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Pallavolo e polemiche: Ugento al via con due squadre

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pallavolo e polemiche a ugento

Riparte la stagione agonistica della pallavolo e con lei porta grandi novità: Quest’anno saranno due infatti le squadre al via che difenderanno i colori di Ugento: da una parte c’è la Ozan Volley di Maurizio amante, che a quanto pare si farà ancora chiamare Falchi Ugento Beach, dall’altra la storica società dei Falchi Ugento, che da quest’anno punta a ripartire da dove tutto si è fermato ormai 10 anni fa.

Questo è l’auspicio della nuova società dei Falchi Ugento, che finalmente ha ripreso un progetto che coinvolge anche il settore giovanile, dando la possibilità ai giovani talenti di Ugento di poter esordire in prima squadra e magari, come successo già in passato, di vederli calcare i parquet di serie a.

Sono partiti da questa società infatti i Vari Corsano, Colaci, Rizzo, tutti atleti che hanno reso orgogliosi i cittadini di Ugento e non solo.

Questo il comunicato apparso sulla nuova pagina Facebook dei Falchi Ugento:

La pallavolo per Ugento è sempre stata un Culto, a partire dalla nascita negli anni ‘70 della prima società Pallavolistica.

È il 30 novembre 1973. Con l’invio della raccomandata contenente la richiesta di affiliazione alla Federazione Italiana Pallavolo di Roma ha inizio la storia dei Falchi Ugento. Da quel giorno è stata fatta la storia, dalle categorie minori fino alla famosissima promozione in A1.

Nel 2014 la storica Falchi Ugento disputa il suo ultimo campionato maschile e da allora si concentra solo sulla crescita e formazione di giovani ragazzi.

Estate 2022, Ugento.

Da una rimpatriata nasce l’idea, un sogno, un progetto, quello di Riportare in vita i veri Falchi Ugento.

Da quel giorno, passo dopo passo, stretta di mano e chiamate, la RINASCITA è diventata reale, tutto ciò grazie al supporto della 𝙇𝙂𝙁 𝙑𝙊𝙇𝙇𝙀𝙔, e del suo presidente Gabriele Fuso, che si è fatta carico della gestione della Nuova squadra maschile.

Il nostro 𝐏𝐫𝐞𝐬𝐢𝐝𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐆𝐢𝐚𝐧𝐧𝐢 𝐂𝐮𝐜𝐜𝐢 esprime così il suo pensiero: “𝐿’𝑢𝑛𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑓𝑎 𝑙𝑎 𝑓𝑜𝑟𝑧𝑎. 𝑄𝑢𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑐𝑖 𝑒̀ 𝑠𝑡𝑎𝑡𝑎 𝑝𝑟𝑜𝑠𝑝𝑒𝑡𝑡𝑎𝑡𝑎 𝑙𝑎 𝑝𝑜𝑠𝑠𝑖𝑏𝑖𝑙𝑖𝑡𝑎̀ 𝑑𝑖 𝑐𝑜𝑙𝑙𝑎𝑏𝑜𝑟𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑡𝑟𝑎 𝑙𝑎 𝐿𝐺𝐹.𝑉𝑂𝐿𝐿𝐸𝑌 𝑒 𝑙’𝐴𝑆𝐷 𝐹𝐴𝐿𝐶𝐻𝐼 𝑈𝐺𝐸𝑁𝑇𝑂, ℎ𝑜 𝑠𝑢𝑏𝑖𝑡𝑜 𝑝𝑒𝑛𝑠𝑎𝑡𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑙𝑎 𝑝𝑎𝑙𝑙𝑎𝑣𝑜𝑙𝑜 𝑎𝑑 𝑈𝑔𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑝𝑢𝑜̀ 𝑡𝑜𝑟𝑛𝑎𝑟𝑒 𝑎𝑖 𝑓𝑎𝑠𝑡𝑖 𝑑𝑖 𝑢𝑛 𝑡𝑒𝑚𝑝𝑜. 𝐻𝑜 𝑣𝑖𝑠𝑡𝑜 𝑙𝑎 𝑠𝑡𝑜𝑟𝑖𝑎 𝑒 𝑙𝑎 𝑐𝑜𝑚𝑝𝑒𝑡𝑒𝑛𝑧𝑎, 𝑢𝑛𝑖𝑟𝑠𝑖 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑣𝑜𝑔𝑙𝑖𝑎 𝑒 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑝𝑎𝑠𝑠𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑐𝑟𝑒𝑎𝑟𝑒 𝑞𝑢𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑠𝑖𝑛𝑒𝑟𝑔𝑖𝑎 𝑛𝑒𝑐𝑒𝑠𝑠𝑎𝑟𝑖𝑎 𝑎 𝑓𝑎𝑟 𝑣𝑜𝑙𝑎𝑟𝑒 𝑛𝑢𝑜𝑣𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑖𝑙 𝑓𝑎𝑙𝑐𝑜 𝑎𝑑 𝑈𝑔𝑒𝑛𝑡𝑜. 𝐿’𝑜𝑏𝑖𝑒𝑡𝑡𝑖𝑣𝑜 𝑝𝑟𝑖𝑛𝑐𝑖𝑝𝑎𝑙𝑒 𝑒̀ 𝑞𝑢𝑒𝑙𝑙𝑜 𝑑𝑖 𝑐𝑟𝑒𝑎𝑟𝑒 𝑢𝑛 𝑠𝑒𝑛𝑡𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑒 𝑢𝑛 𝑠𝑒𝑔𝑢𝑖𝑡𝑜 𝑝𝑜𝑝𝑜𝑙𝑎𝑟𝑒, 𝑠𝑝𝑒𝑟𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑑𝑖 𝑝𝑎𝑟𝑡𝑖𝑟𝑒 𝑓𝑜𝑟𝑡𝑒 𝑒 𝑑𝑖 𝑐𝑟𝑒𝑎𝑟𝑒 𝑙’𝑒𝑛𝑡𝑢𝑠𝑖𝑎𝑠𝑚𝑜 𝑎𝑛𝑐ℎ𝑒 𝑡𝑟𝑎 𝑖 𝑔𝑖𝑜𝑣𝑎𝑛𝑖 𝑒 𝑓𝑎𝑟𝑙𝑖 𝑎𝑣𝑣𝑖𝑐𝑖𝑛𝑎𝑟𝑒 𝑎𝑙 𝑚𝑜𝑛𝑑𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑝𝑎𝑙𝑙𝑎𝑣𝑜𝑙𝑜.”

