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Appuntamento con la storia

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Ci sono dei momenti in cui una comunità, piccola o grande che sia, è chiamata a percorrere consapevolmente l’ultimo miglio della storia. A compiere cioè un piccolo ma immane sforzo per arrivare ad una vetta che sembrava inarrivabile.  L’ultimo passo per poi celebrare un momento che traccerà un solco indelebile. Come tale indimenticabile.

Uno dei più grandi filosofi della storia come Hegel ha pienamente ragione a sostenere che «nel mondo nulla di grande è stato fatto senza passione». Ed in effetti, senza la dirigenza tutta, senza mister Oliva e i suoi ragazzi e senza tutto l’ambiente attorno, senza la loro passione, non si sarebbe potuta festeggiare la vittoria nel campionato di eccellenza dell’ASD Ugento Calcio. Non si vivrebbe con ansia e gioiosa attesa la sfida di domenica prossima nella finale contro il Bisceglie.

Tutti gli ugentini e geminiani, appassionati e non di calcio e/o di altri sport, devono sentire il vento di una storia che è evidentemente sportiva, ma che ha un sapore diverso. Un qualcosa di magico, che ci si augura pregusti ulteriori soddisfazioni. Una sorta di magia dell’attesa finalissima che se stringe la città verso una necessaria cautela, dall’altra la esorta a vivere passionatamente il momento storico. Di quelli irripetibili, per il quale occorre fare di tutto per viverlo al meglio delle possibilità, lanciando il cuore di sano agonismo e di nobili sentimenti ben oltre l’ostacolo. 

L’ambiente comincia ormai a scaldarsi. Il clima d’attesa diventa sempre più rovente ed i ragazzi continuano a mantenersi caldi e pronti per la sfida che li attende. Basta osservarli durante gli allenamenti, di guisa che, supportati con maestria e vicinanza dalla dirigenza e dallo staff tecnico, mostrano concentrazione, impegno, umiltà, disciplina e attenzione verso le indicazioni dell’allenatore, cercando di limare la strategia di gara, che vogliamo sia quella vincente. Perché dobbiamo e vogliamo vincere! 

Una sfida che non può e non deve essere solo calcistica ma di riscatto di un territorio che attraverso lo sport, il calcio in particolare, riscopre il senso di appartenenza, il valore dell’unione e della partecipazione. Prende coscienza della propria identità per definirsi con orgoglio “iou suntu uscentino”

Il miracolo (ribadisco non solo sportivo!) che tutto lo staff e la squadra hanno regalato al popolo ugentino è già di per sé qualcosa di indescrivibile. Un risultato che è talmente grande da non poter essere definito, per non rischiare di svilirlo, con delle semplici parole. Occorre soltanto viverlo e goderselo per quello che effettivamente è!  La città lo merita. Noi ugentini e geminiani lo meritiamo! Lo meritiamo non perché siamo migliori degli altri. Lo meritiamo perché abbiamo bisogno di riscoprirci nella storia, con la nostra identità, con i nostri pregi e i tanti difetti. Sui quali ultimi dobbiamo lavorare per essere ancora più grandi di quanto già lo siamo. Occorre crederci con l’umiltà, con la forza dell’impegno, con la passione, non solo sportiva, che dobbiamo metterci come appassionati di calcio, di sport e soprattutto di cittadini. Abbiamo bisogno di sognare ancora. Occorre che nella finalissima ci siano solo due colori a brillare. Il rosso, come il cuore della nostra Ugento, con la sua passione e amore per la squadra che tante emozioni ci ha regalato e ci regalerà. Il giallo come il sole che illumina la nostra amata terra. Quel sole che fa splendere le acque del nostro mare come fosse composto da miliardi di stelle infuocate. 

Percorriamo insieme con responsabilità, coraggio e fiducia questo ultimo tratto di mare perché l’orizzonte non deluderà i sogni, i desideri e le speranze di chi può dirsi io sono di Ugento e non posso mancare a questo appuntamento con la storia!

Affrontiamo questa sfida! Non tiriamoci indietro e non stiamo sull’uscio ad aspettare un evento negativo per poi sparare a zero! Atteggiamento tipico degli indifferenti. Di coloro a cui non va mai bene nulla e sono pronti a sputare sentenze.  

I nostri ragazzi hanno bisogno del supporto e della vicinanza di tutta Ugento e Gemini. Hanno bisogno della nostra forza identitaria e passionale. Lottiamo insieme fino all’ultimo secondo. Qui si fa la storia.  Forza Ugento! Forza vagnoni! 

