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Gender Hack a Ecotekne: studenti e pari opportunità

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Ad Ecotekne il contest sul digital gender gap coinvolge studenti e la consigliera Pappadà

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Si è svolta il 17 dicembre presso la Community Library del complesso Ecotekne, l’evento conclusivo di Gender Hack, un contest di analisi dati dedicato a sviluppare soluzioni innovative per ridurre il digital gender gap. La manifestazione ha visto la partecipazione di studenti delle università pugliesi, tra cui l’Università del Salento, in collaborazione con altre tre università della regione.

Il progetto ha coinvolto giovani universitari, principalmente studentesse e studenti, che si sono sfidati nella fasa finale del contest, presentando i propri progetti sviluppati nel corso del percorso. La giornata iniziata alle 10 è culminata alle 16 con le presentazioni dei team, seguite dalla cerimonia di premiazione. Alla giornata ha preso parte anche Antonella Pappadà, consigliera di parità, che ha partecipato discussione nel panel intitolato “Il Digital Gender Gap e le politiche di genere data-driven”.

Durante l’intervento, Pappadà ha sottolineato l’importanza di politiche di genere fondate sui dati, evidenziando come l’utilizzo di analisi quantitative possa contribuire a superare le diseguaglianze tra uomini e donne nel mondo del digitale. Tuttavia, dall’organizzazione non emergono dettagli approfonditi sulle modalità di intervento, né riferimenti a eventuali strategie istituzionali già avviate per contrastare il divario di genere digitale nel Basso Salento o in regione.

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Il contest rappresenta un esempio di azioni indirizzate ai giovani per sensibilizzare sulle disparità di accesso, competenze e opportunità nel settore tecnologico. La partecipazione di studenti di diversi atenei pugliesi testimonia il ruolo delle università come incubatori di innovazione sociale e culturale, anche in contesti territoriali come il Salento, frequentemente lontani dai grandi centri urbani.

Nonostante l’interesse, non sono stati forniti dettagli sulle policy regionali o di altri enti pubblici che possano sostenere concretamente l’unione tra formazione e azione sul digitale di genere. La presenza di Pappadà nel panel, invece, indica una volontà di dialogo tra amministrazione e giovani, anche se rimangono poco chiare le strategie future in questo ambito.

Le iniziative di questo tipo si inseriscono nel più ampio contesto di politiche regionali e nazionali volte a promuovere pari opportunità nel digitale, ma ancora mancano dati precisi sul reale impatto territorializzato e sulle misure di indirizzo adottate in provincia di Lecce e nel Basso Salento.

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