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I tartufi di Ugento scovati da Luca Franza

La passione di Luca Franza che assieme alla piccola Maya hanno scoperto un’altra ricchezza di un territorio che non finisce mai di regalarci sorprese. Da tempo ormai Luca ha constatato come a Ugento siano presenti due tipi di pregiatissimo tartufo, precisamente il nero ,scorzone estivo, ma conosciuto come tuber estivum vittadin e il bianchetto che viene chiamato tuber borchi vittadin, o marzuolo.

Può sembrare una novità per tanti eppure anche nel nostro territorio è possibile, dunque, scovare questi pregiatissimi tuberi che possono costare anche diverse migliaia di euro come il caso del record stabilito da un Tartufo D’Alba venduto alla cifra monstre di 184mila euro.

Contrariamento a quanto si è portati a pensare il tartufo è sempre stato presente nella penisola salentina, e se ne hanno notizie fin dall’epoca medioevale. La deforestazione avvenuta tra otto e novecento ha portato alla perdita di grandi parti dell’habitat naturale del tartufo, che comunque resiste in piccole zone umide e forestate, come il Parco Litorale di Ugento. L’uso nella cucina salentina è stato riscoperto da poco, con diversi chef del territorio impegnati nel recupero di questo ingrediente che da oggi possiamo considerare nostrano.

Da oggi possiamo dunque dire che anche a Ugento c’è il tartufo, uno dei tanti tesori da scoprire in questo sterminato territorio e un’altra freccia nell’arco del Parco Litorale di Ugento che da oggi potrebbe avere un altro argomento sui cui riflettere.

Babbo natale portaci un nuovo sindaco

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A 12 mesi dalla stampa del numero 0, ci troviamo qui a celebrare (momentaneamente) il nostro ultimo numero stampato.
Il numero 12 arriva dopo un anno di impegno e sacrifici da parte di questa redazione, che è riuscita a portare a termine questo impegno in lunghi mesi che hanno visto disattese tutte le richieste poste all’attuale amministrazione comunale di Ugento. Abbiamo provato a mandare inviti per i nostri programmi, ignorati o disattesi, abbiamo protocollato richieste ufficiali avanzate a nome della nostra associazione, ma anche in questo caso abbiamo trovato un insormontabile muro fatto di silenzio. Ed è così che le nostre richieste giacciono in un cassetto senza risposta da ormai 9 mesi, nonostante la legge ne prescrive la risposta entro il termine di 60 giorni.
Richieste intestate al sindaco di Ugento, che fino ad ora mai si è degnato di poter dare una risposta a quelle che, non solo secondo noi, sono più che legittimi dubbi.
Poi c’è la questione della chiusura del gruppo WhatsApp delle associazioni del nostro paese, un fatto che a mio modo di vedere non può ancora una volta essere archiviato come una semplice imprudenza, ma deve rappresentare l’ennesimo campanello d’allarme che ci mette di fronte ad una realtà che sta mortificando e lentamente asfissiando la rete sociale del nostro paese.
Con quest’ultimo numero proviamo dunque ad alzare l’asticella della provocazione politica, con una copertina che in molti potranno giudicare fuori luogo, ma che vuole solamente riuscire a farci pensare attraverso la sottile lama della satira, nella speranza di riuscire ad ottenere finalmente delle risposte che non solo noi attendiamo.
Dunque non devono far arrabbiare i nostri fotomontaggi, quanto più riflettere su una situazione grottesca che vede il nostro paese ancorato a usanze e tradizioni medioevali. La bandiera blu, il museo, le luci spente e quelle natalizie non sono altro che polemiche nate dalla totale assenza di comunicazione da parte di chi ci amministra, convinti che il dover dare conto alla cittadinanza sia un mero esercizio di stile.
Ma le reazioni sui social, che iniziano a trabordare anche nella vita reale, dimostrano che qualcosa sta cambiando, anche nella richiesta di democrazia da parte dei cittadini di Ugento. Le recenti polemiche sulle luminarie natalizie non è che l’ultima occasione in cui questa amministrazione non è riuscita a spiegare le proprie intenzioni in modo puntuale, generando un’orda di proteste basate più che altro sull’attesa che ognuno di noi aveva di fronte ad un così cospicuo budget investito.
Sarebbe bastata una lettera pubblica per annunciarlo e disinnescare ogni polemica, si è scelto, invece, ancora una volta il silenzio.
Il silenzio, quello che si sente nei vuoti pomeriggi di una Piazza Italia ormai deserta. Il silenzio, quello riecheggia tra i fischi del vento lungo i vicoli del nostro borgo abbandonato. Il silenzio delle persone per bene, che prima o poi diventerà disgusto.
Ma visto che è natale, caro babbo pensaci tu a farci un regalo, portaci un nuovo sindaco, solo tu puoi farlo.

