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A Ugento un nuovo segretario de La lega di Salvini

“La Lega continua il suo lavoro di radicamento sul territorio lasciando spazio alle forze civiche capaci di dare voce alle comunità del Salento”. Queste le parole del segretario provinciale leghista, Gianni De Blasi, con cui ha conferito l’incarico di segretario della Lega ugentina a Fulvio Viva.

Il nuovo responsabile leghista di Ugento passa così dal “Movimento regione Salento” guidato da Paolo Pagliaro alla Lega di Salvini, guidata in Puglia da Roberto Marti, su cui pende ancora un procedimento giudiziario (legato al voto di scambio e che ha coinvolto diversi esponenti illustri della politica leccese e che ha segnato, di fatto, la fine della carriera politica di Attilio Monosi) per cui è stato chiesto più volte alla Giunta del Senato di pronunciarsi.

Queste le prime parole del nuovo rappresentante cittadino del carroccio:

È con senso di responsabilità che accetto questa nomina di segretario cittadino  Concretezza, perseveranza e ottimismo nel raggiungimento degli obiettivi dovranno accompagnare questo progetto politico, attraverso il raccoglimento delle istanze del territorio e la risoluzione concreta delle problematiche

La prima questione sul tavolo del neo segretario leghista sarà quella della rappresentanza politica cittadina: si schiererà con o contro l’amministrazione appena eletta?

Il covid torna a far paura: a Ugento salgono ancora i contagi

l’andamento dei contagi in Italia

I dati sono fermi all’ultimo report del 12 novembre, ma le conseguenze del focolaio scoppiato a Ugento sembrano non tardare, con la chiusura di due classi delle scuole elementari. Anche il report sottolinea come Ugento sia uno dei paesi più colpiti della provincia, con 1,6 abitanti positivi ogni 1000.

Un andamento che sembra ricalcare il dato nazionale, che certifica l’arrivo della tanto temuta quarta ondata. Un dato che risente anche dell’aumento esponenziale dei test effettuati.

l’andamento dei test

Un dato che deve far riflettere i tanti che sottovalutavano un rischio evidente e che, purtroppo, sta mettendo a repentaglio la salute di tutti i cittadini, oltre che le loro attività economiche.

A Ugento sembra essere attivo un focolaio partito, questa volta, dai più piccoli. E’ proprio per questo motivo che si è deciso per la chiusura di due classi della I. Silone. 

Ad essere incriminato è il periodo di Halloween, in cui sarebbero state organizzate diverse feste per i bambini, occasione in cui il virus avrebbe fatto breccia, trasmettendosi anche ai ai loro genitori, rei di aver abbassato la guardia in un periodo così delicato.

Proprio per questo si moltiplicano gli appelli da parte delle istituzioni, impegnate ad arginare un fenomeno che speravamo ormai alle nostre spalle. 

Dati che zittiscono anche gli ultimi no vax rimasti, oscurati dall’evidenza di un virus che continua a provocare danni gravi quasi esclusivamente nelle fasce non vaccinate della popolazione. 

Report_12.11.2021-Sintesi

É Settimo, ma solo di cognome!

2 titoli nazionali e 9 regionali.

“Uno sport che ha appassionato mio nonno prima, mio padre poi e adesso ci sono io. La possiamo considerare una “malattia” di famiglia. Ci sono nato nelle piste, a due anni e mezzo ero già un addetto ai lavori. Adesso sono sedici anni che faccio parte del mondo dei kart e mi sembra una cosa bellissima. Tutto è partito all’età di due anni. Io su un kart piccolissimo legato con una corda a mio padre. Il destino ha voluto che quella corda si rompesse e ho cominciato a guidare da solo. Allora mio padre ha già intravisto il mio potenziale”.

Il padre, Fausto, è un ottimo maestro e crede molto sul figlio, il nonno è più comprensivo ed entrambi collaborano alla crescita del giovane pilota, che dal canto, suo si lascia guidare con diligenza.

“Nessun programma! O si vince o si vince!”

Nel 2021, primo anno nella categoria KZN Junior, Marco è deciso a portarsi a casa il titolo, e così fa. A Sarno è campione nazionale dopo aver dominato la gara. Non sono bastati un layout ridisegnato della pista e il poco tempo per allenarsi a fermare il nostro campione.

