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Ambiente e Territorio

Burgesi: la regione stanzia 510 mila euro

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La Regione Puglia ha approvato la prosecuzione delle attività del Piano straordinario per la verifica ambientale nella località Burgesi, nel Comune di Ugento. Con la deliberazione n. 1171 del 4 agosto 2025, pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione (BURP n. 70 del 1° settembre 2025), la Giunta ha dato il via libera a un nuovo protocollo di intesa con il Comune di Ugento, destinando risorse per 510mila euro.

Un percorso avviato nel 2017

Il piano straordinario di monitoraggio ambientale ha origini nel 2017, quando la Regione approvò una serie di interventi per verificare lo stato della falda idrica salentina, della rete di distribuzione potabile e, in particolare, dell’area di Burgesi. La zona, nota per la presenza della discarica Monteco, è stata al centro di numerosi accertamenti tecnici, con indagini geofisiche, sopralluoghi e studi idrogeologici coordinati da CNR-IRSA, ARPA Puglia, Asl e altri enti competenti.

Negli anni successivi, diversi atti regionali hanno consolidato il piano, finanziando indagini ad alta risoluzione, studi sulla falda superficiale e la localizzazione di piezometri per il monitoraggio delle acque sotterranee. Nel 2024, il CNR-IRSA ha elaborato una nuova proposta di approfondimento idrogeologico, poi discussa in tavoli tecnici con Regione e Comune di Ugento.

Le nuove risorse

Con la delibera 1171/2025, la Giunta ha disposto l’utilizzo della quota vincolata del risultato di amministrazione, attingendo a economie di spesa degli esercizi precedenti. I fondi saranno impiegati per proseguire le indagini ambientali, in particolare per:

  • la sistematizzazione dei dati già raccolti;
  • l’avvio di nuove campagne di indagine sul sito;
  • l’estensione della rete di monitoraggio fino all’area di Acquarica;
  • attività di studio e valutazione dei rischi ambientali connessi all’area della discarica.

Il protocollo approvato stabilisce inoltre modalità di collaborazione tra Regione e Comune, la possibilità per quest’ultimo di stipulare ulteriori accordi con altri enti pubblici e le condizioni di erogazione dei fondi, che saranno distribuiti per fasi, a fronte della dimostrazione dell’avvio e della rendicontazione delle attività.

Il nodo politico

Alcuni osservatori locali interpretano questo finanziamento come la prova dell’accordo con con l’amministrazione comunale di Ugento, che avrebbe accettato la prospettiva di una riapertura della discarica senza particolari opposizioni. Si tratta di una lettura che alimenta il dibattito politico, mentre la Regione e il Comune sottolineano l’importanza del percorso di monitoraggio ambientale.

Attese le reazioni del comitato “No Burgesi”

In questo scenario, cresce l’attesa per le reazioni del comitato civico “No Burgesi”, da mesi impegnato nella battaglia contro la discarica. Finora il movimento non è riuscito a incidere in maniera significativa sulle scelte istituzionali, ma il nuovo provvedimento regionale potrebbe rappresentare un banco di prova per la sua capacità di mobilitazione.

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