E alla fine arrivarono i soviet. La crisi del commercio a Ugento

In un epoca di demonizzazione della politica e del suo macchiettistico sistema ammetto in età giovanile di aver fatto parte di gruppi politici organizzati. Si parla di 20 anni fa e in questo paese si parlava ancora di politica in piazza e non c’era certo paura di dire come la si pensava. Io dal canto mio ero convinto delle mie idee, al quale a Ugento in molti, ma in particolare uno, mi diceva sempre:

Ci era pe tie turnavine i soviet cu chiutine tuttu!

anonimo perso nel tempo

Mi torna in mente questa citazione, una delle tante e forse l’unica riportabile senza dover scrivere volgarità, quando un giovane ragazzo voleva portare istanze di sinistra alla ribalta dell’opinione pubblica di quei tempi, in cui un sms costava 200 lire e le ricariche dell’Omnitel erano da 5000.

Ma ancor più perplessità mi sovvengono nel notare come coloro che avversavano le mie idee con tali tesi, quasi tutti elettori dell’attuale sindaco di Ugento (quello vero), siano in questo momento sinceramente delusi e chiusi in sè stessi, provando un sincero senso di vergogna nell’assistere a quello che è diventato lo “spazio politico cittadino”.

Una linea di governo caratterizzata ormai da una manifesta amicizia a “sinistra”, più precisamente intesa con la presidente della regione Loredana Capone, di cui il capogruppo di maggioranza Vincenzo Scorrano è degno quadro.

Ed è quindi pensando tutto ciò che oggi guardo a questo paese, in cui i venditori di cartelli affittasi stanno accumulando ingenti fondi oltrefrontiera, realizzando che forse quell’anonimo perso nel tempo non aveva tutti i torti, forse è davvero arrivato il momento dei soviet nostrani che tutto quanto fanno chiudere, in una constatazione che può sembrare azzardata, ma che purtroppo è l’oggettiva realtà restituita dal collage delle vetrine vuote.

Cosa potrà mai dire quindi il capogruppo di maggioranza Vincenzo Scorrano a tutti coloro che in queste attività ci hanno lavorato? Quali sono le tesi con cui vorrà presentarsi a quelli che erano lavoratori ed operai, ragazzi e ragazze che su quel lavoro avevano magari puntato per poter mettere su famiglia, fare figli e continuare a dare un futuro a questo paese. Invece no. Si parla di centinaia di ragazzi che sono dovuti andare via, con il registro AIRE che conta un numero record di iscritti ugentini e il museo di Ugento che continua a dare lavoro esclusivamente a professionisti di fuori paese (solo per citare il caso più eclatante).

Sono in tanti ad aver sognato dei rappresentanti che finalmente potessero rappresentare le istanze tipiche della sinistra storica, basate sui diritti dei lavoratori e sul rispetto delle persone, in un paese che da anni soffre di una depressione economica e morale, dimostrata anche dai recenti dati sulla ricchezza pro-capite del nostro paese, che si conferma al quart’ultimo posto nella provincia nonostante i suoi 13km di costa.

Ci troviamo invece ad avere rappresentanti che continuano a fare favori a “sinistra” pur essendo stati eletti con i voti di destra, con un capogruppo iscritto al partito democratico che continua a essere malvisto dagli assessori di destra della sua stessa maggioranza, che mal digerisce le imposizioni della sua madrina politica, con il benestare del vero capobastone di quelli che una volta si chiamavano “cittadini protagonisti”.

Tutto questo a spese dei cittadini e del futuro del nostro paese, che vede arrivare a compimento le promesse fatte in questi ultimi 20 anni, in cui è mancata una vera programmazione economica del nostro territorio, che ha portato ad una vera e propria desertificazione commerciale del nostro paese.

Pubblicato il bando per aiutare i morosi incolpevoli.

Appena pubblicato sul sito del Comune di Ugento il bando per accedere al fondo morosi incolpevoli che mette a disposizione un aiuto a tutti coloro che stanno avendo problemi a pagare l’affitto.