Il Presidente della LGF VOLLEY, Gabriele Fuso, riferisce: “𝑅𝑖𝑛𝑔𝑟𝑎𝑧𝑖𝑜 𝑖𝑙 𝑃𝑟𝑒𝑠𝑖𝑑𝑒𝑛𝑡𝑒 𝐺𝑖𝑎𝑛𝑛𝑖 𝐶𝑢𝑐𝑐𝑖 𝑒 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑖 𝑖 𝑑𝑖𝑟𝑖𝑔𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑝𝑒𝑟 𝑎𝑣𝑒𝑟𝑐𝑖 𝑑𝑎𝑡𝑜 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑎 𝑝𝑜𝑠𝑠𝑖𝑏𝑖𝑙𝑖𝑡𝑎̀, 𝑝𝑒𝑟 𝑛𝑜𝑖 𝑒̀ 𝑢𝑛 𝑜𝑛𝑜𝑟𝑒 𝑎𝑓𝑓𝑖𝑎𝑛𝑐𝑎𝑟𝑒 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑎 𝑠𝑜𝑐𝑖𝑒𝑡𝑎̀ 𝑠𝑡𝑜𝑟𝑖𝑐𝑎. 𝐹𝑖𝑛 𝑑𝑎 𝑠𝑢𝑏𝑖𝑡𝑜 𝑎𝑏𝑏𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑡𝑟𝑜𝑣𝑎𝑡𝑜 𝑢𝑛’𝑖𝑛𝑡𝑒𝑠𝑎 𝑒𝑑 𝑎𝑏𝑏𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑐𝑎𝑝𝑖𝑡𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑖𝑛𝑠𝑖𝑒𝑚𝑒 𝑝𝑜𝑡𝑒𝑣𝑎𝑚𝑜 𝑟𝑎𝑔𝑔𝑖𝑢𝑛𝑔𝑒𝑟𝑒 𝑑𝑒𝑔𝑙𝑖 𝑜𝑏𝑏𝑖𝑒𝑡𝑡𝑖𝑣𝑖 𝑖𝑚𝑝𝑜𝑟𝑡𝑎𝑛𝑡𝑖. 𝑈𝑛 𝑑𝑜𝑣𝑒𝑟𝑜𝑠𝑜 𝑟𝑖𝑛𝑔𝑟𝑎𝑧𝑖𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑣𝑎 𝑎𝑛𝑐ℎ𝑒 𝑎𝑖 𝑚𝑖𝑒𝑖 𝑐𝑜𝑙𝑙𝑎𝑏𝑜𝑟𝑎𝑡𝑜𝑟𝑖 𝑐ℎ𝑒 ℎ𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑐𝑟𝑒𝑑𝑢𝑡𝑜 𝑓𝑜𝑟𝑡𝑒𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑖𝑛 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑜 𝑝𝑟𝑜𝑔𝑒𝑡𝑡𝑜; 𝐼𝑙 𝑛𝑜𝑠𝑡𝑟𝑜 𝐷𝑠 𝐹𝑟𝑎𝑛𝑐𝑒𝑠𝑐𝑜 𝐴𝑣𝑒𝑙𝑙𝑖 𝑒𝑑 𝑖𝑙 𝐷𝑖𝑟𝑒𝑡𝑡𝑜𝑟𝑒 𝐺𝑒𝑛𝑒𝑟𝑎𝑙𝑒 𝐿𝑢𝑖𝑔𝑖 𝐺𝑟𝑖𝑚𝑎𝑙𝑑𝑖”.

