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Cronaca

Il garante pigro

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Otto mesi dopo la fine del 2024, il 31 luglio 2025, è arrivata la relazione annuale del Garante dei disabili del Comune di Ugento Andrea Baldassarre. Un documento che, più che un atto di ordinaria amministrazione, sembra essere frutto di una sollecitazione esterna: la consegna è avvenuta soltanto dopo la richiesta formale di un cittadino ugentino, protocollata il 15 luglio 2025, nella quale si chiedeva conto al sindaco di questo importante strumento di trasparenza.

La figura del Garante era stata nominata dal Consiglio Comunale di Ugento su proposta della Pro Loco di Ugento, con voto favorevole della sola maggioranza che attualmente governa la città. Un dato politico rilevante, perché evidenzia come non si tratti di una nomina condivisa da tutte le forze consiliari, ma di una scelta di parte.

La relazione si caratterizza per un tono fortemente autoreferenziale. Il Garante rivendica un “forte clima di collaborazione” con il dirigente scolastico di Ugento e sottolinea di aver portato all’attenzione dei consiglieri comunali la delibera relativa alla realizzazione di servizi di inclusione sociale per le persone con disabilità, in particolare per chi è affetto da disturbo dello spettro autistico, rivolti a tutti i residenti dei comuni dell’ambito territoriale di Gagliano del Capo. Tali servizi si svolgerebbero, tra le altri sedi, anche presso la villa confiscata alle mafie di Torre San Giovanni, di proprietà comunale, concessa in convenzione all’associazione “Cammino di Tiago”, che non ha sede a Ugento.

Un aspetto particolarmente significativo è che tutte le azioni riportate in questa relazione sono state realizzate da associazioni e soggetti privati che non hanno sede nel Comune di Ugento, pur avendo beneficiato di importanti fondi pubblici concessi con affidamento diretto da parte dell’amministrazione comunale. Tra questi figurano l’affidamento del servizio sollievo alla società Sorgente SRL, anch’essa non ugentina, l’attivazione del servizio di assistenza domiciliare SAD, l’organizzazione del campus estivo “Tutti Insieme 2024” per bambini dai 3 ai 12 anni, sempre nella villa confiscata di Torre San Giovanni, e l’adesione al progetto “Catamarano Barriere Free”.

Il Garante dichiara inoltre di aver instaurato collaborazioni con le associazioni del territorio, ma nessuna realtà associativa locale risulta aver mai avuto contatti diretti o ricevuto comunicazioni ufficiali in tal senso. Lo stesso vale per la sezione dedicata alla partecipazione a convegni ed eventi sul tema della disabilità: il documento fa riferimento a generici incontri “organizzati sul territorio” per favorire relazioni e migliorare la comprensione delle diverse dimensioni del concetto di disabilità, ma senza indicare date, luoghi o organizzatori. Non vi è alcuna evidenza pubblica della sua presenza a tali iniziative.

Nella relazione trova spazio anche un elogio all’Ufficio di prossimità per l’inoltro di pratiche legate all’amministrazione di sostegno, alle autorizzazioni del giudice tutelare e alle nomine di curatori speciali. Un passaggio che, pur riconoscendo l’utilità dell’ufficio, non chiarisce quale sia il nesso concreto con le attività proprie del Garante.

L’ultima parte del documento riguarda l’aggiornamento del Piano di eliminazione delle barriere architettoniche del Comune di Ugento. Si evidenzia come il Comune sia stato tra i primi in regione a dotarsi di tale strumento e come prosegua il monitoraggio degli interventi realizzati e di quelli in corso, programmando nuovi lavori. Tuttavia, anche qui, mancano elenchi dettagliati dei cantieri, indicazioni sui costi e tempistiche di esecuzione.

In definitiva, la relazione consegnata in ritardo, priva di dati concreti e basata in gran parte su attività svolte da realtà esterne alla città finanziate con fondi pubblici, appare più come un documento autocelebrativo che un resoconto puntuale e trasparente di un ruolo di garanzia. E per una figura istituzionale che dovrebbe essere percepita come un punto di riferimento per la comunità, la mancanza di riscontri oggettivi rischia di compromettere la credibilità stessa della funzione.

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Videomaker, Fotografo, Giornalista ed esperto di marketing digitale. Tutto questo dopo aver vissuto dieci anni a Bologna ed esser tornato in Salento. Oggi dirigo la redazione di Ozanews, la comunicazione di Ugento Calcio e le iniziative di Officine Multimediali ETS mentre continuo a lavorare per i miei clienti storici.