Politica
Sondaggi regionali 2025, Decaro verso una vittoria annunciata in Puglia

A meno di tre settimane dalle elezioni regionali del 23 e 24 novembre, la Puglia sembra già conoscere il nome del prossimo governatore. Secondo l’ultimo sondaggio Ipsos, il candidato del centrosinistra Antonio Decaro è in netto vantaggio e si prepara a raccogliere l’eredità di Michele Emiliano con una percentuale record: 63,8% delle preferenze.
Molto distante il candidato del centrodestra Luigi Lobuono, fermo al 33,1%, mentre le altre candidature appaiono marginali: Ada Donno (Puglia pacifista e popolare) si attesterebbe al 2,2%, e Sabino Mangano (Alleanza civica) allo 0,9%. Ma a preoccupare maggiormente gli osservatori è il dato sull’affluenza: solo il 43% dei pugliesi, secondo le stime, si recherebbe alle urne.
Il peso dei partiti e la sfida dello sbarramento
Nel dettaglio, il sondaggio fotografa anche le intenzioni di voto per i partiti.
Nel campo del centrosinistra il Partito Democratico guida con il 23,5%, seguito dalle liste civiche “Decaro Presidente” (13,2%), Movimento 5 Stelle (8,7%), Per la Puglia (6,3%), Avanti Popolari (5,9%) e Alleanza Verdi e Sinistra (5,6%).
Sul fronte opposto, Fratelli d’Italia si conferma il primo partito del centrodestra con il 17,3%, seguito da Forza Italia (9,6%) e dalla lista unificata Lega-Udc-Nuovo Psi che con il 4,5% rischia di oscillare attorno alla soglia di sbarramento fissata al 4%. Chiudono Noi Moderati (1,6%) e La Puglia con Noi (0,8%).
Il centrosinistra, dunque, appare compatto e radicato, mentre la coalizione avversaria sconta una fase di debolezza organizzativa e territoriale, con qualche tensione interna legata alla composizione delle liste in alcune province.
Decaro, da Bari alla guida della Regione
L’ex sindaco di Bari e attuale europarlamentare Antonio Decaro ha saputo costruire in questi mesi un consenso ampio, fondato su un’immagine di amministratore concreto e vicino ai territori. La sua proposta, raccolta nel programma “Puglia 2030”, punta su innovazione, sanità territoriale, infrastrutture sostenibili e lotta alle disuguaglianze.
Sostenuto da un’ampia coalizione, Decaro ha saputo tenere insieme l’asse politico costruito negli anni da Michele Emiliano, cercando però di marcare una discontinuità: «Non sarà un libro dei sogni – ha dichiarato – ma un progetto reale per il futuro dei pugliesi».
Lobuono tenta la rimonta
Sul fronte opposto, Luigi Lobuono, imprenditore barese ed ex presidente della Fiera del Levante, rappresenta la scommessa del centrodestra. Nonostante la sua candidatura unitaria, la coalizione fatica a recuperare consenso in una regione che da vent’anni vede prevalere il centrosinistra.
Lobuono sta cercando di impostare la campagna su temi come lo sviluppo economico, la sburocratizzazione e la sanità, ma la distanza nei sondaggi sembra difficile da colmare.
Astensione, la vera incognita
L’elemento più delicato resta la partecipazione al voto. Il dato dell’affluenza prevista al 43% rischia di trasformare le elezioni in una partita decisa da pochi elettori motivati. In un contesto di disillusione e scarsa fiducia nella politica, la capacità dei candidati di mobilitare la propria base sarà decisiva.
Una bassa affluenza potrebbe premiare la coalizione con maggiore radicamento locale – in questo caso il centrosinistra – ma al tempo stesso minare la legittimazione popolare del futuro governo regionale.
I riflessi nel Salento
Nel Salento, dove la sensibilità ambientale e la crisi occupazionale restano temi centrali, le forze politiche locali si giocano un ruolo decisivo. I comitati e le associazioni, come quello “No Burgesi” di Ugento, hanno già rivolto un appello pubblico ai candidati chiedendo impegni concreti sulla chiusura e bonifica delle discariche e su una gestione dei rifiuti più sostenibile.
In questo scenario, i rappresentanti salentini nelle liste regionali – sia di centrosinistra che di centrodestra – saranno chiamati a farsi portavoce di istanze territoriali spesso trascurate da Bari, in un equilibrio delicato tra fedeltà ai programmi di coalizione e ascolto delle comunità locali.
Verso il voto
Mancano pochi giorni all’apertura delle urne e la Puglia si prepara a scegliere il nuovo governatore. I numeri sembrano indicare una vittoria netta di Decaro, ma la politica insegna che nessuna partita è chiusa prima del fischio finale.
Il 23 e 24 novembre non sarà soltanto un voto sul futuro presidente della Regione, ma un test per l’intero sistema politico pugliese: tra chi vuole consolidare un modello e chi spera di cambiare rotta, con la sfida, sempre più urgente, di riportare i cittadini a credere nella partecipazione democratica.






























