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Margherita Cavallo premiata con lo Young Histochemist Award

C’è un po’ di Salento tra i protagonisti della ricerca scientifica internazionale. Margherita Cavallo, giovane dottoranda in Genetica, Biologia Molecolare e Cellulare presso l’Università di Pavia, è stata premiata con lo Young Histochemist Award in occasione del 17° Congresso Internazionale di Istochimica e Citochimica, svoltosi per la prima volta in Italia.
Il Congresso, che si tiene ogni quattro anni, rappresenta il più importante appuntamento mondiale per gli studiosi e i ricercatori che si occupano di istochimica e citochimica, discipline fondamentali per lo studio delle cellule e dei tessuti attraverso tecniche di microscopia avanzata. Quest’anno, i riflettori si sono accesi sui progressi dell’imaging biomedico, dall’introduzione di nuove tecnologie fino all’integrazione dell’intelligenza artificiale nei sistemi di analisi. Temi di frontiera che hanno un impatto diretto su campi strategici come la medicina rigenerativa, la nutrizione e l’innovazione diagnostica.
In questo contesto di altissimo livello, il lavoro di Margherita Cavallo – svolto nel laboratorio di Biologia Cellulare e Neurobiologia diretto dal professor Marco Biggiogera – ha suscitato grande interesse. La giovane ricercatrice studia infatti gli effetti dell’ipossia sull’architettura nucleare, per comprendere se esistano meccanismi epigenetici o dinamiche sconosciute dell’RNA che permettono alle cellule di sopravvivere in condizioni di scarsità di ossigeno, una condizione tipica sia di contesti fisiologici che patologici.
Lo Young Histochemist Award, assegnato dalla Federazione Internazionale delle Società di Istochimica e Citochimica, è un riconoscimento di enorme prestigio: ogni edizione vengono candidati solo pochi giovani ricercatori under 40, selezionati dai membri della federazione in base al carattere innovativo dei loro studi e al potenziale impatto dei risultati. Vincere questo premio significa entrare di diritto tra le promesse più brillanti della ricerca mondiale.
Margherita Cavallo, cresciuta tra Ruffano e Torre San Giovanni, dove la sua famiglia gestisce lo storico Hotel Il Veliero, ha portato con sé un pezzo di Salento in un evento che guarda al futuro della scienza. Un traguardo che testimonia come passione, talento e determinazione possano trasformare le radici locali in una forza capace di farsi strada nei più importanti scenari internazionali.