Mitko Todorov è a Ugento

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mitko todorov a ugento

Da ieri il grande Mirko (Mitko) Todorov è a Ugento; il mitico opposto della Victor Village Adovos Falchi Ugento (Campionato di Pallavolo Serie A1 1985/1986), a distanza di 37 anni circa, è ritornato a trovare tifosi, amici, e nuovi atleti pallavolisti ugentini; ha fatto visita al Palazzetto “PalaOzan” di Ugento, intitolato al compianto Tiziano Manni , compagno di squadra di Todorov; nonché al Palazzetto di Gemini Frazione di Ugento).
Mitko Todorov , insieme ad Hugo Conte , a Ferdinando De Giorgi , ed a tutti gli altri atleti di quella favolosa squadra, è stato uno degli artefici delle vittorie e dei traguardi raggiunti dalla “MITICA,
LEGGENDARIA e oramai IRRIPETIBILE”, squadra di Pallavolo Ugentina, Leccese e Pugliese, che rese grande il ns territorio e l’intero Sud Italia negli anni 80.
La vittoria che ad oggi rappresenta il record per una squadra pugliese viene disputata il 26 aprile 1986 presso il Pallone tensostatico di Torre San Giovanni; Play-off Scudetto: Ugento vs Panini Modena 3 – 1 (15-4; 15- 10; 14-16; 15-1). La Panini Modena allenata da Julio Velasco si schiera con: Lucchetta, Cantagalli, Bernardi, Dall’Olio, Quiroga, Bertoli, Martinez; Ghiretti; Di Bernardo; Sacchetti; Il Victor Village Adovos Falchi Ugento con: Ferdinando De Giorgi; Palumbo; Conte; Giribaldi; Berselli; Todorov; Michele De Giorgi; Manni; Nicolazzo; Romanelli.
Vi è comunque da ricordare che già durante la Regular Season, il Victor Village Adovos Falchi Ugento aveva battuto in casa, presso il Pallone Tensostatico di Torre San Giovanni, la Panini Modena allenata da Julio Velasco, questo succedeva Sabato 08 Marzo 1986, Victor Village Adovos Falchi Ugento vs Panini Modena 3 – 0 (15-9; 16-14; 15-12). La Panini Modena allenata da Julio Velasco con: Lucchetta, Cantagalli, Bernardi, Dall’Olio, Quiroga, Bertoli, Martinez; Ghiretti; Di Bernardo; Sacchetti; Il Victor Village Adovos Falchi Ugento con: Ferdinando De Giorgi; Palumbo; Conte; Giribaldi; Berselli; Todorov; Michele De Giorgi; Manni; Nicolazzo; Romanelli.
Grazie Mitko

La maggioranza forza la mano, Lisi abbandona l’aula. L’eco centro si farà

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lisi abbandona l'aula ugento consiglio comunale

Un consiglio comunale che ha confermato le aspettative, con la minoranza che costringe ad una sosta tecnica il consiglio, impegnato a rimediare a quello che sembra essere un errore che rischia di minare alla base la regolarità dell’iter che ha portato al finanziamento del prossimo eco centro di Lido Marini.