Con queste parole che uniscono passato e presente, ci auguriamo che possiate seguire giorno dopo giorno la nuova storia dei Falchi Ugento che per questa stagione sportiva 2022/23. La società disputerà il campionato di 𝘀𝗲𝗿𝗶𝗲 𝗖 𝗠𝗮𝘀𝗰𝗵𝗶𝗹𝗲 e proseguiranno le attività di formazione giovanile, a cominciare dal minivolley e proseguire con i vari livelli di Under.

𝑭𝒐𝒓𝒛𝒂 𝑭𝒂𝒍𝒄𝒉𝒊

Ma le polemiche, come sempre, non tardano ad arrivare, con la società che ci ha tenuto a pubblicare un comunicato apparso su un blog molto vicino all’amministrazione comunale di Ugento:


è bene informarsi ed essere certi di quello che si manda in onda,
Nel servizio sulla pallavolo abbiamo notato che non viene mai menzionato il nome della società di cui si parla : Falchi Ugento Beach. Per tutto il servizio si continua a ripetere FALCHI UGENTO ed i FALCHI UGENTO siamo Noi.
Noi che dopo aver plasmato atleti come M. Corsano, A. Carafa, A. Ancora, M. Colaci, (ed altri, tutti giocatori di serie A) continuando nella tradizione dei FALCHI ci siamo dedicati negli ultimi sette anni al settore giovanile maschile e femminile riuscendo ogni anno a portare una squadra ad una finale e laureandoci due volte campioni provinciali con una nostra rappresentativa Under. Naturalmente quanto fin qui scritto, Voi che vi interessate di pallavolo e di ciò che avviene sul nostro territorio lo saprete già.
Tornando a quanto visto e sentito nel vostro servizio, facciamo notare che sono state dette molte imprecisioni, volutamente dette da coloro che sono stati intervistati, ma nessuno ha potuto contestarli. Siamo pronti ad incontrarci con Voi in qualsiasi giorno ed in qualsiasi luogo in modo che possiate chiarirvi le idee su chi ha fatto la storia della pallavolo e dei FALCHI ad Ugento. Sapete dove trovarci!
In attesa di un vostro video con le dovute rettifiche e correzioni da fare e che dovete a chi vi segue sui social, inviamo distinti saluti A.S.D. FALCHI UGENTO
(Il Direttivo)Ugento, 06/09/2022

Il comunicato arriva in conseguenza della pubblicazione di un servizio dove è stato erroneamente cambiato il nome ad una società di pallavolo, fatto giustamente sottolineato dal presidente e dal direttivo dei Falchi Ugento.

Fatto sta che il campionato di serie c maschile quest’anno vedrà contrapporsi due squadre di Ugento, con l’amministrazione comunale che sarà impegnata ora a garantire pari diritti e dignità a due società che, oltre a dividersi il palazzetto dello sport Tiziano Manni, dovranno spartirsi equamente i già esigui fondi che il Comune di Ugento mette a disposizione delle società sportive.

Cede l’asfalto in via Montale. Esposito scrive in vista dell’apertura delle scuole

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Il consigliere di minoranza Tiziano Esposito ha presentato due richieste distinte, indirizzate a sindaco e dirigenti del Comune di Ugento, per scongiurare i prevedibili disagi dovuti all'inizio dell'anno scolastico con via Montale che rimane chiusa e impraticabile da ormai un mese.

Il consigliere di minoranza Tiziano Esposito ha presentato due richieste distinte, indirizzate a sindaco e dirigenti del Comune di Ugento, per scongiurare i prevedibili disagi dovuti all’inizio dell’anno scolastico con via Montale che rimane chiusa e impraticabile da ormai un mese; nel contempo chiede una pulizia straordinaria della zona, in vista dell’avvio del prossimo anno scolastico.

OGGETTO: inizio anno scolastico 2022 – interdizione strada Via Montale. Il sottoscritto Tiziano Esposito, in qualità di consigliere comunale di codesto spettabile Ente

Premesso che:

L’inizio delle attività didattiche per i plessi comunali per tutti gli ordini di scuola coincide con la datadel 12 settembre 2022;

Come già segnalato con nota protocollo 3630 del 08/02/2022 la viabilità presso gli istituti scolastici presenti su via Goldoni e via D’Annunzio risulti essere caotica nelle ore di punta;

da alcuni mesi, via Montale risulta essere completamente inagibile e transennata a causa di uno
smottamento creatasi nelle vicinanze del secondo ingresso della scuola A. Moro;

la cavità andrebbe attenzionata considerato che il fondo su cui poggia il bitume è
completamente assente, qualora gravata da carichi potrebbero verificarsi ulteriori sprofondamenti;

da giorno 12 .09 quel tratto di strada sarà percorso quotidianamente da centinaia di bambini
e genitori.

