Si svolgerà il prossimo 25 ottobre in teleconferenza streaming il prossimo consiglio comunale di Ugento.
Gli ordini del giorno saranno 2:
1-Ratifica delibera di G.C. n. 176 del 31/08/2022, avente ad oggetto: Variazione urgente al DUP 2022-2024, al bilancio di previsione 2022-2024 ed allegati, per previsione progetto finanziato e interventi vari 2 – 77 Ratifica delibera di G.C. n. 181 del 06/09/2022, avente ad oggetto: Variazione urgente al DUP 2022-2024, al bilancio di previsione 2022-2024 ed allegati, per modifica del Programma triennale delle opere pubbliche 2022/2024 e dell’elenco annuale 2022
18 Ottobre 2022 – Ugento. Nicoletta Gualano, questo il nome della nonna di Ugento che oggi compie ben 104 anni.
Nata il 18 ottobre del 1918 a Maruggio, provincia di Taranto; ha sposato nel 1937, all’età di 18 anni, Antonio De Gaetani, militare di Gemini impegnato in Africa.
Da destra a sinistra: Nicoletta e Antonio De Gaetani
La cara nonnina ci ha raccontato come la cerimonia sia avvenuta in assenza del vero marito, con la partecipazione del cognato, ovvero “per procura”. Il matrimonio per procura è un atto in cui uno o entrambi gli individui che si uniscono in matrimonio non sono fisicamente presenti durante la cerimonia, ma sono rappresentati da altre persone.
Ci ha parlato dei sacrifici affrontati durante il duro periodo della guerra, affrontato col sorriso e con la collaborazione di tutti per poter sopravvivere. Le bombe, l’assenza del marito e i figli da sfamare.
Altri tempi, quelli delle loro giovinezze, che raccontano di messaggi d’amore scritti sulla cenere di un focolare familiare, di corteggiamenti lunghi e romantici. Così Antonio ha conquistato il cuore gentile della giovane Nicoletta.
Superata la guerra incolumi, Antonio e Nicoletta conducono una vita tranquilla; lui come contabile in un frantoio e lei come casalinga; danno alla luce cinque figli, che a loro volta daranno vita a undici nipoti. Una famiglia numerosa e piena d’amore.
Una lucidità ammirevole, nonostante la sua età, insieme alla sua forza di vivere le permettono di essere ancora in forma.
Luccicano gli occhi ogni qual volta racconta di aneddoti della sua vita o dei suoi “bellissimi” figli e nipoti, non risparmia mai un complimento ogni volta che parla di loro.
Abbiamo trovato di fronte a noi una donna gentilissima e piena di voglia di essere ancora partecipe della vita dei suoi cari che si stringono a lei in questo giorno di festa.
Ancora tanti auguri Nonna Nicoletta! Ti auguriamo di vivere molti altri giorni come questi con la semplicità e la bellezza che ti contraddistingue e ti ha portata sino alla veneranda età di 104 anni.
Un day after con l’amaro in bocca quello toccato ad alcuni cittadini di Gemini, che dopo il violento acquazzone di due giorni fa, oggi contano i danni causati dagli allagamenti.
Due in particolare le zone colpite, quelle dell’inizio di via Fontana e in via della Repubblica. Le prime foto sono riferite proprio a quest’ultima strada, dove un lettore ci ha inviata le foto della sua tavernetta sotto a quasi 20 cm di acqua. Un evento che ha causato particolari danni, visto la presenza di diversi mobili e ed elettrodomestici ancora imballati ed in via di installazione.
Una situazione che in alcune zone sembra stata creata dai recenti lavori di rifacimento di alcune strade di Gemini che, innalzando la sede stradale, hanno causato l’allagamento di alcune abitazioni.
Sono anni che ho questa casa ed è la prima volta che succede una cosa del genere.
Un residente di via della Repubblica
Ma oltre le prime volte esiste una strada che ormai tutti conoscono molto bene per i problemi dovuti al suo allagamento, stiamo parlando di via Fontana. In questa strada infatti il problema persiste da sempre e con le piogge sempre più improvvise e violente sta diventando un vero e proprio problema di sicurezza.
Non ho mai sofferto d’ansia in vita mia, ma ho scoperto cosa sia abitando in questa casa. Ogni volta che piove, infatti, siamo assaliti da ansia e paura di finire per l’ennesima volta sotto l’acqua. Sono anni che va avanti questa storia, e nonostante la presenza di un progetto più volte sbandierato da questa amministrazione, oggi ci troviamo ancora così
Una residente di via via Fontana
La linea che dimostra il livello raggiunto dall’acqua
Una situazione che dura da anni e che per via dei cambiamenti climatici tende ad aggravarsi sempre di più, con conseguenze sempre più disastrose, provocando danni sempre maggiori.
