“E anche quest’anno il campo lo facciamo l’anno prossimo”

Ugento ancora esclusa dai fondi “Sport e Periferie 2025”

È ormai diventata una malinconica tradizione: a ogni estate che ritorna, i tifosi ugentini attendono speranzosi una notizia che puntualmente non arriva. Parliamo dell’eterno incompiuto: il campo sportivo comunale di via Taurisano. Anche per il 2025, Ugento non rientra tra i comuni ammessi a finanziamento nell’ambito del bando nazionale “Sport e Periferie”, promosso dal Dipartimento per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

A confermarlo è il decreto ufficiale firmato il 15 luglio 2025 dal capo dipartimento Flavio Siniscalchi, che ha approvato l’elenco dei progetti finanziati con una dotazione di oltre 64 milioni di euro sulla linea “A” del programma. Decine di comuni italiani, tra cui molti salentini come Racale, Presicce-Acquarica, Salice Salentino, Andrano, Vernole e Monteroni di Lecce, riceveranno contributi fino a 1,5 milioni di euro per la riqualificazione o realizzazione di impianti sportivi. Ugento no. Ancora una volta, no.

La delusione dopo anni di promesse

La richiesta di finanziamento per la rifunzionalizzazione dell’impianto sportivo di via Taurisano era stata presentata dall’amministrazione comunale, ma non è stata ammessa tra i progetti finanziabili. Una bocciatura che pesa come un macigno, non solo per le ambizioni sportive della città ma anche per l’immagine stessa di Ugento, che vede sfumare l’ennesima occasione per risollevare le sorti di una delle sue strutture più sacrificate. Da anni “in via di ultimazione”, l’arena di via Taurisano è diventata il triste emblema della lentezza amministrativa e della distanza tra promesse elettorali e realtà.

Un copione già visto

Non è la prima volta che il Comune tenta la carta del finanziamento pubblico per cercare di dare nuova vita al campo. Progetti annunciati, render diffusi, dichiarazioni trionfali. Eppure, ogni volta, la storia si conclude allo stesso modo: con un nulla di fatto. Il bando “Sport e Periferie” rappresenta uno dei canali principali per ottenere fondi a favore delle realtà sportive locali, eppure – nonostante le ambizioni dichiarate – Ugento continua a restarne fuori.

Il peso delle scelte (e delle non-scelte)

L’amministrazione comunale, che negli ultimi anni ha investito su altri impianti (non senza polemiche per i risultati ottenuti, come nel caso del campo di Fontanelle o del padel), sembra incapace di portare a termine un’azione incisiva su un impianto cardine come quello di via Taurisano. E questo accade mentre altre città salentine, forse più attente, più rapide o semplicemente più brave a progettare e a dialogare con gli enti sovracomunali, portano a casa fondi fondamentali per lo sviluppo del territorio.

Lo sport come diritto, non come vetrina

Per i tifosi dell’Ugento Calcio, l’esclusione dai fondi 2025 significa un’altra stagione a inseguire un sogno che si allontana: quello di vedere la propria squadra giocare in un impianto degno della categoria e della passione del pubblico. Per i più giovani, significa non avere un luogo all’altezza dove formarsi e crescere. Per l’intera comunità, è l’ennesimo segnale che lo sport, a dispetto dei proclami, non è ancora considerato una priorità strategica e sociale.

E allora, come ogni estate, ci si rimbocca le maniche, si ritinteggiano due gradoni, si chiudono gli occhi, si abbassa la testa e si spera nel prossimo anno. Come se il tempo, da solo, potesse risolvere ciò che la politica continua a rinviare.

Intanto, il campo resta lì. Incompleto. Silenzioso. Un monumento allo sport che poteva essere e che forse, chissà, sarà. Ma non quest’anno. Anche quest’anno, il campo si farà… l’anno prossimo.

Il campo di padel di Ugento non riaprirà

È con un senso di profonda amarezza e indignazione che apprendiamo la notizia che ormai era nell’aria: il campo di Padel di Ugento, un luogo che poteva rappresentare il cuore pulsante della nostra comunità sportiva, non riaprirà mai più le sue porte. Dopo aver letto l’articolo pubblicato su ozanews.it, è passato più di un anno e solo ora iniziano a circolare notizie ufficiose circa la sorte del campo di Padel di Ugento che a quanto pare non riaprirà più per le ingenti spese occorrenti alla sua risistemazione.

Sono stati spesi centinaia di migliaia di euro per la costruzione e il rinnovo del campo di Padel di Ugento. Si tratta di una somma incredibilmente ingente, che dovrebbe aver portato a un’infrastruttura sportiva di prim’ordine, accessibile a tutti i cittadini e un punto di orgoglio per la nostra comunità.

Tuttavia, la realtà è ben diversa. Nonostante questi enormi investimenti, il campo di Padel è rimasto chiuso e in stato di abbandono. Le promesse di un futuro radiante per gli amanti di questo sport sono state tradite, e i cittadini di Ugento sono stati privati di un luogo di aggregazione, di divertimento e di competizione.

una foto dall’alto del campo di padel di Ugento

La Mancanza di Giustificazioni Plausibili

Ciò che rende ancora più inaccettabile questa situazione è la mancanza di spiegazioni chiare e plausibili da parte delle autorità competenti. Come cittadini di Ugento, abbiamo il diritto di sapere come e perché un progetto così ambizioso e costoso sia stato abbandonato.

Non possiamo accettare il silenzio come risposta. È nostro dovere esigere trasparenza e responsabilità da parte delle istituzioni che gestiscono le risorse pubbliche. Chiediamo che venga condotta un’indagine approfondita per fare chiarezza su come siano stati spesi i fondi e perché il campo di Padel non sia stato aperto al pubblico come previsto.

Questa situazione va oltre l’aspetto finanziario. Il campo di Padel era un luogo dove le persone potevano praticare uno sport sano, socializzare e creare legami all’interno della comunità. La sua chiusura ha un impatto negativo sulla salute fisica e mentale dei cittadini, oltre a togliere un’opportunità di sviluppo e crescita per i giovani.

Il campo di Padel di Ugento rappresentava una promessa di crescita e sviluppo per la nostra città. La sua chiusura è un tradimento delle aspettative dei cittadini e una violazione della fiducia che abbiamo riposto nelle istituzioni. Non possiamo rimanere in silenzio di fronte a questa ingiustizia. Dobbiamo lottare per il ripristino del nostro campo di Padel e per una maggiore responsabilità nell’uso dei fondi pubblici.

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