giulio lisi

Ho abbandonato l’aula perché mi sono rifiutato di partecipare a quella che è sembrata a tutti una farsa. Più volte abbiamo dimostrato come il provvedimento portato in aula fosse fallato fin dalla sue premesse, perché i terreni su cui nascerà l’eco centro non potranno mai giungere all’Ente per cessione gratuita da parte dei lottizzanti perché la convenzione è solo una proposta e, comunque sono ancora da espropriare, contrariamente a quanto indicato nelle prescrizioni del bando per la presentazione della domanda di finanziamento regionale, che recita “possono inoltrare istanza di finanziamento […]le singole amministrazioni comunali che abbiano la piena disponibilità dell’area oggetto della proposta progettuale”, oltre ad un quadro economico che pare ancora in via di definizione e, pertanto, incerto.

Sembra proprio quest’ultimo tema quello più critico tra quelli affrontati nel consiglio comunale, rispondendo alle osservazioni poste dal consigliere di Uniti verso il Futuro Tiziano Esposito e della Pro Loco di Lido Marini.

Il consiglio comunale è servito a spiegare proprio queste criticità, con il dirigente comunale Luca Casciaro che è stato chiamato a spiegare le contro osservazioni fornite dagli uffici. È proprio la sua risposta fornita ad un quesito posto da Giulio Lisi ha causato l’abbandono dell’aula di quest’ultimo, che più di una volta ha sottolineato come i voti forniti dalla maggioranza fossero in contraddizione.

Abbiamo cercato in tutti i modi di far cambiare idea alla maggioranza, non perché contrari all’opera, ma perché molti dei nostri dubbi espressi anche nelle mie osservazioni presentate lo scorso dicembre, non sono stati risolti dalle risposte fornite anche in consiglio comunale, esponendo l’ente ad un probabile danno economico che può derivare dall’ennesima causa persa già in partenza. Non è solo una questione politica infatti, quanto più tecnica, perché siamo stati chiamati a deliberare su un progetto che presenta più di una criticità tecnica, una questione emersa anche nell’acceso confronto avvenuto durante l’interruzione del consiglio comunale, che di fatto non ha portato a nessun cambiamento di linea da parte della maggioranza.

Ma anche dal punto di vista politico abbiamo sollevato più di un dubbio, soprattutto sulla natura e la funzione di questo eco centro che, servendo utenze domestiche e non domestiche, rischia di diventare un serio problema dal punto di vista igienico sanitario, soprattutto nel mese di agosto con 40 gradi e i mezzi impegnati a sversare in una zona densamente abitata. Anche per questo abbiamo proposto lo spostamento dell’opera in una zona meno centrale, che possa evitare i problemi anche economici che irrimediabilmente ci saranno per la richiesta di lottizzazione che già ricade su quella zona.

Il problema sembra essere sempre il solito: una corsa a realizzare un’opera e intercettare fondi senza pensare agli eventuali danni che quest’opera può produrre se non ben progettata, come l’impatto ambientale, le conseguenze economiche e logistiche derivanti dall’impatto sulla viabilità di questo centro, come tutti gli altri aspetti della post realizzazione, che come abbiamo visto in altri casi hanno portato all’abbandono del bene.

tiziano esposito

Nonostante questi forti dubbi, la maggioranza ha scelto di tirare dritto, procedendo a piè pari con il progetto proposto, che vedrà dunque la nascita di un nuovo eco centro a Lido Marini, con i lavori che dovrebbero concludersi entro quest’anno.

intanto arriva anche il comunicato sulla pagina Facebook del gruppo

Garante dei disabili: parola a Francesco Urso

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Riceviamo e pubblichiamo integralmente quanto inviato dall’ex garante dei disabili del comune di Ugento Francesco Urso.