Proprio per questo si annunciano iniziative legali da parte di alcuni cittadini che hanno annunciato denunce e richieste di risarcimento nei confronti della cosa pubblica. Una soluzione che potrebbe arrivare presto grazie al progetto citato proprio dalla residente di via Fontana, che con oltre 600 mila euro dovrebbe permettere a questa strada di non diventare un fiume in piena alle prime piogge.
A più di dieci giorno dall’entrata in vigore dell’ordinanza per il risparmio energetico del Comune di Ugento non si accennano a placare le polemiche sull’illuminazione pubblica.
Alle numerose foto giunte in redazione che raffigurano i diversi angoli completamente oscuri del nostro paese, fanno da contraltare le foto pervenute poche ore fa, che fanno vedere diversi lampioni accesi in pieno giorno.
Sarà forse a causa di questi disservizi che continuano da diversi giorni che il comune ha deciso di cambiare la ditta che fino ad oggi si è occupata della manutenzione della rete di pubblica illuminazione, affidando l’incarico in assegnazione diretta ad una ditta di Gagliano Del Capo con la durata di 9 mesi impegnando l’importo di 21 301.20€.
È ripartita con il piede giuso la stagione dei ragazzi dell’ASD Ugento, la nostra squadra di calcio locale che negli ultimi anni ci sta regalando tante emozioni e soddisfazioni che questo territorio non viveva, sportivamente parlando, dai fasti andati dei Falchi in serie A di pallavolo. Dopo due anni passati inaspettatamente al vertice, quest’anno sembra finalmente arrivato l’anno della consacrazione di una società che tanti sforzi sta facendo per meritare la sua categoria. Una categoria che ci auspichiamo stare via via stretta a Ugento, inteso come sistema paese prima ancora che come squadra di calcio. Scalare di categoria dovrebbe quindi significare fare un salto di qualità dal punto di vista sociale ed economico, prima ancora che sportivo, con lo sport che farebbe da vetrina ad un paese che si contraddistingue per il suo fantastico mare, per le sue aziende e per il suo tessuto sociale, quello che molte volte è mancato a sostegno delle nostre squadre. Il tifo in questo contesto diventa così essenziale, un tifo che deve riuscire a fare finalmente quel salto di qualità che la nostra comunità esige, con ragazzi e famiglie che con ansia aspettano la domenica della partita per poter sostenere i nostri ragazzi. Perché è questo che significa tifare: sostenere l’idea di una squadra impersonificata dagli 11 giocatori che scendono in campo, senza dover avere l’esigenza di offendere gli avversari. Facciamo diventare le domeniche allo stadio un giorno di festa, una Messa laica per chi nella semplicità della vita di paese, trova un attimo di pace e serenità nel poter vedere figli e nipotini che giocano spensierati. È questo poi il senso e il servizio più profondo che lo sport può rendere ad una comunità intera, soprattutto la nostra, che spesso ha visto sbiadirsi quel sano e fiero senso d’appartenenza indispensabile a qualsiasi gruppo per poter affrontare le sfide che questo nuovo mondo ci offre. Sarà così che tifando allo stadio sarà sempre più facile gridare “Forza Ugento”, facendolo diventare un mantra da portarci a casa e su cui riflettere. Forza Ugento, Forza Ugento, Forza Ugento. Non significa forse chiedere il massimo al nostro paese? Non significa pretendere che il nostro paese occupi il posto che da anni speriamo gli possa competere? Non basta il titolo di città per essere grandi, e neanche la grandezza del nostro territorio può renderci tali. Saremo grandi quando gli altri si ricorderanno di noi, e non solo per il mare, ma anche per le esperienze, le sensazioni e le emozioni come quelle che anche un evento sportivo di prim’ordine può dare. Ed ecco tornati all’ASD Ugento, un progetto che per questo diventa di fondamentale importanza per tutti in questo periodo storico. Sono tante le difficoltà che il mondo ci metterà davanti nei prossimi mesi, ed è inutile elencare tutto quello che sta succedendo intorno a noi, ma sarebbe bello e sicuramente meno faticoso affrontarle insieme, come comunità, la stessa comunità che sono sicuro si sta formando intorno alla nostra squadra di calcio, che con questo spirito e questo sostegno potrà affrontare davvero al meglio la prossima stagione sportiva. Allora tutti allo allo stadio e soprattutto FORZA UGENTO!
