Torre San Giovanni (Ugento) – Mentre le istituzioni indugiavano, un cittadino di nome Mirko Scarcella ha compiuto un gesto eroico lo scorso 11 ottobre 2025, salvando migliaia di pesci da morte certa nel canale di bonifica “Suddenna“. Il suo intervento solitario, armato solo di una pala, ha riaperto il passaggio verso il mare, sbloccato da detriti e vegetazione.
L’associazione culturale Azzurro Ionio di Manduria ha voluto premiare Mirko Scarcella con l’attestato di “Amico della natura e del mare Salentino“, consegnato l’11 novembre dal presidente pro tempore, l’avvocato Francesco Di Lauro. Un riconoscimento che contrasta con il silenzio dell’amministrazione comunale di Ugento.
La mattina dell’10 ottobre, Scarcella si è trovato di fronte a uno scenario drammatico: migliaia di pesci intrappolati in acque stagnanti, molti già in fin di vita per mancanza di ossigeno. La causa era una massiccia ostruzione formata da rifiuti e foglie di posidonia oceanica che bloccava il deflusso verso il mare. Senza esitare, ha impugnato una pala e ha lavorato faticosamente per aprire un varco, permettendo agli animali di raggiungere il mare aperto.
L’emergenza del canale Suddenna non è un caso isolato, ma il risultato di anni di incuria. Da tempo i canali dell’agro di Ugento versano in condizioni critiche: ostruiti da vegetazione, sedimenti e rifiuti, privi della manutenzione necessaria per garantire il ricambio idrico. Il consigliere regionale Paolo Pagliaro ha più volte denunciato lo stato di abbandono della rete di bonifica. Il Consorzio di Bonifica, competente per la manutenzione, e il Comune di Ugento sono chiamati in causa per la mancata programmazione di interventi strutturati.
Se da un lato è arrivato il riconoscimento dell’associazione Azzurro Ionio, dall’altro spicca l’assenza dell’amministrazione comunale di Ugento. Nessun attestato, nessun ringraziamento ufficiale, neppure una telefonata. Il sindaco, l’assessore all’ambiente, nessuno ha contattato Mirko Scarcella. Un silenzio che la dice lunga sulla vicinanza degli amministratori locali ai propri cittadini.
Il riconoscimento a Mirko Scarcella solleva una domanda scomoda: perché deve essere un singolo cittadino a intervenire dove le istituzioni avrebbero dovuto agire per tempo? Servono interventi urgenti per liberare gli sbocchi a mare, ma soprattutto una pianificazione strutturata con manutenzione periodica programmata. Altrimenti, il prossimo eroe potrebbe non passare di lì in tempo.
