Cuore amico a Ugento per Kristofer

Trasmettiamo il comunicato stampa

È festa ogni volta in cui si riesce a regalare un sorriso ad un bambino, è festa quando si riesce a dare  un po’ di sollievo ad una famiglia che giornalmente affronta problemi importanti senza mai perdere la speranza.

A Ugento è stata una domenica di festa perché Cuore Amico con il suo presidente Paolo Pagliaro in prima fila ha consegnato a Kristofer, un bambino speciale, nato prematuramente e dimesso con la diagnosi di tetraparesi spastica, l’auto attrezzata utile agli spostamenti del bambino e della sua meravigliosa famiglia formata dalla sorellina Sofia, da mamma Deborah e papà Stefano.

“Sono contentissimo come ogni volta che riusciamo ad aiutare un bambino speciale, come ogni volta che una nuova famiglia entra nella nostra grande famiglia, perché Cuore Amico è questo: una grande famiglia. – Ha detto il Presidente Paolo Pagliaro – È importante riuscire ad aiutare queste famiglie che portano avanti con dignità problemi così pesanti, per loro sapere di non essere soli è basilare. E come ripeto sempre e amo farlo: donare fa rima con amare. Basta guarda questa bellissima famiglia e il sorriso del piccolo Kristofer per capire l’importante della parola donare. Ogni volta proviamo le stesse emozioni, belle, forti, uniche ed ogni volta per noi è sempre un punto di partenza verso nuovi obiettivi. Oggi – ha concluso Pagliaro – consentitemi un pensiero per un altro bambino speciale che faceva parte ormai della nostra famiglia a cui dovevamo donare l’auto tra pochi giorni, il piccolo Dylan adesso è un angelo, non è più tra noi, a lui dedichiamo anche questa bellissima giornata”.

La cerimonia di consegna è avvenuta presso la cattedrale Maria SS Assunta in Cielo alla presenza di Don Michele che ha benedetto la macchina che la famiglia di Kristofer adesso potrà utilizzare effettuare per ogni trasporto con più semplicità rispetto al passato. 

Inoltre c’è stata anche la sorpresa delle classi 1^ A, 2^ A, 3^ A e 5^ A dell’Istituto Comprensivo Milani di Ugento che hanno donato a Cuore Amico il ricavato di una raccolta fondi, un bel gesto ed un bel segnale di solidarietà.

Pagliaro vuole far tornare lo Zeus ad Ugento, in un museo chiuso da anni.

Pubblichiamo interamente la nota del consigliere regionale.

«C’è un’intera comunità, quella di Ugento, che attende di poter riavere “a casa”, nel suo Museo archeologico, la “sua” statua bronzea di Zeus. Sono passati 60 anni esatti dal rinvenimento di questo reperto straordinario, simbolo della civiltà messapica, e Ugento chiede di poterlo esporre con tutta la cura del caso, facendone la punta di diamante delle sue collezioni archeologiche. È un’istanza che condivido, perché credo che la valorizzazione di un monumento tanto importante e identitario debba avvenire laddove fu ritrovato, in accordo con il Museo archeologico di Taranto dove ora è conservato. Perciò ho proposto una esposizione condivisa, e già a maggio scorso ho presentato una richiesta di audizione per discutere di questa ipotesi, mettendo intorno al tavolo della Regione il Comune di Ugento e il MarTa, le due parti in causa, che trarrebbero solo giovamento dalla condivisione di questo tesoro.
In attesa di quest’audizione, ho presentato un’interrogazione urgente all’attenzione dell’assessore alla Cultura Bray, affinché si faccia promotore di questa iniziativa, con la sensibilità che gli è propria.
Lo Zeus saettante, scolpito nel 530 a.C., dopo un complesso restauro entrò a far parte della collezione del Museo archeologico di Taranto, dove soltanto nel 2016, dopo un lungo oblio, ha trovato collocazione degna ma non centrale fra le numerose collezioni di eccezionale valore del museo. La mia idea è che la statua, come già avvenuto tra il 2002 e il 2004, possa tornare in mostra nel museo di Ugento, al posto della copia in materiale plastico esposta al pubblico. Così la città messapica, orfana del suo tesoro archeologico, potrebbe avere l’opportunità di esporre l’originale almeno per alcuni mesi all’anno, per farne il principale attrattore del suo ingente patrimonio archeologico.
È una proposta che mira alla massima promozione di un bene tanto prezioso, e sono certo che potrà trovare d’accordo tutti gli interessati, restituendo ad Ugento l’orgoglio della maternità del suo Zeus saettante».

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