Siamo arrivati al quinto giorno di contenimento delle spese legate all’illuminazione pubblica del Comune di Ugento. Come abbiamo precedentemente scritto, il Comune di Ugento ha deciso di emettere un’ordinanza firmata dal sindaco Salvatore Chiga per spegnere gran parte dell’illuminazione pubblica di Ugento, al fine di contenere la spesa per l’energia elettrica che potrebbe velocemente passare dagli attuali 325mila euro ad oltre un milione.
Una decisione che però si sta scontando con il malcontento dei cittadini e con i continui problemi tecnici che stanno lasciando intere zone al buio. Per questo è intervenuto ieri il consigliere di minoranza Tiziano Esposito, che in rappresentanza del gruppo “Uniti verso il futuro” ha ieri protocollato un’interrogazione urgente, da cui si può leggere:
l’art. 3 della costituzione cita: Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali ; motivo per cui si potrebbe richiamare una disparità di trattamento tra i cittadini che godono di un servizio pubblico e quelli che vengono privati dalla stessa, nonostante entrambi paghino le tasse;
la sicurezza dei cittadini è una delle priorità che un’amministrazione comunale deve perseguire nell’espletamento del proprio mandato;
L’illuminazione urbana ha avuto fin da sempre il compito principale di rendere sicura la guida dei veicoli e di prevenire la criminalità;
Una lampadina può avere il potere di scoraggiare la commissione di un delitto.
L’illuminazione delle aree critiche come parchi combinata a un sistema di videosorveglianza intelligente sono importantissimi per alimentare la sensazione di sicurezza.
L’illuminazione di strade e altri luoghi pubblici contribuisce al benessere collettivo da più punti di vista. Una buona illuminazione partecipa alla sicurezza di automobilisti, motocilisti, ciclisti e pedoni aumentando la visibilità dei percorsi così riducendo le possibilità di incidenti. Oltre ad assicurare una maggiore sicurezza negli spostamenti, permette di scongiurare atti di microcriminalità e contribuisce al senso di sicurezza e di benessere di ognuno.
L’illuminazione può dunque alimentare la fiducia dei cittadini verso la città e verso le persone che la abitano. Nei casi in cui il progetto dello spazio urbano è pensato per la l’incontro e la sosta, l’illuminazione può contribuire potenziando l’esperienza dell’immagine notturna, incentivando così la permanenza nel luogo, l’interazione tra gli individui e la socializzazione all’interno della comunità urbana.
Considerato altresì che:
L’attuazione dell’ordinanza ha ingenerato nella collettività una profonda sensazione di malessere; Dopo la pandemia e l’assoluta mancanza/ assenza di rapporti sociali per l’intero periodo si assisteva ad un timido ritorno alla normalità, l’applicazione dell’ordinanza ci ha inesorabilmente riportati indietro di due anni, periodo in cui stare a casa era sicuramente più sicuro che uscire…
nella serata di sabato 01.10.2022 alle ore 20:05 gli anziani presenti nella piazza Pompeo Colonna discorrevano seduti sulle panchine al buio più totale, considerato che le uniche aree in cui la visibilità è accettabile sono quelle nei pressi delle attività commerciali non presenti nel luogo.
I ragazzi, minorenni soprattutto, che solitamente circolavano nei pressi del “quadrilatero del museo” passeggiavano con le torce dei telefonini accese;
Sempre più sono le persone che nelle ore serali passeggiano con i loro animali da affezione;
Le strade non dotate di attività commerciali non sono praticabili a piedi, considerato che i marciapiedi sono pressoché inesistenti o malconci;
La scarsa visibilità può essere causa di incidenti, anche gravi…per i quali l’ente locale potrebbe essere chiamato in causa;
Dalle ore quattro l’intera illuminazione pubblica è SPENTA;
Nella fascia notturna non può essere lasciato un intero territorio completamente al buio. È pericoloso per le persone che rientrano da lavoro (basti pensare ai giovani che lavorano nei pub e\ ristoranti), per chi si reca a lavoro ad Ugento e non a piedi la mattina presto non avendo un mezzo;
Le difficoltà riscontrate personalmente dagli operatori ecologici nell’espletare il servizio di raccolta dei rifiuti costretti al buio totale;
Le piste ciclabili terminate sono prive di segnaletica verticale e le piste ciclabili ancora cantiere non in completa sicurezza;
Esposito con quest’atto prova dunque a farsi portavoce delle centinaia di persone che hanno manifestato dubbi e perplessità sull’attuazione di questa contestata ordinanza, con più cittadini che hanno proposto raccolte firme e class action per chiedere il ripristino dell’illuminazione e il risarcimento per i danni provocati dal buio in questi giorni.