Via montale rappresenta uno sbocco importante per la viabilità soprattutto negli orari di entrata
/uscita scolastici;
Considerato che:

sebbene la strada sia stata interdetta al traffico veicolare, la stessa risulta essere percorribile dai
pedoni;
con la presente
Chiede

se e quali interventi sono stati programmati per il ripristino della viabilità sulla strada de quo;

se è stato interpellato un tecnico specializzato al fine di verificare il fondo del cedimento;

se nelle more dell’esecuzione delle opere di ripristino sia stata valutata la possibilità di una
viabilità alternativa.
Restando in attesa di un celere riscontro manifesto la mia disponibilità ad un incontro al fine di
valutare le criticità della viabilità riscontrate nel corso del precedente anno scolastico aggravate
dall’attuale interdizione stradale.

il testo della missiva di Tiziano Esposito

Ma non solo, nell’interpellanza recapitata al sindaco, il consigliere chiede di poter prevedere uno spazzamento delle strade straordinario di tutta la zona intorno alle scuole Moro e Silone per permettere ai ragazzi di iniziare l’anno in un luogo degno.

Il rischio è quello di vedere ancora una volta sconvolgere il piano traffico della zona per permettere il ripristino di una strada che si presenta profondamente compromessa, con un fattivo rischio per la sicurezza dei bambini e dei loro genitori che ogni giorno usano quella strada per tornare da scuola.

PULIZIA-STRADE-SCUOLA-signed

Oggetto: Interpellanza urgente _ pulizia strade istituti scolastici
Il sottoscritto Tiziano Esposito consigliere comunale di codesto spettabile ente con la presente ai
sensi dell’art.25 dello statuto comunale chiede quanto segue:
Premesso che:

  • Che lo spazzamento ed il lavaggio delle strade nel comune di Ugento non è regolamentato
    secondo un calendario fisso;
  • Che lo spazzamento ed il lavaggio delle strade serve ad impedire che i tombini si riempiano di
    foglie e le vie in caso di forti piogge rischino di allagarsi;
  • Che in molti casi anche i cittadini contribuiscono alla pulizia delle strade davanti alle abitazioni
    di proprietà della zona;
  • Che lo spazzamento ed il lavaggio è un servizio che comunque i cittadini pagano nelle imposte
    comunali;
    Considerato che:
  • giorno 12/09/2022 è previsto l’inizio dell’anno scolastico
  • Notevoli sono state le segnalazioni al sottoscritto da parte di numerosi genitori dello stato di
    abbandono ed incuria nella zona antistante la scuola elementare e la scuola media,
    preoccupati visto l’imminente inizio;
  • Marciapiedi e bordi strada sono quasi completamente coperti da aghi di pino e rifiuti di vario
    tipo;
    SI CHIEDE, QUINDI, AL SIG. SINDACO
    • se sia a conoscenza della questione;
    • se è intenzionato tramite gli uffici preposti a richiedere alla ditta interessata, Ecotecnica, un
    intervento per lo spazzamento meccanico della suddetta area e dei marciapiedi nei pressi degli istituti
    scolastici;
    • se ritiene necessario far eseguire un sopralluogo per valutare lo stato dei luoghi ed intervenire per
    altre eventuali criticità, prima dell’inizio della scuola
    Con l’auspicio che la presente proposta venga presa in considerazione e messa in atto a tutela di tutti
    i bambini che saranno chiamati a frequentare gli istituti scolastici in piena sicurezza.

Ugento: passata l’estate non c’è più lavoro

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finita l'estate stop al lavoro a ugento

Lavorare solo 3 mesi l’anno e poi perdersi in una selva oscura fatta di lavoro nero e contratti sottopagati. Una situazione che per molti ugentini rappresenta una realtà di fatto, ma che non ci stanchiamo mai di dire che no, questa non è normalità.

Se prima ci si affidava alla diceria di paese, oggi possiamo dire che questa situazione è sancia di fatto dai report che puntualmente ARPAL fornisce, con le offerte di lavoro prese in carico dai centri per l’impiego in puglia.

Il mese scorso erano decine le offerte di lavoro su tutto il territorio Ugentino. Oggi sono solo 2:

  • Impresa edile con sede a Ugento ricerca un manovale per ampliamento del proprio organico.
    Entro il 20 settembre 2022
  • Azienda per i servizi turistici, con sede a Ugento, ricerca un autista con patente di guida B/KB per
    trasporto passeggeri da e per stazione e aeroporto o comunque tratte brevi.
    Per candidarsi, entro il 20 settembre 2022

Un’altra volta la realtà prende a schiaffi le parole e tutti coloro che continuano a parlare di destagionalizzazione di un territorio che vede sempre più assottigliarsi il periodo di alta stagione.

Aspettando la fine ufficiale della stagione estiva, con i dati che ne conseguiranno, è il caso di chiedersi se non sia arrivato il momento di cominciare a pensare ad un serio programma economico per un territorio che continua a risentire di lacune programmatiche.

