Torre San Giovanni soffocata: canale ancora bloccato
Torre San Giovanni torna in emergenza: il canale è di nuovo bloccato.
Questa mattina ci siamo recati nei pressi del canale di Torre San Giovanni per le consuete foto di rito, in occasione del conferimento di una pergamena al nostro concittadino Mirko Scarcella. Un momento di festa e orgoglio che, purtroppo, è stato immediatamente offuscato da uno scenario ormai tristemente noto alla comunità .
Le forti mareggiate degli ultimi giorni, spinte dal potente scirocco che ha flagellato la costa, hanno provocato lâennesimo accumulo di detriti, alghe e materiali spiaggiati allâingresso del canale. Si è così formato un tappo massiccio che sta nuovamente bloccando il deflusso delle acque interne.
Il risultato è sotto gli occhi di tutti: lâacqua è torbida, putrida, stagnante. Gli odori che si sprigionano dallâarea sono penetranti, quasi insopportabili, e lâintero specchio dâacqua si presenta come una distesa immobile, malata. Una scena che stride con lâimmagine turistica che Torre San Giovanni cerca â e merita â di offrire.
Il problema, come i residenti sanno fin troppo bene, non è nuovo. Anzi, è la ripetizione di un copione che si trascina da anni, nonostante i recenti interventi di disostruzione che, pur eseguiti, si dimostrano ancora una volta insufficienti. Una soluzione tampone, destinata a durare il tempo di una mareggiata più intensa.
Oggi il sistema è di nuovo in tilt e si attende lâarrivo urgente dei mezzi del Consorzio di Bonifica, chiamati a intervenire per riportare la situazione a una parziale normalità .
Ma a questo punto è doveroso domandarsi quanto ancora si intenda andare avanti con interventi emergenziali e temporanei. Quanto ancora Torre San Giovanni debba essere ostaggio di un problema che penalizza la quotidianità dei residenti, mette in difficoltà le attività commerciali e danneggia gravemente lâimmagine turistica della marina, soprattutto in vista delle stagioni più calde.
Servono progetti concreti, non parole.
Servono interventi strutturali, non slogan da campagna elettorale.
Servono soluzioni definitive, pensate e pianificate con competenza, perché il canale non può continuare a essere una ferita aperta nel cuore della marina.
La comunità avrebbe voluto sentire â e merita di sentire â proposte chiare, studi tecnici adeguati, idee funzionali e sostenibili per prevenire queste situazioni e restituire al canale la sua funzione naturale di scolo e ricambio delle acque. Perché questo non è solo un disagio ambientale, ma un freno costante allâeconomia locale, un ostacolo allo sviluppo e un danno dâimmagine che Torre San Giovanni non può più permettersi.
Lâemergenza di oggi non è un caso isolato: è un richiamo forte e chiaro alla responsabilità , alla progettualità e alla necessità di un intervento serio.
à tempo che si passi dalle parole ai fatti.
Â
Â


















