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Ambiente e Territorio

Smaltimento dei Rifiuti fuori controllo a Ugento: intervengono i sindacati

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La situazione della gestione dei rifiuti a Ugento e nei comuni dell’ARO 10 LE è ufficialmente fuori controllo. A certificarlo non è più solo l’evidenza sotto gli occhi di tutti ma anche un documento drammatico e formale: una comunicazione ufficiale inviata il 12 giugno 2025 dalle organizzazioni sindacali (CGIL, CISL, UIL, FIADEL) al Comune di Ugento (capofila dell’ARO) e ai vertici delle aziende appaltatrici del servizio (Sangalli Giancarlo & C. Srl e AVR per l’Ambiente Spa).

Nel documento, le sigle sindacali denunciano una lunga serie di gravi criticità operative e gestionali:

  • Personale insufficiente: in particolare nei cantieri gestiti da AVR, il numero di operatori è ben al di sotto del necessario. I lavoratori sono costretti a turni massacranti e straordinari continui, senza che si proceda alla sostituzione di chi si ammala o si dimette.
  • Condizioni di sicurezza compromesse: molti mezzi sono in condizioni igienico-sanitarie precarie, con attrezzature mal funzionanti, pneumatici usurati e – in alcuni casi – senza aria condizionata, un problema serio nelle giornate torride dell’estate salentina.
  • Carenze strutturali e pericoli: l’accesso al cantiere, situato su un tratto pericoloso della strada provinciale, espone operatori e mezzi a rischi gravi per la sicurezza stradale. L’area parcheggio è inadeguata, così come lo spazio per i trasbordi dei rifiuti.
  • Ecocentri al collasso: in particolare quello di Acquarica è al limite. Cassoni pieni che costringono gli operatori a respingere i cittadini, cartellonistica inesistente, sistemi automatici di controllo guasti. Uno scontro con un utente, avvenuto pochi giorni fa, ha sfiorato la tragedia.
  • Mancanza di programmazione: i turni vengono comunicati con scarso preavviso, a volte la sera prima o il giorno stesso. Un caos gestionale che impedisce ogni pianificazione seria.

Lavoratori sotto stress, cittadini esasperati

Il quadro che emerge è quello di un sistema già imploso, nel quale a pagare sono soprattutto i lavoratori – lasciati senza tutele e con ritmi insostenibili – e i cittadini, che si trovano a vivere in un territorio sempre più sporco e inospitale. Non solo nelle marine, ma anche nel centro urbano, dove la raccolta dei rifiuti e lo spazzamento risultano sempre più carenti.

Le sigle sindacali, nella lettera, parlano chiaro: se non ci sarà un intervento immediato, coinvolgeranno gli organi ispettivi competenti.

A questo punto non bastano più i proclami e le promesse. Serve un intervento deciso da parte della Regione Puglia, che non può ignorare la gravità della situazione in un Comune ad altissima vocazione turistica come Ugento, dove si gioca una fetta importante dell’immagine dell’intero Salento. Ma serve anche un richiamo formale da parte del Prefetto, affinché si tuteli l’ordine pubblico e la sicurezza dei lavoratori.

L’estate è appena cominciata e il disastro è già sotto gli occhi di tutti. Non c’è più tempo per rinvii o scaricabarile. Ora è il momento della responsabilità. Prima che sia davvero troppo tardi.

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