Il sipario cala sul Movimento Regione Salento? Dopo anni di battaglie per lâidentità territoriale e la difesa delle istanze locali, il gruppo guidato da Paolo Pagliaro ha deciso di confluire armi e bagagli dentro Fratelli dâItalia. Una scelta che qualcuno potrebbe definire âcoerenteâ, ma che, a ben guardare, sembra lâennesima resa ai meccanismi della politica nazionale.
Niente più bandiere autonome, niente più proclami di indipendenza. Il Movimento Regione Salento cede il passo alla logica spietata della sopravvivenza politica: per esistere, bisogna contare; per contare, bisogna farsi assorbire dai partiti nazionali. E così, quello che doveva essere un movimento di lotta diventa una componente interna di Fratelli dâItalia, il partito della Premier Giorgia Meloni.

Paolo Pagliaro si candiderà per un posto nel Consiglio Regionale della Puglia proprio con il simbolo di FdI. Nessun stupore, dâaltronde: alle elezioni Politiche del 2022 e alle Europee del 2024 il Movimento Regione Salento aveva già sostenuto il partito di Meloni. Ora, il passo successivo con lâannuncio in grande stile.
Lâennesima vittima di una legge elettorale che uccide i piccoli movimenti? La politica è fatta di numeri e liste bloccate, e solo i grandi partiti possono garantire ai loro fedelissimi un seggio sicuro. Così i movimenti locali, nati per âdifendere il territorioâ, finiscono per diventare semplici correnti di partiti nazionali, svuotati della loro essenza originaria. Qualcuno potrebbe leggerla anche così.
Ci si chiede, allora: che senso ha avuto tutto questo? Il sogno del Salento autonomo, lâidea di una politica slegata dai grandi centri di potere, il desiderio di essere qualcosa di diverso da Roma e Bari, tutto evaporato, sacrificato sullâaltare della realpolitik.
Si può essere ironici, ma la verità è una sola: il Movimento Regione Salento ha scelto di morire per rinascere dentro Fratelli dâItalia. O forse, più realisticamente, ha scelto di morire e basta.
Resta solo da capire se gli elettori, quelli che credevano nella battaglia per il Salento, la prenderanno con lo stesso entusiasmo con cui verrà celebrato il âgrande evento di primaveraâ

















