Connect with us

Politica

Burgesi: “Una vergogna politica ai danni del Salento”

Published

on

CONDIVIDI SUBITO QUESTO ARTICOLO
TEMPO DI LETTURA 2 MinutI

La notizia della riapertura temporanea, fino al 31 luglio, della discarica di Burgesi ha scatenato un’ondata di indignazione istituzionale e popolare che scuote il Salento e rischia di trasformarsi in un nuovo fronte critico a livello regionale. La decisione, formalizzata con una nota dell’AGER inviata il 1° luglio ai 17 Comuni interessati, obbliga questi ultimi a conferire nell’impianto di Ugento i rifiuti indifferenziati e quelli derivanti dallo spazzamento stradale.

Una comunicazione che ha colto tutti di sorpresa, a cominciare dai consiglieri regionali salentini, che non sono stati preventivamente informati della scelta, e che ora parlano apertamente di “ferita istituzionale”, “atto di forza” e “scempio ambientale”.

Tra i primi a reagire è stato il vicepresidente del Consiglio regionale Cristian Casili (M5S), che ha annunciato una richiesta urgente di audizione in Commissione Ambiente dell’assessora Serena Triggiani, del direttore del Dipartimento Ambiente Garofoli e del direttore dell’AGER Pansini. Le parole di Casili sono durissime:

“La riapertura della discarica di Burgesi è una scelta gravissima, assunta nel silenzio e senza alcun rispetto per le istituzioni locali e per le comunità che da anni combattono per la tutela della propria terra e della propria salute. È una decisione irresponsabile, calata dall’alto, che ignora le conseguenze ambientali e sanitarie di un sito già ampiamente compromesso.”

Casili ricorda come da anni segua il dossier Burgesi, avendo più volte denunciato la pericolosità della sopraelevazione dell’impianto, definendo “inaccettabile” nel metodo e nel merito la delibera regionale, ritenuta illegittima in quanto approvata in Giunta senza passaggio in Consiglio, in contrasto con quanto previsto dalla legge.

Anche il consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo di La Puglia Domani (area Fratelli d’Italia), alza i toni:

“È un atto arrogante della Regione Puglia. Nonostante le due audizioni in Commissione Ambiente e la forte opposizione politica e territoriale, si è scelto di ignorare ogni richiamo e imporre la riapertura della discarica. È l’ennesima prova che il Salento è visto solo come pattumiera regionale.”

Pagliaro denuncia una strategia pianificata per “compensare le perdite economiche del gestore” e accusa apertamente il presidente Emiliano e l’assessora Triggiani di voler “svendere il territorio”, arrivando a chiedere pubblicamente le dimissioni della titolare dell’Ambiente in Giunta regionale.

Secondo Pagliaro, dietro la temporaneità dell’autorizzazione si nasconde una trappola già nota:

“Le autorizzazioni provvisorie diventano permanenti, è un film già visto. Serve una mobilitazione immediata. Chiamiamo a raccolta le istituzioni, i sindaci e le associazioni: è ora di dire basta e di pretendere la bonifica e la messa in sicurezza definitiva del sito di Burgesi.”

Ugento e il Salento, ancora una volta, sembrano destinati a pagare il prezzo più alto dell’incapacità cronica della Regione di chiudere il ciclo dei rifiuti in modo equo e sostenibile. Ma questa volta, la risposta del territorio potrebbe non limitarsi alla protesta: la battaglia è appena cominciata.

Nessuna dichiarazione perviene invece dal sindaco di Ugento.

Pubblicità