Mentre a Taurisano fervono i preparativi per l’inaugurazione del nuovo Centro del Riuso, fissata per sabato 22 febbraio 2025 presso l’Ecocentro di via Miggiano, a pochi chilometri di distanza, Ugento resta ancora fermo al palo. Il centro di riuso presente nell’ecocentro ugentino, che avrebbe dovuto rappresentare un’opportunità di economia circolare e sostenibilità ambientale, continua a versare in uno stato di abbandono e inutilizzo.
L’iniziativa della città di Taurisano, sostenuta da fondi europei e regionali, si propone di offrire ai cittadini un’alternativa concreta allo spreco, consentendo di donare e ritirare oggetti ancora utilizzabili, dai mobili agli elettrodomestici di piccole dimensioni, dai vestiti ai giocattoli. Il Centro del Riuso di Taurisano diventerà così un punto di riferimento per il riutilizzo di beni destinati altrimenti allo smaltimento, promuovendo la cultura della sostenibilità e del riciclo.
L’evento inaugurale, che si terrà alle ore 10:30, segna l’inizio di un percorso virtuoso che potrebbe ridurre sensibilmente la quantità di rifiuti conferiti nelle discariche, in linea con le direttive europee e regionali in materia di gestione sostenibile dei rifiuti.
Di contro, la situazione a Ugento continua a rimanere irrisolta. Il Centro del Riuso locale, progettato dallo studio sigma nel 2018 dopo aver curato la progettazione dell’intero ecocentro, che avrebbe dovuto svolgere una funzione analoga a quello di Taurisano e che invece giace in stato di abbandono nonostante la struttura sia già esistente. Già in passato si è parlato di questa criticità, con numerose segnalazioni da parte dei cittadini e delle associazioni ambientaliste locali, ma ad oggi nulla sembra essere cambiato.
Le motivazioni di questo stallo sono molteplici: dalla mancanza di una gestione chiara, a eventuali problemi burocratici, fino a una scarsa volontà politica nel rendere operativo un servizio che potrebbe apportare benefici concreti alla comunità.
Il confronto tra le due realtà, Taurisano e Ugento, appare dunque impietoso. Da una parte, un’amministrazione che punta sulla sostenibilità e sull’economia circolare; dall’altra, un’infrastruttura lasciata nell’oblio nonostante il potenziale valore per la cittadinanza.
L’auspicio è che l’esempio di Taurisano possa servire da stimolo per rimettere in moto il progetto ugentino, evitando che rimanga solo un’incompiuta tra le tante. Un Centro del Riuso funzionante non è solo una questione ambientale, ma anche un’opportunità sociale ed economica per tutto il territorio. Sarà la volta buona per un cambio di rotta a Ugento?
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