Ugento: l'amministrazione comunale avvia le pratiche per lo sfratto della Pineta Comunale di Fontanelle dopo la mancata riconsegna.
Ugento – L’amministrazione comunale di Ugento accelera sulla vicenda della Pineta Comunale di Fontanelle e avvia il procedimento di sfratto per finita locazione nei confronti dell’attuale gestore. La decisione arriva dopo anni di battaglie legali e mancata riconsegna dell’area.
Con la Determinazione n. 945 del 14 novembre 2025, il Comune ha conferito l’incarico legale per procedere allo sfratto, a seguito della mancata riconsegna dell’area da parte della società concessionaria alla scadenza del contratto, fissata per il 12 ottobre 2025. La vicenda ha radici lontane, precisamente nel 2019, quando la cooperativa contestò la scadenza della concessione.
La storia giudiziaria è complessa: il Tribunale inizialmente respinse la richiesta del Comune di rientrare subito in possesso della Pineta, per poi ribaltare la decisione e, successivamente, confermare la scadenza del contratto al 12 ottobre 2025. Nonostante la formale disdetta e la data fissata per la riconsegna, la società non ha ottemperato, portando l’amministrazione a intraprendere l’azione di sfratto.
L’Avv. Antonio Quinto, dello Studio legale associato “Avv. Pietro Quinto” di Lecce, già difensore del Comune nei precedenti gradi di giudizio, è stato incaricato di guidare il procedimento. All’avvocato è stato riconosciuto un compenso di 5.068,98 euro. La scelta, secondo il Comune, è dettata dal “principio di consequenzialità”.
L’obiettivo dichiarato è riacquisire la piena disponibilità della Pineta comunale, un’area di circa 4,5 ettari in località Fontanelle, considerata strategica per la fruizione pubblica e il patrimonio collettivo. Resta da vedere come si evolverà la situazione e se la pineta continuerà a rimanere pubblica.
Torre San Giovanni di nuovo in emergenza: il canale è bloccato da detriti. Disagi ambientali ed economici per la marina di Ugento.
Torre San Giovanni soffocata: canale ancora bloccato
Torre San Giovanni torna in emergenza: il canale è di nuovo bloccato. Questa mattina ci siamo recati nei pressi del canale di Torre San Giovanni per le consuete foto di rito, in occasione del conferimento di una pergamena al nostro concittadino Mirko Scarcella. Un momento di festa e orgoglio che, purtroppo, è stato immediatamente offuscato da uno scenario ormai tristemente noto alla comunità.
Le forti mareggiate degli ultimi giorni, spinte dal potente scirocco che ha flagellato la costa, hanno provocato l’ennesimo accumulo di detriti, alghe e materiali spiaggiati all’ingresso del canale. Si è così formato un tappo massiccio che sta nuovamente bloccando il deflusso delle acque interne.
Il risultato è sotto gli occhi di tutti: l’acqua è torbida, putrida, stagnante. Gli odori che si sprigionano dall’area sono penetranti, quasi insopportabili, e l’intero specchio d’acqua si presenta come una distesa immobile, malata. Una scena che stride con l’immagine turistica che Torre San Giovanni cerca – e merita – di offrire.
Il problema, come i residenti sanno fin troppo bene, non è nuovo. Anzi, è la ripetizione di un copione che si trascina da anni, nonostante i recenti interventi di disostruzione che, pur eseguiti, si dimostrano ancora una volta insufficienti. Una soluzione tampone, destinata a durare il tempo di una mareggiata più intensa. Oggi il sistema è di nuovo in tilt e si attende l’arrivo urgente dei mezzi del Consorzio di Bonifica, chiamati a intervenire per riportare la situazione a una parziale normalità.
Ma a questo punto è doveroso domandarsi quanto ancora si intenda andare avanti con interventi emergenziali e temporanei. Quanto ancora Torre San Giovanni debba essere ostaggio di un problema che penalizza la quotidianità dei residenti, mette in difficoltà le attività commerciali e danneggia gravemente l’immagine turistica della marina, soprattutto in vista delle stagioni più calde.
Servono progetti concreti, non parole. Servono interventi strutturali, non slogan da campagna elettorale. Servono soluzioni definitive, pensate e pianificate con competenza, perché il canale non può continuare a essere una ferita aperta nel cuore della marina.