Possono presentare richiesta per usufruire del contributo:
a) i nuclei familiari che sono in possesso, al momento della domanda, dei seguenti requisiti:
1) Cittadinanza italiana;
2) Cittadinanza in uno stato appartenente all’unione europea purché in possesso di Attestazione anagrafica di cittadino dell’Unione, ai sensi del D.Lgs. n.30 del 06/02/2007 e s.m.i.;
3) Cittadinanza non appartenente all’unione europea purché gli stranieri siano muniti di permesso di soggiorno ai sensi dell’ art. 5 del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, e successive modifiche e integrazioni;
4) Residenza nel Comune di UGENTO in un immobile condotto in locazione;
5) titolarità di un contratto di locazione di edilizia di unità immobiliare ad uso abitativo regolarmente registrato, con esclusione degli immobili appartenenti alle categorie catastali A1, A8 e A9, e residenza nell’alloggio oggetto della procedura di rilascio da almeno un anno;
6) destinatari di un atto di intimazione di sfratto per morosità con citazione di convalida;
7) in possesso di un reddito ISE non superiore ad € 35.000,00 o di un reddito derivante da regolare attività lavorativa con un valore ISEE non superiore ad € 26.000,00;
8) privi della titolarità, del richiedente e di ciascun componente del nucleo familiare, di diritti di proprietà, usufrutto, uso o abitazione su immobile, nel territorio nazionale,
fruibile ed adeguato alle esigenze del nucleo familiare;
9) non aver usufruito di altro contributo per il sostegno alle abitazioni in locazione relativamente all’anno 2020
10)situazione di morosità incolpevole, ossia una situazione di sopravvenuta impossibilità a provvedere al pagamento del canone locativo a ragione della perdita o consistente riduzione della capacità reddituale del nucleo familiare dovuta ad una della seguenti cause:
a. perdita del lavoro per licenziamento, escluso quello per giusta causa;
b. accordi aziendali o sindacali con consistente riduzione dell’orario di lavoro;
c. cassa integrazione ordinaria o straordinaria che limiti notevolmente la capacità reddituale;
d. mancato rinnovo di contratti a termine o di lavoro atipici;
e. cessazioni di attività libero-professionali o di imprese registrate alla C.C.I.A.A., derivanti da causa di forza maggiore o da perdita di avviamento in misura consistente;
f. malattia grave, infortunio o decesso di un componente del nucleo familiare che abbia comportato o la consistente riduzione del reddito complessivo del nucleo medesimo o la necessità dell’impiego di parte notevole del reddito per fronteggiare rilevanti spese mediche e assistenziali;
b) coniugi separati o divorziati che versano in particolari condizioni di disagio economico, come previsto dalla LR. n. 45 del 15/11/2017, art. 6, comma 4, lettera c) e precisamente:
 i genitori separati o divorziati, residenti in Puglia da almeno cinque anni, che vengano a trovarsi in situazione di grave difficoltà economica a seguito di pronuncia dell’organo giurisdizionale di assegnazione della casa familiare e dell’obbligo di corrispondere l’assegno di mantenimento all’altro coniuge;
 disponibilità reddituale inferiore o pari al doppio dell’importo stabilito per l’assegno sociale minimo, determinata da pronuncia dell’organo giurisdizionale di assegnazione della casa familiare e dell’obbligo di corrispondere l’assegno di mantenimento all’altro coniuge;
 non siano assegnatari o comunque non abbiano la disponibilità della casa familiare in cui risiedono i figli, anche se di proprietà dei medesimi coniugi o ex coniugi;
 Possesso delle condizioni di accesso al fondo “morosità incolpevole” previste nel precedente punto 1) del bando;
 è escluso dalla possibilità di usufruire del beneficio il genitore che sia stato condannato con sentenza passata in giudicato per reati contro la persona, tra cui gli atti persecutori di cui al decreto-legge 23 febbraio 2009, n. 11 (Misure urgenti in materia di sicurezza pubblica e di contrasto alla violenza sessuale, nonché in tema di atti persecutori)
convertito, con modificazioni, dalla legge 23 aprile 2009, n. 38, nonché per i delitti di cui agli articoli 570 e 572 del codice penale
REDDITO DI RIFERIMENTO
Reddito ISE non superiore ad € 35.000,00 o reddito derivante da regolare attività lavorativa con un valore ISEE non superiore ad € 26.000,00. L’erogazione del contributo ai beneficiari sarà effettuata in un’unica soluzione ed è condizionata al trasferimento dei fondi da parte della Regione Puglia e comunque successivamente alla effettiva disponibilità delle risorse assegnate.

Scarica subito i moduli per richiedere l’accesso al fondo.

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