Emerge, dalla nostra chiacchierata che Ugento è provvista di una delle migliori piste del sud, la Pista Salentina, nella quale si gareggiava anche per i mondiali.

Una grande “fortuna” di Marco è l’azienda e gli sforzi, soprattutto economici, che sostiene il padre.

TiesseKart, nome dell’azienda del padre, si occupa di kart a 360 gradi, affitta motori e li mette a punto, allena giovani piloti e permette al giovane karter di poter vivere il proprio sogno!

“Gli investimenti di papà hanno reso la nostra azienda di un certo livello, facciamo tutto da soli e questo ci inorgoglisce molto”

Ogni domenica Marco è in pista, ad Ugento! Questa è la sua casa, la nomina con orgoglio e spera di rimanerci per poter portare in alto il nome del nostro paese.

settimo
Marco che sfreccia in pista.

“Abbiamo l’oro tra le mani e non ce ne rendiamo conto. Abbiamo qui il Team, qui la pista, perché dobbiamo spostarci? STIAMO BENE! ”

 

Marco è molto giovane è aspira al mondiale, ma ancora non vuole fare programmi sul suo futuro. Vive gara per gara cercando sempre di dare il massimo.

Noi gli auguriamo di vincere molti altri titoli e di portare a casa un mondiale finalmente! L’età è dalla sua parte ed è circondato da persone competenti che credono in lui!

Corri veloce Marco e non ti fermare mai!

Di seguito Marco Settimo si racconta negli studi delle Officine Multimediali.

http://youtu.be/ncQ8B0ZerQc

Torna aperto il campo di calcetto di Gemini

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Torna aperto e fruibile a tutti il campo di calcetto di Gemini, a quasi 2 anni dalla sua parziale chiusura, che lo aveva visto disponibile solo il giovedì.

Il campo di calcetto di Gemini, insieme ad altri beni, viene gestito dalla Pro Loco Gemini-T.s.giovanni-Torre Mozza Beach. Purtroppo la mancanza di cartelli o avvisi pubblici non ci permette di condividere con voi lettori il contatto per poter prenotare il campo, che, come pare, sarà aperto a tutti e presidiato dalle 15 alle 18 e dalle 18 alle 22 per coloro che hanno prenotato.

E’ nostro dovere riportare anche le numerose polemiche che hanno coinvolto questo campo nei giorni scorsi, con un gruppo di cittadini che ha aperto una polemiche su diversi profili social, dopo che un gruppo di ragazzi di Gemini è stato pesantemente redarguito per avere la colpa di “giocare a pallone difronte al mercato coperto”.

Preso atto di questa polemica, il presidente della Pro Loco Gemini-T.s.giovanni-Torre Mozza Beach ha proposto una riunione in sede, invitando tutti a non scrivere sui social.

Leggere la natura per ripensare il nostro essere

La peggiore catastrofe è l’allontanamento dalla natura.

Nel mondo la più grande catastrofe è l’essere umano, che essendosi allontanato dalla natura, ha la pretesa di fare di meglio rispetto al suo modello.

Sono convinto che tutte le cosiddette catastrofi naturali, dalle conseguenze disastrose, siano provocate dagli uomini.

Un essere umano, il cui cervello abbia ancora un po’ di spazio libero e non sia già pieno zeppo di tutte le possibili assurdità che gli vengono inculcate, non può tardare a capirlo.

Coloro i quali, sin dall’infanzia, hanno avuto modo di cogliere la perfezione della natura, ammirano il suo modo di procedere e non penseranno mai di poterlo migliorare.

Ogni tentativo in questa direzione è pura e semplice illusione e ogni “successo” è solo apparente ed effimero.

La cosa più importante è saper leggere la natura. Osservarla e chiedersi: sono ben inserito nel ciclo della natura o sono, proprio io, l’elemento che ne turba l’equilibrio? Ho smarrito la strada?

Ogni singolo individuo, non importa se essere umano, animale o pianta, ha un compito da assolvere. Ognuno deve assumersi la responsabilità delle proprie azioni, in ogni momento, in ogni occasione:

solo in questo modo condurrai un’ esistenza responsabile. Se non lo farai ti renderai colpevole nei confronti della natura.

