Giuseppe Carafa è campione italiano dei pesi leggeri di pugilato

Sabato 18 novembre è stata una serata memorabile per il mondo del pugilato italiano, con Giuseppe Carafa che ha conquistato il titolo italiano dei pesi leggeri battendo Pasquale “Puma” Di Silvio al Pala Ventura di Lecce. L’incontro, che ha avuto luogo come gran finale della serata di pugilato denominata Fight Clubbing, è stato organizzato dal Team Rosanna Conti Cavini e trasmesso anche su DAZN, attirando l’attenzione degli appassionati di boxe in tutto il paese.

Giuseppe Carafa, pugile e allenatore di Ugento nella provincia del Salento, si è presentato sul ring con un record personale di 16 vittorie, 6 sconfitte e 2 pareggi, accompagnato dal tecnico storico Francesco Stifani e dal preparatore Matteo Diddi. Due anni fa, Carafa ha raggiunto il culmine della sua carriera diventando campione europeo dei pesi leggeri Ibo, e da allora ha focalizzato tutti i suoi sforzi per competere per il titolo italiano. Il suo avversario, Pasquale Di Silvio, un pugile romano professionista dal 2007, vantava un solido record di 23 vittorie, 11 pareggi e 3 sconfitte.

Il match è stato un’autentica battaglia, con entrambi i pugili che si sono impegnati senza risparmio, offrendo agli spettatori un combattimento pieno di intensità e determinazione. Dopo dieci riprese avvincenti, il verdetto è stato raggiunto per Split Decision, con i punteggi di 96-95, 96-95 e 95-95 a favore di Giuseppe Carafa. Il pugile di Ugento è così salito sul gradino più alto del podio, laureandosi Campione Italiano dei Pesi Leggeri.

Nonostante le sfide psicofisiche e lo stress che Carafa ha dovuto affrontare nei mesi precedenti all’incontro, ha dimostrato una straordinaria resilienza e determinazione. In un post sui social media, il neo-campione ha dichiarato:

“Non sarò qui a trovare alibi, ma chi mi conosce lo sa, che questo match non avrei dovuto disputarlo… sotto una pressione psicofisica che negli ultimi mesi mi ha ridotto al massimo dello stress e della fatica.”

Le parole di giuseppe carafa

Carafa ha ringraziato il suo avversario, Pasquale Di Silvio, definendolo una persona eccezionale che ha creduto fino all’ultimo, rispondendo colpo su colpo. La vittoria di Carafa rappresenta non solo un trionfo personale, ma anche un riconoscimento del suo impegno, della sua dedizione e delle sue capacità nel mondo del pugilato italiano. Ma rappresenta anche l’ennesima vittoria per il suo tecnico Francesco Stifani e la BeBoxe di Copertino, senza dimenticare la ASD Terra d’Otranto, da sempre la prima casa dei fratelli Carafa e del capostipite Totò, il primo ad aver creduto nelle doti di questo fantastico campione.

i fratelli Carafa con la cintura appena conquistata.

Una citazione d’obbligo va infatti anche al minore dei Carafa, Antonio, che ha accompagnato il fratello all’angolo con una vemente passione che è riuscita a trasmettere anche a Giuseppe nei momenti più critici del march. Una presenza costante che ha permesso al campione salentino di raggiungere quel livello di concentrazione necessario per combattere incontri di questo calibro.

Non sarò qui a trovare alibi, ma chi mi conosce lo sa, che questo match non avrei dovuto disputarlo…sotto una pressione psicofisica che negli ultimi mesi mi ha ridotto al massimo dello stress e della fatica, per una serie di problemi che, secondo qualcuno, avrebbero dovuto ostacolarmi o magari “allontanarmi” dalla boxe che conta. Ed invece a testa bassa e dopo una vera e propria guerra sono di nuovo qui, in cima.

Ringrazio Pasquale, persona eccezionale che ci ha creduto fino all’ultimo rispondendo colpo su colpo.

Ringrazio papà, sempre e comunque vicino, sempre vero uomo di sport, al quale devo ogni titolo.

Francesco, al quale chiedo scusa di non aver “risposto” bene ai comandi come ho sempre voluto fare. Continueremo a lavorare, qualunque sia l’obbiettivo, sportivo e non, non tralasciando nulla..ci capiamo con poco!

Grazie Carmine, mi hai visto crescere, e questa volta mi hai visto soffrire come non mai…sei un uomo eccezionale e un uomo d’angolo magnifico.

Ringrazio Margherita e mio Fratello Antonio, angeli custodi anche durante il taglio del peso. Sono delle certezze ed io non smetterò mai di essergli grato.

Il team Cavini tutto, Rosanna, Monia, Fabrizio, che crede sempre in me e con i quali c’è ormai un legame familiare.

Mamma, sempre dolce e in apprensione.

Il dottor stregone Francesco Lampredi che ha fatto un altro miracolo!