La comunità avrebbe voluto sentire – e merita di sentire – proposte chiare, studi tecnici adeguati, idee funzionali e sostenibili per prevenire queste situazioni e restituire al canale la sua funzione naturale di scolo e ricambio delle acque. Perché questo non è solo un disagio ambientale, ma un freno costante all’economia locale, un ostacolo allo sviluppo e un danno d’immagine che Torre San Giovanni non può più permettersi.
L’emergenza di oggi non è un caso isolato: è un richiamo forte e chiaro alla responsabilità, alla progettualità e alla necessità di un intervento serio. È tempo che si passi dalle parole ai fatti.
Buongiorno, Salento! O forse sarebbe meglio dire “buona fortuna” con quello che le stelle hanno in serbo per voi oggi. Pare che anche il cosmo si sia messo d’accordo per regalarci un’altra giornata memorabile… nel senso che vorrete dimenticarla in fretta, magari davanti a un buon caffè in ghiaccio con latte di mandorla, sperando che vi dia la forza. Preparatevi, ché il vento dello scirocco mentale sta per soffiare forte!
♈ Ariete
L’amore? Oggi è come cercare parcheggio a Gallipoli in pieno agosto: una battaglia persa in partenza. Sul lavoro ti senti come un ciucciu che non parte, con la differenza che tu, a differenza del ciucciu, dovresti muoverti. Meglio rifugiarsi nella campagna rossa e contare gli ulivi secolari, magari ti passa. Ogni tanto un pisolino, pure se è un martedì, ci sta.
♉ Toro
La tua stabilità è messa alla prova come un muretto a secco dopo una bomba d’acqua. In amore, se non ti danno il pasticciotto che vuoi, fai la guerra. Al lavoro, sei più lento di un’auto sulla litoranea a Ferragosto. Prendi le cose con filosofia, magari con un bicchiere di Negroamaro, che non risolve ma consola. La calma è la virtù dei forti, o di chi non ha alternative.
♊ Gemelli
Oggi sei bipolare come un interruttore della luce difettoso. In amore, un minuto sei caldo come il sole d’agosto, quello dopo freddo come la tramontana a gennaio. Sul lavoro, le tue idee volano più veloci dei fuochi d’artificio di una festa patronale, ma poi atterrano come un sasso. Prova a concentrarti, o almeno a fare finta. Troppe opzioni? No, troppe confusioni.
♋ Cancro
Ti senti emotivo come una nonna che cucina il sugo della domenica, con tutti i ricordi che salgono. In amore, cerchi rifugio ma trovi solo zanzare estive che ronzano. Al lavoro, ti attacchi al passato come le cozze sugli scogli. Lascia andare, che non tutto il mare di Torre San Giovanni è fatto per tenerti ancorato. Un po’ di pepe al sugo, e alla vita.
♌ Leone
Il tuo ego è più gonfio di un panino con la zampina stracolmo. In amore, vuoi essere la stella delle luminarie, ma a volte sembri solo una lampadina fulminata. Sul lavoro, ruggisci ma i tuoi colleghi sentono solo un miagolio. Ricordati che pure il re della savana ogni tanto si riposa, magari sul divano a guardare Netflix. Non tutti i riflettori sono per te, nemmeno a Gallipoli.
♍ Vergine
La tua pignoleria oggi è più insopportabile del traffico sulla litoranea. In amore, analizzi ogni parola, ogni sguardo, finché non trasformi una carezza in un interrogatorio. Al lavoro, cerchi la perfezione anche in un errore di battitura e perdi di vista il quadro generale. Rilassati, prenditi una frisella e smetti di vedere la polvere anche sulla Luna. A volte, basta che sia ‘bbuenu’, non perfetto.
♎ Bilancia
La tua indecisione è leggendaria, come scegliere tra due gusti di gelato alla mandorla, ma oggi è peggio. In amore, non sai se restare o scappare, e intanto il tempo passa come l’acqua nelle acque cristalline dello Ionio. Sul lavoro, cerchi equilibrio ma sembri più un fichi d’India che sta per cadere dal muretto. Deciditi, prima che qualcun altro lo faccia per te. Meglio un errore che un’eterna attesa.