Alla cortese attenzione delle redazioni di Ozanews e di VideoTop Web

In riferimento ad alcuni giudizi di merito espressi dagli organi di stampa in indirizzo e avvalendomi del diritto di replica, mi trovo costretto a puntualizzare alcune questioni in relazione

  • all’articolo “Il Garante della persona disabile: un’opportunità fallita”, pubblicato su Ozanews il 20 gennaio u.s., sbagliando, peraltro, il mio cognome, che è Urso e non già Russo;
  • al video postato dall’emittente VideoTop Web il 9 febbraio u.s.;
    Preciso che parlo solo per me, in quanto Promotore dell’istituzione della figura del Garante nel Comune di Ugento, nonché primo Garante nominato dall’Amministrazione comunale, e non anche per chi è venuto dopo di me. So bene, infatti, che il riferimento sprezzante è soprattutto rivolto alla mia persona.
    In entrambe le situazioni summenzionate si è dimostrata una sorprendente superficialità nel fare riferimento al mio operato, che stupisce, ancor più, perché ciò è avvenuto su due siti web finalizzati all’informazione.
    Iniziamo col dire che quanto affermato viene platealmente smentito, carte e dati alla mano, dalla relazione stilata dall’ex-Sindaco, avv. Massimo Lecci, in data 22 gennaio 2019, prot. n. 1299, avente per oggetto: “Funzionamento del Garante della persona disabile. Relazione ai sensi dell’articolo 8 del regolamento approvato con deliberazione n°77 del 10 Novembre 2010”, la quale, a sua volta, sintetizzava le relazioni che avevo indirizzato all’Amministrazione comunale a cadenza annuale, come da regolamento. Un documento che allego affinché si smetta di denigrare il mio operato senza neppure conoscerlo.
    Gli ignari lettori di Ozanews, così come i telespettatori di TopVideo Web, hanno il diritto di conoscere la verità.
    L’autrice dell’articolo apparso su Ozanews si rammarica del fatto che il Comune di Ugento – che, peraltro, è stato erroneamente definito il “primo” in Italia ad istituire la figura del Garante delle persone disabili (in realtà, il primo è stato quello di Corleone) – non avesse svolto l’auspicato ruolo di “apripista” perdendo, così, l’opportunità di essere “un esempio per le altre amministrazioni”.
    Affermazione, quest’ultima, che conferma il non sapere neppure che, successivamente al Comune di Ugento, diversi Comuni del Salento hanno deciso di istituire la figura del Garante delle persone disabili (probabilmente anche grazie alle lettere, più di novanta, che ho personalmente inviato a tutti i Sindaci della provincia di Lecce per sollecitarli a fare altrettanto). La stessa Regione Puglia aveva nominato il proprio soltanto dopo l’istituzione di questa figura da parte del Comune di Ugento.
    Tra le tante altre notizie infondate, nonché infanganti, c’è anche quella che io avrei redatto una sola relazione annuale, quella del 2014. Con ironia squallida, l’autrice dell’articolo aveva anche aggiunto di essere ancora “in fiduciosa attesa delle relazioni successive al 2014” (sic!).
    Peccato, però, che la relazione dell’ex-Sindaco, avv. Massimo Lecci, smentisca clamorosamente tutto quanto affermato.
    Ed ancora: saccentemente veniva spiegato ai lettori che “il riconoscimento dei diritti dei disabili non si limita solo al parcheggio riservato, ecc.”, occorrendo “implementare misure e progetti che hanno come fine una maggiore inclusione sociale”. Si faceva, poi, riferimento “all’accesso alle spiagge” da parte delle persone disabili, dando suggerimenti sui mezzi di trasporto, ecc.
    Peccato, ancora una volta, che anche su questo delicato aspetto io mi fossi già pronunciato con l’Amministrazione comunale, promuovendo uno specifico progetto. Anche dietro mia proposta, l’ing. Carlo Carafa aveva censito le barriere architettoniche presenti nell’intero feudo di Ugento al fine di attuare il PEBA, obbligatorio per i Comuni e per le Province (legge n°41/1986). Il Comune di Ugento ha, così, regolarizzato la propria posizione, uno tra i pochi ad averlo fatto.
    Dall’ignorare pressoché tutto del mio impegno, giocoforza, il titolo menzognero dell’articolo: “Il Garante della persona disabile: un’opportunità fallita”.
    Per non parlare della grottesca staffilettata conclusiva, secondo cui la figura del Garante dei diritti delle persone disabili del Comune di Ugento era rimasta “una bella lettera morta” in data 2010”! Frasi, queste, semplicemente incommentabili.