“Saperi e Sapori del Salento”: Un Viaggio nel Cuore della Tradizione Salentina

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Nel suggestivo scenario del Salento, dove il sole accarezza le terre ricche di storia e di sapori autentici, si è svolta l’incantevole manifestazione “Saperi e Sapori del Salento”, organizzata con maestria dal Messapia Automotoclub di Ugento. Dal 26 al 28 aprile, venti equipaggi provenienti da ogni angolo d’Italia hanno preso parte a un viaggio indimenticabile alla scoperta delle bellezze culturali e gastronomiche della nostra terra.

Il viaggio è iniziato il venerdì 26 aprile, con la partenza dall’Hotel Le Sirenè di Gallipoli alle ore 14. Con l’emozione palpabile nel cuore e lo spirito avventuroso pronto a prendere il volo, i partecipanti hanno preso il via per una giornata ricca di scoperte e meraviglie.

La carovana ha fatto tappa a Santa Caterina, dove gli equipaggi hanno potuto immergersi nell’atmosfera unica di questa pittoresca marina salentina. Ma il viaggio non si è limitato alla sola esplorazione dei luoghi: la degustazione di prodotti tipici locali ha deliziato i palati dei partecipanti, offrendo loro un assaggio autentico della cucina salentina.

Il sabato ha visto la carovana spostarsi lungo la splendida costa adriatica, fino a raggiungere San Foca. Qui, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di godere di una suggestiva gita in barca offerta dalla Lega Navale locale, ammirando le meraviglie nascoste della costa salentina.

Ma il culmine della manifestazione è avvenuto nella giornata di domenica, con una grandiosa conclusione al Castello di Acaya. Immersi nell’incantevole scenario di questo antico maniero, i partecipanti hanno potuto assaporare le delizie della cucina contadina salentina, unendo i sapori dello Jonio e dell’Adriatico in un’esperienza gastronomica unica e indimenticabile.

“Saperi e Sapori del Salento” non è stato solo un viaggio tra le bellezze paesaggistiche e culinarie della nostra terra, ma un’esperienza che ha riunito persone da ogni parte d’Italia, legate da una passione comune per la tradizione e l’autenticità. Grazie al Messapia Automotoclub di Ugento per aver reso possibile questo viaggio nel cuore del Salento, un tesoro da scoprire e amare.

Il Rinascimento dell’Avioturismo nel Salento: L’Evento Piloti di Classe a Gemini

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Piloti di Classe gemini

Nel cuore del magnifico Salento, tra le limpide acque del mar Ionio e le suggestive terre salentine, si è svolto un evento che ha ridato vita a una realtà che sembrava ormai sbiadita nel tempo. Parliamo dell’evento “Piloti di Classe” presso il campo volo di Ugento-Gemini, di proprietà di Dalmazio Fasano, un visionario che ha dedicato anni alla ricostruzione di questo luogo, trasformandolo in un punto di riferimento per l’avioturismo nella regione.

Giorno 27 aprile, l’aria era vibrante di eccitazione mentre piloti provenienti da ogni angolo d’Italia e anche da oltre confine affluivano al campo volo di Gemini. L’evento, organizzato con maestria e passione, ha segnato l’inizio di un’importante trasformazione: quella del campo volo in una “avio superficie”, pronta ad accogliere velivoli di maggiori dimensioni provenienti da tutto il mondo.

Ciò che rende il campo volo di Gemini così speciale è la sua posizione strategica, situata a soli 2 chilometri dalle incantevoli spiagge di Lido Marini e Torre Mozza. Ma la sua centralità non si ferma qui: è un punto di partenza ideale per esplorare le meraviglie del Salento, da Gallipoli a Leuca, da Otranto alla vicina Calabria e persino fino all’Albania.

Durante l’evento, l’atmosfera era permeata di entusiasmo e spirito di comunità. FaCoFly, l’associazione di riferimento sul campo, ha dimostrato ancora una volta il suo impegno nel promuovere l’avioturismo e nell’accogliere i piloti con calore e professionalità.

Ma l’evento del 27 aprile non è stato solo un’occasione per celebrare il presente, ma anche per guardare al futuro con fiducia e ambizione. La trasformazione in avio superficie segna l’inizio di un nuovo capitolo nell’avioturismo salentino, aprendo le porte a un turismo più accessibile e globale.