♏ Scorpione
Sei pungente come un aculeo di fichi d’India, ma non sempre volontariamente. In amore, il tuo sguardo penetrante spaventa più che attrarre, e fai subito terra bruciata. Sul lavoro, sei determinato ma un po’ troppo oscuro per chi ti sta intorno. Cerca di essere più trasparente, almeno quanto l’acqua di Lido Marini. Non tutti i segreti meritano di restare tali.
♐ Sagittario
La tua voglia di libertà è incontenibile, come la pizzica a una sagra. In amore, vorresti correre ma ti ritrovi impantanato in discorsi seri. Sul lavoro, le tue idee spaziano ma i piedi sono a terra, o almeno dovrebbero esserlo. Ricorda che anche per raggiungere Santa Maria di Leuca bisogna fare la strada. Non sempre la meta è la cosa più importante, a volte è il pasticciotto sul cammino.
♑ Capricorno
Sei testardo come un ulivo secolare, che non si sposta per niente e nessuno. In amore, sei pratico ma dimentichi che il cuore ha le sue ragioni, pure se irragionevoli. Al lavoro, sei efficiente ma un po’ troppo solitario. Ogni tanto, una chiacchiera al bar con il tabaccaio può darti una prospettiva diversa, e un po’ di umana pietà. Il dovere è sacro, ma pure una risata ogni tanto.
♒ Acquario
La tua originalità è come la tramontana, imprevedibile e a volte gelida. In amore, cerchi la connessione mentale ma a volte ti perdi nei tuoi pensieri profondi. Sul lavoro, le tue idee sono avveniristiche ma pochi ti seguono. Prova a scendere dalla luna e a bere una birra fresca con i comuni mortali, che magari capiscono meglio. Innovare va bene, ma capirsi è meglio.
♓ Pesci
Nuoti nelle tue emozioni come nel mare di Torre San Giovanni, un attimo placido, un attimo agitato. In amore, sei romantico ma a volte confondi i sogni con la realtà, e finisci per prendere granchi. Sul lavoro, sei intuitivo ma un po’ troppo distratto. Fai attenzione a dove metti i piedi, o rischi di inciampare come alle feste patronali dopo troppi cicchetti. A volte, serve un po’ di terra ferma, pure se bagnata.
Salutamu tutti, e speriamo ca l’ijurnata scorre senza troppu sciroccu! E ricordate: un sorriso storto è sempre meglio di una giornata dritta ma noiosa.
Elezione del Presidente della Provincia di Lecce: pubblicato il decreto di indizione
Provincia di Lecce – È stato ufficialmente pubblicato il decreto di indizione per l’elezione del nuovo Presidente della Provincia di Lecce, prevista per domenica 1 febbraio 2026. La scelta rappresenta un passaggio determinante nel processo di rinnovamento istituzionale dell’ente territoriale, coinvolgendo Sindaci e Consiglieri comunali del territorio salentino.
Il decreto è stato firmato oggi dal presidente facente funzione della Provincia Fabio Tarantino, che ha definito la data e le modalità della tornata elettorale. Le operazioni di voto si terranno dalle 8 alle 20 presso due seggi all’interno del Palazzo dei Celestini, situato a Lecce in via Umberto I, al secondo piano. La scelta di questa sede conferma la centralità delle istituzioni locali nel Basso Salento e il consolidamento della rappresentanza territoriale.
Possono votare i Sindaci e i Consiglieri comunali in carica alla data del 1 febbraio 2026, appartenenti ai Comuni del territorio provinciale. La legge prevede che l’elezione avvenga con voto diretto, libero e segreto, basato su candidature sottoscritte da almeno il 15% degli aventi diritto. Ogni elettore potrà esprimere una sola preferenza e, in caso di parità di voti, sarà eletto il candidato più giovane, come stabilito dalla normativa vigente.
Le candidature devono essere presentate entro le ore 20 di domenica 11 gennaio 2026 presso l’Ufficio Elettorale di Lecce, aperto anche nelle prime ore di lunedì 12 gennaio dalle 8 alle 12. La procedura di raccolta delle sottoscrizioni e le formalità amministrative sono state illustrate in modo preciso, sottolineando l’importanza della trasparenza e della partecipazione democratica nel processo elettorale.
Analizzando il contesto istituzionale, questa tornata elettorale assume un ruolo cruciale nel ciclo di rinnovamento delle istituzioni provinciali, soprattutto alla luce delle recenti normative regionali e nazionali sulla rappresentanza politica locale. La scelta di coinvolgere i Sindaci e i Consiglieri comunali dimostra ancora una volta come la rappresentanza territoriale sia considerata essenziale nel sistema di governante del Salento, in particolare nel Basso Salento, tra Casarano, Tricase e Gallipoli.