In fine ma solo nella lista, ringrazio Matteo Diddi @diddi_pt persona con la quale ormai condivido successi preoccupazioni e gioie, perché so sempre che lui c’è ed è pronto a capirmi.

Reazioni anche nella politica ugentina, con gli assessori Ozza e Congedi che hanno festeggiato il campione sui social

Prima di questa emozionante sfida, il pugilato italiano aveva vissuto un altro momento di grande rilevanza con Luca Rigoldi che è diventato il nuovo campione WBC Internazionale dei Pesi Piuma, battendo Luis Millan. Il pugilato italiano continua a regalare emozioni, con prossimi incontri da non perdere, come quello tra Kevin Lele Sadjo e Giovanni De Carolis e quello tra Emiliano Marsili e Gavin Gwynne, che promettono spettacolo e adrenalina per gli appassionati di questo nobile sport.

O vinco o imparo, Giuseppe Carafa si racconta a OzanTalk

“O vinco o imparo”, questo è Giuseppe Carafa, boxer di 27 anni cresciuto a Ugento, ospite negli studi delle Officine Multimediali

Contrariamente a quello che si potrebbe pensare Giuseppe Carafa, che può vantare ben quattro titoli, due nazionali e due internazionali, si è mostrato come un ragazzo comune che fa del sacrificio il suo punto di forza.

Giuseppe Carafa con le quattro cinture vinte nel corso della sua carriera.

“Voglio il mondiale”. Determinato a raggiungere i suoi obiettivi Carafa punta sempre al massimo e non nasconde la sua voglia di voler puntare ad un titolo mondiale, rafforzato dal fatto che la sconfitta nel suo ultimo incontro gli ha permesso di capire di avere tutte le carte in regola per ottenere questo titolo. 

“Da un lato hai a che fare con la tua famiglia, dall’altro è il tuo coach”. Nella vita privata Giuseppe condivide la sua passione con tutta la famiglia, che ruota tutta intono a questo sport. Il padre Salvatore, ex-pugile, allenatore e mentore, insieme ad Antonio, fratello, collega e mental coach sono i suoi inseparabili compagni di viaggio. Ci ha raccontato di come sia difficile ma possibile scindere i ruoli e rapportarsi in modo costruttivo in tutti e due i campi.

Con entrambi gode di un ottimo legame, grazie, appunto, alla grande forza d’animo che lo contraddistingue e l’intelligenza che lo porta a diversificare le figure a casa e sul ring.

É uno sportivo e come tale segue con regolarità allenamenti e dieta, ma, come tutti, si concede qualche bicchiere di vino, solo in off season. “Sono una persona a cui piace festeggiare”

Traspare inoltre come non sia solo un combattente poco informato, Giuseppe infatti, raccontandosi, rivela le sue conoscenze scientifiche nel campo motorio, implementandole nei suoi allenamenti per migliorare lo sviluppo del proprio corpo e della sua tecnica personale. 

Il nostro amico ha anche altri sogni nel cassetto. Oltre a voler vincere un titolo mondiale ha espresso la volontà di voler un giorno allenare, “Voglio aprire un Bullet Team a Ugento”.

Noi abbiamo le palestre nel Salento. Il mio sogno è aprire un Bullet Team a Ugento, perché ho visto i contesti che vive la palestra, i disagi, i problemi, i ragazzi che cercano rifugio nella palestra di pugilato, e sono convinto di poter dare il mio contributo non solo a questo sport ma anche alla comunità! Aprendo una palestra nel mio paese e curando tante piaghe, che affliggono tanti paesi, ma Ugento in modo particolare.

Il forte rapporto con la propria terra natia, il Salento e in particolare Ugento, lo stimolano a migliorare se stesso e ciò che lo circonda. Infatti, Giuseppe crede fortemente nello spirito educativo dello sport, in particolare degli sport da combattimento, “Ti porta all’equilibrio”. A suo modo di vedere migliorano il benessere psicofisico e sociale di chi lo pratica. Gli allenamenti costanti, la dieta ferrea e la necessaria determinazione a raggiungere dei risultati, portano i giovani che si approcciano a questo tipo di sport, a gestire meglio i propri impulsi, permettendogli di gestire  con più controllo le proprie emozioni. 

I colpi duri sul ring insegnano ad affrontare quelli ancor più duri della vita!

Il sogno di trasmettere alle future generazioni le sue conoscenze e la sua esperienza attraverso l’allenamento e l’insegnamento della boxe e della pratica sportiva è forte e siamo sicuri che raggiungerà anche questo obiettivo.

Giuseppe è un vincente in tutti i sensi, un uomo, un atleta e un vero salentino, che porta in alto il nome della sua terra. Orgoglioso e determinato, è un esempio da seguire. 

Siamo convinti che ci e si regalerà altre vittorie ed emozioni attraverso i suoi guantoni e la sua voglia di essere protagonista per sé e per chi lo circonda.

Buona fortuna Giuseppe!

https://youtu.be/SovU2IkjrRE
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