Dopo le polemiche raccontante nel servizio video di ieri, è arrivata la reazione da parte del Sindaco che ha ammesso i disagi, scusandosi con i cittadini che in queste ore stanno subendo dei disagi a causa dell’ordinanza sul risparmio energetico, che ha comportato, tra le altre cose, lo spegnimento pressoché totale del cimitero di Ugento.
Ma non solo, sono in tanti infatti a continuare a inviarci foto delle strade nel buio, al quale si oppongono altre che ritraggono tratti illuminati a giorno.
Una situazione grottesca, figlia della mancata programmazione di un passato che non ha mai pensato all’ordinaria manutenzione dei corpi illuminanti, figuriamoci ad una loro eventuale sostituzione in vista di un forzato ridimensionamento energetico.
Ed è così che i nodi iniziano a venire al pettine, con un impianto di illuminazione pubblica che sconta improvvisamente i mancati investimenti per poter attuare quella tele illuminazione che tante volte abbiamo ascoltato nominare nei consigli comunali di Ugento. Ad oggi purtroppo una rete composta da corpi illuminanti a led e controllabili da remoto rimane solo e soltanto una prospettiva, per non dire una chimera.
Un tema di cui si parla già da tempo, fin dal contestato consiglio comunale del 28 novembre 2009, ma che mai si era reso così urgente e impattante, rilevando negligenze e sottovalutazioni legate al passato, ma che oggi assumono il carattere di notizia, se non addirittura dello scandalo.
Tornando a leggere le stenotipie di quel consiglio comunale, si scopre che il comune di Ugento nel 2009 impegnava più 2 320 000 euro per un contratto stipulato con Telecom che secondo l’allora assessore Carlo Scarcia:
Va bene, mi è chiaro. Allora le rispondo in modo chiaro: questa amministrazione ha deciso una cosa diversa, forse è la prima e unica nella sua storia. Ha deciso non di fare il risparmio energetico, perché, ingegnere, lo vedo riduttivo rispetto a un progetto così come è stato illustrato. Noi stiamo andando verso una città intelligente o digitale. Stiamo facendo forse ben altro. Da tener presente: vogliamo conseguire, attraverso la città intelligente o la città digitale, il risparmio energetico. Tutto ciò lo stiamo facendo direttamente. Direttamente significa che nel momento in cui io vado a ridurre il risparmio di quella lampadina, che lei dice al 70%, cioè riduco del 30%…
Un consiglio comunale che lasciò i sui strascichi, con la minoranza di allora che pubblicò sul periodico Ausentum questo testo:
L’AFFARE TELECOM…. COSA C’È DIETRO? Premessa: purtroppo saremo molto sintetici per rientrare nelle 3.300 battute concesseci. L’oggetto: il telecontrollo della pubblica illuminazione.
In soIdoni da un computer situato sul Comune si possono controllare tutti i pali della pubblica illuminazione sul territorio di Ugento: si può sapere in tempo reale se un palo è rotto e quindi aggiustarlo, si possono trasmettere vari servizi telematici, si può fare risparmio energetico diminuendo la potenza delle lampade (potenza piena per l’8% delle ore notturne; potenza al 70% per il restante 92%). I numeri.
Durata del contratto: 10 anni. Il progetto cosa prevede? La sostituzione di 1.353 lampade a vapori di mercurio con nuove lampade a basso consumo: da sola quest’operazione consente un risparmio del 23%. Il risparmio complessivo telecontrollando le lampade come abbiamo scritto nel paragrafo precedente e stimato a ca. il 50%. Il costo: con un leasing finanziario di 10 anni all’incirca € 2.325.779 iva compresa (e comprese 18 telecamere per la video-sorveglianza). I problemi.
Il nostro impianto di pubblica illuminazione è vecchio ed obsoleto. Questo progetto non centra nulla con il suo rinnovo e manutenzione che, come ognuno di noi può osservare, è sempre più urgente e inderogabile.
Poniamo che il progetto Telecom di tele gestione si faccia.
Ebbene, per i guasti e la manutenzione ordinaria e straordinaria, che non riguardino le apparecchiature inserite dalla Telecom, il Comune dovrà interessare un altro operatore. Quindi pagare altri soldi.
È come avere, su un’automobile, il motore di una Fiat 500 e una carrozzeria di una Ferrari: andrà sempre come una 500.