Non sono ancora state rese note le candidature ufficiali, né si evidenziano modalità di campagna elettorale oltre i termini previsti dalla legge. Alcuni osservatori sottolineano la mancanza di chiarimenti su eventuali criteri di preferenza, oltre alle modalità di voto ponderato, che risultano invariabili rispetto a quanto sancito dalla legge del 2014. La carenza di indicazioni sulla partecipazione di eventuali candidati indipendenti o di coalizioni politiche potrebbe influenzare l’affluenza alle urne, elemento che richiede attenzione da parte delle istituzioni.
Il voto del prossimo febbraio sembra destinato a mantenere alta l’attenzione sulle dinamiche di rappresentanza nel territorio salentino, che si confronta con le sfide di sviluppo, innovazione e tutela delle comunità locali. La partecipazione dei cittadini e, in particolare, delle amministrazioni comunali, sarà determinante per consolidare un processo democratico che, anche in momenti di continuità, necessita di chiarezza e trasparenza nelle procedure.
Un maxi-sequestro di fuochi pirotecnici illegali è stato eseguito dai Carabinieri del Comando Provinciale di Lecce nell’ambito dei controlli straordinari avviati in vista delle festività natalizie, con l’obiettivo di garantire un Capodanno sicuro e prevenire gravi incidenti.
L’operazione è scattata a Scorrano, dove i militari della Sezione Operativa della Compagnia Carabinieri di Maglie hanno scoperto un vero e proprio deposito clandestino di materiale esplodente all’interno dell’abitazione di un 70enne del posto. Durante la perquisizione, i Carabinieri hanno rinvenuto circa 500 chilogrammi di artifizi pirotecnici, molti dei quali non classificati, manomessi o alterati, custoditi in modo estremamente pericoloso nel garage interrato dell’immobile.
Nel locale sono stati inoltre trovati strumenti e materiali per la fabbricazione artigianale di esplosivi, già pronti all’uso, aumentando ulteriormente il livello di rischio per l’incolumità pubblica. L’intero quantitativo, considerato altamente pericoloso, è stato messo in sicurezza e catalogato con il supporto degli artificieri antisabotaggio del Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Lecce, per poi essere sottoposto a sequestro in attesa della successiva distruzione.
Il 70enne è stato denunciato per fabbricazione e commercio abusivi di materie esplodenti, omessa denuncia e detenzione illecita di esplosivi, reati previsti dalla Legge 2 ottobre 1967 n. 895.
Dal Comando Provinciale dei Carabinieri arriva l’ennesimo appello alla cittadinanza: l’utilizzo di fuochi d’artificio illegali o non conformi può avere conseguenze gravissime. Ogni anno, infatti, durante il periodo delle feste si registrano incidenti spesso evitabili, causati da prodotti manomessi o utilizzati senza le dovute cautele. L’invito è quello di acquistare esclusivamente articoli pirotecnici regolarmente autorizzati e di farne un uso responsabile, nel rispetto della sicurezza propria e altrui.
L’intervento rientra nel piano straordinario di prevenzione e controllo disposto dall’Arma dei Carabinieri in vista delle festività, finalizzato a contrastare la diffusione di fuochi d’artificio illegali e a sensibilizzare la popolazione sull’importanza di comportamenti prudenti, per assicurare un Natale e un Capodanno sereni e sicuri per tutti.
Buongiorno a tutti voi, anime belle e, diciamocelo, pure un po’ stanche. Le stelle oggi hanno deciso di svegliarsi con la grazia di un gallo che canta all’alba, ma senza il caffè in ghiaccio con latte di mandorla a portata di mano. Preparatevi a iniziare una nuova giornata… o, come direbbero i nostri vecchi, “mò vedimu ci succere”.
♈ Ariete
L’amore è un pasticciotto caldo: sembra perfetto, ma attento a non scottarti. Nel lavoro, ti sentirai come un turista che cerca parcheggio a Gallipoli ad agosto: tanta fatica per un risultato incerto. Meglio fare una passeggiata in campagna rossa, almeno lì il traffico è solo di pensieri. “Ci ole pacienza, pure oggi, e pure dumani.”
