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“Non si vede ma si cura”: al via lo screening gratuito per l’epatite C in Puglia

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La Regione Puglia lancia il programma “Non si vede ma si cura”, un’importante campagna di screening gratuito per individuare le infezioni da virus dell’Epatite C (HCV). L’iniziativa punta a diagnosticare precocemente un’infezione spesso silente ma potenzialmente pericolosa per la salute del fegato, garantendo così una cura tempestiva ed efficace.

L’importanza dello screening

L’epatite C è una malattia insidiosa: il virus HCV può restare asintomatico per anni, danneggiando progressivamente il fegato fino a causare cirrosi o, nei casi più gravi, tumori epatici. Grazie a questo programma, è possibile individuare l’infezione prima che provochi complicazioni. La terapia disponibile, gratuita e con pochi effetti collaterali, garantisce la guarigione nel 95% dei casi.

Chi può partecipare?

Lo screening è rivolto a tre categorie di persone, individuate dal Ministero della Salute:

  • Nati tra il 1969 e il 1989 (età tra i 35 e i 55 anni), inclusi gli stranieri temporaneamente presenti (STP);
  • Utenti dei Servizi pubblici per le dipendenze (SerD), indipendentemente dall’età o dalla nazionalità;
  • Detenuti nelle carceri, indipendentemente dall’età o dalla nazionalità.

Come aderire?

La partecipazione è semplice, volontaria e gratuita. Le modalità variano a seconda delle categorie:

  • Persone nate tra il 1969 e il 1989: riceveranno un invito tramite chiamata, SMS o email dalla ASL, con indicazioni su come scaricare la lettera d’invito dalla piattaforma di Puglia Salute. Potranno poi recarsi in una farmacia aderente o in un laboratorio di analisi pubblico. È possibile partecipare anche senza invito, ma si consiglia di scaricare il consenso informato e l’informativa sulla privacy per velocizzare le operazioni.
  • Utenti dei SerD e detenuti: lo screening sarà organizzato direttamente nelle strutture di riferimento all’arrivo, ogni sei mesi o dopo comportamenti a rischio.

Quali test vengono effettuati?

  • In farmacia: test rapido capillare con pungidito o test salivare.
  • In laboratorio: prelievo di sangue. Chi deve già effettuare esami del sangue per altre prescrizioni può chiedere di aggiungere il test HCV gratuitamente.

Perché partecipare?

Partecipare al programma significa tutelare la propria salute e prevenire complicazioni future. Diagnosticare l’epatite C in fase iniziale permette di accedere a una cura efficace, sicura e semplice da seguire.

Comunicazione dei risultati

Gli esiti verranno comunicati tramite chiamata, SMS o email.

  • Esito negativo: lo screening è concluso.
  • Esito positivo: il Punto screening HCV informerà la persona e la metterà in contatto con un Centro specialistico per il test di conferma e la successiva presa in carico.

Un’opportunità da non perdere

Con il programma “Non si vede ma si cura”, la Regione Puglia conferma il proprio impegno nella tutela della salute pubblica. La diagnosi precoce e il trattamento tempestivo dell’epatite C possono fare la differenza per migliaia di persone.

Per ulteriori informazioni, visita la pagina dedicata sulla pagina Screening HCV di Puglia salute

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