D’altra parte la stessa Telecom garantisce quel risparmio energetico (50%) partendo dal presupposto che la nostra rete di P.I. sia efficiente.
Ma il punto è proprio questo: abbiamo una rete fatiscente, quadri vecchi, da cambiare o da ritarare, cavi di sezioni non adeguate e quant’altro (esistono delle stime che solo effettuando queste operazioni si arriverebbe ad un risparmio energetico del 20-25%). Le domande.
Al Comune non conviene, per prima cosa, avere una pubblica illuminazione efficiente?
Efficienza, che da sola garantirebbe un risparmio considerevole e poi, ma solo successivamente, se il Comune lo ritiene, ma soprattutto se ha i soldi implementare anche la tele gestione dell’impianto?
Perché per costruire una casa si sta partendo dal tetto e non dalle fondamenta?
Noi motivi plausibili non né vediamo. Abbiamo qualche sospetto. Mah … come diceva un politico di lunghissimo corso che se ne intende: nella vita a pensar male si fa peccato, ma si azzecca quasi sempre.
Alcuni, in piazza, si divertirono esclamando: “aie rrivare a guerra cu ne manca a luce”. Oggi la guerra pare essere alle nostre porte e quel che sembrava impossibile è ormai una triste realtà. Ma amministrare la cosa pubblica non è come andare a bere al bar, esistono precisi doveri e procedure che dovrebbero permettere di poter essere preparati a tutto. Quei doveri e quelle procedure che, evidentemente, sono mancate ad Ugento negli ultimi 20 anni.
È il caso della proposta che la società EAA presentò nel gennaio 2015 al Comune di Ugento, riguardante proprio l’illuminazione pubblica del nostro paese
La proposta consisteva nell’aderire al progetto stradA+ di cui si può leggere nel documento protocollato a gennaio 2015
Il progetto LED stradA+ è una specifica iniziativa di risparmio energetico promossa dalla Società Elettronica Applicazione & Automazione – Società E.S.Co. – indirizzata a tutti i comuni d’Italia, avente come oggetto la distribuzione gratuita* di armature stradali a LED per illuminazione pubblica. Le armature stradali a LED omaggiate all’interno del progetto LED stradA+, permettono alle Amministrazioni Comunali interessate di risparmiare dal 60 al 80% sui consumi di energia elettrica connessi all’illuminazione pubblica, senza che sia necessario effettuare alcun tipo di intervento sugli impianti preesistenti. Basta solo sostituire l’intero corpo lampada tradizionale esistente con la nuova armatura stradale a LED. La gratuità dell’iniziativa è resa possibile con la presenza di investitori che si sostituiscono all’Amministrazione Comunale per l’intervento di sostituzione degli attuali corpi lampada tradizionali con le armature stradali a LED e del programma d’incentivazione nazionale per l’incremento dell’efficienza energetica negli usi finali dell’energia, attuato in seguito all’entrata in vigore dei D.M. del 20/07/2004. Aderendo al progetto gratuito* LED stradA+, la pubblica illuminazione potrà beneficiare di un consistente abbattimento dei costi energetici oltre che di un evidente ritorno d’immagine generato dalla partecipazione ad un progetto di tutela ambientale e promozione dell’efficienza energetica su scala nazionale e con visibilità europea. Il progetto LED stradA+ è nato con il preciso intento di fornire una tecnologia ed informazione concreta in risposta alle crescenti preoccupazioni avanzate dalla comunità internazionale in tema di gestione efficiente dell’energia e conseguente riduzione dell’inquinamento ambientale. Gli ambiziosi obiettivi che si prefigge il progetto sono di fatto costituiti da: – messa in efficienza, attraverso l’utilizzo di armature stradali a LED, degli impianti di illuminazione pubblica presenti sull’intero territorio nazionale entro il 31 DICEMBRE 2015; – informazione ai gestori e proprietari degli impianti, di adottare comportamenti virtuosi ad ampio raggio per ridurre i consumi energetici, grazie al nostro supporto tecnico ed informatico ed al materiale informativo distribuito; – dare inizio ad un percorso di collaborazione con le strutture aderenti per la sensibilizzazione della collettività e l’implementazione dei principi di sostenibilità ambientale.
Un sistema adottato già in altre amministrazioni sparse in tutta Italia e che a regime avrebbe potuto portare un risparmio dal 60% fino ad arrivare nella migliore delle ipotesi al 80%, abbattendo l’attuale spesa per l’illuminazione pubblica che ammonta a circa 325mila euro annui, con la prospettiva di vedere questa cifra lievitare oltre il milione di euro.