♉ Toro
Ti senti radicato come un ulivo secolare, ma attento a non farti troppo vento intorno. In amore, la stabilità è bella, ma ogni tanto un po’ di “pizzica” non guasta, eh? Sul fronte lavorativo, ti muovi lento come un “ciucciu” carico di legna, ma almeno arrivi a destinazione. Forse. “Mò vedimu, ma intantu pigghiati na frisella.”
♊ Gemelli
Oggi sei un vero rustico leccese: croccante fuori, ma con un cuore morbido e mille strati da scoprire. In amore, la tua indecisione farà impazzire chiunque, manco fosse la scelta tra Negroamaro e Primitivo. Al lavoro, hai più idee di quante siano le zanzare d’estate, ma metterne a fuoco una sola è un’impresa degna di Ercole. “Ce stae cu llu core? Boh, mancu le stelle lu sannu.”
♋ Cancro
Ti senti nostalgico come a settembre quando finiscono le ferie al mare di Torre San Giovanni. In amore, ti rifugi nel guscio, ma ricorda che la vita non è solo un pranzo domenicale dalla nonna. Sul lavoro, la tua empatia è preziosa, ma non lasciare che ti facciano fare tutto a te, manco fossi il factotum del mercato del venerdì. “E mo cu tte ‘nci scinni? Coraggio, che poi passa.”
♌ Leone
Brilli come le luminarie di una festa patronale, ma attento a non abbagliare troppo. In amore, vuoi essere il re, ma ogni tanto un po’ di umiltà, che non guasta. Nel lavoro, ti senti un campione dell’Ugento Calcio, ma ricordati che la squadra vince insieme. E non sempre. “Lu sule te scotta, eh? Metti nu cappellu.”
♍ Vergine
Preciso come la scapece di Gallipoli, ma un po’ troppo critico con te stesso e con gli altri. In amore, cerca di rilassarti, non tutte le relazioni devono essere perfette come un muretto a secco. Al lavoro, ti affanni più di chi cerca parcheggio a Lido Marini il 15 agosto. Metti giù il martello, non tutte le cose vanno sistemate. “Stai bbuenu? O stai sempre a pensà?”
♎ Bilancia
Cerchi l’equilibrio come un equilibrista sui fichi d’India: un’impresa non da poco. In amore, sei tra il dire e il fare, ma ricorda che il tempo non aspetta. Al lavoro, la tua indecisione ti fa perdere occasioni come una birra fresca lasciata al sole. Deciditi, prima che sia troppo tardi! “Ce faci? Aspetti ancora il vento giusto?”
♏ Scorpione
Intenso come il sapore del vino Primitivo, ma attento a non esagerare con l’amaro. In amore, sei passionale, ma a volte anche un po’ troppo vendicativo. Ricorda, il perdono è un piatto che si mangia freddo, ma anche meglio non cucinarlo affatto. Sul lavoro, la tua determinazione è ammirevole, ma a volte sei testardo come un “muletto” sulla litoranea. “Face ‘nu calore ca no se pò! Pure dint’a capu.”
♐ Sagittario
Spiritoso e libero come il vento di tramontana, ma a volte anche un po’ troppo irruente. In amore, cerchi l’avventura, ma non dimenticare chi ti sta accanto. Nel lavoro, sei sempre in cerca di nuove sfide, ma attento a non fare il passo più lungo della gamba, come chi prova a ballare la pizzica senza saperla. “Ci ole pacienza, ma tu non ce l’hai mai avuta.”
♑ Capricorno
Testardo e solido come i muretti a secco, ma anche un po’ troppo serioso. In amore, ti apri con difficoltà, manco fossi un riccio di mare. Al lavoro, sei instancabile, ma ogni tanto stacca la spina, sennò ti ritrovi più stanco di un pescatore dopo una notte di burrasca. “E mo? Fatti na risata ogni tanto, no?”
♒ Acquario
Originale e imprevedibile come il traffico sulla litoranea ad agosto. In amore, ami la libertà, ma attento a non far scappare chi ti vuole bene. Nel lavoro, le tue idee sono innovative, ma a volte un po’ troppo avanguardiste per chi è abituato alle chiacchiere al bar. “Stai bbuenu? O stai sempre a fantasticare?”