Il turismo, soprattutto quello nostrano, non può e non deve rappresentare l’unica fonte di reddito di un territorio da sempre vocato all’agricoltura e l’artigianato, settori che mai come oggi hanno bisogno di un fattivo contributo pubblico.

17°-Report-offerte-di-lavoro-Ambito-di-Lecce-Arpal-Puglia-5-12-settembre

Il caro energia spegne gli impianti di riciclo. L’emergenza rifiuti potrebbe peggiorare

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gli impianti di riciclaggio stanno chiudendo

Apparso pochi giorni fa un comunicato stampa della ditta Polieco, che si fa portavoce di tutte le aziende del settore:

Costretti a chiudere per l’aumento dei costi energetici. Se fino a qualche mese fa lo stop degli impianti di riciclo era solo un’ipotesi da scongiurare, oggi il rischio della chiusura è imminente.

Alcune fra le più grandi imprese del settore del trattamento dei rifiuti hanno già annunciato la sospensione delle proprie attività per l’impossibilità di sostenere i costi in rialzo dell’energia.

“Purtroppo nostre imprese storiche che da sempre sono un punto di riferimento in varie regioni d’Italia hanno annunciato che a partire dai prossimi giorni non accoglieranno in ingresso neanche più un chilo di rifiuto da trattare”: a parlare è la direttrice del Consorzio nazionale dei rifiuti dei beni in polietilene Polieco, Claudia Salvestrini, esprimendo preoccupazione perché “l’interruzione del ciclo produttivo, reso non più sostenibile dall’aumento esponenziale dei costi energetici, rischia di determinare non solo un danno in termini economici ed occupazionali, ma anche ambientali con un duro colpo all’economia circolare”.

Il consorzio Polieco, facendosi portavoce delle aziende in crisi, si appella ai ministeri dello Sviluppo economico e della Transizione ecologica affinché possano essere adottate misure urgenti per garantire la continuità produttiva della filiera del riciclo ed evitare che sia i produttori che i raccoglitori si ritrovino dinanzi all’inibizione dei luoghi di conferimento dei rifiuti.

Le imprese del riciclo, che sono altamente energivore, hanno già sostenuto nei mesi scorsi aumenti notevoli ma nelle ultime settimane il rialzo è stato tale da rendere non più sostenibile il ciclo produttivo, con la conseguenza che per molte realtà aziendali non sarà più possibile immettere sul mercato prodotti provenienti dalla valorizzazione dei rifiuti senza andare in perdita.

Già mesi fa il Polieco aveva fatto appello alle istituzioni affinché si attuassero politiche a sostegno delle imprese per i primi segnali preoccupanti arrivati dal mondo del riciclo e oggi la prospettiva della chiusura, con tonnellate di rifiuti che non avranno più una destinazione certa, richiama alla necessità di provvedimenti immediati a tutela del riciclo meccanico, che rappresenta una soluzione solida e concreta per la vera transizione ecologica.

Per essere al fianco delle imprese, il Polieco ha recentemente siglato un accordo di collaborazione con la Federazione nazionale delle Esco (Federesco) per mettere a disposizione delle associate concreti strumenti di sostegno.

Con la rete delle Esco, il Consorzio darà il via ad un percorso di supporto nella pianificazione e realizzazione di nuovi interventi di efficienza energetica nonché di quelli già progettati e avviati.

il testo del comunicato

Una situazione che potrebbe innescare l’esplosione di diversi casi critici sparsi in giro per tutta Italia, soprattutto nel sud Italia, che soffre di un deficit infrastrutturale che dura ormai da decenni.

Il rincaro dei costi energetici potrebbe per questo portare rapidamente alla saturazione di tutti i siti di stoccaggio delle materie prime differenziate, bloccando di fatto il conferimento di alcuni materiali. Una situazione annunciata e difronte al quale i comuni devono iniziare ad attrezzarsi, per poter mettere punto piani transitori ed emergenziali che possano permettere ola gestione di questa fase transitoria.

Liberate 2 tartarughe a Torre San Giovanni – IL VIDEO

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liberate 2 tartarughe a torre san giovanni

Si è svolta venerdì scorso la liberazione di due giovani esemplari di tartaruga caretta caretta che erano ricoverati presso il CRTM di Calimera. La liberazione è avvenuta presso la spiaggia libera all’altezza della zona Fontanelle e ha visto la partecipazione entusiasta delle decine di bagnanti che si sono trovati ad assistere alla liberazione.

Perché Ugento si sta trasformando in una discarica a cielo aperto?

abbandono di rifiuti la soluzione esiste

Una situazione sfuggita di mano e di cui è impossibile ormai far finta di nulla. Iniziato tutto con l’approvazione dell’ultimo bando per la gestione della raccolta dei rifiuti, oggi il territorio di Ugento si lecca le ferite causate da una gestione scellerata del territorio e delle sue risorse.

Ma di chi è veramente la colpa di tutto questo? Possiamo davvero continuare a raccontarci la favola dei turisti sporcaccioni? Gli stessi turisti a cui poi facciamo le feste sull’altare della nostra economia turbo-turistica.

