Politica
La Triste Realtà di Ugento: Un Clima di Paura e Intimidazione Politica
Ugento è ormai teatro di una delle pagine più nere della sua storia politica. Il consiglio comunale di ieri ha visto un episodio che rappresenta un attacco diretto ai principi democratici e alla libertà di espressione. Il consigliere comunale Giulio Lisi è stato costretto a pagare una somma di 6500 euro per un atto che sostiene di non aver mai compiuto, un vero e proprio schiaffo alla giustizia e alla trasparenza.
Le reazioni non si sono fatte attendere. Il consigliere Tiziano Esposito ha espresso tutto il suo disappunto:
“Non doveva accadere, ma è accaduto! Abbiamo chiesto a gran voce di ritirare l’ordine del giorno, spiegando le ragioni per cui bisognava evitarlo a tutti i costi. Volevamo evitare di scrivere una pagina nera nella storia della politica ugentina. I fatti sono noti a tutti, così come sono stati spiegati minuziosamente dal consigliere Giulio Lisi”.
Queste parole riflettono un sentimento diffuso di indignazione e impotenza che ormai da anni pervadono il nostro paese. L’atto perpetrato contro Lisi è un attacco diretto ai principi base della democrazia. Negare a un cittadino, prima, e a un consigliere, dopo, la possibilità di difendersi è un atto spregevole e antidemocratico, così come sottolineato dal consigliere Tiziano Esposito. Questo episodio è solo l’ultimo di una serie di eventi che hanno creato un clima di paura e intimidazione tra i cittadini di Ugento.
La decisione del consiglio comunale di procedere con un voto politico, senza considerare la tesi difensiva, è stata una grave mancanza di buon senso e umanità. “Se ti ribelli sei fuori”, recita una nota canzone, e sembra proprio questo il messaggio che si vuole far passare. Un clima di terrore che non giova a nessuno, tanto meno alla comunità, sempre più distante dall’essere tale.
In una giornata triste per la politica ugentina, qualcuno ha avuto la coscienza e il coraggio di astenersi dal giudizio, dimostrando un profondo senso di umanità. Un gesto che merita rispetto e onore.
Il consigliere Giulio Lisi, in un amaro sfogo, ha dichiarato:
Parole che dipingono un quadro desolante della situazione politica attuale.
I social media sono stati invasi da commenti di solidarietà e indignazione. Enzo Primiceri ha scritto: “Una tristissima pagina della vita amministrativa di questa città. Quando si arriva a queste situazioni possiamo dire di essere arrivati alla frutta. Caro Giulio, hai dato una risposta magistrale, non ricordo un intervento di così alto spessore in consiglio comunale da tempi memorabili”.
Un’altra voce critica, rivolta al sindaco Salvatore Chiga, ha ricordato le sue promesse fatte durante la cerimonia di proclamazione: “Disse apertamente che sarebbe stato il sindaco di tutti e che sarebbe stato a disposizione di ogni cittadino. Credo che questo pomeriggio lei, insieme ai consiglieri di maggioranza (salvo chi si è astenuto), avete confermato chi siete veramente. Siete la vergogna di Ugento”.
La triste realtà di Ugento è quella di una comunità spaccata, dove il clima di paura e intimidazione politica mina le fondamenta stesse della democrazia. Il caso di Giulio Lisi è emblematico di una situazione in cui chi osa esprimere un’opinione diversa viene messo a tacere con mezzi pretestuosi e illegittimi. È necessario un cambiamento profondo, un ritorno ai valori democratici e alla trasparenza, per ridare fiducia e speranza ai cittadini di Ugento.