♓ Pesci
Sogni ad occhi aperti come chi guarda i tramonti infuocati sul mare, ma a volte sei un po’ troppo evasivo. In amore, sei romantico, ma attento a non farti trascinare via dalle correnti. Nel lavoro, la tua creatività è un dono, ma cerca di rimanere con i piedi per terra, sennò voli via come una foglia al vento. “Meglio una pucce in pace che mille sogni agitati dal vento di scirocco.”
Salutamu tutti, e speriamo ca l’ijurnata scorre senza troppu sciroccu!
Il Covid è ormai alle spalle. Le emergenze sanitarie sono state archiviate, le restrizioni eliminate, la vita pubblica e istituzionale è tornata – almeno sulla carta – alla normalità. Ovunque. Tranne che a Ugento.
Il Comune di Ugento continua a distinguersi nel panorama territoriale per il ricorso ancora frequente, seppur non esclusivo, alla modalità telematica per lo svolgimento dei Consigli comunali. Una scelta che appare sempre più difficile da comprendere, soprattutto perché non supportata da motivazioni ufficiali chiare e condivise con la cittadinanza.
La domanda resta semplice e legittima: perché continuare a farlo?
Negli altri comuni i Consigli comunali si svolgono regolarmente in presenza, nelle aule consiliari, con la possibilità per i cittadini di assistere direttamente o di seguire i lavori in streaming grazie a impianti audio-video istituzionali. Strumenti ormai ordinari, che garantiscono trasparenza, partecipazione e regolarità delle sedute.
A Ugento, invece, la situazione resta profondamente anomala.
L’aula consiliare manca da circa quindici anni, una carenza strutturale che limita di fatto la piena espressione della vita democratica cittadina. A questo si aggiunge l’assenza di un impianto audio-video comunale che consenta la trasmissione ufficiale dei Consigli comunali in presenza, come avviene nella quasi totalità dei comuni del territorio.
Non è un problema nuovo, né ignorato.
Tutti i consiglieri comunali di minoranza, in maniera compatta, hanno più volte chiesto al Presidente del Consiglio comunale Vincenzo Scorrano un impegno concreto per la riattivazione dell’aula consiliare e per garantire almeno il minimo indispensabile affinché le sedute si svolgano in modo regolare, trasparente e dignitoso.
Richieste chiare, legittime e istituzionalmente fondate, che però non hanno mai ricevuto alcuna risposta. Nessun chiarimento, nessuna assunzione di responsabilità, nessun segnale di apertura. Ancora una volta, silenzio. E così quelle istanze sono rimaste, come spesso accade, lettera morta.
A rendere il quadro ancora più significativo è la scelta di indire un Consiglio comunale in modalità telematica il 23 dicembre, una data che per sua natura riduce drasticamente l’attenzione pubblica e la possibilità di partecipazione. Una decisione che sottolinea in modo incontrovertibile l’idea che l’Amministrazione comunale di Ugento sembra avere della partecipazione pubblica.
Un’idea che, nei fatti, appare orientata a limitare la presenza fisica, scoraggiare il coinvolgimento diretto dei cittadini e rendere sempre più complesso l’accesso a qualsiasi forma di confronto pubblico, compresi – e soprattutto – i Consigli comunali, che dovrebbero invece rappresentare il luogo per eccellenza del dibattito democratico.
Nel frattempo, la trasmissione dei lavori consiliari avviene in modo occasionale e non istituzionale, attraverso la pagina Facebook “Ausentum”, gestita dal giornalista di Telerama Paolo Franza. Una soluzione che supplisce alle carenze dell’ente, ma che non può sostituire un servizio pubblico ufficiale, stabile e garantito.
Il risultato è un paradosso evidente: la massima assise democratica cittadina viene raccontata e diffusa al di fuori dei canali istituzionali, senza garanzie di continuità, neutralità e accessibilità.
Il Covid è passato, ma l’eccezione è diventata metodo. E quando il metodo coincide con la riduzione della partecipazione, a essere compromessi sono trasparenza, fiducia e democrazia.
Da oltre vent’anni Torre San Giovanni convive con una delle emergenze ambientali più gravi e irrisolte del territorio comunale di Ugento: il canale Suddenna. Un problema noto, documentato e denunciato più volte, che nel tempo non solo non è stato risolto, ma che è progressivamente peggiorato, con conseguenze sempre più evidenti sulla salute pubblica, sulla qualità della vita dei residenti e sull’economia turistica della marina.
