Politica
In campagna elettorale nessuno parla dei problemi di Ugento
A Ugento, la politica ignora discarica, canali e erosione. Il Basso Salento dimenticato dalle promesse elettorali.

A pochi giorni dalle elezioni regionali, il territorio di Ugento si scopre ancora una volta relegato ai margini dell’agenda politica. Mentre la campagna elettorale pugliese prosegue tra slogan, promesse generiche e temi spesso lontani dalle necessità dei cittadini, il Basso Salento continua a fare i conti con emergenze ambientali ed economiche che sembrano non interessare a nessuno. Una sensazione diffusa, quasi palpabile, che si traduce in amarezza e sfiducia: il territorio si sente abbandonato.
La prima ferita ancora aperta è quella della discarica di Burgesi, un caso che da oltre vent’anni pesa come un macigno sulla comunità, soprattutto sulla frazione di Gemini. Le analisi, negli anni, hanno evidenziato la presenza di sostanze inquinanti preoccupanti, mentre i vari comitati cittadini continuano a denunciare criticità e rischi sanitari. Eppure, nella campagna elettorale in corso, non una parola è stata spesa per un vero piano di bonifica. Niente proposte, niente impegni, niente visione. Solo silenzi, nonostante nel tempo diversi esponenti politici, tra cui Loredana Capone e Stefano Minerva, siano stati chiamati in causa per le promesse mai mantenute. Gli abitanti lo ricordano bene: visite istituzionali, rassicurazioni, foto di rito, ma nessun intervento concreto. Oggi quella discarica resta lì, simbolo di una politica che promette ma non risolve.
Non va meglio sul fronte dei canali di bonifica di Torre San Giovanni, un tempo infrastruttura cruciale per l’equilibrio ambientale, oggi ridotti a un sistema al collasso. L’acqua ristagna, l’ossigeno diminuisce, i pesci muoiono, i cattivi odori invadono l’aria. Un ecosistema che soffoca, proprio nel cuore del Parco Naturale Litorale di Ugento, un’area protetta che dovrebbe essere tutelata e valorizzata e che invece appare dimenticata. Il passaggio delle competenze al nuovo Consorzio di Bonifica Centro Sud Puglia, accolto inizialmente come un’opportunità di rilancio, non ha prodotto alcun miglioramento. I cittadini parlano di servizi mai visti, di una gestione percepita come distante, mentre il territorio continua a deteriorarsi. E intanto, chi dovrebbe garantire la tutela dell’area protetta sembra trarre benefici solo dal ruolo, più che dall’effettiva cura del territorio.
Nemmeno il mare, risorsa fondamentale per l’economia ugentina, è stato risparmiato dall’inerzia politica. A Torre Mozza, l’erosione costiera avanza inesorabile: in pochi anni la spiaggia si è drasticamente ridotta, costringendo stabilimenti balneari, strutture ricettive e operatori del turismo a fare i conti con un futuro incerto. Le mareggiate invernali continuano a divorare metri di arenile, mentre gli interventi promessi restano sulla carta. Nessun piano strutturale di difesa della costa, nessun progetto di ripascimento programmato, nessuna strategia a lungo termine. Gli imprenditori della zona temono che la prossima stagione estiva possa essere quella della resa definitiva: senza spiaggia, senza certezze, senza risposte.
La sensazione, sempre più diffusa, è che il Basso Salento non sia considerato una priorità per chi ambisce a governare la Puglia. Ugento chiede ciò che dovrebbe essere normale: ascolto, attenzione, interventi concreti e non solo parole. Chiede la bonifica reale e definitiva di Burgesi, una manutenzione seria e costante dei canali, un piano organico contro l’erosione che salvi la costa e, con essa, l’intera economia turistica. Tre richieste che diventano un grido collettivo, quasi disperato.
In queste settimane di comizi e interviste, molti cittadini si chiedono se qualcuno avrà il coraggio di affrontare davvero queste emergenze o se, ancora una volta, tutto si risolverà in un nulla di fatto. Perché qui, nel cuore del Basso Salento, la politica arriva solo quando c’è da chiedere voti. Quando invece c’è da prendere decisioni, investire risorse o assumersi responsabilità, cala il silenzio.
A pochi giorni dal voto, Ugento non chiede miracoli: chiede semplicemente di non essere più dimenticata, così come il suo sindaco Salvatore Chiga, vero e proprio sconfitto di questa tornata elettorale che , comunque vada, ha sancito la sua totale ininfluenza in campo regionale oltre che quello, come sapevamo già, cittadino.




















