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A Salve il centro antidiscriminazione “L’Amara” si presenta

Presentato a Salve il centro antidiscriminazione L’Amara di Lecce: servizi, attività e lotta alle discriminazioni nel Salento.

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Centro antidiscriminazione L'Amara a Salve
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Venerdì 21 novembre, a Salve, saranno presentati i servizi del Centro antidiscriminazione “L’Amara”, il primo sportello della provincia di Lecce dedicato al supporto delle vittime di discriminazioni legate all’orientamento sessuale e all’identità di genere. Attivo dal mese di luglio e ospitato nella sede dello Spazio Sociale Zei in Corte dei Chiaramonte 2, il CAD rappresenta un presidio fondamentale per la tutela dei diritti e per la costruzione di una rete di protezione attiva nel Salento.

L’appuntamento è fissato per le 18.30 negli spazi di Arci Cassandra, in piazza della Concordia 27. L’iniziativa è promossa dall’ATS composta da Spazio Sociale Zei (capofila), DiVagare, 73100 GAYA, Transparent, LeA – Liberamente e Apertamente, Arci Cassandra e Arcigay Salento, con il contributo dell’Unar – Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali.

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A intervenire saranno Gaia Barletta, Alessia Bleve e Adriano Sergio, del coordinamento del CAD “L’Amara”, insieme a Riccardo Buffelli, presidente di Arci Cassandra APS. L’incontro sarà un’occasione per raccontare i primi quattro mesi di attività dello sportello di accoglienza e primo ascolto, che offre assistenza psicologica, legale, sanitaria e sociale, oltre a servizi di consulenza e accompagnamento al lavoro.

Quattro mesi di attività: protocolli, formazione e nuove reti

Nella fase di avvio, il Centro ha siglato un protocollo d’intesa con ARPAL e strutturato un percorso formativo per il personale che prenderà il via proprio venerdì 21 novembre. È inoltre prevista, dal 2 dicembre, la formazione per il personale ASL nell’ambito della legge regionale 25 del 19 luglio 2024.

Sono stati definiti i protocolli di intervento e avviato il gruppo peer to peer “Piccole rivoluzioni personali”, che si riunisce nella Sala Galante del Convitto Palmieri grazie ai Patti di collaborazione con il Polo Bibliomuseale di Lecce. Parallelamente continua la costruzione di una rete regionale che coinvolge anche il CAD “Mondi” di Bari e il CAD “Aria” di Foggia.

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“Muri di parole”: il laboratorio che precede la presentazione

La giornata sarà aperta dalle 16.30 alle 18.30 dal laboratorio “Muri di parole”, sempre negli spazi di Arci Cassandra. Si tratta di uno spazio orizzontale, accogliente e non giudicante dove, guidati dalla pratica transfemminista, le persone partecipanti si confronteranno sul tema del lavoro: quello che c’è, quello che manca, quello che si sogna.

Condotto da Gaia Barletta — attivista queer, operaia culturale ed esperta di gender equality e diversity management — il laboratorio rientra nel progetto Comunità Arcobaleno InFormazione, sostenuto dal bando “Realizziamo il cambiamento con il Sud” promosso da Fondazione CON IL SUD e Action Aid Italia. La partecipazione è libera e gratuita.


Il Centro antidiscriminazione “L’Amara”

Il CAD “L’Amara” si trova nella sede dello Spazio Sociale Zei, in Corte dei Chiaramonte 2 a Lecce, ed è promosso da una rete di associazioni attive nel territorio, con il supporto dell’Unar e la collaborazione di enti pubblici e privati come Comune di Lecce, ASL, Cgil, Arpal, Polo Bibliomuseale, Università del Salento, Antigone, Agedo, Mixed – Cad Bari, Arcigay Foggia “Le Bigotte”, Open Group, Camera a Sud, Mediterranea, 34° Fuso e Polis Aperta.

I centri antidiscriminazione sono stati istituiti dopo la mancata approvazione del Ddl Zan e, in Puglia, sono riconosciuti nell’ambito della legge regionale contro l’omolesbobitransfobia e l’abilismo approvata lo scorso 9 luglio, promossa dal consigliere Donato Metallo.

Uno sportello di ascolto, non un servizio di emergenza

Il CAD è aperto dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19; negli altri orari è attivo telefonicamente via chiamata, WhatsApp e Telegram al numero 379 1625246.

Il segretariato sociale accoglie le richieste seguendo protocolli condivisi e indirizzando le persone verso professionisti qualificati: psicologhe, psicoterapeute, avvocate, educatrici, assistenti sociali, mediatrici e figure esperte nell’accompagnamento al lavoro.

Non solo supporto: formazione, sensibilizzazione e prevenzione

Il CAD promuove anche attività di informazione e prevenzione rivolte all’intera comunità: incontri su relazioni, emozioni e socialità; percorsi con personale medico e professionisti della salute sessuale; iniziative contro lo stigma legato alle infezioni sessualmente trasmissibili. Attività di ascolto e formazione saranno portate avanti anche all’interno della Casa circondariale di Lecce, in collaborazione con Antigone.

Un nome che è memoria

Il centro prende il nome da “La Mara”, la prima donna transessuale leccese: una figura controversa ma simbolica, conosciuta per la ricchezza accumulata e, soprattutto, per le discriminazioni e le violenze subite nel corso della sua vita. Un omaggio alla sua storia e alla battaglia quotidiana contro i pregiudizi.

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