E veniamo al video postato su TopVideo Web, nel quale, in una puntata dedicata al Garante, era stata invitata in studio e intervistata l’autrice dell’articolo di cui sopra, la quale aveva asserito che “l’unica battaglia” che il Garante di Ugento, vale a dire io, aveva fatto fino a quella data era stata quella relativa “ai parcheggi”, senza, però, essersi interessato affinché anche le persone disabili potessero avere “accesso” alle manifestazioni, conferenze, ecc. Mi spiace deludere qualcuno, ma anche in merito a questo specifico diritto la relazione allegata la smentisce con chiarezza. Tanto che, dopo il mio intervento, il Comune ha modificato il proprio regolamento sulla concessione del patrocinio solo ad eventi privi di barriere architettoniche.
Sempre nell’intervista rilasciata all’emittente televisiva TopVideo Web, la signora in questione si era anche vantata di aver voluto approfondire, tra i cittadini di Ugento, la conoscenza, o meno, della figura del Garante delle persone disabili facendo tesoro del suo “fiuto da segugio” (sue parole), intervistandone alcuni. In effetti, nessuno di loro ne sapeva nulla, dandole, così, l’agognata conferma del “fallimento” del Garante. Il suo “fiuto”, però, avrebbe dovuto indirizzarla anche verso di me: l’avrei informata agevolmente su tutto quanto avevo già proposto e su quanto avevo intenzione di proporre all’Amministrazione comunale. Con un minimo di impegno, si sarebbe potuto appurare che la realtà era ben diversa da quella descritta.
*
Colgo l’occasione per informarvi in merito alla Presentazione, che sembra essere imminente, della Carta dei diritti delle persone fragili in ospedale (documento stilato decenni fa dalla Cooperativa sociale onlus Spem contra spem di Roma ed applicata, in primis, dal Policlinico Agostino Gemelli dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma) organizzata dalla Direzione Generale della Asl Lecce che si è impegnata ad applicarla in tutti gli ospedali pubblici di sua competenza. Si sappia che io sono il Promotore di questa importante svolta che la Asl di Lecce intende concretizzare.
La Carta è nata per riconoscere alle persone con disabilità il diritto alle cure ospedaliere e rendere le strutture adeguate alle loro limitazioni fisiche, psicologiche e sensoriali.
Dopo lo specifico convegno nei locali Asl, da me proposto e organizzato, sono entrato a far parte, come Referente civico oltre come Promotore, nel relativo Gruppo di lavoro. La mia presenza nel gruppo di lavoro è stata fisica, per due anni, nonostante le gravissime difficoltà che ho nel deambulare, oggi è da remoto. Detto questo, mi scuso se è poco quanto ho fatto – impostando dal nulla, ribadisco, un Servizio così importante per i cittadini.
Non spettava a me, peraltro, pubblicizzare le proposte che via via presentavo. Ero stato chiamato dal Comune di Ugento per “lavorare” ai fini della tutela dei diritti dei disabili di Ugento ed è quello che ho fatto, con senso di responsabilità, pazienza, umiltà; instaurando rapporti cordiali con tutti i miei interlocutori e ricevendo da loro puntuali attestati di cordiale stima. Il sorriso ci accomuna, non già la cupezza ed i toni rancorosi che sono distruttivi per qualsiasi causa.
L’impegno preso anni addietro con la Direzione Generale della Asl Lecce (citato nella relazione allegatale) mi sta consentendo di proseguire nel delicato impegno di tutelare i diritti delle persone disabili, stavolta nel settore della Sanità Pubblica in cui, d’altro canto, convergono le aspettative di tutti i Comuni della provincia di Lecce.
Francesco URSO
(già Garante delle persone disabili del Comune di Ugento)

relazione-garante-disabili-22.10.2019-1

Lo strano caso dell’eco centro di Lido Marini

Si svolgerà fra poco il consiglio monotematico che dovrà approvare il progetto definitivo per la realizzazione dell’eco centro di Lido Marini, una questione che ha già creato attriti tra maggioranza ed opposizione, al quale si aggiungono le osservazioni presentate anche dalla pro loco del piccolo centro turistico interessato da quest’opera che in tanti vorrebbero rivedere.

