L’informazione, si sa, può essere di molti tipi. Negli ultimi anni, complice l’invasione di internet nelle nostre vite, si è riscoperto l’importanza di quella iperlocale.
Cos’è l’informazione iperlocale? È quella che riguarda un’area molto circoscritta di territorio, che può essere un solo paese o anche un singolo quartiere quando si parla di grandi città. Se ne è riscoperta l’importanza quando si è osservata la sua straordinaria capacità di penetrazione soprattutto presso chi non è solito leggere dei quotidiani o informarsi attraverso media “tradizionali”.
Perché? Perché l’informazione iperlocale è di tutti coloro i quali vivono quel territorio, a qualsiasi titolo. È di chi lo amministra, perché può misurare in maniera immediata il gradimento dell’opinione pubblica sul proprio lavoro. È di chi il territorio lo frequenta saltuariamente o vive lontano, perché permette di stabilire un legame che va oltre la presenza fisica. Soprattutto, è di chi quel territorio lo abita e lo vive, perché mette al centro dell’attenzione tutto quello che nella normale narrazione fatica a trovare spazio.
Fin dalla sua nascita, Ozanews (come è espresso anche nel nome) si è posto come un riflettore acceso sulla vita di Ugento. Raccontandone luci e ombre, ha sempre voluto portare alla ribalta le sue storie, belle e meno belle, per dare voce anche a chi non l’aveva. Il progetto Ozanews oggi si evolve con una redazione e una veste completamente rinnovati, per essere ancora più vicini a Ugento e ai suoi abitanti.
Ozanews non può esistere senza i suoi lettori, che possono e devono essere i protagonisti: segnalateci tutto quello che on va, lasciateci essere i vostri portavoce, parlate con noi, apriteci le vostre case, i vostri locali, le vostre botteghe.
Facciamo vedere a tutto il mondo che Ugento è molto di più di quello che le cronache raccontano, disegniamo insieme un nuovo scenario agli occhi di chi non ci conosce o si è fatta tutta un’altra idea di noi. Ozanews siamo noi, ma siete anche tutti i voi. Aspettiamo i vostri contributi, nel frattempo ci auguriamo che vi piaccia leggere il nostro giornale, almeno quanto piace a noi realizzarlo. Buona lettura.
Via libera al nuovo monumento dell’ emigrante con la determina N°. 276 DEL 09/12/2021 della giunta comunale del Comune di Ugento con oggetto:
REALIZZAZIONE DI UN MONUMENTO ALL’EMIGRANTE SU PIAZZA POMPEO COLONNA, IN UGENTO. APPROVAZIONE PROGETTO.
Queste le motivazioni del progetto da 50.000 euro:
in questo contesto, furono tantissimi i cittadini di Ugento, ad esser interessati dal fenomeno migratorio: ad accomunare quanti espatriarono durante questo periodo, furono i sentimenti a cui si accompagnava la partenza, ma anche i pregiudizi e il duro lavoro che poteva costare anche la vita; a tenere vivo il ricordo di tale fenomeno, che ha interessato prevalentemente il Meridione d’Italia, hanno contribuito le associazioni culturali, di mutuo soccorso, di assistenza e di servizio, costituitesi nel corso di oltre un secolo per supportare i nostri connazionali tra integrazione e memoria; nella Città di Ugento, dal 2007, tanti concittadini, accomunati da questa esperienza e reduci da tale fenomeno, costituirono una locale Sezione, denominata “Ugento, Gemini e Marine” dell’Associazione “Emigranti”;
le note protocollo n. 2534 del 09/02/2015 e n. 22036 del 16/10/2020 attraverso le quali la locale Sezione “Ugento, Gemini e Marine” dell’Associazione “Emigranti”, chiedeva all’Amministrazione Comunale di favorire la realizzazione di un Monumento all’Emigrante
estratto della delibera.
