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Lavoro ed Economia

Allarme dalle scuole pugliesi: i tagli del 2025 minacciano la qualità dell’istruzione

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La preoccupazione cresce nel sistema scolastico pugliese mentre si profila all’orizzonte una nuova sfida: la riduzione dell’organico prevista per il 2025. Il Coordinamento Presidenti Consiglio d’Istituto della Regione Puglia lancia un grido d’allarme sulle possibili conseguenze di questi tagli, che rischiano di compromettere seriamente la qualità dell’istruzione in una regione già alle prese con significative sfide organizzative.

“Le nostre scuole stanno già operando al limite delle loro capacità,” afferma Gianfranco De Maglie, Presidente del Coordinamento, “e ulteriori riduzioni del personale potrebbero mettere a repentaglio anni di progressi nell’ambito dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio.”

La situazione appare particolarmente critica nel settore del sostegno agli alunni con disabilità e nei servizi essenziali gestiti dal personale ATA. Nonostante il generale calo demografico, che potrebbe giustificare alcune riorganizzazioni, le scuole pugliesi continuano a manifestare un significativo deficit di risorse umane che rischia di compromettere la loro capacità di garantire un’istruzione di qualità per tutti gli studenti.

I Dirigenti Scolastici della regione si uniscono a questa preoccupazione, evidenziando come la carenza di personale, sia docente che non docente, stia già mettendo a dura prova il sistema scolastico locale.

“Non si tratta solo di numeri,” sottolineano i dirigenti, “ma della capacità effettiva delle nostre scuole di fornire un supporto adeguato a tutti gli studenti, specialmente a quelli con bisogni educativi speciali.”

Il Coordinamento ha quindi formulato una richiesta formale al Ministero dell’Istruzione, chiedendo una revisione dei criteri di distribuzione del personale che tenga conto delle reali necessità del territorio pugliese. La proposta include una rivalutazione complessiva delle esigenze specifiche delle scuole locali, con particolare attenzione ai bisogni educativi degli studenti e delle loro famiglie.

“Non possiamo permettere che i tagli previsti vanifichino gli sforzi fatti finora per costruire una scuola veramente inclusiva,” conclude De Maglie. “Chiediamo al Governo di riconsiderare questa decisione e di garantire alle scuole pugliesi le risorse necessarie per continuare a svolgere il loro fondamentale ruolo educativo e sociale.”

La palla passa ora al Ministero dell’Istruzione, da cui la comunità scolastica pugliese attende risposte concrete per salvaguardare il futuro dell’istruzione nella regione.

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