Partiamo dal principio. Si tratta di un progetto presentato dall’attuale amministrazione comunale al fine di risolvere, o in parte mitigare, il problema dell’abbandono dei rifiuti nelle marine di Ugento. Per far questo si prevede la realizzazione di una struttura simile a quella che si trova già a Gemini o Torre San Giovanni, dove sono previsti tutta una serie di recipienti e contenitori per permettere lo stoccaggio temporaneo di rifiuti o loro parti.

Allegato_15_Relazione_Paesaggistica

Un progetto, come già accennato, che non ha mancato di sollevare polemiche fin dal suo principio, tant’è che nelle osservazioni presentate dal consigliere comunale Tiziano Esposito in rappresentanza di “Uniti verso il futuro” e dalla Pro Loco di Lido Marini, è possibile leggere più di una criticità che lascia più di un dubbio, anche alla luce delle controdeduzioni arrivate dagli uffici comunali

controdeduzioni-cons-esposito

controosservazioni-proloco-lido-marini

Alla luce di questi documenti è utile notare come emergano non poche contraddizioni tra le contro osservazioni fornite dal Comune di Ugento e la relazione paesaggistica che, come si può ben vedere anche dalla pagina del sito comunale dedicato a questi documenti (che contrariamente da quanto prescritto dalla legge è pubblica ma non raggiungibile dalla home), è stata inserita un mese dopo gli altri elaborati, proprio dopo le osservazioni del consigliere Esposito, che sottolineava come mancasse parte della documentazione necessaria alla regolarità della procedura. Non solo, tutta la questione sembra ruotare intorno ad una proposta di lottizzazione della zona risalente al 2013 e che in alcuni casi sembra essere solo un ipotesi, in altri sembra già certezza, tanto che il Comune di Ugento conta di costruire l’opera in corrispondenza delle zone indicate a servizi proprio dalla proposta di lottizzazione, si legge infatti nelle contro osservazioni alla pro loco:

La realizzazione dell’Ecocentro interessa una porzione dell’area di Lido Marini tipizzata dal PRG vigente come zona c6 “zona di completamento periferico marina” e segnatamente del comparto 78, ponendosi segnatamente il posizione centrale a quest’ultimo. Da quanto consta, il comparto 78 è stato oggetto da piano di lottizzazione, formalmente presentato dai lottizzanti e formalmente istruito dal competente ufficio, che si sarebbe fatto carico di richiedere i pareri di rito.

una delle osservazioni della pro loco

Si propone il non accoglimento dell’osservazione.
MOTIVAZIONE:
L’area richiesta da progetto doveva comunque pervenire al Comune nella cessione di aree standard, ad oggi non essendo ancora cogenti le previsione della lottizzazione, in quanto trovasi allo stato di “proposta di piano”, resta in vigore la destinazione generale C6 “zona di completamento periferico marina”, pertanto per il sopraggiunto interesse pubblico l’Ente ha agito secondo il disposto dell’art.
16 comma 3 della L.R. n. 13/2001.

la risposta degli uffici

Da questo passaggio si evince dunque che la lottizzazione su citata è ancora in una fase embrionale, di certo non approvata, anche se parte degli elaborati presenti nella richiesta di lottizzazione presentata dall’architetto Tommaso Stefano sono poi stati riutilizzati nell’elaborazione progettuale dell’eco centro.

