LA GUARDIA COSTIERA SANZIONA E SEQUESTRA 300 Kg DI PRODOTTO ITTICO ILLEGALE 

Prosegue senza sosta l’attività di controllo della Guardia Costiera di Otranto volta a verificare la regolarità nella filiera commerciale dei prodotti ittici, a garanzia del rispetto della normativa a tutela della sicurezza del consumatore. 

Nella giornata di ieri, gli uomini in servizio presso gli uffici marittimi di San Cataldo e San Foca hanno riscontrato delle irregolarità presso un centro di distribuzione di prodotti ittici, intento alla commercializzazione degli stessi, che dal controllo sono risultati essere privi di idonea documentazione e della prevista etichettatura. Elementi fondamentali alla ricostruzione della relativa tracciabilità, con cui la normativa di settore riconosce ad ogni consumatore il diritto ad essere adeguatamente informato sulle caratteristiche del prodotto ittico acquistato sul banco frigo o presso una pescheria oppure consumato al ristorante.

Gli “angeli del mare” hanno sottoposto a sequestro 300 kg. di prodotto ittico, suddiviso in pesci, molluschi e crostacei, comminando al titolare dell’attività commerciale una sanzione amministrativa di euro 1500,00. 

Non sono sfuggite al controllo della Guardia Costiera neanche le irregolarità accertate presso un’attività di ristorazione, il cui titolare è stato sanzionato con una sanzione di euro 1500,00 ed il sequestro dei prodotti ittici rinvenuti, per i quali non è stato in grado di fornire informazioni sull’acquisto, provenienza, cattura e tipologia. 

In questo intenso periodo estivo, la Guardia Costiera di Otranto raccomanda a tutti i consumatori di acquistare e consumare prodotto ittico adeguatamente tracciato presso fornitori regolarmente autorizzati ed in possesso delle prescritte autorizzazioni sanitarie e commerciali.

Maxi sequestro da 12 milioni alla criminalità organizzata nel Salento

La DDA di Lecce sferra un nuovo colpo alle organizzazioni criminali salentine. Questa mattina le Fiamme Gialle del GICO, lo SCICO e la Squadra Mobile di Lecce hanno eseguito un sequestro preventivo di beni per circa 12 milioni di euro, proseguendo l’operazione che lo scorso 20 novembre aveva portato a 35 arresti.

Nel mirino degli investigatori sono finiti i proventi del traffico di droga, reinvestiti attraverso un elaborato sistema di società, pub e ristoranti nel territorio salentino. Le indagini hanno fatto emergere due associazioni criminali radicate a Lecce e nel basso Salento, guidate rispettivamente da P.A.M. e G.S. da una parte, e da C.G e R.C. dall’altra, tutti con precedenti penali.

Al centro del sistema di riciclaggio, secondo gli inquirenti, c’era un noto commercialista salentino, attualmente in carcere, che aveva messo in piedi una rete di cooperative intestate a prestanome. Attraverso queste società veniva “ripulito” il denaro proveniente dal traffico di stupefacenti, anche con trasferimenti all’estero, eludendo i controlli antiriciclaggio.

Il meccanismo era ben collaudato: ingenti somme in contanti venivano versate sui conti correnti delle cooperative per poi essere utilizzate per pagare finti stipendi ai familiari dei detenuti, con importi che raggiungevano anche i 2.500 euro mensili. Parte del denaro serviva anche per l’acquisto di auto di lusso destinate ai pregiudicati o ai loro familiari.

La svolta nelle indagini è arrivata lo scorso 21 dicembre, quando il Tribunale del Riesame di Lecce ha confermato le misure cautelari in carcere riconoscendo la sussistenza del reato associativo di stampo mafioso. Le organizzazioni colpite sono riconducibili al clan Pepe-Briganti e al gruppo Penza, storicamente legati alla Sacra Corona Unita nel territorio salentino.

“Le attività odierne assestano un altro duro colpo alle organizzazioni criminali”, hanno sottolineato gli investigatori, evidenziando come l’operazione miri a privare i clan delle risorse finanziarie ed economiche acquisite illecitamente. L’indagine si inserisce in una più ampia strategia della Procura di Lecce volta a contrastare i tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nel tessuto imprenditoriale sano dell’economia locale.

