive automatiche, fornite di sei attracchi ciascuna, completate da una presa per la ricarica auto, e la fornitura di un totale di 35 biciclette, di cui 14 elettriche e 21 tradizionali, per un costo di 323mila euro da spendere tra Ugento e Gallipoli.
Questo progetto, inserito nell’ambito della green community ionico-adriatica, di cui Nardò è capofila, si propone di incentivare l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto alternativo e sostenibile. Tuttavia, riflettendo sulle esperienze passate, sorgono legittime preoccupazioni riguardo alla reale efficacia e utilità di queste nuove infrastrutture.
Infatti, scrutando nel recente passato, emerge un quadro poco confortante: oltre 600 mila euro di fondi europei già spesi per la realizzazione di piste ciclabili contestate e poco utilizzate, una velostazione costruita ma abbandonata costata 230mila euro, stazionata come un monumento al fallimento amministrativo, e quasi mezzo milione di euro investiti in stalli mai entrati in funzione. Si aggiungono poi ulteriori 100 mila euro per un percorso cicloturistico, anch’esso apparentemente caduto nel dimenticatoio, per un totale di un milione e mezzo di soldi pubblici spesi per opere mai effettivamente entrate in funzione, riconducibili tutte all’azione di un’unica amministrazione comunale, condotta dall'(ex) sindaco Massimo Lecci.
Il totale di questa spesa sconsiderata è sconcertante, soprattutto se si considera che tutte queste infrastrutture non hanno mai contribuito in modo significativo alla promozione della mobilità sostenibile nel territorio di Ugento. È evidente che l’implementazione di nuove iniziative, come il sistema di bike-sharing elettrico, non può prescindere da un’analisi critica delle esperienze passate e dalla messa in atto di azioni concrete per garantirne l’effettiva utilità e sostenibilità nel lungo periodo.
In questo contesto, diventa cruciale un approccio olistico e responsabile alla gestione delle risorse pubbliche, mirato non solo alla realizzazione di nuove infrastrutture, ma anche alla manutenzione e all’effettivo utilizzo delle stesse. È necessario che il Comune di Ugento adotti strategie efficaci di monitoraggio e gestione delle infrastrutture esistenti, al fine di evitare sprechi e garantire un impatto positivo sul territorio e sulla comunità locale.
Ancora una volta, quindi, sembra essere un finanziamento mirato a spendere soldi e fatturare, piuttosto che rispondere ad un vero e serio bisogno di un territorio che da anni sta gridando aiuto.
L’auspicio è che questa nuova iniziativa possa segnare una svolta, aprendo la strada a una gestione più responsabile e attenta delle risorse pubbliche, e che finalmente si possa assistere a un utilizzo concreto e diffuso delle infrastrutture destinate alla promozione della mobilità sostenibile nel territorio di Ugento. Solo così potremo davvero aspirare a un futuro più verde e sostenibile per le generazioni a venire.