Ma in parte delle contro osservazioni fornite al consigliere Esposito si può leggere come la lottizzazione sia data già per approvata, soprattutto nell’individuare le porzioni di terreno su cui far nascere l’eco centro che, ricordiamolo, dovrà prevedere l’esproprio in 3 particelle per un importo vicino ai 40 mila euro

Particellare_esproprio

Una questione che appare quindi molto complessa, nel quale in gioco ci sono enormi interessi economici in una zona che potrebbe essere interessata da un forte sviluppo turistico, messo in pericolo dalla presenza di una struttura che di certo non invoglierà i turisti a risiedere in strutture “vista monnezza”. Non ci resta che vedere lo sviluppo di questa faccenda, nel consiglio comunale di oggi, previsto per le 14.30

Un laboratorio di teatro per bambini da 11 mila euro (pubblici)

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Ancora soldi pubblici che dall’amministrazione di Ugento finiscono nelle casse di una cooperativa di Racale, a poche ore dalle polemiche sollevate dalla decisione di destinare oltre 20 mila euro pubblici per i corsi di doposcuola, gestiti sempre dalla medesima coop.

Si tratta questa volta di 11 mila euro destinati a un “progetto di laboratorio di lettura e teatro, allegato al presente atto, per bambini e ragazzi, da svolgersi entro il 31/12/2022” proprio come riportato nella delibera di giunta, con una decisione che questa volta arriva, quindi, da un organo politico.

Con nota prot. 33790 del 09/12/2022, la Società Cooperativa sociale “Indisciplinati”, ha proposto al Comune di Ugento un progetto di laboratorio di lettura e teatro, allegato al presente atto, per bambini e ragazzi, da svolgersi entro il 31/12/2022, finalizzato al potenziamento di attività volte a contrastare le criticità emerse per l’impatto della pandemia e favorire il recupero psico-emotivo e fisico dei bambini e
dei ragazzi attraverso gli strumenti dell’arte, allo sviluppo del potenziale di personalità, alla riappropriazione degli spazi fisici e psichici, alla interazione relazionale positiva e alla strutturazione del concetto della vicinanza solidale, attraverso l’approccio al mondo della lettura, in particolare di albi illustrati e fiabe, e alla rappresentazione teatrale;

Il laboratorio promosso dalla Società Cooperativa Sociale “Indisciplinati” di Racale prevede, per la sua realizzazione, l’utilizzo di metodi educativi improntati alla lettura e al teatro, quale mezzo pedagogico volto alla interiorizzazione e rappresentatività del sé che confluisca nella conoscenza e gestione delle proprie emozioni, nello sviluppo dell’empatia, del senso creativo e della capacità critica – costruttiva della realtà, nella crescita delle componenti linguistiche, comunicative e relazionali, nella promozione dell’integrazione sociale e nell’assimilazione di regole morali, sociali e delle proprie tradizioni socio-culturali. La capacità di entrare nei panni di un personaggio fiabesco e/o favoleggiante aiuta i bambini e i ragazzi a sviluppare il problem solving, acquisendo, quindi, strategie utili ad affrontare la vita e a muoversi nella realtà di tutti i giorni;

la Società Cooperativa Sociale “Indisciplinati” di Racale è già affidataria del servizio di supporto socio-educativo extra-scolastico (doposcuola), di attività laboratoriali/formative e di sostegno alla genitorialità, con sede di realizzazione presso l’immobile di proprietà comunale, denominato “Palazzo Rovito”, destinato a bibliomediateca e a biblioteca, sito ad Ugento in Piazza Adolfo Colosso, come da delibera di Giunta Comunale n. 251 del 16/11/2021;
in virtù delle finalità progettuali e delle attività previste, si ravvede conformità e congruità con quelle connesse al servizio di supporto socio-educativo extra scolastico (doposcuola) e con quelle relative alla bibliomediateca e biblioteca, ritenendo, pertanto, opportuno che il progetto di laboratorio di lettura e teatro venga svolto nella medesima sede, rappresentando un vero e proprio spazio fisico territoriale rivolto alla cultura, a servizi socio-educativi e di rigenerazione urbana e socio-territoriale, e destinato in favore di minori residenti nel Comune di Ugento e in carico e/o seguiti dall’Ufficio Servizi Sociali.

Alcune parti della delibera

Nella foto di copertina, la locandina di un evento organizzato sempre dalla medesima coop nell’ambito degli eventi per la bandiera blu.

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