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Ambiente e Territorio

Burgesi: fine della luna di miele tra Comitato e Comune di Ugento

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Si riaccende il dibattito attorno alla discarica di Burgesi, a Ugento, un tema che da mesi tiene alta la tensione tra istituzioni, cittadini e comitati. Negli ultimi giorni, il Comitato No Burgesi ha diffuso una nota informativa che non solo ribadisce la propria opposizione alla sopraelevazione del sito e al conferimento di nuovi rifiuti, ma sottolinea anche una crescente frattura con il Comune di Ugento.

Il Comitato, che insieme ai Comuni di Ugento e Presicce-Acquarica ha promosso due ricorsi legali contro Regione Puglia e Ager, evidenzia infatti come da parte dell’amministrazione ugentina siano mancate risposte a richieste puntuali e circostanziate, in particolare sull’accesso agli atti riguardanti i fondi regionali destinati al monitoraggio ambientale. Una posizione che stride con i primi mesi di attività del Comitato, quando venne persino organizzata una manifestazione pubblica per dare spazio ai sindaci del territorio – incluso quello di Ugento – senza contraddittorio, nel segno della collaborazione.

Ora, però, la luna di miele sembra finita. La critica del Comitato non si limita più alla Regione Puglia o agli enti sovracomunali, ma tocca direttamente le responsabilità locali, con Ugento in prima linea in quanto Comune che ospita la discarica. «La mancanza di trasparenza e comunicazione è motivo di preoccupazione», scrivono i rappresentanti del movimento, sottolineando la necessità di chiarezza sulla gestione dei cosiddetti ristori ambientali erogati negli anni a favore dei Comuni interessati.

Il tema dei fondi per ulteriori analisi – già emerso nei Consigli comunali e nei dibattiti pubblici – è uno dei punti più delicati. Il Comitato annuncia che chiederà un rendiconto pubblico e dettagliato sull’utilizzo di queste risorse, affinché ogni euro destinato all’ambiente sia tracciabile e condiviso con la comunità.

Un altro fronte aperto è quello della Consulta Ambientale, proposta dallo stesso Comitato e sollecitata ai Comuni di Ugento, Presicce-Acquarica, Taurisano e Salve, ma ad oggi rimasta senza risposta. Uno strumento che avrebbe potuto favorire il dialogo tra istituzioni e cittadini e che invece, almeno per ora, resta lettera morta.

La presa di posizione del Comitato No Burgesi sembra segnare un cambio di passo: da alleato “di stimolo” alle amministrazioni locali, a voce critica nei confronti di un Comune – quello di Ugento – accusato di non assumere fino in fondo la responsabilità del proprio ruolo nella vicenda. Una linea che questo giornale ha sottolineato da tempo: le responsabilità non sono soltanto regionali, ma vanno ricercate anche nella gestione comunale della discarica, laddove troppo spesso si è preferito il silenzio al confronto aperto con i cittadini.

Il futuro di Burgesi resta dunque al centro di una contesa complessa, tra ricorsi pendenti, dubbi sulla gestione dei fondi, richieste di trasparenza e una comunità che chiede di essere ascoltata. Intanto, la distanza tra Comitato e Comune di Ugento si fa sempre più evidente, segnalando una frattura politica e sociale che rischia di pesare sulle prossime fasi della vicenda.

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Videomaker, Fotografo, Giornalista ed esperto di marketing digitale. Tutto questo dopo aver vissuto dieci anni a Bologna ed esser tornato in Salento. Oggi dirigo la redazione di Ozanews, la comunicazione di Ugento Calcio e le iniziative di Officine Multimediali ETS mentre continuo a lavorare per i miei clienti storici.

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