Ecco allora la delibera:
DELIBERA
DI ACQUISIRE le premesse quali parti integranti e sostanziali del presente provvedimento;
DI APPROVARE il progetto per la “REALIZZAZIONE DI UN MONUMENTO ALL’EMIGRANTE”, redatto dall’Ing. Massimo Luciano TOMA, ripartito secondo il seguente quadro economico: A LAVORI: a1 Importo lavori € 3.399,27 a2 Importo forniture € 32.000,00 a3 Oneri per la sicurezza (non soggetti a ribasso) € 700,00
Totale importo lavori e forniture, compresi oneri per la sicurezza (a1+a2+a3) € 36.099,27
B SOMME A DISPOSIZIONE DELL’AMM.NE: b1 Imprevisti € 398,01 b2 Direzione Lavori, contabilità e misura, redazione del Certificato di Regolare Esecuzione € 2.500,00 b3 Coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione € 1.500,00 b4 Sorveglianza archeologica, compreso oneri previdenziali ed IVA € 400,00 b5 Oneri previdenziali 4% su spese tecniche (b2+b3) € 160,00 b6 IVA 10 sui lavori (a1+a3) € 409,93 b7 IVA 22% sulle forniture (a2) € 7.040,00 b8 IVA 22% su spese tecniche (b2+b3+b5) € 915,20 b9 Incentivo art. 113, D.Lgs 50/2016 € 577,59 Totale Somme a disposizione dell’Amm.ne: € 13.900,73
IMPORTO TOTALE PROGETTO (A+B) € 50.000,00
estratto delibera.
In allegato delibera completa della realizzazione del monumento dell’emigrante.
SP72 va messa in sicurezza, questa la richiesta della Lega.
Il segretario della Lega Fulvio Viva ha presentato, con comunicazione protocollata, l’ennesima richiesta di messa in sicurezza della strada SP72, che collega Ugento e Casarano.
Di seguito alla raccolta firme dell’11 e del 12/07/2020 in cui sono state raccolte circa 1500 firme,
Facendo seguito ai numerosi colloqui fra l’amministrazione comunale precedente ed il sottoscritto che sono rimasti lettera morta,
Facendo seguito al fatto che il sottoscritto ha sollecitato più volte il presidente della provincia e l’assessore alla viabilità competente.
In un incontro a palazzo Adorno il 19/07/21 in cui si richiedeva l’intervento dei tecnici della Provincia di Lecce per la realizzazione di 2 rotatorie:
una all’altezza dello svincolo della SS 274 e una all’altezza di Rizzello gas.
sollecita l’approvazione di un ordine del giorno da parte delle forze politiche e civiche in seno al Consiglio comunale di Ugento per sollecitare la richiesta di messa in sicurezza della SP72 Ugento Casarano.
La finalità è di impegnare in maniera formale gli organi provinciali, considerati i numerosi incidenti che funestano ogni anno tale arteria stradale.
La questione non è più rinviabile, occorre essere Uniti per presentarsi in maniera compatta in provincia al di là di tutte le bandiere politiche.
Confido nel buon senso e nel benevolo accoglimento della presente richiesta in nome della sicurezza stradale e dell’incolumità pubblica per tutti.
Il segretario lega sezione di Ugento
Fulvio viva
Questo il contenuto completo della richiesta protocollata
Questa istanza è frutto di una raccolta di 1500 firme cominciata a luglio dello scorso anno.
La messa in sicurezza della strada scaturisce dalle numerose richieste di genitori e fruitori in generaledella SP72.
Il periodo autunnale/invernale complica l’agibilità della strada provinciale che connette i due paesi, aumentando di molto la pericolosità e la possibilità di incidenti stradali.
Una strada altamente pericolosa. Non ne possiamo più, dobbiamo per forza agire.
Mi preme sottolineare che, con il gruppo lega, abbiamo parlato con il delegato del presidente della Provincia di Lecce. Abbiamo ottenuto solo un documento cartaceo che praticamente non ha un valore reale.
Le dichiarazioni del segretario della lega contenute nel videomessaggio. Visibile cliccando su “videomessaggio”.
La proposta di messa in sicurezza comprende la possibilità di realizzazione di 2 rotatorie (una all’altezza dello svincolo della SS 274 e una all’altezza di Rizzello gas).
Già richiesto uno studio di fattibilità che non ha avuto nessun tipo di riscontro.
