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Politica

Tiziano Esposito sulla tassa di soggiorno

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La tassa di soggiorno a Ugento torna al centro delle polemiche politiche e cittadine, dopo che il consigliere comunale di minoranza Tiziano Esposito ha condiviso sui social un post in cui denuncia l’opacità degli incassi e della loro gestione da parte dell’Amministrazione comunale. Esposito ha definito “leggende metropolitane” i dati finora diffusi, accusando l’amministrazione di nascondere cifre e modalità di spesa della tassa.

Nel 2024, il Comune di Ugento ha incassato 852.911 euro dalla tassa di soggiorno, una cifra in aumento rispetto agli anni passati, dovuta principalmente al rincaro della tassa portata dall’amministrazione ai massimi tabellari consentiti. Questi introiti, richiesti all’ufficio ragioneria per la stagione turistica del 2024, sollevano però nuove critiche sull’effettivo utilizzo dei fondi. La tassa, ideata come uno strumento per finanziare servizi turistici e miglioramenti infrastrutturali, è infatti spesso finita al centro di dibattiti per il presunto uso politico ed elettorale delle risorse.

Diversi cittadini e operatori turistici hanno espresso forte insofferenza e rabbia, denunciando come buona parte dei fondi derivanti dalla tassa finisca per alimentare un sistema di “mance elettorali” e incarichi diretti affidati ad associazioni vicine all’amministrazione in carica. Queste critiche, molto diffuse, parlano di risorse destinate non a interventi strutturali per il turismo o a servizi per la comunità, bensì a una gestione clientelare mirata a consolidare posizioni politiche e potere locale.

Non meno accese le critiche verso la posizione di Fratelli d’Italia, il partito che a Ugento presenta una situazione politica ambigua e controversa: mantiene infatti due consiglieri nell’opposizione e due assessori nella maggioranza, situazione che molti elettori ritengono paradossale. Questa ambiguità politica (che inizia a leggersi anche nei commenti ai post) è accusata dai cittadini di generare ulteriore disaffezione e insofferenza verso la politica locale, percepita ormai come poco credibile e incoerente.

La trasparenza e la chiarezza nella gestione dei fondi pubblici restano quindi i nodi centrali della discussione. Gli elettori chiedono all’amministrazione comunale risposte chiare e soprattutto una rendicontazione trasparente e pubblica, affinché ogni cittadino possa valutare autonomamente se la tassa di soggiorno venga spesa davvero per migliorare l’accoglienza turistica e il benessere della comunità, o se finisca invece a finanziare logiche di consenso politico a discapito dello sviluppo reale del territorio.

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