Queste sono le mie profonde convinzioni e il mio atteggiamento interiore: di tutto ciò che faccio la responsabilità è mia, non nei confronti di una comunità, di una chiesa o di un partito, ma nei confronti della natura, che sia albero, animale o ruscello.

Se adotterai questo atteggiamento, anche tu riceverai dalla natura l’energia di cui hai bisogno per agire nel modo giusto. Riceverai la forza, la convinzione e la gioia di vivere, comprendendo il motivo per cui sei al mondo e abbandonando la paura che a lungo ti e’ stata instillata.

La paura è la causa principale delle catastrofi.

A causa della paura si commettono quasi tutti gli errori e nascono le opinioni più assurde. Ecco la causa del disastro che tutti noi stiamo vivendo. Per paura, l’essere umano non si assume le responsabilità che gli spettano. Per paura vive nella stupidità, nell’avidità, nell’avarizia, nell’odio, nell’invidia e nella gelosia.

Uno contro l’altro invece che uno con l’altro.

L’essere umano si è allontanato profondamente dalla natura, diventando il più grande parassita del nostro pianeta. Questo atteggiamento danneggia soprattutto sé stesso: non prova più gioia nel vivere perché non riesce a percepire il naturale scorrere delle cose. Non riesce più a distinguere ciò che è giusto da ciò che è sbagliato.

L’uomo è nemico di sé stesso.

L’irresponsabilità dell’essere umano rispetto ai rischi trova un esempio in Giappone. Qui, i reattori nucleari erano stati progettati per resistere terremoti di magnitudo 8,25 della scala Richter. Nel marzo del 2011, tuttavia, si è verificato un terremoto di magnitudo 9. Diversi reattori sono esplosi rilasciando radioattività nell’ambiente circostante.

Fukushima, radiazioni record in uno dei reattori nucleari danneggiati nel 2011.

Questo ci dimostra che gli uomini fanno ciò che dettano i loro pensieri e le loro teorie, ma nella natura rimangono tante cose che nessuno può immaginare, perché la natura non conosce confini.

Qualunque controllo si pensi di avere su di essa è un illusione.

Osservare i processi della natura non è difficile.

Se ti liberi dal comportamento negativo, il tuo sguardo si apre e la natura ti suggerisce tutto ciò di cui hai bisogno: saranno i tuoi sensi a dirti ciò che è giusto e sbagliato.

Impari a comunicare con l’ambiente in cui vivi e con gli esseri viventi che ti circondano.

Lo impari dalle piccole cose, nel tuo giardino, con i tuoi animali o nella tua fattoria, e poi lo ritrovi nelle grandi, nella tua comunità, nel tuo quartiere oppure dall’aeroplano quando sorvoli l’intero paese.

Ecco che si apre il libro della natura.

Appena te ne renderai conto avrai il compito di impegnarti a favore di ciò che hai riconosciuto come giusto e dovrai segnalare gli errori, impedire che se ne commettano o far sì che vi si ponga rimedio.

Dovrai e potrai integrarti nella perfezione della natura.

A questo scopo dovrai essere disposto a liberarti di tutti i comportamenti scorretti, fossilizzati, da superare, e di tutti i pensieri negativi. Dovrai smaltire i rifiuti che hai nella testa per creare nuovo spazio per l’osservazione e la percezione della natura.

Solo allora capirai che alluvioni, siccità, carestie, epidemie, desertificazioni e incendi devastanti non sono catastrofi naturali, ma logiche conseguenze di comportamenti umani sbagliati nel corso di generazioni.

Allarme ex-ittica. Quello che sarebbe potuto essere e quello che invece è.

ex ittica ugento
La situazione attuale nell’area dell’ex ittica

C’era una volta un fiore all’occhiello dell’economia italiana e Ugentina, un’impianto all’avanguardia, secondo per dimensione in tutta Europa e studiato anche dai giapponesi intenti a replicarlo nel paese del sol levante. Stiamo parlando dell’ ex ittica di Ugento, un’enorme area attualmente abbandonata che si trova nei pressi della marina di Torre Mozza.