Con la passione e la determinazione di individui come Dalmazio Fasano e il supporto di associazioni come Piloti di Classe, il cielo è il limite per il futuro dell’avioturismo nel Salento. Che sia un breve soggiorno o una lunga avventura, il campo volo di Gemini accoglie tutti coloro che desiderano vivere la magia dei cieli del Salento.

Ugento si prepara alla finalissima per la Serie D

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finalissima per la promozione

L’atmosfera è carica, la tensione palpabile: Ugento è pronta a scrivere una nuova pagina di storia calcistica. Il destino si chiama Serie D e il traguardo è a portata di tifosi. Il presidente della FIGC Puglia, Vito Tisci, ha confermato la data fatidica: il prossimo 5 maggio segnerà l’epilogo di una stagione emozionante.

Ma c’è ancora un velo di mistero sullo stadio che ospiterà questa finalissima. Brindisi e Francavilla si candidano, ma il cuore dei sostenitori batte forte all’idea di veder giocare la propria squadra su un terreno di livello come può essere quello di Francavilla, campo di casa per mister Oliva.

L’Ugento, fermo al primo posto con un vantaggio di +9 nel proprio girone, ha dominato il campionato con grinta e determinazione. Un merito che va alla società, al mister Mimmo Oliva e a ogni singolo giocatore che ha dato il massimo in campo. Ora, l’attenzione è tutta concentrata sulla finale imminente, ma anche sul cammino fin qui compiuto, fatto di sacrifici, sudore e passione.

Ma non è solo il calcio a tenere col fiato sospeso l’intera città: è la prospettiva di assistere a un evento storico, di vedere il proprio team raggiungere vette mai esplorate prima d’ora. Mai Ugento era arrivata così vicina a un sogno tanto ambito, e ora è il momento di dare il massimo sostegno ai nostri colori.

L’organizzazione è già in moto: pulmini, mezzi di trasporto, tutto è pronto per portare i tifosi in massa allo stadio, pronti a fare da dodicesimo uomo in campo. Associazioni, gruppi, singoli cittadini si stanno mobilitando per garantire il supporto più caloroso possibile. L’entusiasmo è contagioso e si diffonde per le strade, nei bar, nei luoghi di lavoro: Ugento è una città unita, compatta di fronte a questo traguardo.

E l’importanza di questa partita va ben oltre il calcio stesso. Si tratta di un evento che può cambiare le sorti di un intero territorio, che può portare benessere economico e visibilità. La Serie D non è solo una nuova categoria, ma un’opportunità per far brillare Ugento sotto i riflettori nazionali.

Il conto alla rovescia è iniziato, e ogni secondo che passa avvicina sempre di più il momento della verità. Ogni tifoso, ogni residente, sente il peso della responsabilità di essere parte di questo momento epocale. E allora, Ugento, preparati a fare storia. Il 5 maggio, tutto il mondo guarderà a noi. E noi saremo pronti a dimostrare di che pasta siamo fatti. Forza Ugento, forza squadra! Siamo pronti a vincere insieme!

Anche il MRS contro la chiusura del centro di salute mentale di Ugento

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Anche il MRS contro la chiusura del centro di salute mentale di Ugento

Il Centro di Salute Mentale di Ugento, punto di riferimento fondamentale per la comunità locale, rischia di essere soppresso e accorpato a Gagliano del Capo. Questa decisione, annunciata dalla ASL, ha suscitato vaste preoccupazioni e proteste, con diverse voci che si levano per denunciare gli inevitabili disagi e problemi che ne deriverebbero.

Tra coloro che hanno dato voce a questa protesta vi è il consigliere comunale di Ugento, l’avv. Ezio Garzia, insieme al direttivo del Movimento Regione Salento (MRS) di Ugento. In una nota congiunta, hanno espresso il loro forte dissenso riguardo alla prevista soppressione del CSM di Ugento, sottolineando il grave impatto che questa decisione avrebbe sulla comunità.

Secondo quanto dichiarato da Garzia e dal MRS di Ugento, accorpare il servizio di salute mentale a Gagliano del Capo costringerebbe i pazienti a spostarsi per 25/30 chilometri per ricevere le cure necessarie, con tutti i disagi e le complicazioni logistiche che ciò comporterebbe. Si evidenzia quindi la necessità di mantenere questo importante servizio nel territorio di Ugento per garantire un accesso agevole e tempestivo alle cure per chi ne ha bisogno.