Ma la colpa, a ben vedere, è di altri e si spiega molto semplicemente nella lettura del contratto di appalto della gestione dei rifiuti dell’ARO LE/10 di cui Ugento fa parte, un bando che sembra scientificamente scritto per poter avvantaggiare e far arricchire le aziende di raccolta rifiuti a discapito del territorio e dei cittadini di Ugento.

L’esempio più lampante è sicuramente la gestione degli eco centri di Ugento, in questo momento utili solo ad assumere altro personale a cui era stato promesso il posto in campagna elettorale, ma che sicuramente non servono a espletare la loro funzione primaria, quella cioè di raccogliere tutti i rifiuti che i cittadini più volenterosi e attenti scelgono di portare.

A chi di noi non è capitato almeno una volta di dover andare a smaltire qualcosa presso l’eco centro comunale? Un’avventura che sembra quasi una corsa ad ostacoli, tra controlli, postille ed eccezioni che di fatto, rendono impossibile il conferimento della maggior parte dei rifiuti. È infatti impossibile scaricare rifiuti se:

  • Ci si reca presso l’eco centro con un mezzo che non sia la propria auto (e solo quella essendo i mezzi commerciali vietati)
  • se i rifiuti da conferire non sono perfettamente separati ed identificabili
  • se si vuole conferire un rifiuto speciale

Con il regolamento che impone le seguenti regole:

  • richiedere, a chiunque abbia intenzione di conferire i propri rifiuti presso il Centro di Raccolta, documento di identità in modo da verificarne i requisiti per l’accesso di cui al successivo art. 6; ha, inoltre, facoltà di registrare le generalità e la targa del mezzo dell’utente che accede al Centro;
  • accertare, a seguito di un esame visivo, l’idoneità dei rifiuti conferiti, assicurando la loro collocazione in aree distinte del centro per flussi omogenei, attraverso l’individuazione delle loro caratteristiche e delle diverse tipologie e frazioni merceologiche, separando i rifiuti potenzialmente pericolosi da quelli non pericolosi e quelli da avviare a recupero da quelli destinati allo smaltimento;
  • di negare l’assenso allo scarico per quel rifiuto che non presenti caratteristiche adeguate all’avvio al recupero cui dovrà essere destinato;
  • di non consentire l’accesso ai veicoli qualora se ne ravvisi la necessità, così come specificato nel successivo art. 6;
  • fornire assistenza all’utenza al momento del conferimento e sensibilizzarla ad un corretto e maggiore conferimento differenziato di rifiuti.

Ma allora una persona che deve smaltire regolarmente dei rifiuti che non rientrino nei crismi prescritti dal regolamento come può fare? Alla precisa domanda, nell’eco centro nessuno sa rispondere, e litigandoci (anche parecchio) si finisce sempre con la solita frase: chiama il numero verde e chiedi. Peccato che questo numero , tra l’altro, non risponda più ormai da un paio di mesi.

A questo punto scatta la classica domanda: ma allora dove vado a buttare tutto questo? La risposta che ci è stata data in tutti e tre gli eco centri ugentini è sempre stata la medesima:

Dove vuoi ma non qua!

Dobbiamo quindi ringraziare per questa situazione in primis l’assessore all’ambiente Massimo Lecci, che da ex sindaco e detentore della della delega all’ambiente ormai da oltre 20 anni consecutivi, è stato colui che in prima persona ha seguito questa faccenda e il bando per l’assegnazione di un servizio che, ricordiamolo, costa ai cittadini di Ugento circa 250 mila euro al mese.

Ma perché non favorire l’accesso di tutti, indipendentemente da residenza e posizione fiscale, presso gli eco centri comunali? Non sarebbe interesse pubblico evitare il formarsi di continue discariche abusive nelle periferie dei nostri centri abitati? La risposta è no, ed è presto detto il perchè.

Come già detto in altri articoli, la raccolta dei rifiuti abbandonati lungo le strade e nelle campagne non rientra nell’appalto di gestione della raccolta dei rifiuti. Questo significa che si tratta di un servizio fatturato a parte da parte della stessa azienda che gestisce gli eco centri.

Non ci vuole un esperto di economia politica, dunque, per capire che l’azienda è economicamente spinta a non far funzionare gli eco centri, con le discariche abusive che stanno diventando un capitolo di incasso determinante nei bilanci di aziende che, sulla carta, si sono impegnate in ribassi a loro dire sostenibili.

La soluzione dunque esiste ed è totalmente appannaggio delle istituzioni pubbliche: rivedere il capitolato d’appalto, magari con la stesura di un altro ex-novo, dove vengano riviste le politiche gestionali degli eco centri e dove rientrino nella normale gestione anche gli interventi di raccolta rifiuti lungo strade e campagne. In questo modo sarebbe in primis la ditta gestire il servizio ad avere l’interesse economico a non far creare discariche abusive in tutto il territorio.