Una struttura che attualmente si presenta come un eco mostro incardinato in uno dei punti più belli del Parco Regionale Litorale di Ugento, che periodicamente viene interessata da incendi che rappresentano un vero e proprio pericolo per tutti gli abitanti della zona, con il rischio di nubi tossiche sprigionate dai rifiuti che, periodicamente, vengono riversati in questa zona

Il fatto più clamoroso in tal senso è datato 2011, con un vasto incendio che si propagò in tutta l’area, bruciando una grande quantità di materie plastiche contenute nelle prime vasche dell’impianto. In quel caso si mossero anche i consiglieri di opposizione Angelo Minenna e Carlo Scarcia, di cui riportiamo le dichiarazioni d’allora:

“Più volte abbiamo sollecitato un intervento certo da parte delle istituzioni comunali – sindaco Lecci e assessore all’ambiente Ponzetta per primi – per scongiurare quello che potrebbe profilarsi come un possibile inquinamento atmosferico, con tutte le probabili conseguenze da esso derivanti: danno all’immagine complessiva dell’immagine di Ugento e della sua costa e danno ambientale serio, del territorio, dell’ambiente e della salute dei cittadini”.

Eppure nel tempo non sono mancate le proposte per far rinascere l’ex ittica di Ugento, anche nelle elezioni d 6 anni fa, con il candidato Angelo Minenna che avanzò una proposta concreta in tal senso

 

Ma le proposte avveniristiche non sono arrivate solo da sponde politiche come in questo caso. Nel 2015, nell’ambito del concorso di progettazione per la valorizzazione e la riqualificazione integrata dei paesaggi costieri del comune di Ugento giunse un coraggioso progetto dello studio MUA di Taranto a firma degli architetti Micaela Pignatelli, Ubaldo Occhinegro, Stefano Serpenti, Simona Dentico, che puntavano a trasformare l’are in uno spettacolare parco marino.

ex itticaLa proposta progettuale interessa il sistema litoraneo di Ugento che si sviluppa tra il margine nord del centro abitato di Torre San Giovanni e quello sud dell’area ex ittica di Torre Mozza, riconoscibile come una risorsa di grande valore sia dal punto di vista storico – culturale che da quello naturalistico e paesaggistico, per gran parte, inserite nel perimetro del Parco Naturale Regionale “Litorale di Ugento”, articolandosi in cinque settori della fascia litoranea, quali ambiti e luoghi esemplari, con specifiche esigenze e necessità che vengono affrontate con approcci progettuali diversificati ma che rispondano all’obiettivo generale di riqualificare e risolvere i rapporti tra elementi naturali, artificiali ed insediativi della fascia costiera.ex ittica ugento

La proposta progettuale sviluppa approcci diversificati, riconoscendo all’ambito stesso differenti peculiarità sia per quanto riguarda il contesto che per gli elementi paesaggistici: un litorale “urbano o periurbano”, immediatamente adiacente ai centri abitati, già caratterizzato dalla presenza di spazi ed attrezzature, che lo rendono luogo idoneo per una potenziale riqualificazione ambientale e socio economica, quali Torre San Giovanni, Zona Fontanelle e Torre Mozza; un litorale “naturale”, attualmente privo di attrezzature organizzate ed integrate collettive e sottoposto ad una forte pressione antropica durante la stagione balneare, dotato di un ricco, ma delicato, sistema di aree umide, vegetazione e dune, e fortemente relazionato dal punto di vista percettivo con la presenza dei grandi specchi d’acqua e del mare.ex ittica torre mozza

Il progetto propone un sistema integrato di interventi in grado di rispondere alla complessità dell’area litoranea, coniugando le esigenze di valorizzazione, protezione delle presenze storiche e del paesaggio naturale, e le esigenze di fruizione turistico-ricreativa del sito, facendo fronte alla risoluzione delle problematiche di degrado ambientale. Il progetto si esplicita in un modello integrato di tutela del paesaggio e degli elementi ecologici, predisponendo un sistema che consenta una programmazione attenta e intelligente della fruizione delle spiagge e delle attrezzature turistiche. ex ittica parco litorale di UgentoLa proposta progettuale ha lo scopo di migliorare l’accessibilità e la fruibilità del sistema litoraneo, sempre tenendo conto della necessità di preservare le risorse ambientali e paesaggistiche del luogo, di promuovere uno sviluppo sostenibile delle strutture per il turismo, di coordinare i servizi e l’offerta in un sistema organico sostenibile ed integrato ma non invasivo, e infine, di ridurre i processi di degrado dovuti alla pressione antropica.