La nota congiunta rivela anche un appello al presidente del Movimento Regione Salento, Paolo Pagliaro, affinché in qualità di consigliere regionale intervenga presso gli uffici competenti per evitare la perdita del servizio a Ugento. Pagliaro è stato descritto come una figura sensibile alle questioni legate alla sanità, il che rende il suo intervento auspicabile per contrastare questa decisione che ha suscitato grande preoccupazione e sconforto tra i pazienti e le loro famiglie.

Nella nota viene evidenziato anche il dissenso rispetto alla strategia di centralizzazione dei pazienti presso il DSS di Gagliano del Capo, sottolineando l’errore di questa decisione e auspicando un ripensamento che eviti di arrecare ulteriori disagi alla comunità di Ugento.

La mobilitazione del consigliere comunale Garzia e del Movimento Regione Salento di Ugento testimonia una forte volontà di difendere i servizi essenziali per la comunità locale e di opporsi a decisioni che rischiano di compromettere il benessere e l’accesso alla salute mentale per chi ne ha bisogno.

«Abbiamo il dovere civico di porre all’attenzione e di avvertire la nostra comunità ugentina sulla prevista e programmata soppressione del CSM, ovvero del Centro Salute Mentale di Ugento da parte della Asl.

Questo importante servizio verrà accorpato a Gagliano del Capo, per cui gli attuali fruitori saranno costretti, probabilmente a loro spese, a recarsi a 25/30 chilometri di distanza per

ottenere le cure del caso, con tutti i disagi conseguenti.

Con questa nota, inoltre, sollecitiamo il presidente del Movimento Regione Salento, Paolo Pagliaro, nella sua veste di consigliere regionale, da sempre sensibile ai temi che riguardano la sanità, ad intervenire presso gli uffici di competenza per evitare di perdere questo servizio ad Ugento.

Quello che sta accadendo è inaccettabile e sta creando anche grande sconforto ai tanti pazienti e alle loro famiglie.

Nella scheda obiettivi operativi 2023 dell’azienda, infatti, si legge: “ Progressiva centralizzazione pazienti afferenti al DSS di Gagliano sul CSM di Gagliano ….”, “ Unico CSM a Gagliano del Capo entro il 31.12.2023”, riteniamo del tutto errata questa strategia e auspichiamo che si torni indietro su questa decisione che creerebbe solo disagi alla nostra comunità»

L’economia dei bandi: un gioco per pochi che diverte solo chi partecipa

L'economia dei bandi un gioco per pochi che diverte solo chi partecipa

C’è una nuova attrazione nel circo della nostra comunità: l’economia dei bandi. Ma cos’è esattamente questa economia distorta e strampalata?

È un vortice di denaro e persone mosso più dal desiderio di spartirsi i finanziamenti pubblici che dalla volontà di realizzare progetti concreti e utili.

Immaginate un mondo dove i bisogni vengono creati appositamente per adattarsi ai bandi disponibili, anziché utilizzare i fondi disponibili per problemi di reale urgenza: questa è l’economia dei bandi. Una realtà distorta dove il vero scopo diventa mettere a finanziamento progetti effimeri solo per intascare denaro pubblico.

Il risultato di questo circo? Strutture abbandonate poco dopo la loro inaugurazione, pagate anch’esse con i soldi dei contribuenti. Ma anche corsi professionali per partecipanti già pensionati e dopolavoristi, o ancora i corsi per “presunti bambini a rischio devianza”, ma che di devianza poi non conoscono neanche il significato. Una ruota che gira e gira, arricchendo solo una piccola cerchia di privilegiati, mentre la ricchezza della nostra comunità viene depauperata.

Ma non è solo una questione di soldi. Questi progetti, spesso privi di merito reale, creano una concorrenza sleale per i professionisti onesti che ogni giorno lavorano duro, pagano le tasse e rispettano la legge. I giovani e le start-up legali sono schiacciati da una competizione distorta che non fa sconti a nessuno, se non agli amici degli amici. Non è un caso che ad emigrare siano le eccellenze del nostro territorio, con i soldi pubblici che finiscono quasi sempre a foraggiare la mediocrità in ogni sua forma. In questo senso le famosissime PISTE CICLABILI DI UGENTO, che verranno presto inaugurate e intitolate all’assessore che le ha così tanto volute e difese in consiglio comunale, sono la perfetta dimostrazione di questo discorso.