Stesso esito con il dialogo ricercato con la precedente amministrazione comunale. Anche in questo caso nessuna risposta, se non che pare abbiano interpellato dei tecnici.
Oggi, Fulvio, sollecita nuovamente la nuova amministrazione perché possa prendere una posizione ferma e unanime e sollecitare, a sua volta, la Provincia. Nessuno dovrà essere la prossima vittima di questa strada che ha già fatto troppi morti.
Un appello appassionato, quello del leghista, che spera in impegno concreto della nuova amministrazione. Bisogna risolvere un problema di sicurezza pubblica che va avanti da troppo tempo.
Due le nuove rotatorie per Ugento e Gemini, secondo la copia della delibera del Comune di Ugento N°. 274 del 09/12/2021 avente come oggetto “ATTUAZIONE PGTU -ISTITUZIONE IN VIA SPERIMENTALE DI ROTATORIE SUL TERRITORIO DI UGENTO E DI GEMINI”
D E L I B E R A
1) Di fornire il seguente atto di indirizzo per la sistemazione, in via sperimentale, ivi compresa la sua modifica/revoca successiva, ove dovesse rendersi necessario, della viabilità presso i sottoindicati luoghi dei centri abitati appartenenti a questo Comune:
U G E N T O ISTITUZIONE DI UNA ROTATORIA SULL’INTERSEZIONE VIA GOLDONI CON VIA GABRIELE D’ANNUNZIO
GEMINI ISTITUZIONE DI UNA ROTATORIA SULL’INTERSEZIONE VIA MONTEVERDE ALL’ALTEZZA DEL CIVICO 34
Punto 1 della delibera.
Saranno due le nuove rotatorie, una per Ugento e una per Gemini.
Le motivazioni riportare sulla delibera sono “la pericolosità delle suddette strade percorse in modo pericoloso dagli automobilisti in concomitanza con istituti scolastici o parchi”.
Si è optato per delle rotatorie per diminuire la velocità dei veicoli in transito, quindi per motivi di sicurezza a tutela degli utenti più deboli.
Nella stessa delibera si invita il Comando della Polizia Locale e il Responsabile del Settore Lavori Pubblici e Manutenzioni di provvedere all’installazione della necessaria segnaletica stradale verticale e orizzontale, in conformità alle disposizione del vigente Codice della Strada e di provvedere agli aspetti tecnici necessari per la realizzazione.
Il tutto è una sperimentazione per rendere meno pericolose questa strade.
Tale delibera potrà, perciò, essere soggetta a modifiche/revoche ove necessario
Ugento non è un paese per giovani e senza scomodare la letteratura semiotica ed estetica scritta sino ad ora, appare evidente oggi più che mai, che educare alla bellezza sia un requisito fondamentale per combattere la paura del futuro.
Quelli che vengono considerati costumi moralmente discutibili, in voga tra i giovani dal punto di vista di qualche genitore che magari ha dimenticato di essere stato giovane anch’esso, sono, in realtà, la conseguenza di un presente caratterizzato dall’incertezza.
Una recente discussione sul social di fiducia dei non più giovanissimi mi ha fatto riflettere.
Il post denunciava la sporcizia abbandonata da alcuni ragazzi in un luogo pubblico. Da qui i commenti di chi si schierava pro o contro. Allora mi sono chiesto: cosa c’è sotto questo gesto? Cosa spinge dei ragazzini a non curarsi del proprio paese?
Le risposte si possono ricercare in alcune problematiche alle quali i giovani di oggi devono fare fronte:
perché i giovani, anche se non sempre ne sono consci, stanno male. E non per le solite crisi esistenziali che costellano la giovinezza, ma perché un ospite inquietante, il nichilismo, si aggira tra loro, penetra nei loro sentimenti, confonde i loro pensieri, cancella prospettive e orizzonti, fiacca la loro anima, intristisce le passioni rendendole esangui. “
L’ospite inquietante, il nichilismo e i giovani. Umberto Galimberti
Presentazione del libro di Umberto Galimberti
Parafrasando Galimberti, possiamo renderci conto che molti di noi sono assuefatti da questo sentimento infido, celato e mutuato da modi di fare, architetture e repressioni culturali che ogni giorno vengono taciute e che devono essere discusse in una sana lotta generazionale.