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ex ittica parco litorale di Ugento
ex ittica torre mozza
ex ittica ugento
ex ittica

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Un progetto unico, con delle caratteristiche che avrebbero permesso al parco di Ugento di presentarsi come un unicum a livello nazionale.

Il progetto vincitore fu, però, un altro, presentato da PS Architetture di Bisceglie, che non riguardava solo l’ex ittica. Dall’abstract del progetto riportiamo:

Il progetto è risultato vincitore di un concorso di progettazione promosso dalla Regione Puglia e dal Comune di Ugento, individuandolo come uno dei modelli di attivazione dello “Scenario Strategico” del Piano Paesaggistico della Puglia (PPTR) legato alla valorizzazione dei paesaggi costieri, elemento patrimoniale di grande rilevanza per il futuro socioeconomico della regione stessa.

Il progetto ha lo scopo duplice di bloccare i processi di degrado dovuti alla pressione turistica concentrata a ridosso della costa e di valorizzare l’immenso patrimonio naturalistico, rurale e paesaggistico presente all’interno del più ampio Parco Naturale Regionale Litorale di Ugento.

Il Parco è costituito da un sistema dunale e retrodunale misurato da un insieme di canali e bacini di collegamento rappresentando la più estesa area di macchia mediterranea del Salento che però presenta un’ampia serie di criticità: erosione costiera, degradazione degli habitat locali, perdita di bio diversità, salinizzazione dei suoli, eccessivo carico antropico nei mesi estivi.

Il progetto intende coniugare la tutela dell’ambiente con lo sviluppo economico mediante la definizione di un modello di sostenibilità ambientale e la creazione di nuove forme di ecoturismo.

L’obiettivo è promuovere la valorizzazione sostenibile del territorio facendo dialogare istanze antropologiche ed ambientali mediante uno sviluppo bio-economico.

Risolvere la dicotomia tra ambiente ed economia verso un modello di ecologia integrale nel quale far convivere i processi economici e la tutela del paesaggio.

RICOMPOSIZIONE DEL MOSAICO DEGLI HABITAT

Le Aree che compongono il progetto sono state caratterizzate in base alla loro vocazione più evidente e più funzionale per la riconnessione degli habitat e dei sistemi di fruizione del parco.

Il Bacino Rottacapozza sud è sicuramente l’area vocata alla trasformazione in riserva naturale integrale. Gli interventi proposti mirano a rafforzare questa qualità e a facilitare la crescita del carattere naturalistico del bacino. L’eliminazione degli argini costruiti insieme al nuovo disegno delle sponde e alla rinaturalizzazione della duna favoriranno la naturale creazione di un ecosistema ideale per la fauna e la flora.

Intervento comune a diverse aree di intervento è l’inserimento di isolotti naturali galleggianti, realizzati con struttura in bamboo e giunco palustre a guisa di grandi nasse, disegna ed arricchisce il bacino di luoghi ideali per la formazione di habitat naturali per il proliferare della flora e il ripopolamento della fauna spontanea o indotta .

Nel caso dell’area naturale protetta le banquettes di posidonia spiaggiata saranno mantenute in situ in modo da favorire la riduzione dell’erosione della costa, il ripascimento della duna e la nidificazione delle tartarughe.

Il Bacino Suddenna appare come elemento estraneo al nucleo urbano di Torre San Giovanni.

La riconnessione del bacino all’abitato è ottenuta attraverso percorsi e passeggiate pedonali che lo collegheranno al nuovo lungo mare. Il parco urbano acquatico, composto di boschetti termofili, bio-lago, giardini ed orti botanici palustri, diventerà elemento di riequilibrio dei flussi decongestionando l’affaccio al mare,  ridefinirà l’uso e le dinamiche degli spazi urbani redistribuendo i carichi antropici.

