Editoriali
Liste chiuse: saranno due le candidature a Ugento
Con la consegna ufficiale delle liste per le prossime elezioni regionali pugliesi, Ugento potrà contare su due candidature nella coalizione di centrodestra: Francesca Ozza, segretaria provinciale di Noi Moderati Lecce, e Silvia Rizzello, avvocata esponente di Forza Italia.
Entrambe saranno impegnate nel collegio salentino a sostegno di Lobuono Presidente, in un quadro che vede il centrodestra puntare su un radicamento territoriale più diffuso e sul recupero di rappresentanza nelle aree periferiche della Puglia.
È un dato politicamente rilevante: le due candidature arrivano nello stesso schieramento, mentre sul fronte opposto, quello guidato da Antonio Decaro, non si registrano candidature provenienti da Ugento.
Un’assenza che conferma da un lato la limitata attenzione del Partito Democratico e delle forze di centrosinistra verso il nostro territorio, e dall’altro rischia di alimentare ulteriormente quelle accuse di baricentrismo che da tempo accompagnano il dibattito politico regionale, soprattutto nei confronti delle amministrazioni Decaro ed Emiliano, mettendo in difficoltà anche l’amministrazione comunale di Ugento, impegnata nel portare voti a esponenti di fuori paese.
Ugento, come molti altri centri del basso Salento, presenta problematiche strutturali e sociali che necessitano di un confronto diretto con la Regione.
La città convive da anni con criticità infrastrutturali — dalle arterie di collegamento interne e costiere fino alle carenze del trasporto pubblico — che incidono sulla mobilità di cittadini e turisti.
A ciò si aggiungono le difficoltà legate alla gestione ambientale e costiera, con un litorale di straordinaria bellezza ma spesso fragile, soggetto a erosione e carente di servizi di tutela e valorizzazione sostenibile.
Sul piano sanitario, la carenza di servizi di prossimità continuano a rappresentare una emergenza concreta per residenti e anziani, mentre il tessuto economico, fondato su turismo stagionale e piccola impresa, resta vulnerabile e privo di strumenti di continuità occupazionale.
In questo contesto, la presenza di due candidate ugentine nel prossimo appuntamento elettorale regionale può rappresentare un’opportunità di attenzione e di rappresentanza reale, purché accompagnata da un impegno costante e non episodico.
La politica regionale, del resto, non può più permettersi di ignorare le istanze delle aree periferiche, dove la sensazione di distanza dai centri decisionali resta forte e dove il bisogno di risposte concrete è quotidiano.
Ugento si trova così in una fase significativa: da un lato, due voci pronte a portare i temi locali nei tavoli regionali; dall’altro, la consapevolezza che la rappresentanza politica deve tradursi in risultati tangibili per la comunità.
La sfida, per chiunque governerà la Puglia nei prossimi anni, sarà quella di trasformare l’ascolto in azione, restituendo centralità a territori che non possono più essere considerati periferia.