Ma non è solo questo. L’economia dei bandi porta allo spreco e all’accaparramento insensato di bandi e soldi pubblici che possono poi rivelarsi un’arma a doppio taglio nel tempo. Proprio come il caso del bando Sport e Periferia 2019, utilizzato dal comune di Ugento per la costruzione di un’opera già abbandonata e mai entrata davvero in funzione come il campo da padel, e per il quale ora il comune NON riceverà questo bando per completare i lavori del campo di calcio di Ugento, bisogno reale rimasto incompiuto fin dalla sua inaugurazione e con servizi primari che continuano a mancare e che ora sono diventati improcrastinabili di fronte ai risultati sportivi del miracolo Ugento Calcio

E non finisce qui. L’economia dei bandi alimenta anche gruppi d’interesse e associazioni che si aspettano un ritorno di favori durante le campagne elettorali (clamorosa in questo senso l’ultima campagna elettorale di Ugento, con un’associazione impegnata in un vero e proprio articolo di endorsement a mezzo stampa per l’attuale amministrazione comunale, con articolo a firma di chi, guarda caso, oggi gode dell’economia dei bandi). È un sistema che fa venire in mente il voto di scambio, una pratica discutibile che mina la fiducia nelle istituzioni e nella politica.

È ora di mettere fine a questo circo della follia. È tempo di trasparenza, responsabilità e di utilizzare i fondi pubblici in modo saggio ed equo soprattutto da parte del terzo settore. Solo così potremo ricostruire una comunità basata su valori genuini e sulla meritocrazia, anziché su giochi di potere e interesse personale.

Emergenza Sociale a Ugento: La Lotta per il Mantenimento del Centro Salute Mentale

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chiude il centro salute mentale di ugento

Un dibattito cruciale sta prendendo forma, alimentato dalle preoccupazioni del consigliere comunale di minoranza Tiziano Esposito: la chiusura imminente del Centro Salute Mentale (CSM) di Ugento. Questo presidio, fondamentale per centinaia di famiglie alle prese con il disagio psichico, è al centro di una lotta per la sua permanenza.

Secondo le disposizioni aziendali, il destino del CSM di Ugento sembrava segnato fin dal 2023, con una graduale chiusura in corso che obbliga gli utenti a rivolgersi al CSM di Gagliano. Questo ha comportato un notevole disagio per gli utenti provenienti da territori come Racale, Ugento, Melissano ed Alliste. Già privati dei servizi del CSM di Ugento, gli abitanti di Acquarica e Presicce si sono visti accorpati al CSM di Gagliano, a sua volta minacciato di chiusura con la prospettiva di un ulteriore trasferimento a Tricase.

Il ruolo dei Centri Salute Mentale non si limita alla cura dei disturbi mentali gravi ma si estende anche a coloro che attraversano periodi temporanei di disagio mentale. Nel corso degli anni, il CSM di Ugento ha svolto un lavoro eccelso nell’assistenza, rappresentando un pilastro fondamentale nei diritti alla salute dei cittadini. La sua attività ha incluso interventi di prevenzione, collaborazioni istituzionali e supporto alle famiglie, alle associazioni e ad altri soggetti interessati.

Tuttavia, la carenza di personale e le scelte aziendali in atto hanno messo a rischio la continuità di questo servizio vitale. La prospettiva della sua chiusura mette in pericolo l’assistenza a una vasta comunità, costringendo i pazienti e le loro famiglie a fronteggiare difficoltà sempre maggiori, compreso il disagio sociale e l’accesso a servizi distanti chilometri.

La chiusura e il trasferimento del CSM di Ugento evidenziano una tendenza pericolosa al depotenziamento delle strutture di assistenza sanitaria, già duramente colpite da anni di tagli e ridimensionamenti. Privare il territorio di Ugento di un servizio così vitale rischia di indebolire ulteriormente l’intero sistema sanitario locale.

La mobilitazione per salvare il CSM di Ugento è cruciale. Le autorità locali e regionali devono unire le forze per garantire che questo presidio rimanga al suo posto. L’interesse primario è quello di fornire assistenza e prevenzione a coloro che ne hanno bisogno, ma anche di preservare l’integrità e la resilienza della comunità.

Il diritto alla salute è un principio fondamentale, soprattutto in tempi di crisi e isolamento sociale. Il mantenimento e il potenziamento dei servizi sanitari territoriali non sono solo necessari, ma urgenti. È tempo di investire nell’assistenza alla persona e nell’empowerment delle comunità, affinché nessuno resti indietro nell’accesso ai servizi essenziali per il benessere mentale e fisico.

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