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Sport

Ivan Regner: cuore, coraggio e passione sportiva

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La prestazione dell’Ugento Calcio di ieri contro il Virtus Mola Calcio è stata di alto livello. Una vittoria contro una compagina agguerrita che sin dai primi minuti ha aggredito i giallorossi con velocità e compattezza portandosi in vantaggio dopo pochi minuti dal calcio d’inizio.

Una gara tutta in salita per i ragazzi di mister Di Michele che non si sono persi d’animo e già dopo lo svantaggio inziale, nonostante molti errori tecnici in fase di palleggio e di costruzione, hanno cercato di ricompattarsi, cercando di mettere a posto con equilibrio tecnico – tattico le trame del gioco che è poi risultato vincente. Una vittoria meritata perché conquistata con personalità, coraggio ed un bel gioco evidenziato soprattutto nel secondo tempo, allorché il risultato poteva essere certamente più netto senza la bellissima parata del portiere avversario su un’azione ben orchestrata dai ragazzi e conclusa da Rivadero. Ben venga questa vittoria! 

La squadra, sapientemente guidata con la solita pacatezza del mister, coadiuvato con professionalità dallo staff tecnico, ha saputo reagire ad un momento di difficoltà, determinato forse da un approccio di gara piuttosto superficiale. Ma il calcio è fatto di momenti, di situazione imprevedibili, di emozioni, di stimoli che appaiono necessari a riaccendere il coraggio, la voglia e la forza di non mollare e soprattutto di non volere deludere i propri tifosi, giunti al comunale desiderosi di vivere un momento di comunione e partecipazione calcistica all’insegna della spensieratezza e del sano tifo sportivo. Ad ogni calciatore va il ringraziamento per non aver mai mollato. Per aver dato tutto quello che poteva, dentro e fuori dal campo. Non bisogna mai dimenticare che anche chi non gioca è parte della squadra perché si mette al servizio dell’allenatore, dei propri compagni e della società. Potrebbe sembrare ingiusto far emergere qualcuno che si sia particolarmente distinto nella gara di eccellenza celebratasi al comunale di via Taurisano. Tuttavia, ciò che si è visto in campo da parte di Ivan Regner è qualcosa che da ogni sportivo, pratico e non pratico di calcio, merita una menzione ed un riconoscimento particolari. La sua gara è stata di altissimo livello sia sul piano tecnico e fisico, sia soprattutto sul piano della capacità di essere guida e leader in campo, trascinando alla vittoria i propri compagni quasi spingendoli in ogni centimetro del terreno di giuoco. Ivan ha corso su ogni pallone e non c’è parte del campo che non sia stata toccata dai suoi piedi. In ogni fase di gioco, in ogni transizione si è reso protagonista con forza, coraggio, visione di gioco e partecipazione, fisica ed emotiva. I recuperi palla, le interruzioni delle offensive avversarie, le ripartenze e soprattutto le sue geometrie hanno illuminato il palcoscenico ugentino. Vi sono stati momenti in cui i suoi movimenti, con e senza palla, sembravano le scie colorate lasciate dai pennelli pittoreschi di Giotto quando dipingeva le gesta terrene di San Francesco d’Assisi. Quando tutto il pubblico ha iniziato a pronunciare il suo nome è sembrato di essere al tempo dei gladiatori! Ivan è un gladiatore! È il nostro gladiatore che scende in campo per donare bellezza sportiva e calcistica alla squadra, costruendo gioco e regalando emozioni ai tifosi, ai compagni e agli avversari. Un cuore forte che batte più di tutti! Capace di identificarsi nella nostra storia e nel nostro essere ugentini perché si percepisce quanto sia legato alla nostra comunità e quanto il popolo sportivo sia legato a lui perché è un esempio per i piccoli, come per i grandi. 

A me piace soprannominarlo “Mazinga z”, come l’omonimo cartone animato giapponese che si contraddistingue per la sua forza e il grande cuore verso l’umanità. Ebbene, Ivan Regner per me è il “Mazinga z” giallorosso! Un ragazzo dalla grande forza fisica e morale, dalle preclare qualità umane e calcistiche, sempre prestate in allenamento come in gara, con passione, disponibilità e attaccamento alla maglia dell’Ugento Calcio. 

Durante la gara di ieri ci sono stati momenti in cui sembrava invincibile e insuperabile perché intercettava ogni linea d’attacco avversaria e soprattutto correva su ogni pallone per impedire all’avversario di ragionare soprattutto nella fase di costruzione. Conquistata la sfera, la nascondeva ai contendenti, rimanendogli attaccata ai piedi in una simbiosi impossibile da separare. 

Questo è ciò che ieri si è visto in campo, che avvalora il dono di essere leader per i propri compagni; l’essere un esempio fondamentale per stimolare lo spirito di emulazione, quella grinta, quella forza di non darsi mai per vinto, di non mollare alcun pezzo di terreno all’avversario. 

Queste sono le emozioni che vogliamo vivere. È ciò che gli ugentini desiderano vedere in campo per sognare. Coraggio, cuore e passione sportiva sono gli elementi di uno spartito che è tutto da scrivere per un nuovo miracolo sportivo. Grande Ivan Regner! Grazie mio “Mazinga z”!

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