Un posto che vale molto più di un semplice parcheggio

Essere mamma significa affrontare mille piccole sfide quotidiane, alcune più leggere, altre decisamente più impegnative. Una di queste, che può sembrare banale a chi non la vive, è trovare un parcheggio adeguato quando ci si reca al supermercato con un passeggino e un bambino piccolo.

A Ugento, come dappertutto, esistono i parcheggi rosa, pensati proprio per agevolare le mamme e le famiglie con bambini, e i parcheggi per disabili, fondamentali per garantire a chi ha difficoltà motorie di vivere la propria quotidianità con dignità e serenità. Eppure, troppo spesso, mi capita di arrivare e scoprire che quei posti speciali sono già occupati… da chi speciale non è, e da chi bambini piccoli non ha.

Persone perfettamente autonome, senza passeggini né disabilità, che pur di parcheggiare vicino all’entrata si appropriano di spazi che non gli spettano. È un gesto di maleducazione e mancanza di rispetto, che può sembrare piccolo ma in realtà pesa tantissimo su chi si ritrova costretto a fare giri infiniti o a parcheggiare lontano, con un neonato in braccio o un passeggino da spingere.

Il parcheggio rosa non è un capriccio: è un diritto alla sicurezza e alla praticità. E il parcheggio per disabili non è una comodità: è una necessità imprescindibile. Difendere questi spazi significa difendere la civiltà di una comunità intera.

Per questo, da mamma, rivolgo un appello: rispettiamo i parcheggi dedicati. Un piccolo gesto di correttezza da parte di ognuno di noi può rendere la vita degli altri molto meno complicata. E ricordiamoci che dietro ogni striscia rosa o blu c’è una storia, una famiglia, una difficoltà reale.

Ugento è una comunità viva, solidale e accogliente: dimostriamolo anche nei gesti quotidiani, a partire da un semplice parcheggio.

Ancora ombrelloni selvaggi a Torre San Giovanni

Buongiorno, sono un abitante di Torre San Giovanni che ama passeggiare in spiaggia al mattino. Come ogni anno, mi dispiace constatare l’inciviltà di alcuni bagnanti, che in questa occasione mi viene da definire più che altro “occupanti”.
Mi riferisco alla cattiva abitudine di lasciare ombrelloni e sdraio montati in spiaggia per tutta la notte, così da trovarseli già pronti la mattina successiva. Quest’anno si è fatto addirittura un passo avanti, si è lasciato in spiaggia anche un tavolo con 4 sedie, come potete vedere dalla foto allegata.
Questa foto è stata scattata in data 28 giugno, all’altezza del spiaggia libera di fronte al campeggio.
Questo comportamento, purtroppo molto comune ogni anno, oltre a essere incivile e scorretto è illegale, e viene punito dalla legge.
Lasciare l’ombrellone in spiaggia assicurandosi così il posto migliore il giorno successivo è considerato infatti occupazione illegale del demanio pubblico.
Sulla spiaggia libera non si possono lasciare materassini, lettini o ombrelloni per un tempo prolungato. Si rischia addirittura il sequestro degli oggetti da parte delle forze di polizia.
Nella recente ordinanza balneare 2022 della Regione Puglia, all’articolo 4, punto J si legge:
Sulle aree demaniali marittime della costa pugliese, è VIETATO: lasciare sulle spiagge libere, oltre il tramonto del sole, ombrelloni, lettini, sedie sdraio, tende o altre attrezzature comunque denominate;
Basterebbe un po’ più di attenzione da parte dei gestori, e un buona dose di senso civico da parte dei bagnanti.

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