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Ambiente e Territorio

Burgesi: a Ugento solo trattamento, non smaltimento?

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Un fiume di rifiuti lavorati a Ugento ma destinati altrove. Decine di mezzi in arrivo e partenza ogni giorno per un impianto che torna al centro dell’attenzione pubblica.


L’impianto TMB (trattamento meccanico biologico) di Ugento torna sotto i riflettori. Non per un nuovo progetto di ampliamento, ma per la sua riconfermata centralità logistica e operativa all’interno della rete regionale dei rifiuti. Con la determina dirigenziale n. 166 del 27 giugno 2025, l’AGER (Agenzia Territoriale della Regione Puglia per il Servizio di Gestione dei Rifiuti) ha dato il via all’indizione di una gara europea per il carico, trasporto e conferimento finale dei rifiuti in uscita dagli impianti TMB di Poggiardo e Ugento. Siamo infatti riusciti ad avere a disposizione il disciplinare di gara targato Ager, che presagisce quello che succederà a Ugento, riuscendo a darvi la notizia comprovata dai documenti prima di altri.

Una gara da quasi 19 milioni di euro, suddivisa in due lotti:

  • Lotto 1 (Poggiardo): 12,9 milioni €
  • Lotto 2 (Ugento): 6,04 milioni €

L’impianto ugentino – gestito dalla società Progetto Ambiente Bacino Lecce Tre Surl – continuerà a trattare i rifiuti indifferenziati conferiti dai Comuni, ma non li smaltirà in loco. Dopo il trattamento, il materiale (codici EER 191212 e 190501) verrà caricato su camion e trasportato in discariche o impianti di produzione di CSS (Combustibile Solido Secondario) in tutta la regione.

Solo transito, ma con un impatto reale

In altre parole: i rifiuti verranno solo “lavorati” a Ugento, poi spediti altrove. Ma nonostante l’assenza di smaltimento sul posto, l’impatto sul territorio sarà significativo, soprattutto per il via vai di mezzi pesanti che attraverseranno quotidianamente le arterie già congestionate dal traffico estivo.

I numeri della determina

Secondo la documentazione allegata:

  • Il servizio durerà fino al 31 dicembre 2026 per Ugento;
  • L’importo a base di gara per il solo impianto ugentino è di 6.048.771,20 euro;
  • Il servizio comprende carico, trasporto e conferimento dei rifiuti trattati verso discariche o impianti CSS, non meglio precisati ma indicati come “pugliesi”;
  • I costi saranno a carico dei singoli Comuni conferitori, secondo quanto disciplinato nei contratti attuativi.

Nessuno scarico a Burgesi, ma…

L’impianto di Ugento non tornerà – almeno per ora – a scaricare i propri rifiuti in loco, nella tanto discussa discarica di Burgesi. Tuttavia, la riattivazione della struttura come snodo di trattamento impone riflessioni serie su viabilità, salute pubblica, sicurezza ambientale e soprattutto trasparenza.

Nel frattempo, l’appalto attivato da AGER prevede che l’affidamento venga gestito tramite la piattaforma EMPULIA e che le imprese concorrenti presentino offerte economicamente più vantaggiose, basate su qualità e prezzo.

Senza dubbio, il TMB di Ugento non sarà il “cimitero dei rifiuti”. Ma tornerà ad essere un crocevia strategico, con camion in entrata e uscita, con odori e polveri, con lavorazioni interne che preoccupano i residenti delle zone limitrofe.

Ancora una volta, la questione non è solo tecnica. È politica, sociale e culturale. Ugento tratta, ma non decide. Una storia già vista, ma che sembra destinata a continuare.

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Videomaker, Fotografo, Giornalista ed esperto di marketing digitale. Tutto questo dopo aver vissuto dieci anni a Bologna ed esser tornato in Salento. Oggi dirigo la redazione di Ozanews, la comunicazione di Ugento Calcio e le iniziative di Officine Multimediali ETS mentre continuo a lavorare per i miei clienti storici.