Nel frattempo, a pochi chilometri di distanza, il Comune di Ugento ha portato avanti con determinazione e continuità il progetto del Parco Navigabile, un intervento finanziato con fondi pubblici per oltre 1,2 milioni di euro, inserito nel sistema dei bacini e localizzato nell’area di Torre Mozza.
Una contraddizione evidente che solleva una domanda politica e amministrativa sempre più difficile da eludere: perché per il Parco Navigabile sì, e per Torre San Giovanni no?
Il Parco Navigabile di Ugento: fondi, iter e opere previste
Il Parco Navigabile di Ugento è finanziato nell’ambito del POR-POC Puglia 2014-2020, Fondo FESR, Asse VI, Azione 6.6, dedicata agli interventi per la tutela e la valorizzazione delle aree di attrazione naturale.
L’iter amministrativo prende avvio nel 2018 con l’approvazione dello studio di fattibilità e si sviluppa negli anni successivi attraverso un percorso articolato che comprende progettazione definitiva ed esecutiva, studi naturalistici, procedure di VIA, VINCA e PAUR, monitoraggi di flora e fauna, caratterizzazione e dragaggio dei sedimenti, bonifica bellica preventiva, procedure espropriative e affidamento dei lavori.
Il costo complessivo del progetto, inizialmente pari a 1.300.000 euro, è stato successivamente rideterminato in 1.203.995,22 euro, con un’economia di gara di 96.004,78 euro. I lavori risultano regolarmente affidati, a dimostrazione del fatto che, pur in presenza di vincoli ambientali e burocratici complessi, l’amministrazione comunale è stata in grado di portare l’intervento fino alla fase esecutiva.
Torre San Giovanni e il canale Suddenna: un’emergenza che dura da oltre vent’anni
Di segno opposto è la situazione di Torre San Giovanni, dove il canale Suddenna rappresenta da oltre vent’anni una ferita aperta. Acque stagnanti, miasmi persistenti, criticità igienico-sanitarie e un danno costante all’immagine turistica continuano a caratterizzare un’area che dovrebbe essere il principale motore economico della marina.
Negli ultimi anni la situazione è nettamente peggiorata, come più volte segnalato da cittadini, operatori turistici e associazioni del territorio. Un peggioramento che rende sempre meno credibile la tesi dell’impossibilità di intervenire.
La posizione ufficiale del Comune di Ugento è rimasta nel tempo invariata: il canale Suddenna è di proprietà del Consorzio di Bonifica e, pertanto, l’ente comunale non avrebbe poteri diretti di intervento. Una motivazione che, con il passare degli anni, appare sempre più come un rimpallo di responsabilità piuttosto che come una reale strategia di soluzione.
Il caso Striscia la Notizia e le promesse del 12 ottobre 2019
Ozanews segue da sempre la vicenda del canale Suddenna, documentandone l’evoluzione e mantenendo alta l’attenzione pubblica. Il 12 ottobre 2019 il problema arrivò anche all’attenzione nazionale grazie all’intervento dell’inviato di Striscia la Notizia, Pinuccio, che incontrò l’allora sindaco di Ugento, Massimo Lecci.
In quell’occasione venne assicurato un impegno per la risoluzione del problema. A distanza di oltre cinque anni, tuttavia, quelle promesse non hanno trovato riscontro concreto. Al contrario, la situazione del canale Suddenna risulta oggi ulteriormente compromessa.
La protesta elettorale di Paolo Pagliaro: un’iniziativa rimasta senza seguito
Nel corso dell’ultima campagna elettorale regionale, anche il consigliere regionale Paolo Pagliaro aveva portato l’attenzione sul tema, inscenando una protesta lungo le sponde dei canali di bonifica. Un’iniziativa che, almeno nelle intenzioni, avrebbe dovuto riaccendere i riflettori su una questione annosa.
Di fatto, però, quella protesta sembra essere rapidamente passata di moda. Lo stesso Pagliaro ha tenuto a precisare pubblicamente che la sua polemica era rivolta esclusivamente al Consorzio di Bonifica, guardandosi bene dall’avanzare accuse o rilievi nei confronti dell’amministrazione comunale di Ugento.