Una soluzione semplice, che richiede solo ed esclusivamente una cosa: la volontà politica di salvare Ugento dalla monnezza.

regolamento_centro_di_gestione_rifiuti

Novità per il museo di Ugento

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novità per il museo di ugento

Con la pubblicazione della determina n°639 del 2 settembre 2022 il Comune di Ugento ,mette ufficialmente la parole fine ad una questione che va avanti addirittura dal 2016, anno in cui è partita la procedura per l’affidamento in concessione dei beni museali e storici di Ugento.

Un provvedimento propedeutico alle prossime azioni che l’amministrazione vorrà intraprendere per la regolare riapertura del patrimonio storico ugentino, che a questo punto dovrà aspettare l’istituzione di un nuovo bando di gestione che potrebbe vedere i tempi dilatarsi ulteriormente. A un anno dalla promessa elettorale dell’attuale sindaco di Ugento, che insieme all’assessore Chiara Congedi si impegnarono in una soluzione che sarebbe dovuta arrivare nel giro di due settimane dalla loro elezione.

Oggi invece scopriamo che anche quest’estate l’offerta turistica del nostro paese ha fatto a meno del museo con la prospettiva di altre stagioni passate a museo chiuso. Perché se è vero che è certo che il museo sia chiuso, non è altrettanto certa la data, anche ipotetica, della sua riapertura, con l’amministrazione comunale che non accenna a voler parlare di questo argomento.

Intanto l’estate è ormai passata e il museo, come preannunciato più volte da questa testata, è rimasto chiuso.

Una determina che ripercorre tutta la storia del Museo Archeologico Salvatore Zecca, poi rinominato nuovo sistema archeologico:

Con Determinazione n. 492 del 20/06/2016 si avviava una Consultazione preliminare di mercato ai sensi dell’art. 66 del D.Lgs. 50/2016 e s.m.i. finalizzata ad individuare, nel rispetto dei principi di trasparenza, adeguata pubblicità, non discriminazione, parità di trattamento, mutuo riconoscimento, proporzionalità e libera concorrenza, i soggetti da invitare successivamente a una eventuale procedura di affidamento a norma di legge;

con la stessa determinazione si approvava l’Avviso esplorativo per manifestazione di interesse per l’individuazione del concessionario di servizi relativi a beni culturali e museali;

con Determinazione n. 880 del 07/11/2019 veniva stabilito di affidare i servizi in oggetto mediante
procedura ristretta, ai sensi dell’art. 61 del D.lgs. 50/16, approvando la lettera di invito, il capitolato di
gara con relative dichiarazioni e il piano economico-finanziario, i quali prevedono il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa;

con determinazione n. 353 del 09/06/2020, a firma del Responsabile del Settore AAGG, all’esito
dell’espletamento della procedura, si disponeva l’aggiudicazione, ex art. 32 co. 5 D.lgs n. 50/2016, della gara avente ad oggetto la concessione dei servizi relativi a beni culturali e museali in favore della società Studio di Consulenza Archeologica, con sede in Ugento alla via Piave n. 21 –
subordinandone l’efficacia all’acquisizione di tutta la documentazione relativa alle verifiche di cui all’art. 32 co. 7 D.Lgs. n. 50/2016 e alla verifica del possesso dei requisiti richiesti dal bando;

con successiva determinazione n. 470 del 29/07/2020 si procedeva alla conferma dell’aggiudicazione ai sensi dell’art. 32 co. 7 D.lgs n. 50/2016;

con determina n. 472 di pari data, nelle more della stipula del contratto (stand still), si disponeva “ai
sensi dell’art. 32 comma 8 D.lgs n. 50/2016, l’affidamento in via d’urgenza del servizio per l’esecuzione anticipata del contratto sotto riserva di legge”;

con nota prot. 13968 del 21.05.2021 si trasmetteva all’aggiudicatario lo schema di contratto di
affidamento del servizio di gestione dei beni museali;

nei giorni 07 giugno 2021 e 29 giugno 2021 si procedeva, in presenza dei Responsabili dei Settori Lavori Pubblici, Patrimonio e Urbanistica nonché del legale rappresentante della società concessionaria, ad esperire una ricognizione attraverso appositi sopralluoghi presso i beni oggetto di concessione;

con nota prot. 20167 del 23.07.2021 l’Ente invitava formalmente la società aggiudicataria alla stipula
del contratto di affidamento fissando la data del 28.07.2021 ore 10.30 presso la Casa Comunale;

con nota pec del 28.07.2021, acquisita al protocollo dell’Ente al n. 20448 del 28.07.2021, la società
aggiudicataria comunicava l’indisponibilità a presentarsi per la sottoscrizione del contratto in
considerazione di precedenti impegni assunti;

con nota prot. 20485 del 28.07.2021 l’Ente, prendendo atto dell’indisponibilità dell’aggiudicatario a
comparire per la data fissata, chiedeva a quest’ultimo di dare comunicazione della disponibilità alla
sottoscrizione del contratto;

