Nasce il comitato contro la riapertura della discarica

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Nel Basso Salento sta prendendo forma un nuovo fronte di mobilitazione civica contro la riapertura della discarica di Burgesi. Un gruppo di associazioni locali, in particolare della zona di Presicce-Acquarica con la collaborazione di alcune APS di Ugento, sta lavorando alla costituzione del comitato “No Burgesi”, che avrà il compito di organizzare e coordinare la protesta contro il progetto di riattivazione del sito di smaltimento rifiuti.

Nei prossimi giorni è attesa una comunicazione ufficiale che darà il via all’iter formale per la nascita del comitato. L’obiettivo è quello di coinvolgere tutte le associazioni del territorio in un incontro ufficiale, durante il quale si farà il punto della situazione e si stabiliranno le linee guida della battaglia per la tutela della salute pubblica e dell’ambiente.

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Il modello di lotta che si vuole riproporre è lo stesso adottato nella recente mobilitazione contro il progetto del forno crematorio, un’iniziativa che ha visto cittadini e associazioni unire le forze per difendere il proprio territorio da decisioni calate dall’alto e ritenute dannose per la comunità. Anche questa volta, il comitato intende farsi promotore di una resistenza attiva, che vada oltre le mere dichiarazioni di dissenso, per trasformarsi in un vero e proprio baluardo di difesa contro una scelta politica giudicata inaccettabile.

Le discariche di Burgesi, situate nel comune di Ugento, sono da anni al centro di polemiche per il loro impatto ambientale e per le preoccupazioni legate alla contaminazione del suolo e delle falde acquifere. La politica cittadina, secondo i promotori del comitato, non è stata in grado di garantire una gestione trasparente ed efficace della questione, lasciando spazio a decisioni che vanno a discapito della popolazione e della qualità della vita nel territorio.

“Non possiamo permettere che la salute dei cittadini venga messa in pericolo per logiche economiche e politiche che nulla hanno a che fare con il benessere della collettività”, affermano alcuni attivisti coinvolti nell’iniziativa. “La nostra battaglia è una battaglia di tutti: per questo invitiamo chiunque abbia a cuore il nostro futuro a partecipare attivamente al comitato e a far sentire la propria voce”.

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L’appuntamento per l’incontro ufficiale verrà reso noto a breve e rappresenterà il primo passo concreto verso una mobilitazione che si preannuncia intensa e determinata. Il messaggio del comitato è chiaro: “Nessuna sopraelevazione, nessun compromesso! No alla riapertura di Burgesi! La salute non è in vendita”. Un grido d’allarme che il territorio è pronto a far risuonare forte e chiaro

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