Connect with us

Politica

Caso rifiuti: prima stangata per Ugento

Published

on

CONDIVIDI SUBITO QUESTO ARTICOLO
TEMPO DI LETTURA 2 MinutI

Una vera e propria stangata si abbatte sul Comune di Ugento. Il Tribunale delle Imprese di Bari ha emesso un decreto ingiuntivo che obbliga l’amministrazione comunale al pagamento di 229.403,11 euro (oltre a interessi, spese legali e accessorie) nei confronti di una società del raggruppamento temporaneo di imprese (RTI) affidataria del servizio unificato di igiene urbana dell’ARO 10/LE.

Il provvedimento, notificato il 30 aprile scorso e registrato con numero RG 1819/2025, deriva da un ricorso presentato ai sensi dell’articolo 633 del Codice di Procedura Civile. La somma contestata riguarda “ricavi derivanti dai corrispettivi riconosciuti dai sistemi collettivi di compliance dopo sharing”, una voce che fa riferimento a meccanismi di compensazione ambientale in ambito rifiuti.

Il caso nasce da una lunga catena di atti amministrativi. Dal 2013, Ugento è capofila dell’ARO 10/LE, che raggruppa anche Acquarica del Capo, Presicce e Taurisano. Dopo l’approvazione del Piano Industriale dell’ARO nel 2016 e la successiva gara d’appalto, il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti è stato affidato nel 2019 a un RTI costituito da due società, per un importo complessivo contrattuale di oltre 45 milioni di euro su nove anni.

Secondo quanto emerge dalla delibera comunale n. 131 del 28 maggio 2025, la società ha agito per vie legali reclamando quanto ritiene dovuto. L’amministrazione, però, contesta la fondatezza della pretesa creditoria e ha quindi deliberato l’opposizione al decreto ingiuntivo. A motivare la decisione, una relazione tecnica del settore Urbanistica e Ambiente, che sottolinea la necessità di respingere la richiesta per “tutelare le ragioni sostanziali dell’Ente.

La vicenda apre scenari delicati. In un momento in cui gli Enti locali faticano a mantenere gli equilibri di bilancio, una richiesta da quasi un quarto di milione di euro rischia di pesare fortemente sulle casse comunali. Inoltre, il caso getta luce sui meccanismi di gestione associata dei rifiuti e sulle possibili tensioni tra enti pubblici e gestori privati.

Il contenzioso è appena all’inizio e si prevede una battaglia legale che potrebbe durare mesi, se non anni. Ma la cosa che di più può far rabbia è ricordare come questa questione poteva essere affrontata e risolta per tempo, come dimostra lo stralcio di un consiglio comunale di due anni fa, quando la consigliera Laura De Nuzzo chiedeva chiaramente conto di un’eventualità che si è poi puntualmente concretizzata, con buona pace del portafoglio dei contribuenti ugentini.

https://ozanews.it/wp-content/uploads/2025/05/WhatsApp-Video-2025-05-29-at-17.29.32.mp4
Pubblicità