L’Area dell’ ex Ittica, fortemente antropizzata ed abbandonata da anni, attraverso uso di linguaggi architettonici mimetici si propone un modello che definiremmo di Decongestione Turistica Controllata, teso a diradare  il carico antropico su larga scala e a spalmare i flussi  stagionali , attraendo tutto l’anno nuove forme di turismo già ampiamente diffuse in tutta Europa.

Il compendio ricettivo viene proposto come una serie di elementi costruiti sparsi, realizzati sulle aree di sedime già fortemente compromesse e ricuciti  da zone completamente rinaturalizzate, in piena  continuità  con il parco, con uso esclusivo di materiali  da costruzione naturali e vegetali, tanto da potersi identificare come vere Architetture Vegetali o Agritetture.

La scelta dei materiali risponde quindi all’esigenza di ridurre l’impatto del costruire sull’ambiente privilegiando l’impiego di materiali, componenti e prodotti regionali, riciclati e riciclabili, atossici, a ricrescita veloce.

L’area denominata “Zona Fontanelle” è caratterizzata da strade carrabili e parcheggi non regolamentati posti a ridosso della fascia dunale che ne compromettono la continuità ecologica. La rinaturalizzazione delle aree liberate e la forte riduzione delle aree impermeabilizzate, faciliteranno la ricucitura della pineta esistente e rafforzeranno il suo ruolo di cintura verde di delimitazione, mitigazione e qualificazione di un’area caratterizzata da costruzioni che connotano fortemente il paesaggio.

I parcheggi saranno delocalizzati e ricollocati in aree adiacenti alle strutture ricettive esistenti.

Progetti spaziali, che avrebbero trasformato l’ex ittica di Ugento in un’attrazione turistica di livello mondiale. Ma che fine hanno fatto questi progetti? Come ha fatto quest’area a diventare così come la vediamo oggi? Sono queste domande da porre all’attuale amministrazione del comune di Ugento.

https://www.youtube.com/watch?v=INW1sMFlgss

MEMORIAL ALVIANO PENNETTA

1° MEMORIAL ALVIANO PENNETTA

La lega navale italiana organizza, per la sezione di Torre San Giovanni, nella la giornata del 5 dicembre prossimo, il primo memorial Alvaro Pennetta con in programma una Gara di Pesca di Fondo col vivo.

Evento in memoria del socio Alviano Pennetta, Presidente emerito e cofondatore della sezione LNI di Torre San Giovanni, scomparso a causa di una male incurabile.

Il memorial, che si svolgerà a Torre San Giovanni prevede due giornate, inizio il 5 dicembre e recupero il 12 dello stesso mese. Di seguito il link per scaricare il REGOLAMENTO COMPLETO per partecipare.

Logo Ufficiale LNI – Torre San Giovanni

Si ricorda, inoltre, che le iscrizioni scadranno entro le 19:00 del 3 dicembre 2021.

Da sempre impegnata nel sociale, la sezione della Lega Navale ugentina si è contraddistinta per i numerosi sforzi fatti sia a livello organizzativo/gestionale del porto e sia per i numerosi eventi svolti per cause di rilevanza sociale e avvicinamento dei giovani verso il mondo marittimo.

Una giornata all’insegna della pesca e del lavoro di squadra. Sullo sfondo mare cristallino e la torre a scacchi di Carlo V, che dal 1565 veglia sulle nostre acque e sui coraggiosi che affrontano il mare e le sue insidie.

Il caratteristico Faro di Torre San Giovanni

La Torre è la costruzione più antica presente nell’itero abitato e costituisce un baluardo anche nell’immaginario collettivo ugentino. Essa divide idealmente la costa montuosa da quella sabbiosa e ci ricorda ogni giorno la grandezza storica del nostro passato.

Un momento utile per riflettere su quello che stiamo facendo ai nostri mari attraverso la pesca e le attività portuali, e, si spera, di crescita e sviluppo collettivo attraverso la sana competizione sportiva.

Coraggio e rispetto, sono queste le caratteristiche che permettono di dominare il mare, amico fraterno ma anche nemico temibile, fonte di vita ma che, spesso, sa essere crudele.

Appuntamento a dicembre allora, lì, dove il cielo incontra il mare!

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