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Casarano: volano gli stracci tra Filograna e il Sindaco

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– La querelle sullo stadio “Capozza” finisce ai ferri corti

Un botta e risposta al vetriolo quello che si sta consumando in questi giorni a Casarano tra il sindaco Ottavio De Nuzzo e il presidente della Casarano Calcio Antonio Filograna-Sergio, con al centro della disputa la questione relativa alla convenzione per la gestione dello stadio comunale “Giuseppe Capozza”.

Tutto è iniziato con alcune dichiarazioni pubbliche di Filograna, che ha accusato l’Amministrazione comunale di immobilismo e mancanza di visione, lamentando la mancata concessione di una convenzione pluriennale necessaria — secondo lui — per realizzare investimenti strutturali duraturi. Il presidente rossoblù ha inoltre ribadito che la società ha già provveduto a proprie spese, a gennaio 2024, all’installazione di un moderno impianto di videosorveglianza interna, come richiesto dalle autorità, ricevendo in cambio solo una convenzione biennale.

La replica del sindaco De Nuzzo non si è fatta attendere. In un lungo comunicato stampa, l’Amministrazione ha ripercorso l’intera vicenda contrattuale, precisando che dopo la scadenza della convenzione precedente è stata avviata regolare procedura pubblica, conclusasi con l’aggiudicazione provvisoria a Eleven Sport s.r.l. — società che, però, ha poi rinunciato all’affidamento. Successivamente, è stata riconosciuta alla Casarano Calcio una convenzione di due anni e mezzo in ragione dell’investimento già effettuato per la videosorveglianza interna.

Il nodo del contendere si è spostato poi sulla nuova richiesta delle autorità di dotare lo stadio anche di un sistema di videosorveglianza esterna. L’Amministrazione ha riconosciuto che trattasi di manutenzione straordinaria e quindi di sua competenza, ma ha proposto, in cambio di un ulteriore sforzo da parte della società, una proroga della convenzione fino a cinque anni. Proposta che Filograna ha rigettato, ritenendo l’onere economico eccessivo e non dovuto.

La tensione si è ulteriormente alzata quando Filograna ha sottolineato come da anni la società richieda invano una convenzione pluriennale e come la mancanza di una gestione chiara e strutturata dell’impianto stia frenando l’intero progetto sportivo del club, proprio ora che Casarano si affaccia al palcoscenico della Serie C. A sostegno delle sue parole, il presidente ha ricordato anche i numerosi lavori di manutenzione, abbellimento e messa in sicurezza eseguiti a proprie spese, evidenziando come il club abbia sempre mostrato spirito di collaborazione.

Il sindaco, dal canto suo, ha risposto puntando il dito contro “strumentalizzazioni e disinformazione” e ha ribadito che le porte del Comune restano aperte alla collaborazione, ma solo nel rispetto delle regole e della trasparenza amministrativa. L’Amministrazione si dice anche pronta ad accollarsi i costi del nuovo impianto di videosorveglianza esterna.

Nel mezzo, lo stadio Capozza — diventato ormai un simbolo di una battaglia tutta politica e gestionale — resta senza una prospettiva chiara, proprio quando la squadra si prepara a una stagione storica tra i professionisti.

La città di Casarano, divisa tra tifo e istituzioni, guarda ora con preoccupazione a questa spaccatura che rischia di compromettere un’opportunità importante per tutto il territorio, che con il calcio ha spesso trovato un potente veicolo di visibilità, orgoglio e sviluppo economico.

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