Una posizione che lascia aperti più di un interrogativo, soprattutto alla luce di un rapporto politico e personale con l’amministrazione comunale che, ancora oggi, non appare del tutto chiaro, anche analizzando i risultati elettorali delle ultime regionali.
Due pesi e due misure nelle politiche ambientali
Il confronto resta inevitabile. Per il Parco Navigabile a Torre Mozza l’amministrazione comunale ha superato vincoli ambientali, coordinato enti diversi e intercettato risorse finanziarie significative. Per Torre San Giovanni, invece, si continua a invocare l’assenza di competenze, senza alcun tentativo concreto di farsi carico di un problema che incide direttamente sulla salute dei cittadini e sull’economia locale.
Nel frattempo, risorse pubbliche comunali vengono impiegate nei canali di bonifica di altre aree del territorio, mentre il Suddenna continua a rappresentare un’emergenza irrisolta.
Il dato di fatto: una questione di volontà politica
Al netto delle dichiarazioni, delle polemiche e delle proteste, il dato di fatto è uno solo: quando il Comune di Ugento vuole intervenire, può farlo. Il Parco Navigabile lo dimostra in maniera inequivocabile.
Se il problema del canale Suddenna non viene affrontato, non è per l’assenza di strumenti tecnici o amministrativi, ma per una totale mancanza di volontà politica. Una mancanza che da oltre vent’anni condanna Torre San Giovanni a convivere con un’emergenza permanente.
Ozanews continuerà a occuparsi di questa vicenda, come ha sempre fatto, perché il tempo delle promesse è finito. Resta una domanda, semplice e sostenuta dai fatti: per il Parco Navigabile sì, per Torre San Giovanni no. Perché?
La sfida della trasparenza nell’era dell’Intelligenza Artificiale: giornata a Lecce sulla legalità
Si è svolta a Lecce, nella sala consiliare di Palazzo dei Celestini, la Giornata per la legalità e la trasparenza 2025, evento promosso dalla Provincia di Lecce con focus sul ruolo dell’Intelligenza Artificiale nel contesto pubblico. L’appuntamento ha visto la partecipazione di esperti e rappresentanti delle amministrazioni locali, puntando a chiarire le sfide e le opportunità della trasparenza nell’uso delle nuove tecnologie.
Nell’ambito delle iniziative di aggiornamento rivolte a personale interno, segretari e responsabili della Transizione digitale, l’evento ha aperto i lavori con i saluti di Fabio Tarantino, presidente facente funzioni dell’Ente, e di Andrea Romano, direttore generale. La cerimonia è stata organizzata dal Segretario generale Angelo Caretto, che ha sottolineato l’importanza di dialogare con le istituzioni locali per rafforzare il principio di trasparenza nel rispetto della normativa vigente.
Tra gli interventi più significativi, quello di Claudia Morelli, giornalista ed esperta di Intelligenza Artificiale, che ha illustrato le dimensioni della trasparenza legate ai nuovi strumenti digitali, evidenziando le possibilità e i rischi connessi all’uso dell’IA nel settore pubblico. Cosimo Elefante, responsabile Regionale per la Trasizione digitale, ha evidenziato come l’IA sia un binomio necessario per migliorare la trasparenza nelle procedure amministrative, mentre Marco Mancarella, docente dell’Università del Salento, ha approfondito gli aspetti normativi, con riferimenti anche alle linee guida dell’ANAC.
Le riflessioni emerse nel dibattito hanno puntato sull’importanza di trovare un equilibrio tra innovazione tecnologica e garanzie di legalità. La discussione si è concentrata anche sul ruolo delle istituzioni, chiamate a garantire la trasparenza e la correttezza nell’uso dell’intelligenza artificiale, evitando scenari di opacità o manipolazione dei dati pubblici.
Il tema dell’evento si inserisce nel più ampio contesto salentino di innovazione e responsabilità amministrativa, coinvolgendo tantissime parti, dall’Ente locale ai soggetti coinvolti nella transizione digitale. Il percorso di sensibilizzazione sulla corretta implementazione delle tecnologie smart rappresenta un passo importante per la comunità del Basso Salento, invitata a mantenere alta l’attenzione sui temi della legalità e della trasparenza.
La manifestazione si è conclusa con un coinvolgente dibattito finale, che ha messo in luce le sfide di un’amministrazione sempre più orientata a sviluppare sistemi digitali trasparenti e accessibili per cittadini e imprese.