Le accurate indagini patrimoniali hanno permesso di ricostruire il patrimonio di ciascun indagato, dimostrando l’evidente sproporzione rispetto ai redditi dichiarati. Il sequestro ha colpito beni, denaro, società e altre utilità nella disponibilità degli indagati, molti dei quali attualmente detenuti, anche quando intestati a prestanome o società di comodo.

Scoperto un carico di olio d’oliva senza etichettatura a Ugento

Nella località di Torre Mozza di Ugento, un’attività di controllo ha portato alla luce un’inquietante scoperta riguardante un autocarro carico di olio d’oliva privo di etichettatura.

L’operazione è stata condotta con successo dai finanzieri della Tenenza di Casarano, che hanno arrestato il camion e denunciato due individui, entrambi residenti a Cerignola, che stavano tentando di vendere 155 lattine contenenti ben 775 litri di olio d’oliva di provenienza sconosciuta.

Gli agenti delle forze dell’ordine sono stati allarmati dalla mancanza di indicazioni relative all’origine del prodotto e dalle modalità di trasporto sospette. Oltre a ciò, il tentativo di vendere un olio d’oliva non etichettato ha sollevato ulteriori dubbi sulla qualità e la tracciabilità del prodotto stesso.

Non volendo lasciare nulla al caso, i finanzieri hanno effettuato approfonditi controlli sulla provenienza delle 155 lattine di olio, avvalendosi della collaborazione dei funzionari del Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione dell’Azienda Sanitaria Locale (ASL). Questa sinergia ha permesso di acquisire ulteriori informazioni fondamentali per capire la situazione e prendere misure adeguate.

Una volta ottenuti tutti i dati necessari, i finanzieri hanno deciso di procedere al sequestro amministrativo delle 155 lattine contenenti l’olio d’oliva non etichettato. L’olio è stato posto sotto custodia per evitare ulteriori rischi per i consumatori, poiché la sua provenienza e le sue caratteristiche non erano state chiaramente definite.

Ma il sequestro non è stata l’unica azione intrapresa. I responsabili di questo tentativo di commercializzazione di prodotti privi di etichettatura sono stati segnalati alle autorità competenti, che ora si occuperanno dell’indagine e delle eventuali conseguenze legali.

L’etichettatura dei prodotti alimentari è un aspetto fondamentale per la sicurezza dei consumatori e per garantire la qualità dei prodotti stessi. Essa fornisce informazioni cruciali sulla provenienza, sugli ingredienti utilizzati e sulle caratteristiche nutrizionali dell’olio d’oliva, o di qualsiasi altro prodotto alimentare, consentendo ai consumatori di effettuare scelte consapevoli e informate.

L’assenza di etichettatura non solo costituisce una violazione delle normative vigenti, ma solleva anche seri dubbi sulla provenienza del prodotto, i metodi di produzione impiegati e la sua genuinità. Senza queste informazioni essenziali, i consumatori sono esposti a potenziali rischi per la salute e potrebbero essere vittime di pratiche commerciali sleali.

Questo caso dimostra l’importanza della vigilanza da parte delle autorità competenti per garantire che tutti i prodotti alimentari immessi sul mercato rispettino le leggi e le norme in vigore. Solo attraverso il rispetto delle norme di etichettatura e tracciabilità è possibile garantire che i consumatori possano godere di prodotti alimentari sicuri, autentici e di qualità.

Le forze dell’ordine e le autorità preposte al controllo del mercato devono continuare a lavorare istantaneamente per proteggere i consumatori e preservare l’integrità del settore alimentare. Solo attraverso una stretta cooperazione tra le varie istituzioni sarà possibile contrastare efficacemente la diffusione di prodotti non conformi e salvaguardare la salute e il benessere dei consumatori.

In conclusione, questo episodio ci ricorda l’importanza di essere vigili nei confronti dei prodotti che acquistiamo e di sostenere l’attuazione di misure di controllo adeguate. La tracciabilità e la qualità dei prodotti alimentari sono aspetti che non possiamo trascurare, poiché sono alla base della nostra sicurezza e del nostro benessere.

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