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Volontari ugentini a Roma: l’esperienza di Luigi Licchello e Stefano D’Amato alle esequie di Papa Francesco

Emozione, fratellanza e spirito di servizio: sono queste le parole che meglio raccontano l’esperienza vissuta da Luigi Licchello, vicepresidente della Protezione Civile di Ugento, e Stefano D’Amato, imprenditore agricolo e volontario, durante la loro partecipazione alle esequie di Papa Francesco a Roma.
Ospiti del campo base di Centocelle da mercoledì a sabato scorso, Licchello e D’Amato hanno fatto parte della squadra di volontari incaricati dell’assistenza alla popolazione accorsa in massa per rendere omaggio al Pontefice.
“Il nostro compito principale era offrire assistenza alla popolazione. Siamo stati colpiti dall’affluenza enorme di fedeli e dalla commozione che si respirava nell’aria,” raccontano. “Il momento più toccante è stato quando il Papa è uscito dalla Basilica: è stato impossibile trattenere le lacrime. Vedere la gente piangere ha emozionato anche noi.”
Gestire la folla è stata una delle sfide principali, ma — come spiegano i volontari — è stata superata grazie a un’organizzazione precisa ed efficace. “Nei giorni precedenti eravamo dislocati lungo le strade limitrofe, mentre durante le esequie eravamo in prima linea.”
Un aspetto particolarmente significativo è stato lo spirito di fratellanza che si è instaurato tra i volontari provenienti da tutta Italia. “Con la divisa siamo tutti fratelli, come nei Carabinieri,” spiega Licchello, maresciallo in pensione. “Abbiamo collaborato con associazioni dalla Sicilia al Piemonte, condividendo non solo il servizio ma anche momenti di quotidianità.”
Il riconoscimento più gratificante è arrivato direttamente dal pubblico: “Gli applausi spontanei della gente ci hanno riempito il cuore. In alcuni momenti è stata una soddisfazione enorme.”
L’esperienza romana ha lasciato un segno profondo nei due volontari, che porteranno con sé importanti insegnamenti. “Collaborare in situazioni di emergenza rafforza il senso di solidarietà e ci ricorda l’importanza di aiutare il prossimo a tutti i livelli,” sottolineano.
Per Licchello a differenza di D’Amato non era la prima volta in prima linea durante emergenze importanti. “Abbiamo partecipato anche agli interventi durante l’alluvione di Firenze,” racconta.
La loro dedizione è testimonianza di un impegno che non si esaurisce nelle grandi occasioni, ma che continua giorno dopo giorno a servizio della comunità.