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Politica

PUG a Ugento: maggioranza in bilico e cittadini sul piede di guerra

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Una profonda spaccatura sta scuotendo il panorama politico e sociale di Ugento sulla questione del nuovo Piano Urbanistico Generale (PUG). Il documento, presentato attraverso la Delibera di Giunta n. 233 dell’8 novembre 2024, sta generando un’ondata di proteste senza precedenti, culminata nella prima seduta di audizione della 3ª Commissione, tenutasi il 31 gennaio presso Palazzo Rovito.

Come riporta Tiziano Esposito nel suo resoconto della seduta: “Il dibattito si è svolto in un clima di confronto acceso ma rispettoso tra le parti”, con al centro “la richiesta principale di revoca della Delibera di Giunta n. 233 dell’8 novembre 2024, con il conseguente azzeramento della proposta di P.U.G.”

La controversia ha raggiunto il suo apice quando, come evidenziato dalla consigliera Laura De Nuzzo, “è accaduto qualcosa di clamoroso: i consiglieri di maggioranza Francesco Carangelo, Igino Normanno e Federica Rizzello, incalzati da un cittadino che chiedeva di ritirare questo PUG per crearne uno condiviso, hanno improvvisamente fatto marcia indietro, prendendo le distanze dalla loro stessa giunta!”

De Nuzzo ha sottolineato come “mentre il Vice-sindaco e Assessore all’urbanistica Massimo Lecci continua a imporsi, dichiarando che non intende ritirare la delibera, nonostante le proteste dei cittadini, dell’opposizione e della stessa maggioranza che, in Commissione, ha mostrato segni di cedimento!”

Il consigliere Giulio Lisi ha offerto un’analisi ancora più approfondita della situazione: “Il problema non è politico ma SOCIALE considerato che tutti noi, come cittadini e a prescindere da interessi personali, siamo toccati da una programmazione territoriale che ci vincola per almeno un ventennio!” Lisi ha inoltre evidenziato come il vicesindaco Lecci “ha apertamente dichiarato che le verità sul PUG sono tante… allora è naturale chiedersi perché deve prevalere la sua e non quella dei cittadini, dei tecnici del territorio e dei professionisti esterni scevri da ogni interesse.”

La situazione è particolarmente critica considerando, come riportato da Esposito, che “la Regione Puglia, nel mese di dicembre 2024, ha avviato i lavori per la redazione di una nuova legge urbanistica regionale”, rendendo il piano potenzialmente obsoleto ancora prima della sua adozione. “Alla luce di queste novità,” continua Esposito, “si rischia di adottare un piano urbanistico già obsoleto sia nella forma sia nei contenuti, considerato che la sua redazione si basa su dati risalenti al 2014.”

Le critiche si concentrano particolarmente sull’approccio della giunta. Come sottolinea Lisi: “Il vicesindaco unico vero artefice delle scelte politiche pensa di essere il proprietario del paese e di essere impunibile e impunito dal giudizio popolare. QUESTO PUG NON PIACE A NESSUNO TRA COLORO CHE SI STANNO INTERESSANDO AL PROBLEMA!”

De Nuzzo conclude con un appello all’azione: “Significa che la battaglia che stiamo portando avanti sta iniziando a dare i suoi frutti! Significa che quando i cittadini alzano la voce, chi governa è costretto ad ascoltare! Significa che non possono più imporre dall’alto decisioni che riguardano il futuro di Ugento!”

Il movimento di protesta sta crescendo, con Lisi che invoca “UN MOVIMENTO POPOLARE PENSANTE e non violento che faccia finalmente comprendere a chi di dovere che solo gli stolti non tornano sui propri passi!” La richiesta di dimissioni del vicesindaco Lecci si fa sempre più forte, mentre la battaglia per il futuro urbanistico di Ugento sembra destinata a intensificarsi nei prossimi giorni.

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