Come si possono colpevolizzare i nostri coetanei quando il lavoro che ci viene offerto è spesso degradante, poco innovativo e alla stregua dello schiavismo?
Si parla da anni di destagionalizzazione, eppure, ogni anno, in quei tre mesi vedo situazioni paradossali: introiti enormi e giovani malamente retribuiti per, quando va bene, 10 ore di lavoro e nessun giorno libero. Il tutto condito dalla svilente frase detta a chi si lamenta: “e non ringrazi … di avere un lavoro”.
Come si possono colpevolizzare i nostri giovani se le istituzioni non offrono spazi comuni dove vivere la socialità?
Socialità che oggi è inevitabilmente alla deriva al tempo dei social. Gli unici spazi vivibili a disposizione sono spunto per accuse di vario genere e dicerie poco gradevoli sul nostro conto.
Come possiamo essere colpevolizzati costantemente se non abbiamo voce in capitolo quando si decidono le cose importanti?
I nostri amati genitori ci hanno esasperato col mito dell’università: “studia e avrai una vita felice”. Oggi che abbiamo studiato non siamo ascoltati o appoggiati in alcun modo e per questo siamo costretti ad emigrare, vivere non benissimo ma almeno appagati, apprezzati per quello per cui abbiamo sudato e combattuto.
Come possiamo essere colpevolizzati se chi ha orientamenti sessuali diversi o ambizioni diverse da quelle che il regime culturale imperante ammette?
Siamo costretti a scappare – non andare via – scappare oppure, nel peggiore dei casi, a nasconderci. Velare le proprie convinzioni senza poterle esprimere solo perché la pressione sociale sarebbe troppo pesante da affrontare giorno per giorno.
Ugento, dal mio punto di vista, non è un paese per giovani.
Lo Zeus di Ugento nell’atto di scagliare la folgore (simbolo della potenza del passato) , mentre sulla sinistra posava un’aquila (simbolo della necessità di volare verso il futuro).
Un paese dove le persone sono attanagliate dal malcontento e non sembrano riuscire a scuotersi dal torpore prodotto da questo malessere.
Il mio non vuole essere l’ennesimo articolo di denuncia.
Vorrei fosse uno spunto per quel discorso generazionale che possa rivelarsi produttivo per migliorare questa difficile situazione.
Basterebbe educare alla bellezza, far sì che i giovani non vivendo il degrado non ne producano altro a loro volta.
Se già il mondo, nel suo complesso, volge alla frammentazione, avremmo bisogno che i luoghi che ci circondano non siano distruttivi, estranianti.
Servono luoghi inclusivi, che stimolino alla partecipazione, alla discussione e al confronto libero.
Tabù e colpevolizzazioni sono utili solo a creare dissapori e invidie.
Educare alla bellezza significa permettere ai giovani di sviluppare un sentimento critico, nel senso greco, un sentimento di distinzione di ogni esperienza per poterne raccoglierne il meglio per noi e gli altri.
“Se si insegnasse la bellezza alla gente, la si fornirebbe di un’arma contro la rassegnazione, la paura e l’omertà”
Peppino Impastato
Il sentimento di apprezzamento della bellezza libero e spontaneo coincide con la costruzione morale di ciò che si ritiene giusto (bello) e sbagliato (brutto).
Ugento è un paese per vecchi?
Ugento è un paese dove i “vecchi” hanno prevaricato gli interessi dei giovani in favore di una stagnazione delle idee che è stato combattuto, in modo errato, da noi giovani attraverso un nichilismo che ha permesso a questo stagno di crescere e diventare lago.
Bellezza, rispetto, onestà tradotte nelle cose di tutti i giorni. Di questo avremmo bisogno, giovani e meno giovani, per far sì che il cambiamento possa essere un naturale evolversi delle cose e non un oggetto da conquistare attraverso sanguinose battaglie morali.
La conoscenza non deve essere un obiettivo, ma una tendenza. La Bellezza è il mezzo per inseguirla.
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