con successiva nota prot. 21113 del 04.08.2021 l’Ente reiterava nuovamente l’invito alla sottoscrizione del contratto, chiedendo all’aggiudicatario di comunicare entro le ore 12.00 del 06.08.2021 la data e l’ora in cui sottoscrivere il contratto di affidamento;
CONSIDERATO CHE

i vari inviti e solleciti rivolti all’aggiudicatario e finalizzati alla stipula del contratto di affidamento sono rimasti privi di riscontro

in considerazione del silenzio serbato dall’aggiudicatario, con nota prot. 24984 del 24.09.2021 veniva
comunicato alla società Studio di Consulenza archeologica l’avvio del procedimento di revoca
dell’aggiudicazione e della successiva determinazione di affidamento in via d’urgenza del servizio per l’esecuzione anticipata del contratto, con invito a presentare eventuali memorie nel termine di giorni 10 dal ricevimento della comunicazione;

nel termine assegnato, con nota prot. 25761 del 05/10/2021, lo Studio di Consulenza Archeologica
faceva pervenire le proprie osservazioni rimesse nella memoria procedimentale a firma dell’Avv.
Francesco Muscatello del foro di Bari;
RILEVATO CHE

i rilievi esposti nella predetta memoria non consentivano di superare le ragioni che imponevano al
Comune di disporre la revoca dell’aggiudicazione;

dall’esame dei verbali della Commissione di gara n. 1 relativo alla seduta del 7/05/2020, n. 2 relativo alla seduta del 22/05/2019 e n. 3 relativo alla seduta del 3/06/2020, recepiti con determinazione n. 470 del 29.07.2020, risultava che la ditta seconda in graduatoria era la società Orione s.r.l. con sede in Maglie alla via Roma n. 130 –
DATO ATTO CHE

con successiva determinazione n. 838 del 22/10/2021 si provvedeva a:

revocare l’aggiudicazione dei servizi relativi alla gestione dei beni culturali e museali dell’Ente disposta con determinazione n. 470 de1 29/07/2020 in favore del concorrente Studio di Consulenza
Archeologica, con sede in Ugento alla via Piave n. 21 – P. Iva 03974430757 e la conseguente
determinazione n. 472 del 29.07.2020 avente ad oggetto l’affidamento in via d’urgenza del servizio per l’esecuzione anticipata del contratto sotto riserva di legge;

aggiudicare, ai sensi dell’art. 32 comma 5 del d. lgs. n. 50/2016, i servizi relativi alla gestione dei beni
culturali e museali dell’Ente in favore del secondo concorrente collocatosi in graduatoria. società Orione s.r.l., con sede in Maglie alla via Roma n. 130 –

il provvedimento di revoca dell’affidamento e conseguente aggiudicazione al secondo in graduatoria
veniva comunicato alle parti con nota prot. 27631 del 25.10.2021;

in data 15.11.2021, nell’esercizio dell’autotutela esecutiva, veniva notificata ordinanza di sgombero al
fine di rientrare nel possesso dei beni detenuti dall’affidatario decaduto;

la determinazione n. 838/2021 è stata oggetto di impugnazione da parte dell’affidatario Studio di
Consulenza archeologica innanzi al Tar Puglia sez. Lecce che, con ordinanza n. 716 del 20.12.2021, resa in sede cautelare, rigettava la richiesta di sospensione dell’efficacia del provvedimento di revoca e dell’ordinanza di sgombero sul presupposto dell’insussistenza del fumus boni iuris;

con sentenza n°379 del 07.03.2022, divenuta definitiva in data 07.06.2022, il Tribunale Amministrativo
Regionale per la Puglia Lecce – Sezione Seconda – respingeva il ricorso in quanto infondato, facendo
salvi gli effetti della suddetta determinazione n°838 del 22.10.2021;

con nota prot. n. 0009176 del 30/03/2022, l’Ente, pertanto, invitava formalmente la Orione s.r.l.,
operatore classificatosi secondo nella procedura di gara, a voler comunicare una data utile per la
sottoscrizione del contratto, significando che l’eventuale perfezionamento del contratto doveva avvenire entro e non oltre l’11 aprile 2022;
PRESO ATTO CHE con nota prot. n. 0009302, acquisita al protocollo dell’ente in data 01.04.2022, la società Orione s.r.l. comunicava la propria mancanza di interesse alla sottoscrizione del relativo contratto, considerato “il lungo lasso di tempo decorso dalla partecipazione della gara in oggetto e tenuto conto dell’emergenza sanitaria che ha modificato quanto previsto nell’affidamento di concessione di gestione”;
CONSIDERATA la necessità, pertanto, di formalizzare la conclusione del procedimento di gara avviato con determinazione n. 880/2019 ed avente ad oggetto la concessione dei servizi relativi a beni culturali e museali di cui in premessa per indisponibilità alla sottoscrizione del relativo contratto anche del secondo concorrente collocatosi in graduatoria, la società Orione s.r.l., con sede in Maglie alla via Roma n. 130

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